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Archivio Micologico

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  1. Tricholoma orirubens Quél.; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2009; Foto di Massimo Biraghi. Dettaglio macro della base del gambo.
  2. Tricholoma orirubens Quél.; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  3. Tricholoma orirubens Quél.; Regione Lazio; Novembre 2007; Foto di Tomaso Lezzi. In castagneto, tra le foglie brinate, con le tipiche sfumature rosate diffuse. Visuale delle lamelle Nella foto i toni rosa sul gambo e il filo scuro delle lamelle rosate.
  4. Tricholoma orirubens Quél. 1873 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni La caratteristica discriminante è la sfumatura rosa al margine esterno delle lamelle, accompagnata a volte da una macchia azzurra alla base del gambo. Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Mario Iannotti.
  5. Tricholoma nauseosum (A. Blytt) Kytöv.; Regione Lombardia; Anno 2006; Foto di Federico Calledda.
  6. Tricholoma nauseosum (A. Blytt) Kytöv. 1989 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Tricholoma matsutake (S. Ito & S. Imai) Singer 1943 Foto e Descrizioni Fungo davvero bello e raro ritrovato ad una latitudine incosueta. Queste raccolte provengono dalla Bassa Val Sesia in un castagneto pressochè puro con sporadica presenza di Pino silvestre e Betulla (considerevolmente lontane dalla zona del ritrovamento). Ringrazio ancora L'amico Oliviero per avermi condotto nelle stazioni di crescita. Regione Lombardia; Anno 2006; Foto e commento di Federico Calledda.
  7. Tricholoma terreum (Schaeff. : Fr.) P. Kumm.; Regione Marche; Dicembre 2011; Foto di Pietro Curti. La presenza di velo cortiniforme nella parte alta dello stipite, era considerato un carattere distintivo di Tricholoma myomyces, oggi riunito con Tricholoma terrreum. Sono presenti anche dei residui velari bianchi al margine del pileo, netto umbone acuto. Residui di cortina e imenoforo. Umbone sul cappello e residui velari al margine del pileo.
  8. Tricholoma terreum (Schaeff. : Fr.) P. Kumm.; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  9. Tricholoma terreum (Schaeff. : Fr.) P. Kumm.; Regione Toscana; Dicembre 2008; Foto di Alessandro Francolini.
  10. Tricholoma terreum (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Tricholoma myomyces (Pers. : Fr.) J.E. Lange 1933 Foto e Descrizioni Uno dei funghi più noti e raccolti nelle nostre zone marchigiane, sito privilegiato è il Parco delle Cesane di Fossombrone (PS), dove questo micete cresce abbondante e con ampia diffusione sotto Pino nero (Pinus nigra). Cappello grigiastro ricco di fibrille radiali regolari, lamelle bianco grigiastre, gambo bianco. Carne bianca, odore tenue, quasi nullo, sapore analogo. Cresce in Autunno e si spinge fino all'Inverno e fruttifica in grandi gruppi appressati. Etimologia Tricholoma, dal greco thríx = pelo e lôma = orlo; con l'orlo peloso e terreum, dal latino terreus = di terra, per il suo colore. Cappello 3-6(8) cm, all'inizio campanulato, conico, quindi convesso, infine piano, a volte irregolare, con umbone ottuso, margine involuto, debordante, spesso screpolato e con fessure. La cuticola è separabile, semi-liscia, opaca, asciutta, dapprima lanoso-feltrata ed in seguito percorsa da fibrille sottili e fitte, normalmente uniformi, di colore grigio-fumo, grigio topo-ardesia fino al nerastro; con l'età diventa più chiara ai bordi e più scura al centro. Lamelle smarginate o uncinate, fitte nella media, fragili, mediamente larghe, biancastre, a volte con riflessi grigio-cenere, grigie a maturazione, mai gialline, filo dello stesso colore, abbastanza regolare, spore bianche in massa. Gambo 3-7 × 0,8-1,5 cm, pieno all'inizio, cavo e fistoloso con l'età, tenero, successivamente fibroso, fragile, cilindrico, dritto, a volte ricurvo o piegato per il peso degli aghi di pino, sericeo su tutta la lunghezza, abbastanza liscio, di colore biancastro spesso ricoperto di rade fibrille color cenere nella parte inferiore a maturità. Carne Esigua, fragile, bianca, grigia sotto la cuticola a maturità, piuttosto fibrosa, odore molto tenue d'erba, di terra o più frequentemente nullo, sapore dolce, mite di farina o erbaceo. Habitat Cresce abbondantissimo nelle zone di crescita, in boschi di aghifoglie o misti, predilige in modo particolare il Pino; il periodo di crescita inizia in primavera e dura nelle regioni a clima mite per tutto l'inverno, con una pausa nei mesi estivi più caldi e siccitosi. Commestibilità e tossicità Commestibile buono, venduto nei mercati, conosciuto col nome popolare di "Moretta". Osservazioni Di ampia diffusione, cresce sotto gli aghi. Invasivo nelle pinete di rimboschimento. Specie simili Fungo non sempre facile da riconoscere, per la sua determinazione aiuta l'assenza di alcuni caratteri specifici posseduti invece da altre specie della sua Stirpe: Tricholoma gausapatum (Fr. : Fr.) Quél. ha lamelle molto larghe e la cuticola brunastra e feltrata, viene invece oggi ricondotto alla sinonimia con Tricholoma terreum. Tricholoma triste (Scop.) Quél. ha il filo delle lamelle più scuro e sfumature grigio-scure nel gambo; differenze marcate esistono anche nelle specie più simili delle altre Stirpi: Tricholoma scalpturatum (Fr.) Quél. ha odore di farina e ingiallisce a maturità; Tricholoma atrosquamosum Sacc. ha odore di farina e spezie ed il filo lamellare annerente; Tricholoma orirubens Quél. ha odore farinoso-fruttato e le lamelle arrossanti; Tricholoma basirubens (Bon) A. Riva & Bon ha odore di farina-muffa e ha il piede del gambo rossastro. Tricholoma virgatum (Fr. :Fr.) P. Kumm. piccantissimo ed amarognolo da subito all'assaggio; Tricholoma sciodes Pers.) C. Martín che alla masticazione, ha sapore inizialmente amaro e dopo acre; Tricholoma josserandii Bon che ha odore di cimice e sapore analogo, velenoso, provoca gravi e duraturi disturbi gastro-intestinali. Tricholoma pardinum (Pers.) Quél. che ha dimensioni maggiori di T. terreum ed il cappello squamoso-scaglioso; responsabile di gravi avvelenamenti di natura gastroenterica. Tricholoma myomyces (Pers. : Fr.) J.E. Lange viene invece oggi ricondotto alla sinonimia con Tricholoma terreum. Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Tricholoma del gruppo dei grigi, con cappello squamettato, gambo liscio, bianco, cavo, mancanza di odore farinoso. Un particolare delle lamelle bianco-grigiastre.
  11. Tricholoma luridum (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Genere Tricholoma Sezione Equestria Sottosezione Parafucata Sinonimi Gyrophila lurida (Schaeff. : Fr.) Quél. 1886 Etimologia Tricholoma: da thrix-trichos = capello, pelo, per la struttura della cuticola. L'epiteto luridum proviene dal latino luridus, a , um, = lurido, livido, riferito al colore del cappello. Cappello Si presenta con aspetto robusto, da 5 a 10 cm di diametro, di forma inizialmente conico-campanulata, poi convessa, infine appianata, margine irregolare, lobato, ondulato, poco involuto, disteso a maturità, sovente fessurato. Cuticola asciutta, con fibrille in senso radiale, di colore bruno-grigiastro, bruno-oliva-grigiastro, oliva-ocraceo-fulvastro, con sfumature grigiastre. Imenoforo Lamelle mediamente spaziate, smarginate, sinuose, con presenza di lamellule di diversa lunghezza, di colore bianco sporco, giallo-grigiastre, con la vecchiaia grigio cenere. Il filo è irregolare, ondulato, non seghettato. Gambo Cilindrico, robusto, carnoso, leggermente rastremato e ricurvo verso la base, pieno, poi fistoloso. Di colore bianco-grigiastro, grigio-giallastro, fibrilloso, scurisce dove manipolato. Carne Soda e compatta, grigia, leggermente arrossante nella parte inferiore del gambo, emana un odore complesso di farina-cetriolo, all’assaggio è dolciastra. Habitat Cresce in autunno in boschi di conifera, predilige le abetaie. Microscopia Spore ellissoidali, 9,4-12,1 × 6,2-7,3 µm; Q = 1,4-1,7, Qm = 1,5, con apicolo poco pronunciato, alcune con grossa guttula centrale. Basidi monosporici, bisporici e tetrasporici, banali, con sterigmi lunghi e robusti, soprattutto i monosporici, senza GAF alla base dei basidioli. Commestibilità e Tossicità Non accertata. Specie simili Tricholoma sejunctum (Sowerby : Fr.) Quél. e la sua varietà coniferarum Bon, sono abbastanza simili nel portamento, soprattutto quest’ultimo che condivide l’aspetto generale e l’habitat di abetaia. Le differenze possono essere individuate nella lamelle luride, grigiastre e nelle spore di dimensione maggiori di almeno 2 µm di Tricholoma luridum, rispetto alle specie del gruppo sejunctum. Bibliografia RIVA, A., 1988. Tricholoma (Fr.) Staude. Fungi Europæi. Vol. 3. RIVA, A., 2003. Tricholoma (Fr.) Staude Supplemento. Fungi Europaei. Vol. 3A. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Abruzzo; Settembre 2018; Legit Alessio Micucci; Foto e microscopia di Mario Iannotti. Microscopia Spore ellissoidali, 9,4-12,1 × 6,2-7,3 µm; Q = 1,4-1,7, Qm = 1,5, con apicolo poco pronunciato, alcune con grossa guttula centrale. Osservazioni in Rosso Congo a 1000×. Basidi monosporici, bisporici e tetrasporici, banali, con sterigmi lunghi e robusti, soprattutto i monosporici, senza GAF alla base dei basidioli. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.
  12. Tricholoma lascivum (Fr.: Fr.) Gillet; Regione Lazio; Novembre 2006; Foto di Mauro Cittadini.
  13. Tricholoma lascivum (Fr.: Fr.) Gillet 1874 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Spesso confuso con Tricholoma album o Tricholoma pseudoalbum, può essere agevolmente differenziato dalle colorazioni pileiche che si presentano sin da subito con sfumature nocciola fino ad ocra-brunastro carico. Importante è soprattutto l'odore che può sicuramente essere definito "non sgradevole" con base farinacea, aromatica-dolce. Le lamelle sono inizialmente bianche poi tendono al rosato. La carne ha un sapore amarescente-piccante. Regione Lazio; Novembre 2006; Foto di Mauro Cittadini.
  14. Tricholoma josserandii Bon; Regione Liguria; Ottobre 2014; Foto di Marco Barbanera.
  15. Tricholoma josserandii Bon; Regione Liguria; Novembre 2010; Foto di Massimo Biraghi.
  16. Tricholoma josserandii Bon; Regione Piemonte; Novembre 2010; Foto di Gianluigi Boerio.
  17. Tricholoma josserandii Bon; Regione Liguria; Novembre 2009; Foto di Massimo Biraghi. Microscopia Spore subglobose-ovoidali, largamente ellissoidali 6-8 × 5-5,5 µm. Basidi tetrasporici clavato-allungati 45-55 × 6-8 µm, assenza di giunti a fibbia. Epicute formata da ife strette e fragili senza giunti a fibbia.
  18. Tricholoma josserandii Bon; Regione Liguria; Novembre 2009; Foto di Maria Ligure. Particolare dell'imenio. Particolare delle lamelle. Particolare della carne del gambo. L'interno del gambo che negli esemplari adulti diventa farcito.
  19. Tricholoma josserandii Bon 1975 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Genere Tricholoma Sezione Atrosquamosa Sottosezione Virgata Etimologia josserandii: dal nome del micologo Josserand. Cappello Di medie dimensioni, 4-8 cm di diametro, inizialmente emisferico-convesso, poi convesso appianato a maturazione, raramente completamente disteso, in questa fase può assumere un portamento flessuoso-ondulato, è presente un largo umbone a volte poco visibile, il margine è generalmente liscio ed uniforme. Cuticola di aspetto brillante con tempo umido, leggermente vellutata con tempo asciutto, di aspetto liscio o con leggere fibrille innate nei giovani esemplari, difficilmente riscontrabili ad occhio nudo (lente). Il pileo ha toni grigi, più accentuati al centro dove si sporcano di ocra-brunastro in età adulta, possono essere anche presenti sfumature violacee, specie verso il margine. Imenoforo Lamelle mediamente fitte, sinuose, smarginate, abbastanza ventricose, intercalate da lamellule, con qualche rara connessione, di colore bianco puro nei giovani esemplari, tendono ad assumere toni spenti in maturazione pur mantenendo colori biancastri, filo concolore. Gambo Da 5 a 10 cm, generalmente slanciato, cilindrico, spesso rastremato alla base dove può assumere una forma affusolata e ritorta, di colore biancastro, leggermente fibrilloso-furfuraceo specie verso l'inserzione con le lamelle, in maturazione assume toni grigio chiaro specialmente verso la base. Carne Fibrosa, poco consistente nel cappello, stopposa nel gambo, biancastra con sfumature grigiatre, anche leggermente rosate in vecchiaia e localizzate nella parte inferiore del gambo, odore complesso di farina rancida ma con timbro marcato di cimice, più evidente negli esemplari maturi, sapore analogo, amarognolo, sgradevole dopo prolungata masticazione. Habitat Specie rara ma ben distribuita nelle località conosciute, fruttifica generalmente in boschi di media-bassa collina di Pinus sylvestris frammisto conCastanea sativa, ma ritrovato anche sotto Quercus ilex ed Erica arborea, generalmente in tardo autunno e fino ai primi geli. Microscopia Spore 6-8 × 5-5,5 µm da subglobose-ovoidali, a largamente ellittitiche, lisce, pluriguttulate, con apicolo evidente. Basidi tetrasporici clavato-allungati 45-55 × 6-8 µm, assenza di giunti a fibbia. Epicute formata da ife molto fragili e sottili senza giunti a fibbia. Commestibilità o tossicità Tossico, responsabile di sindrome gastroenterica di grave entità paragonabile a quella provocata da Tricholoma pardinum, Entoloma lividum eOmphalotus olearius. Osservazioni Come si può evincere dal sinonimo Tricholoma groanense Viola, Tricholoma josserandii Bon dovrebbe essere presente e ben localizzato in quell'area oggi chiamata appunto "Parco delle Groane", relitto della vegetazione primaria esistente nella zona Nord-Ovest di Milano, che si estende dalla sua periferia toccando i comuni di Appiano Gentile e Tradate a cavallo tra la provincia di Como e Varese, e Cantù, comune a pochi chilometri di distanza dal capoluogo Como. Quest'area di grande interesse naturalistico è conosciuta come Brughiera. Circa un secolo fa una massiccia intossicazione gastrointestinale individuata e studiata dal Dr. Giovanni Ferri venne attribuita a una specie chiamataTricholoma cimicinum. Oggi viene con probabilità attribuita a Tricholoma josserandii. Nonostante la zona di crescita circoscritta e ben localizzata non sono a conoscenza di segnalazioni di ritrovamenti o di intossicazioni negli ultimi vent'anni e personalmente, pur frequentando gli areali di presunta crescita, non ho mai incontrato la specie in questione. Gli esemplari da me osservati provengono dalla Liguria e precisamente nel Comune di Sassello, in zona pedemontana situata a 450 m s.l.m. località tra Palo e Madonna del Foresto. Le caratteristiche morfologiche, organolettiche e i riscontri microscopici ben concordano con la letteratura corrente, sebbene assai povera di riferimenti. Specie simili Per le caratteristiche morfocromatiche Tricholoma josserandii è specie facilmente confondibile con specie notoriamente commestibili e ricercate dai micofagi abituali, quali le cosidette "morette" ovvero tutte quelle specie appartenenti al gruppo del Tricholoma terreum, ma in particolare con il ricercatoTricholoma portentosum con il quale condivide habitat e periodo di fruttificazione. Quest'ultimo si differenzia subito sul campo per il cappello percorso da fibrille radiali, la colorazione giallastra presente nella zona sottocuticolare, nelle lamelle e nel gambo, nonchè per l'odore di farina fresca. Più difficile per i neofiti il riconoscimento con i Tricholoma del gruppo Tricholoma terreum. L'osservazione delle decorazioni pileiche, del gambo presto cavo negli esemplari adulti, e in particolar modo delle proprietà organolettiche sono di estrema importanza per differenziare questo gruppo di funghi dalle colorazioni monotone, infatti, pur avendo differenti odori (farinoso, erbaceo, subnullo, pepe fresco) nessuna "moretta" ha sentore cimicino e gusto sgradevole al palato. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Tricholoma josserandii Bon; Regione Liguria; Novembre 2009; Foto di Maria Ligure. Particolare del pileo.
  20. Tricholoma joachimii Bon & A. Riva; Regione Umbria; Novembre 2013; Foto di Mario Iannotti. Particolare delle lamelle con filo irregolare.
  21. Tricholoma joachimii Bon & A. Riva; Regione Lazio; Novembre 2006; Foto di Felice Di Palma.
  22. Tricholoma joachimii Bon & A. Riva 1985 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Genere Tricholoma Sezione Equestria Sottosezione Parafucata Sinonimi Tricholoma malluvium (Batt. Sacc.) ss. Bresadola 1927 non Batt. 1755 Tricholoma singeri Kuthan non Kühner 1980 Etimologia joachimii = dedicato a M.L. Joachim colui che per primo raccolse e descrisse la specie. Cappello Si presenta con aspetto robusto, massiccio, da 4 a 12 cm di diametro, di forma convessa, irregolare, lobato, dapprima con accenno di umbone tende poi a divenire piano, negli esemplari maturi anche con depressione centrale e bordo rialzato. Il margine è sottile e rimane a lungo involuto. Di colore giallo citrino, la cuticola è liscia, leggermente tomentosa e viscosa a tempo umido, al centro decorata da piccole squame bruno-rossicce che si diradano verso il margine. Imenoforo Lamelle mediamente spaziate, smarginate, bianche, ventricose, con presenza di lamellule di diversa lunghezza. Il filo è irregolare, ondulato, non seghettato, di colore giallo che sfuma al bianco verso l'interno della lamella. Gambo Cilindrico, molto robusto, 5-15 × 2-3 cm, carnoso, slanciato, tende ad ingrossare verso la base, che a volte risulta un po’ ritorta; giallo citrino non uniforme, sono presenti zone decolorate al biancastro, soprattutto verso l’apice, ricoperto da fibrille e fini squamette brunicce, più evidenti e numerose verso la base. Carne Soda e compatta, bianca, a dispetto del portamento robusto risulta scarsa nel cappello, emana un debole odore farinoso, all’assaggio è dolce, farinoso, con retrogusto leggermente amarognolo. Habitat Ritrovamento in un bosco misto, con presenza di Quercia (Cerro), Carpino e Ginepro, con sottobosco di Felci ed Erica. In letteratura viene riportato quale habitat: boschi di latifoglie, Castagno, Quercia e qualche Pino silvestre. Anche in pinete pure con qualche Abete. Microscopia Spore da subglobose a largamente ellissoidi, con grossa guttula centrale, lisce e con apicolo evidente. Misure eseguite su spore da sporata: 5,0-6,0 × 4,0-5,0 µm; Q = 1,2. Basidi tetrasporici, banali, alla base dei basidioli sono presenti occasionalmente GAF. Trama della lamella parallela, regolare, ife ialine rigonfie a parete sottile, settate ed afibulate, ife larghe da 9,0 fino a 15,0 µm. Cuticola formata da un Ixotrichoderma con ife cilindriche, sottili, intrecciate, ramificate, gelificate, con estremità affusolata e arrotondata, con pigmento disciolto giallo-verde e pigmento scuro incrostante. Commestibilità e Tossicità Non accertata. Specie simili T. viridifucatum, sembra caratterizzarsi per aver il cappello con tinte più verdastre, portamento esile, lamelle e gambo bianchi con sfumature giallo-verdastre, spore più allungate, ellittiche: 5,5-6,5(8,5) x 4,5-5,0 µm; larghezza delle ife della lamelle da 3-6 µm; T. coryphaeum, tra le specie a cappello giallo-dorate sembra si distingua per delle squamette-punteggiature bruno-olivastre presenti sul gambo ma meno evidenti di quelle del T. joachimii, sapore piuttosto amarognolo della carne, la presenza di GAF nei basidi è incerta, spore senza guttule distinte. Alcuni autori lo sinonimizzano con T. sejunctum; T. fucatum, si separa per le dimensioni esili dei carpofori, per le colorazioni verde-olivastre del cappello, per le squame e fibrille molto pronunciate sul gambo e dal punto di vista microscopico per l'assenza di GAF alla base dei basidi. T. arvernense, cappello fibrilloso, ife della trama della lamella con GAF, larghe da 5-7 µm, cellule marginali molto grandi, habitat boschi di Pino silvestre con presenza di Abete. Bibliografia RIVA, A., 1988. Tricholoma (Fr.) Staude. Fungi Europæi. Vol. 3. RIVA, A., 2003. Tricholoma (Fr.) Staude Supplemento. Fungi Europaei. Vol. 3A. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti con la collaborazione di Luigi Minciarelli e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Tricholoma joachimii Bon & A. Riva; Regione Umbria; Ottobre e Novembre 2013; Foto di Mario Iannotti. (exsiccatum MI20131024-01) Lamelle bianche con filo giallo che sfuma verso l'interno della lamella. Gambo con squame bruno-rossicce. Cappello con squamette bruno-rossicce. Filo della lamella irregolare, ma non seghettato. Ritrovamento di Novembre 2013 (exsiccatum MI20131101-01) Foto di Tomaso Lezzi. Le lamelle sono bianche, ma sfumano al giallo limone vicino al filo. Foto di Mario Iannotti. Microscopia Microscopia effettuata da Tomaso Lezzi e Mario Iannotti. Spore da subglobose a largamente ellissoidi, con grossa guttula centrale, lisce e con apicolo evidente. Misure eseguite su spore da sporata: 5,0-6,0 × 4,0-5,0 µm; Q = 1,2. Osservazione a 1000× in Rosso Congo. Basidi tetrasporici, banali. Basidioli, banali, occasionalmente, muniti di GAF alla base. Trama della lamella parallela, regolare, con ife rigonfie, ialine, a parete sottile, settate ed afibulate. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Ife della lamella rigonfie, ialine, a parete sottile, settate ed afibulate. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Ife della lamella rigonfie, ialine, a parete sottile, settate ed afibulate, larghe da 9,0 fino a 15,0 µm. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Cuticola: Ixotrichoderma con ife cilindriche, sottili, intrecciate, ramificate, gelificate, con estremità affusolata e arrotondata, con pigmento disciolto giallo-verde e pigmento scuro incrostante. Osservazione a 100×. Foto e osservazioni di Luigi Minciarelli. Basidi e basidioli del filo lamellare 1000× in Rosso Congo. Basidioli del filo lamellare 1000× in Rosso Congo, rari i GAF osservati dopo molte ricerche solo su questa parte dell'imenoforo. Basidioli sulla faccia della lamella 1000× in Rosso Congo. Cuticola: Ixotrichoderma con ife cilindriche, sottili, intrecciate, ramificate, gelificate, con estremità affusolata e arrotondata, con pigmento disciolto giallo-verde e pigmento scuro incrostante. Osservazione in acqua a 100×. Osservazione in acqua a 400×. Pigmento giallo verdastro disciolto intracellulare e pigmento scuro incrostante.
  23. Tricholoma inamoenum (Fr.: Fr.) Gillet; Svizzera; Agosto 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
  24. Tricholoma inamoenum (Fr.: Fr.) Gillet; Regione Friuli Venezia Giulia, Piani di Vas, Rigolato (UD); Agosto 2014; Foto di Claudio Angelini.
  25. Tricholoma inamoenum (Fr.: Fr.) Gillet, Regione Lombardia; Settembre 2009; Foto di Massimo Biraghi. Caratteristico per le colorazioni pileiche occracee con sfumature a volte bianco-rosate e dal pileo sericeo, emana un odore penetrante di gas illuminante.
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