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Archivio Micologico

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  1. Russula sororia Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Villa Pamphili, crescita sotto Leccio. Carnoso, molto sodo, compatto. Sapore prima amaro, poi subito dopo piccante, anzi molto piccante, odore particolare, difficile da definire bene. Cappello marrone in tutti gli esemplari, più chiaro negli esemplari molto giovani. Cuticola viscosa, appiccicosa. Gambo tozzo, largo, sodo, macchiato di ruggine come il cappello. Sia sul gambo che sul cappello macchie color ruggine, una caratteristica che insieme alla taglia consistente aiuta a distinguerlo dalla Russula amoenolens. Regione Lazio; Giugno 2008; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Foto di Felice Di Palma. Reazione al Guaiaco dopo qualche minuto. Spore e relativa misura. Foto di Mauro Cittadini.
  2. Russula solaris Ferdinandsen & Winge; Regione Emilia Romagna; Luglio 2014; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Località San Gregorio, 1100 m s.l.m., bosco di Faggio. Reazioni macrochimiche, da sinistra Fenolo, Solfato Ferroso, Tintura di Guaiaco. Sporata crema tra A2/B2 Microscopia Spore con verruche singole o unite a formare corte creste N° Long. Larg. Q Moy 7,66 5,87 1,31 Min 7,07 5,47 1,20 Max 8,10 6,45 1,48 Media 7,65 5,86 1,29
  3. Russula solaris Ferdinandsen & Winge; Regione Emilia Romagna; Luglio 2014; Foto di Gianluigi Boerio. Questa specie si presenta di dimensioni abbondanti, con sporata chiara e, soprattutto sapore nettamente pepato.
  4. Russula solaris Ferdinandsen & Winge; Regione Lombardia; Agosto 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  5. Russula solaris Ferdinandsen & Winge; Regione Emilia Romagna; Luglio 2005; Foto di Gianni Bonini. Sempre loro, altra inquadratura.
  6. Russula solaris Ferdinandsen & Winge 1924 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Russula Sottogenere Russula Sezione Russula Sottosezione Russula Serie Atropurpurea Stirpe Citrina Foto e descrizioni Elegante Russula appartenente alla sottosezione Russula, serie Atropurpurea, stirpe Citrina, che fruttifica nelle faggete continentali di tutta Europa. Presenta un cappello di medie dimensioni di aspetto brillante, scanalato-tubercolato fino a quasi alla sua metà, colorazioni pileiche giallo limone, giallo oro, giallo cromo con tonalità più calde o anche macchiato di fulvo al disco, impallidente verso il margine. Le lamelle sono adnate al gambo e irregolarmente forcate, sottili e fragili, biancastre in gioventù, infine crema come la sporata. Il gambo è clavato, di aspetto leggermente rugoso, biancastro, ma spesso sporcato di giallastro specie in vecchiaia, abbastanza fragile e midolloso. Carne cassante, friabile a maturazione, sapore acre e odore di frutta acidula che viene definito di mostarda o sottaceti in avanzata vetustà. Specie tossica, provoca sindrome gastrointestinale costante. Si può confondere con Russula citrinochlora Singer e forme giallognole di Russula raoultii Quél., utile alla determinazione è l’osservazione del deposito sporale biancastro. Russula ochroleuca Pers. può condividere la stessa tipologia di habitat, ma è specie molto carnosa e compatta e con deposito sporale biancastro. Più difficile invece il riconoscimento sul campo con forme giallastre della stirpe Atropurpurea, quali; Russula atropurpurea fo.dissidens, macroscopicamente diversa per il portamento robusto, il marcato ingrigimento del gambo e per la sporata bianca, microscopicamente per le spore con verruche basse e echinulate con linee di connessione che formano uno pseudoreticolo. Stesso concetto per Russula poikilochroa fo.heliochroa Sarnari, la sporata biancastra e le spore che evidenziano un reticolo completo molto marcato sono elementi utili per una corretta interpretazione. Microscopia Spore Long. Larg. Q Moy 8,40 6,93 1,22 Min 7,61 6,26 1,11 Max 9,15 8,08 1,33 media 8,37 6,88 1,21 Spore ovoidali o largamente ellissoidali, echinulate con aculei isolati, raramente con linee di connessione, alti intorno al µm. Basidi tetrasporici e macrocistidi fusiformi. Regione Lombardia; località Valtorta, alta Val Brembana; Agosto 2009; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20090808-55) Particolare dell'imenoforo. Microscopia Basidi tetrasporici e cistidi fusiformi, osservazione in Rosso Congo 100×. Osservazione in Blu lattico a freddo, 100×. . Spore ovoidali o largamente ellissoidali, echinulate con aculei isolati, raramente con linee di connessione, alti intorno al µm. Spore Long. Larg. Q Moy 8,40 6,93 1,22 Min 7,61 6,26 1,11 Max 9,15 8,08 1,33 Media 8,37 6,88 1,21
  7. Russula silvestris (Singer) Reumaux; Regione Piemonte; Luglio 2009; Foto e commento di Giuseppe Vanoli. Particolare delle reazioni macrochimiche con Guaiaco, Solfato di Ferro, Fenolo e Ammoniaca.
  8. Russula silvestris (Singer) Reumaux 1996 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Bosco di Castagno con presenza di Quercia e Betulla. Lamelle anastomosate, sporata bianca candida, gambo bianco, lamelle bianche, cuticola separabile per i 3/4, odore gradevole, con sentore fruttato, sapore immediatamente molto piccante. Regione Piemonte; Giugno 2009; Foto e commento di Giuseppe Vanoli, microscopia di Tomaso Lezzi. Crescita in bosco termofilo con prevalenza di Castanea sativa ma in particolare la stazione è al centro di un gruppo di Querce. Reazione positiva con tintura di Guaiaco (in foto), Solfato Ferroso rosa medio. Particolare delle lamelle, bianco candido, appaino evidenti anastomosi alla base delle lamelle. Microscopia Spore 6,4-7,8 × 5,3-6,1 µm; Q=1.3, apicolo molto pronunciato, echinulate, con verruche pronunciate 0,5-0,6 µm, reticolate con alcune maglie chiuse; tacca amiloide presente.
  9. Russula seperina Dupain 1913 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Russula seperina si presenta normalmente con tonalità del cappello rosse lavate di ocra nel centro. In questo ritrovamento, Russula seperina var. luteovirens. il colore del cappello è giallo verdastro, con centro verdastro a macchie slavate ocracee e rugginose. RImangono costanti gli altri caratteri, cioè le lamelle fragili, giallo carico con riflesso verde, sporata IVc, gambo bianco con chiari segni di ingrigimento presenti anche sulle lamelle e sul cappello. Dopo alcune ore i campioni raccolti erano visibilmente anneriti sulle parti contuse. Sapore dolce, odore quasi nullo. il viraggio al rosso al taglio che precede l'annerimento è segnalato in letteratura come incostante e i campioni raccolti non lo hanno manifestato, forse anche perché un po' asciugati dal vento caldo. Crescita sotto Leccio. L'associazione dei caratteri carne fortemente annerente, sporata gialla e sapore dolce, permettono di riconoscerla agevolmente anche sul campo. Regione Lazio, Roma, Villa Pamphili; Settembre 2012; Foto di Tomaso Lezzi. Particolare del colore del cappello. Lamelle fragili, giallo carico (IVc) con un insolito riflesso verdastro. Ingrigimento del gambo alla raccolta. Forte annerimento del campione dopo alcune ore dalla raccolta. Spore cortamente ellissoidali, fortemente echinulate con alcune basse connessioni, tacca amiloide presente.
  10. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Novembre 2013; Foto di Massimo Biraghi. Verdellino, parco pubblico sotto Pino nero.
  11. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi. Crespi d'Adda, parco pubblico con Pino silvestre.
  12. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
  13. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Piemonte; Novembre 2009; Foto di Gianluigi Boerio.
  14. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Piemonte; Novembre 2009; Foto di Federico Calledda.
  15. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2011; Foto di Massimo Biraghi.
  16. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi.
  17. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Massimo Biraghi. Russula di facile identificazione per i colori pileici di un bel rosso sangue a volte decolorato al rosa-crema-biancastro. Lamelle decorrenti e gambo concolore al cappello con tendenza all'ingiallimento specialmente alla base. Cresce nelle foreste di conifere con particolare prediligendo i pini a 2 aghi. L'esame organolettico evidenzia un odore fruttato e sapore molto acre, piccante.
  18. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Lombardia, Clusone; Novembre 2007; Foto di Federico Calledda.
  19. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Lombardia, Seveso; Ottobre 2007; Foto di Federico Calledda.
  20. Russula sanguinea (Bull.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Russula Sezione Russula Sottosezione Sardoninae Nome italiano Non si conoscono nomi volgari. Sinonimi Russula rosacea (Pers.) Gray 1821 Russula emetica var. sardonia (Fr.) Quélet 1888 Russula luteotacta var. rosacea (Pers.) Singer 1926 Russula sanguinaria (Schumach.) Rauschert 1989 Russula sanguinea var. rosacea (Pers.) J.E. Lange 1940 Russula sanguinaria var. confusa (Velen.) Bon 1994 Russula sulphurea Velen. 1920 Etimologia Dal latino "Sanguineus" per il colore rosso sangue del cappello. Cappello Di medie-grandi dimensioni, inizialmente convesso e con accenno di umbone centrale, crescendo espanso-appianato e irregolarmente ondulato-lobato, infine depresso in vecchiaia. Cuticola di aspetto asciutto, opaca con tempo secco, leggermente untuosa con tempo umido, finemente corrugata. Colorazioni pileiche di un bel rosso acceso, rosso sangue, rosso-rosa, tende a scolorire e a macchiarsi di bianco-giallastro in modo irregolare, soprattutto con tempo molto secco. Lamelle Generalmente arcuate, decorrenti all’inserzione con il gambo, intercalate da lamellule di lunghezza variabile, mediamente fitte in gioventù, spaziate a maturazione, abbastanza fragili alla manipolazione, di color bianco sporco o crema chiaro si macchiano di giallastro se contuse, sporata ocra. Gambo Cilindrico o rastremato verso l’apice, a volte asimmetrico, biancastro, soffuso di rosa-rossastro, leggermente ingrigente dopo abbondanti piogge, inizialmente di buona consistenza diventa midolloso e abbastanza fragile in vetustà. Carne Soda nel giovane, ma fragile nell'adulto, biancastra, rosata, rosa-rossastra in corrispondenza delle parti più colorate, tende ad ingrigire dopo prolungata esposizione all’acqua, sapore piccante, odore leggero di frutta fermentata. Reazione positiva e abbastanza rapida alla Tintura di Guaiaco, rosa-sporco con Solfato ferroso, subnulla con Fenolo, negativa al contatto con le basi forti. Habitat Comune dalla pianura alla montagna sotto Pinus spp., sono segnale in letteratura, ma da verificare, raccolte sotto Picea excelsa e Larix decidua. Microscopia Spore 7,5-9,5 × 5,5-7 µm, Q medio = 1,35 µm, da subglobose a ovoidali, echinulate con aculei che non superano il micrometro e irregolarmente decorate da creste unite da corte connessioni. Basidi 35-45 × 8-10 µm, a forma di clava, tetrasporici, sterigmi lunghi fino a 10 µm. Cheilocistidi abbondanti, fusiformi, spesso con evidente restringimento apicale, larghi fino a 15 µm. Dermatocistidi cilindrici, a volte mucronati, larghi 4-7 µm. Commestibilità e Tossicità Velenoso, provoca sindrome gastrointestinale. Osservazioni La tendenza a sbiadire e a macchiarsi di bianco-giallastro, specie se fruttificante in un periodo particolarmente asciutto, ha contribuito alla creazione di alcune varietà o specie a se stanti. Citiamo Russula confusa Velenovsky che si differenzierebbe per le forti decolorazioni su toni avorio e sfumatura grigiastre, Russula sulphurea Velenovsky che presenterebbe ingiallimenti marcati nelle parti contuse. Queste entità, secondo il parere di molti A.A. rientrerebbero nelle manifestazioni estreme di Russula sanguinea. Diverso invece il caso di una presunta sinonimia che qualche Autore attribuisce a Russula helodes Melzer = Russula sanguinea fo. griseipes Britz., infatti, la crescita particolare presso sfagni o nelle zone paludose delle peccete differiscono dalla tipologia di habitat dove viene raccolta Russula sanguinea, inoltre il marcato ingrigimento della carne all’aria, il sapore moderatamente piccante, le spore più grandi e provviste di creste connesse a formare un reticolo completo, sono caratteri sufficienti per delineare questo raro taxon. Specie simili La specie più vicina e simile è senza ombra di dubbio Russula persicina Krombh., tanto più che si potrebbe identificare come una sorta di Russula sanguinea crescente sotto quercia spp., separabile microscopicamente all’esame della pileipellis per la presenza di peli subcapitati e per avere i cistidi più stretti, oltre che per la sporata in massa crema. Russula luteotacta Rea si riconosce essenzialmente per la prerogativa di ingiallire alla manipolazione, ingiallimento che si evidenzia maggiormente dopo alcune ore dalla raccolta, inoltre differisce per il colore della sporata in massa che risulta essere biancastro. Russula rhodopus Zvára presenta una cuticola di aspetto laccato e brillante, lamelle sublibere al gambo, mai decorrenti. Russula torulosa Bresadola può condividere la stessa tipologia di habitat, si differenzia per le colorazioni del cappello su tonalità rosso scuro, rosso porpora, viola scuro al disco, per il gambo rosso porpora con sfumature violette, inoltre ha spore con creste molto basse e connesse tra loro che formano un reticolo a maglie strette. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Ed. Zanichelli. CONSIGLIO, G., PAPETTI, C. & SIMONINI, G. 2001. Atlante dei Funghi d’Italia. Vol. 1. Ed. AMB. COURTEQUISSE, R., 2000. Photo-guide des champignons d'Europe, Ed. Delachaux & Niestlé. COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2000. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé. GALLI, R., 2003, 2a Ed. Le Russule. Ed. Galli. GENNARI, A., 2005. Funghi. Arezzo: Ed. Antonio Gennari. GERHARDT, E., VILA, J. & LLIMONA, X., 2000. Hongos de España y de Europa. Spagna: Ed. Omega. PHILLIPS, R., 2004. Riconoscere i funghi. Ed. De Agostini. ROMAGNESI, H., 1967. Les Russules d'Europe et d'Afrique du Nord. Bordas (Parigi). SARNARI, M., 1998. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Primo. Trento: Ed. AMB. ZUCCHERELLI, A., 2006. I funghi delle pinete delle zone mediterranee. Vol. 2. Ravenna: Ed. Longo. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Russula sanguinea (Bull.) Fr.; Regione Liguria, località Rezzoaglio; Ottobre 2011; Foto di Massimo Biraghi. Ritrovamento sotto Pinus sp. Reazioni macrochimiche; Solfato ferroso rosa sporco, Tintura di Guaiaco posiva e mediamente rapida, Fenolo subnullo. Microscopia. Spore 7,5-9,5 × 5,5-7 µm, Q medio = 1,35 µm, da subglobose a ovoidali, echinulate con aculei che non superano il micrometro e irregolarmente decorate da creste unite da corte connessioni. Basidi 35-45 × 8-10 µm, a forma di clava, tetrasporici, sterigmi lunghi fino a 10 µm. Cheilocistidi abbondati, fusiformi, spesso con evidente restringimento apicale, larghi fino a 15 µm. Osservazione in Rosso Congo 400×. Osservazione 1000×. Dermatocistidi cilindrici, a volte mucronati, larghi 4-7 µm, osservazione in Rosso Congo 1000×.
  21. Russula rubroalba (Singer) Romagn.; Regione Piemonte; Giugno 2014; Foto di Gianluigi Boerio. Bosco di Castanea sativa e Quercus spp., Russula precoce dalla carne consistente, dura, sapore interamente dolce e odore subnullo. Sporata giallo carico.
  22. Russula rubroalba var. albocretacea Sarnari; Regione Sardegna; Giugno 2012; Foto di Franco Sotgiu.
  23. Russula rubroalba (Singer) Romagn.; Regione Sardegna; Giugno 2012; Foto di Franco Sotgiu.
  24. Russula rubroalba (Singer) Romagn.; Regione Emilia Romagna; Maggio 2009; Foto di Felice Di Palma.
  25. Russula rubroalba (Singer) Romagn.; Regione Lombardia; Giugno 2008; Foto di Federico Calledda.
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