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Omphalina pyxidata (Bull. : Fr.) Quél. 1886
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Omphalina pyxidata (Bull. : Fr.) Quél. 1886 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Descrizione Piccolo specie appartenente alla famiglia delle Tricholomataceae, si distingue per avere un cappello, igrofano, bruno/fulvo talvolta con sfumature rossastre, striato longitudinalmente e con margine spesso crenulato. Lamelle molto decorrenti, rade, di colore da crema beige. Gambo glabro, senza decorazioni, generalmente più pallido del cappello. Cresce tra le foglie e l'erba nei boschi dalla pianura alla media montagna. Regione Lombardia, Pianura Padana; Foto di Emilio Pini. -
Omphalina galericolor (Romagn.) Bon 1975
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Omphalina galericolor (Romagn.) Bon 1975 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Cappello 10-25 mm di diametro. Da imbutiforme a appianato, con zona discale profondamente depressa, margine striato per trasparenza, cuticola igrofana con colorazioni variabile, da rosa chiaro ad aranciato, anche con sfumature quasi rossicce. Lamelle Decorrenti, intercalate da lamellule da bianco sporco a quasi concolori al cappello. Gambo 25-35 x 3-5 mm centrale, esile, cilindrico, liscio, pieno, concolore al cappello. Carne Sottile, esigua, elastica, odore piacevole che ricorda vagamente il pelargonio. Habitat Muscicolo su substrato sabbioso. Microscopia Spore (6,2) 6,6-8 (8,6) × (4,7) 4,9-5,7 (6) µm; Q = (1,2) 1,25-1,5 (1,8); N = 32; Media = 7,3 × 5,3 µm; Qm = 1,4; bianche in massa, da ovoidali ad ellissoidali, lisce, ialine, con piccole granulazioni interne, prive di poro germinativo e con apicolo evidente. Trama imeniale subregolare, formata da ife cilindriche, irregolari, settate. Basidi cilindrico-claviformi, tetrasporici. Basidioli simili ai basidi. Cheilocistidi rari, flessuosi, cilindracei. Pileipellis costituita da ife cilindriche parallele, settate, con terminale arrotondato. GAF presenti in tutti i tessuti del basidioma. Regione Lazio. Dicembre 2021. Foto di Antonio Albanese. Spore. Osservazione in acqua. Basidi. Osservazione in rosso Congo. Basidi tetrasporici. Osservazione in Floxina. Cheilocistidi- Osservazione in floxina. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo. Pileipellis. Osservazione in rosso Congo. -
Arrhenia epichysium (Pers.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo & Vilgalys 2002
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Arrhenia epichysium (Pers.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo & Vilgalys 2002 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Sinonimi Omphalina epichysium (Pers.) Quél. 1886 Gerronema epichysium (Pers.) Raithelh. 1973 Descrizione Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Felice di Palma. Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Piero Curti. -
Octospora roxheimii Dennis & Itzerott 1973
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Octospora roxheimii Dennis & Itzerott; Regione Lazio, Pineta di Castelfusano; Febbraio 2006; Foto e commenti di Mauro Cittadini. Su di un area fortemente devastata da un incendio pochi anni fa, in associazione con le piantine di muschio (Funaria hygrometrica con il quale ha rapporto esclusivo). Piccolo ascomicete (max 8-9 mm) tipico delle aree bruciate, delimitabile con sicurezza solo da analisi micro. Octospora roxheimii var. aestivalis -
Octospora roxheimii Dennis & Itzerott 1973
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Octospora roxheimii Dennis & Itzerott 1973 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Ascomycetes Ordine Pezizales Famiglia Pyronemataceae Foto e Descrizioni Octospora roxheimii, ha prodotto copiosissime fruttificazioni nella zona bruciata di Castelfusano, a partire dall'anno successivo all'incendio. Viste le dimensioni sporali maggiori rispetto alla specie tipo, ed al periodo di crescita tardo primaverile i ritrovamenti sono stati determinati in O. roxheimii var.aestivalis. -
Asterophora parasitica (Bull.) Singer 1949
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Asterophora parasitica (Bull. : Fr.) Singer; Regione Trentino Alto Adige, Val di Fiemme; Settembre 2012; Foto e commento di Mario Iannotti. Nella foto possiamo notare a sinistra un carpoforo ancora integro di una Russula del gruppo delle Nigricantinae in stadio molto avanzato di maturazione a destra parte di un cappello di un altro esemplare in completa decomposizione parassitato da Asterophora parasitica. Foto di Pietro Curti. -
Asterophora parasitica (Bull.) Singer 1949
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Asterophora parasitica (Bull. : Fr.) Singer; Regione Friuli Venezia Giulia; Agosto 2011; Foto di Nicolò Parrino. Crescita su Russula del gruppo Nigricantinae. -
Asterophora parasitica (Bull.) Singer 1949
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Asterophora parasitica (Bull. : Fr.) Singer; Regione Friuli Venezia Giulia; Luglio 2011; Foto di Claudio Angelini. Crescita su Russula del gruppo Nigricantine. -
Asterophora parasitica (Bull.) Singer 1949
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Asterophora parasitica (Bull. : Fr.) Singer; Regione Trentino; Settembre 2008; foto e commento di Tomaso Lezzi. Propongo altre foto di Asterophora parasitica da un secondo luogo di ritrovamento: la crescita questa volta non avviene sul cappello di una Russula, ma tutto intorno alla base del suo gambo. La parte superiore della Russula non c'è più ma la Asterophora continua la sua crescita tranquillamente sui resti della base. Altri esemplari, sul bordo di un cappello di Russula. Degli esemplari maturi in cui si vedono le lamelle ben formate, una caratteristica che aiuta a distinguerli da Asterophora lycoperdoides che ha spesso solo degli abbozzi di lamelle. -
Asterophora parasitica (Bull.) Singer 1949
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Asterophora parasitica (Bull. : Fr.) Singer; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Tomaso Lezzi. Specie particolare che cresce sui carpofori di Russula o Lactarius. A differenza di Asterophora lycoperdoides non forma clamidospore sulla superficie superiore del cappello, ma solo basidiospore sulle lamelle. Sotto il cappello si sviluppano delle vere e proprie lamelle. Un pariticolare dell'imenio. Questa specie si sviluppa su Russulales, cioè Lactarius e Russula, in particolare su Russula del sottogenere delle Compactae, come in questo caso. In questa foto si riconoscono le lamelle della Russula su cui sono cresciuti gli esemplari di Asterophora parasitica. È ancora discusso se questo fungo sia veramente un parassita o un semplice saprofita che cresce sulle Russula solo quando queste ultime abbiano già completato il loro ciclo vitale. -
Asterophora parasitica (Bull.) Singer 1949
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Asterophora parasitica (Bull. : Fr.) Singer 1951 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Lyophyllaceae Sinonimi Nyctalis parasitica (Bull. : Pers.) Fr. 1838 Descrizione Cappello con colori bianco-grigiastri, margine del pileo striato, fungo parassita di Russula gruppo Nigricantinae e talvolta di alcuni Lactarius. A differenza del simile Asterophora lycoperdoides non produce clamidospore sul cappello. RegioneTrentino; Settembre 2006; Foto e commento di Pietro Curti. -
Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Pietro Curti. Cappello ricoperto di clamidiospore. Giovani esemplari con cappelli bianchi e ancora privi di clamidospore. Soggetti in vari stadi di maturazione. Crescita su vecchi esemplari di Russula.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Luigi Minciarelli. Dai colli del Trasimeno, bosco misto latifoglia e conifera, località Tuoro; un fungo che nasce su resti di Russula della Sezione Nigricantinae. Questo singolare fungo, ha una doppia produzione di spore: sul pileo, con produzione di clamidospore e nella parte inferiore del cappello, più o meno lamellata, con produzione di basidiospore. Dettaglio dell'imenio lamellato che produce basidiospore. Dettaglio delle lamelle del campione più grande. Dettaglio della carne della Russula, ormai putrescente, invasa dal micelio parassita e dai piccolissimi primordi.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Piemonte; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Lombardia; Ottobre 2011; Foto di Massimo Biraghi.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Trentino, Paneveggio; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti. Crescita sul genere Russula. Prima della maturazione delle clamidiospore i cappelli presentano cromatismi nivei e cinerei. Mentre le clamidiospore si formano, il loro ammassarsi sul pileo di questa specie, fa assumere colorazioni ocracee ai cappelli. Le pseudolamelle sono appena abbozzate. Con difficoltà si percepisce il profilo delle lamelle ad occhio nudo.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Trentino, Paneveggio; Settembre 2009; Foto di Felice Di Palma.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Trentino, Paneveggio; Settembre 2009; Foto di Tomaso Lezzi. Primordi. Giovani esemplari, è interessante notare che questi esemplari abbiano la superficie ancora bianca perché non si sono ancora sviluppate le clamidospore. Le Clamidospore cominciano a maturare. Clamidiospore mature. In questa foto si possono vedere le pseudolamelle che portano invece le basidiospore. Superfice inferiore e superiore del cappello.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Lazio, Monti Cimini; Foto e commento di Mauro Cittadini. Il corpo centrale della spora si presenta da globoso a largamente ellittico ed la misura maggiore rilevata è di 16 µm. Le evidentissime ornamentazioni possono misurare sino a 6 µm ed oltre.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar; Regione Lazio, Monti Cimini; Foto Mauro Cittadini.- 12 risposte
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809
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Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar 1809 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Lyophyllaceae Sinonimi Asterophora agaricoides Fr. 1817 Nyctalis asterophora Fr. 1838 Nyctalis agaricoides (Fr.) Bon & Courtec. 1989 Nyctalis lycoperdoides (Bull.) J. Schröt. 1889 Specie che cresce parassita su Russula del gruppo delle"Nigrigantinae", e che produce spore anche nella parte superiore del cappello, delle spore agamiche, asessuate, cioè clamidospore. Più che parassita, sembrerebbe essere saprotrofo delle Russula, in quanto sembra che le invada solo dopo che il loro ciclo vegetativo completo si sia concluso, cresce quindi su Russula annerenti già "morte". Tra i macrofunghi è uno dei pochi a produrree sia clamidospore sul cappello che basidiospore sulle lamelle. Le clamidospore formano una polvere ocracea che a maturità riveste il cappello e sono destinate ad una riproduzione agamica e quindi non sessuale. Inbvece le spore sulle lamelle sotto il cappello producono le classiche basidiospore destinate ad una riproduzione sessuale. I campioni rappresentati nelle prime due foto che vi propongo sono di dimensioni insolite, poiché misurano più di 5 centimetri, mentre difficilmente superano di norma i 2 centimetri di diametro. Regione Trentino; Foto e commento di Pietro Curti. Gruppo di Asterophora lycoperdoides di dimensioni "normali", odore tipicamente di farina rancida, nell'immagine è visibile il supporto nerastro della Russula annerente che ospita l'intero gruppo.- 12 risposte
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden 1972
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden; Regione Umbria; Aprile 2010; Foto di Foto di Tomaso Lezzi. Sotto Cedrus atlantica di cui è simbionte esclusivo, in associazione con Sarcosphaera coronaria e Helvella leucomelaena.- 3 risposte
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- neournula nordmanensis
- urnula pouchetii
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden 1972
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden; Regione Umbria; Aprile 2009; Foto Mauro Cittadini. Aschi con ascospore e parafisi.- 3 risposte
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden 1972
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden; Regione Umbria; Aprile 2009; Foto Mauro Cittadini. Ascospore con verruche cianofile in Blu cotone lattico a sinistra, Spore con ornamentazioni in Rosso Congo a destra. Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden; Regione Umbria; Aprile 2009; Foto Tomaso Lezzi. Alcune parafisi mostrano le terminazioni biforcate.- 3 risposte
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden 1972
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Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden 1972 Tassonomia Divisione Ascomycota Sottodivisione Pezizomycotina Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Sarcoscyphaceae Sinonimi Urnula pouchetii Berthet & Riousset 1965 Etimologia L'epiteto Neournula deriva da neo = nuovo e urnula perché simile al Genere Urnula. L'epiteto pouchetii è stato dedicato al micologo Pouchet. Ascoma Marrone con leggeri riflessi violacei, carnoso, rivestito di pruina chiara, facilmente asportabile al tocco, in questo modo l'apotecio mostra il colore molto più scuro della carne sotto la pruina. La parte superiore è di forma sferica, schiacciata, con apertura centrale prima circolare, poi a stella, infine, quando gli esemplari sono maturi, a tazza, con lacinie rovesciate verso l'esterno che ricordano quelle dei Geastrum; diametro fino a 4-5 cm. La parte inferiore è formata da uno stipite massiccio. Stipite Allungato, largo, con un notevole fascio miceliare bianco che affonda nella lettiera degli aghi di Cedrus atlantica. Lo stipite sviluppa con l'età una cavità biancastra ben visibile in sezione. Gli esemplari molto giovani sono costituiti quasi solo dallo stipite che si trova nella lettiera di aghi, e assumono una forma allungata in cui non si è ancora sviluppato l'apotecio nella parte superiore. Carne Marrone, più spessa vicino allo stipite soprattutto negli esemplari giovani che sono più carnosi, si assottiglia verso il bordo superiore avvicinandosi all'apertura. Di consistenza tenace nei giovani, diventa più secca, fragile cassante negli esemplari maturi. Habitat Sotto Cedrus atlantica di cui è simbionte esclusivo, cresce in periodo primaverile, precoce, poco comune ma molto diffuso nei luoghi di crescita. Associato spesso a Geopora Sumneriana, altra specie esclusiva di Cedrus spp. e a Sarcosphaera coronaria che cresce sotto aghifoglie. In Italia è stata trovata nelle Marche, e in provincia di Siena (Cherubini, A. e Perrone L.) e nel Lazio (comunicazione Manuel Atzeni). La specie è ritenuta poco comune anche negli ambienti naturali in cui Cedrus spp. è un'entità autoctona. Microscopia Sezione relativa ad ascoma maturo effettuata in zona mediana: 1,2 mm, composta da uno strato imeniale di circa 280 µm, con subimenio di circa 50 µm, excipulum medullare (350 µm circa) composto due strati distinti, a cellule globose verso il sub-imenio, misto con ife filamentose verso il basso, excipulum ectale (380 µm circa) a struttura filamentosa, verso la superficie esterna, abbastanza liscia da cui dipartono alcuni radi peli piuttosto lunghi ed incrostati. Spore 20-24,5 8-9,5 µm, ellissoidi; le immature quasi lisce ed a volte distintamente biguttulate, quelle mature, distintamente verrucose, hanno verruche sparse fino a verruche sotto forma di basse creste con disegno labirintiforme; verruche cianofile, le spore tendono a collassare in blu cotone lattico. Aschi 280 x 10,5 µm in media, ottasporici, opercolati, a parete relativamente spessa, con base molto variabile. Parfisi 2-3 µm, cilindriche, settate, a parete sottile, contenuto granuloso, con apice ingrossato, riunite in dense palizzate, spesso anastomosate tra loro. Commestibilità o Tossicità Non commestibile. Specie simili Il Genere Neournula è monospecifico e contiene solo Neournula pouchetii. La specie Neournula nerdmanensis Paden & Tylutki non è accettata da tutti gli autori, alcuno la sinonimizzano con Neournula pouchetii. Il Genere Urnula si differenzia soprattutto per avere le spore lisce. Urnula craterium, differisce per la forma dell'apertura superiore nei giovani esemplari, la carne non gelificata, i rizoidi bianchi invece che neri, le spore verrucose e non lisce. Lo stipite molto allungato può far pensare ad alcune specie del genere Helvella, che hanno però apotecio di forma differente. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi (descrizione macro) e Mauro Cittadini (descrizione micro) - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Aprile 2009; Foto Tomaso Lezzi e Luigi Minciarelli.- 3 risposte
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