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Archivio Micologico

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  1. Gymnopus ocior (Pers.) Antonín & Noordel.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Imenoforo con filo lamellare crenulato. Cappello involuto, serico, con colorazioni bruno ocra, gambo lievemente ingrossato alla base e rivestito di fine peluria miceliare bianca.
  2. Laeticutis cristata (Schaeff. : Fr.) Audet; Regione Marche, Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Imenoforo e gambo. Cappello.
  3. Caloboletus calopus (Pers. : Fr.) Vizzini; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Imenoforo. Gambo. Cappello.
  4. Tricholoma pardinum (Pers. : Secr.) Quél.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Primordio e gambo obeso. Pileo. Imenoforo, tipiche goccioline di essudato sulla corteccia della sommità del gambo.
  5. Hortiboletus rubellus (Krombh.) Simonini, Vizzini & Gelardi; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Giardino privato, crescita sotto Quercus ilex. Colore giallo della carne in sezione, rosata sotto la cuticola. Gambo attenuato alla base, giallo all'apice e nella base radicante, rosso altrove, pori angolosi. Puntinatura rossa nella carne alla base del gambo.
  6. Suillus granulatus (L.: Fr.) Roussel; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Imenoforo con pori piccoli e a maturità angolosi, emissione di liquido lattiginoso e colloso che a maturità, una volta rappreso, si trasforma in macchie brunastre sui pori.
  7. Helvella lacunosa Afz. : Fr.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti.
  8. Tricholoma ustaloides Romagn.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Zona anulare bianca all'apice del gambo. Pileo glutinoso e dal sapore amaro.
  9. Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Gleba bianca e aculei conici sull'endoperidio.
  10. Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Pileo serico, decorato con sottili fiocchi velari. Gambo con anello assente perché effimero e presto caduco, lamelle grigie a causa della sporata nerastra.
  11. Agaricus campestris L. : Fr.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Imenoforo intensamente colorato fin dall'esordio, gambo rastremato e anello effimero, presto fugace. Cappello con superfice squamulosa.
  12. Mycena pelianthina (Fr.: Fr.) Quél.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Imenoforo, gambo e pileo. Filo lamellare.
  13. Leucoagaricus leucothites (Vitt.) Wasser; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti.
  14. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Base biancastra, rami principali rosa, punte apicali gialle.
  15. Tricholoma scalpturatum (Fr.) Quél.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Ingiallimento delle superfici e odore di farina fresca. Pileo, imenoforo e gambo.
  16. Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Cappello con evidenti scrobicoli. Viraggio della carne in sezione longitudinale.
  17. Lycoperdon mammiforme Pers. : Pers.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Esoperidio che ricorda il latte rappreso.
  18. Coprinopsis pseudomarcescibilis Heykoop, G. Moreno & P. Alvarado 2017 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Psathyrellaceae Etimologia L'epiteto Coprinopsis deriva dal genere Coprinus con il suffisso -ópsis dal greco ὄψις [ópsis] = dall'aspetto di, per l'aspetto simile a Coprinus. L'epiteto pseudomarcescibilis è una parola composta da prefisso pseudo- dal greco " ψευδο" [pseudo] = mendace, fallace, e da marcescibilis dal latino marcésco = marcescibile, che marcisce facilmente, per la somiglianza morfologica con la specie Coprinopsis marcescibilis. Cappello Umbonato, 1-4 cm inizialmente conico, poi conico-campanulato ed a maturità largamente convesso, con la parte centrale tronca, lievemente depressa e discolore in corrispondenza del disco, igrofano, bianco grigiastro quando si asciuga, il margine è moderatamente striato con elevato grado di umidità, eccedente, con evidenti fiocchi di velo lungo il del margine, che tendono a svanire completamente nei soggetti adulti. Lamelle Annesse, ventricose, regolari, alternate a lamellule di varie dimensioni, inizialmente biancastre con riflessi violacei, fino a bruno nerastre a maturazione, filo lamellare discolore, biancastro per la presenza di cheilocistidi, finemente fimbriato. Anello Filamentoso, fugace, osservabile solo nei soggetti molto giovani. Gambo Stipite 20-100 × 2-5 mm, cavo, cilindrico, striato nel primo terzo a partire dall'imenoforo, pruinoso con fibrille evidenti su tutta la lunghezza. Carne Poco consistente, odore e sapore indistinti. Habitat Fungo saprotrofo, gregario, vegeta su prato con graminacee. Microscopia Pileipellis mista, costituita da un sottile strato esterno di ife parallele, strette e allungate e da uno strato inferiore formato da cellule globose e ellissoidali, con restringimenti ai setti. Trama lamellare costituita da cellule globose. Cheilocistidi utriformi, capitulati, con peduncolo basale. Pleurocistidi non osservati. Basidi clavati, tetrasporici. Spore (11,9) 12,3-14,3 (14,4) × (6,1) 6,2-7,3 (7,6) µm; Q = (1,7) 1,8-2,1 (2,2); N = 32; Media = 13,2 × 6,8 µm; Qm = 2,0; amigdaliformi in vista laterale, ellissoidali in vista frontale, appiattite in corrispondenza del poro germinativo, lisce, di colore bruno scuro, quasi nero, con apicolo evidente. Stipitipellis costituita da cellule allungate, cilindriche. Caulocistidi di forma e dimensione variabili, cilindrici, sinuosi, capitulati, contenenti pigmento ocraceo, in parte disciolto, in parte nelle guttule. GAF presenti in tutti i tessuti. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili Coprinopsis pseudomarcescibilis non è facile da determinare morfologicamente, potrebbe essere confusa con altre specie dei generi Coprinopsis e Psathyrella. Un esame dei caratteri microscopici contribuisce ad una corretta determinazione. Coprinopsis marcescibilis (Britzelm.) Örstadius & E. Larss è un perfetto sosia, difficilmente separabile morfologicamente, ha taglia maggiore, l'habitat non graminicolo, ma boschivo e in particolare le spore più piccole, lunghe 11-12 µm rispetto ai 13-14,5 µm delle spore di Coprinopsis pseudomarcescibilis. Coprinopsis musae Örstadius & E. Larss ha carpofori di piccola taglia, con spore 9-10,5 × 5,8-6,2 μm, molto pallide. Psathyrella candolleana (Fr. : Fr.) Maire si differenzia morfologicamente per le colorazioni più tenui, per i carpofori meno slanciata, microscopicamente per le spore piccole di 6-8 × 4-5 µm e per l'epicutis formata da un'unico strato di cellule subglobose. Bibliografia HEYKOOP M., MORENO G. & ALVARADO P., 2017. Coprinopsis pseudomarcescibilis Heykoop, G. Moreno & P. Alvarado, sp. nov. Persoonia 38, Fungal planet description sheet 594: 320-321. ÖRSTADIUS L., RYBERG M. & LARSOON E., 2015. Molecular phylogenetics and taxonomy in Psathyrellaceae (Agaricales) with focus on psathyrelloid species: introduction of three new genera and 18 new species. Mycol Progress 14, 25. Doi https://doi.org/10.1007/s11557-015-1047-x. [Data di accesso: 28/01/2023]. AA.VV., 2012. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. WÄCHTER D. & MELZER A., 2020. Proposal for a subdivision of the family Psathyrellaceae based on a taxon-rich phylogenetic analysis with iterative multigene guide tree. Mycological Progress 19: 1151-1265. Doi https://doi.org/10.1007/s11557-020-01606-3. [Data di accesso: 28/01/2023]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Galeotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Gennaio 2023; Foto e microscopia di Giovanni Galeotti. (exsiccatum GG230101-01) Ritrovamento in aiuola cittadina con presenza di varie graminacee e tigli. Residui velari sul margine del cappello, presenti nei soggetti molto giovani, residui dell'anello che tende a sparire precocemente. Pileipellis. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Ife del velo. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Ife del velo. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Spore (11,9) 12,3-14,3 (14,4) × (6,1) 6,2-7,3 (7,6) µm; Q = (1,7) 1,8-2,1 (2,2); N = 32; Media = 13,2 × 6,8 µm; Qm = 2,0; Osservazione in acqua, a 1000×. Spore bruno nerastre, amigdaliformi in vista laterale, ellissoidali in vista frontale. Osservazione in acqua a 1000×. Spore. Osservazione in rosso Congo, 1000×. Stipitipellis. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Caulocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Caulocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.
  19. Cantharellus romagnesianus Eyssart. & Buyck; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Un Cantharellus dalle dimensioni ridottissime. Carne esigua. Imenoforo con pliche evidenti e ben formate. Colorazioni diffusamente gialle, con assenza di viraggio alla contusione o allo sfregamento. Esemplari fotografati sotto Cerro; dimensioni massime con cappello di 2 cm scarsi di diametro; nessun viraggio alla manipolazione; nessun odore percepito; sapore neutro, forse leggermente astringente dopo una trentina di secondi. Tutti gli esemplari si sono mostrati particolarmente fragili, tanto da spezzarsi alla minima pressione. Esemplari ancora più piccoli, con diametro pileico non oltre 1,5 cm
  20. Cantharellus romagnesianus Eyssart. & Buyck; Regione Lombardia; Luglio 2013; Foto di Massimo Biraghi. Dimensioni minute, colorazioni omogenee e assenza di viraggi.
  21. Cantharellus romagnesianus Eyssart. & Buyck; Regione Lombardia; Giugno 2012; Foto di Massimo Biraghi. Colline bergamasche, sotto Castanea sativa, in zona umida con muschi. Specie di piccola taglia, non ingiallente, non arrossante, alla manipolazione.
  22. Cantharellus romagnesianus Eyssart. & Buyck; Regione Lombardia; Foto di Gianluigi Boerio.
  23. Dacryobolus karstenii (Bres.) Oberw. ex Parmasto 1968 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Dacryobolaceae Sinonimi Stereum karstenii Bres. Schumach. : Fr. 1897 Tubulicrinis karstenii (Bres.) Donk 1956 Etimologia L'epiteto Dacryobolus deriva dalle parole greche δάκρυον [dákryon] = lacrima e da βόλος [bólos] = getto, tiro, per l'emissione di gocce come lacrime da parte dei funghi appartenenti a questo genere. L'epiteto karstenii è in onore del micologo finlandese Petter Adolf Karsten (1834-1917), considerato il pioniere della microscopia micologica. Carpoforo Fungo corticolo, resupinato, adnato, prima orbicolare e poi confluente in placche larghe fino a vari decimetri; la consistenza è membranosa ma coriacea, con la superficie imeniale di norma collicolosa (con superficie percorsa da elementi a forma di cono con cuspide smussata) negli esemplari freschi, liscia o lievemente tubercolata negli esemplari secchi. Il colore del carpoforo è inizialmente crema-ocraceo ma tende a scurirsi negli esemplari maturi; il margine ha in genere tonalità più chiare ed è finemente fibrilloso nei giovani esemplari. Carne inconsistente, alta non più di 1 mm. Microscopia Sistema ifale dimitico con ife generative settate, con GAF, ialine, ramificate, a parete sottile, larghe 2-3 µm. Ife scheletriche a parete spessa, scarsamente settate e larghe 3-5 µm. Cistidi presenti con due tipologie: imeniali a parete sottile, larghi fino a 4 µm e più o meno incrostati e pseudocistidi cilindrici a parete spessa, salvo la parte apicale, larghi fino a 8 µm e senza incrostazioni. Basidi 35-45 × 2-4 µm, cilindrici, con restringimento all'apice e GAF alla base. Spore 5,6-6,9 × 1,6-2,4 µm; Qm = 3,2; allantoidi, a parete sottile, né amiloidi e né destrinoidi. Habitat Vegeta su legno marcescente di aghifoglia, in particolar modo su tronchi decorticati a terra. Frequente su Pino ma si rinviene anche su Abete bianco e Abete rosso. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili Dacryobolus sudans (Alb. & Schwein. : Fr.) Fr. si distingue per l'imenoforo odontoide. Dacryobolus phalloides Manjón, Hjortstam & G. Moreno si separa per il sistema ifale monomitico e per i cistidi capitati. Osservazioni Corticolo frequente e diffuso in tutta Europa, salvo nell'area mediterranea, ove sembra meno comune. Genera una carie bruna sul legno marcescente ed è un fungo molto importante per la degradazione del legno a terra. Un buon indizio per il suo riconoscimento, quando è presente, è il contrasto tra il colore ocra-brunastro dell'imenoforo ed il margine biancastro. Per la conferma della determinazione è sempre necessaria una verifica microscopica. Note nomenclaturali La prima descrizione della specie risale al 1897 quando l'abate trentino Giacomo Bresadola chiamò il fungo Stereum karstenii; in seguito nel 1968 Parmasto ricombinò la specie nel genere Dacryobolus attualmente prioritario. Nel corso degli anni sono state innumerevoli le descrizioni di specie corticole ricondotte poi a sinonimi di Dacryobolus karstenii. Bibliografia BREITENBACH, J. & KRANZLIN, F., 1986. Champignons de Suisse. Vol. 2. Champignos sans lames. Lucerna. Ed. Verlag Mykologia. BERNICCHIA, A. & GORJON, S.P., 2010. Corticiaceae s.l. Fungi Europæi. Vol 12. Alassio (SV): Ed. Candusso. LARSSON K.-H. & RYVARDEN L., 2021. Corticioid fungi of Europe 1 Acanthobasidium - Gyrodontium. Synopsis Fungorum 43 Ed. Fungiflora. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi. Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Toscana, Bosco di Camaldoli (AR); Ottobre 2021; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Esemplari rivenuti su legno di Abete bianco a terra. (Exsiccatum SR211015-01) Sistema ifale dimitico con ife generative settate, con GAF, ialine, ramificate, a parete sottile, larghe 2-3 µm; ife scheletriche a parete spessa, scarsamente settate e larghe 3-5 µm. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×. Cistidi imeniali a parete sottile, larghi fino a 4 µm e più o meno incrostati. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×. Pseudocistidi cilindrici a parete spessa, salvo la parte apicale, larghi fino a 8 µm e senza incrostazioni. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×. Basidi 35-45 × 2-4 µm, cilindrici, con restringimento all'apice e GAF alla base. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×. Spore 5,6-6,9 × 1,6-2,4 µm; Qm = 3,2; allantoidi, a parete sottile, né amiloidi e né destrinoidi. Osservazione in melzer, a 1000×.
  24. Lycoperdon echinatum Pers. : Pers.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Aculei che rivestono il peridio.
  25. Tricholoma atrosquamosum Sacc.; Regione Marche; Ottobre 2022; Foto di Pietro Curti. Tipico odore di pepe, gambo e pileo fibrillosi, fibrille addensate al centro del cappello quasi a formare una sorta di bottone scuro, feltro miceliare bianco alla base del gambo.
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