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Archivio Micologico

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  1. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer ; Regione Abruzzo; Ottobre 2014; Foto macro di Tomaso Lezzi, foto micro di Tomaso Lezzi e Mario Iannotti. Raduno GEMA 2014 - Rivisondoli. Ritrovamento su ceppo di Faggio morto. Cuticola. 100×. Osservazione in Acqua. Struttura di ife cilindriche subparallele, che formano una cutis. Cheilocistidi. 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale. I cheilocistidi, che si trovano esattamente sul filo della lamella hanno un profilo largamente clavato e parete sottile, spostandosi dal filo della lamella verso le facce della lamella, le cellule di passaggio cominciano ad avere parete più spessa, sono mucronati, fino a mostrare una struttura detta in inglese magnus type in cui i cistidi hanno una sola punta centrale. Spostandosi ancora verso la faccia della lamella i pleurocistidi mostrano la forma uncinata tipica della sezione Pluteus. Pleurocistidi uncinati a parete spessa. 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale. Pleurocistidi uncinati. 1000×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale. Spore. 1000×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale.
  2. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; Regione Trentino Alto Adige; Agosto 2014; Foto di Tomaso Lezzi. Raduno Scientifico CSP35 di Braies (BZ). Lamelle rosa, libere al gambo. Particolare della sporata depositata sul gambo. Particolare della base del gambo. Cuticola. 400× Cheilocistidi. 100×. Cheilocistidi. 400×. Pleurocistidi uncinati, a parete spessa. 400×. Spore 1000×.
  3. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; Svizzera; Giugno 2014; Foto di Roberto Cagnoli. Pileipellis. Cheilocistidi. Pleurocistidi. Spore.
  4. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; Svizzera; Maggio 2014; Foto di Roberto Cagnoli. Pileipellis con elementi fusiformi settati. GAF assenti. Pleurocistidi metuloidi. Cheilocistidi Sferopeduncolati. Basidi tetrasporici. Spore 6-7,5 µm; ellissoidali; con guttula centrale.
  5. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; Regione Trentino; Settembre 2013; Foto di Luigi Minciarelli, microscopia di Tomaso Lezzi, Luigi Minciarelli, Mario Iannotti. Campione di Pluteus piuttosto malandato trovato su legno morto di Abete rosso, ma la microscopia ha confermato la sezione Pluteus (pleurocistidi uncinati e a parete spessa), e la specie Pluteus cervinus, per la mancanza di GAF nelle ife del cappello e delle lamelle. Pleurocistidi uncinati. Spore ellissoidali.
  6. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; Regione Lazio; Gennaio 2013; Foto di Tomaso Lezzi. Cappello marrone, odore di ravanello, lignicolo, sporata rosa e lamella libera. Pleurocistidi metuloidi (a parete spessa), uncinati, cuticola formata da elementi allungati, settati, senza GAF. Pleurocistidi metuloidi (a parete spessa), uncinati. Spore ellissoidali. Cuticola formata da elementi allungati, settati, senza GAF.
  7. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Umbria; Agosto 2010; Foto di Luigi Minciarelli. Ritrovamento su ceppo di Faggio, dai boschi appeninici in Umbria. Campione singolo in associazione con Hypholoma fasciculare che cresceva sulla stessa ceppaia. L' esemplare raccolto aveva distinto odore rafanoide. Microscopia Foto e commenti di Tomaso Lezzi e Luigi Minciarelli. Gli elementi che caratterizzano la sez. Pluteus sono la cuticola con cellule filamentose cilindriche e i pleurocistidi a parete spessa e uncinati sull'apice (Cervinus type). Cuticola con cellule filamentose, cilindriche, settate. Non sono stati osservati GAF in nessuno dei tessuti, neanche nella cuticola. Cheilocistidi piriformi. Cistidi della zona intermedia trai cistidi del filo lamellare, e i pleurocistidi. La forma è diversa da quella dei pleurocistidi, non hanno i 3-4 uncini ricurvi all'apice, ma spesso hanno una sola punta (Magnus type) e degli accenni di uncini. Pleurocistidi con 3-4 uncini ricurvi all'apice e parete spessa (metuloidi).
  8. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Calabria; Luglio 2009; Foto di Pietro Curti.
  9. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Piemonte; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Odore rafanoide, un importante carattere di riconoscimento.
  10. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Lombardia; Marzo 2010; Foto di Massimo Biraghi.
  11. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Foto di Massimo Biraghi. Cistidi abbondanti, metuloidi, a parete spessa.
  12. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Foto di Massimo Biraghi. Microscopia Spore subglobse 6-8 × 5-6 µm. Pileipellis, assenza di GAF.
  13. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Lombardia, parco nord Milano; Aprile 2008; Foto di Federico Calledda. Contributo di Massimo Biraghi. Contributo di Emilio Pini.
  14. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Piemonte; Aprile 2007; Foto di Massimo Biraghi.
  15. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Sardegna; Ottobre 2007; Foto di Franco Sotgiu.
  16. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Lombardia; Maggio 2006; Foto di Emilio Pini.
  17. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Lombardia; Aprile 2005; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20060410-27)
  18. Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Regione Lazio; Maggio 2005; Foto di Mauro Cittadini. Il Pileo. Imenoforo e gambo. Cappello, particolare del disco. Cappello/Gambo eterogeneo.
  19. Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer 1871 Tassonomia Ordine Agaricales Famiglia Pluteaceae Genere Pluteus Sezione Pluteus Sinonimi Agaricus cervinus Schaeff. Agaricus cervinus var. eximius W. Saunders & W.G. Sm. Agaricus curtisii Berk. & Broome Pluteus atricapillus (Batsch) Fayod Pluteus curtisii Berk. Etimologia Pluteus: dal latino, macchina d'assedio con tettoia di legno. cervinus: dal latino = colore del cervo. Cappello 4-15 cm, da giovane globoso-campanulato poi a maturità piano-convesso con leggere depressioni sparse e a volte un largo umbone. Le tonalità variano dal marrone scuro al bruno-ocraceo con margine più pallido. Carnosità media. La cuticola, mai viscida, a volte di consistenza grassa è liscia o leggermente fibrillosa e in zona discale può essere minutamente scagliosa. Il margine ha orlo ondulato e disteso e non è mai striato. Imenoforo Lamelle libere al gambo, molto fitte e sempre intercalate da lamellule. Sono di forma ventricosa e di color rosa pallido nel giovane e poi gradualmente rosa salmone. Il filo è intero a volte più pallido. Gambo 4-12 × 0,5-1,5 cm, da cilindrico, con sommità più o meno attenuata, a claviforme, con base dilatata fino a semibulbosa. Di colore biancastro ma ricoperto di spaziate fibrille grigio-brunastre soprattutto nella metà inferiore. Carne Fungo eterogeneo (cappello che si stacca facilmente dal gambo per la diversa struttura ifale). La carne è abbastanza soda soprattutto nel gambo, più fragile nel cappello. Colore biancastro marmorizzato. Odore caratteristico di ravanello. Sapore mite. Habitat Comune anche dalla primavera fino all'autunno nei boschi su ceppi e legno morto, anche interrato, prevalentemente di latifoglia. Crescita singola o a piccoli gruppi. Commestibilità o Tossicità Commestibile scadente per l'esiguità della carne del cappello e la fibrosità del gambo. Osservazioni È il capostipite del genere Pluteus per la diffusione e per le dimensioni del carpoforo. L'odore rafanoide assieme al colore rosa delle lamelle e alla crescita lignicola conduce subito al riconoscimento della specie. Specie simili Confondibile con il Pluteus tricuspidatus che può avere dimensioni e tonalità del cappello simili ma ha il filo lamellare nerastro, non ha odore rafanoide e cresce soprattutto su legno di conifera. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Luca Mistè - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Foto e Descrizioni Regione Marche; Ottobre 2008; Foto di Pietro Curti. Microscopia Pluteus cervinus (Schaeff.) Kummer; Dicembre 2009; Foto di Luca Mistè. Spore (5,5)6,2-7,5(8,5) × (3,5)4,5-5,4(6,4) µm; Q=1,3-1,5; Qm=1,4 da largamente ellissoidi a ellissoidi normalmente con grossa guttula centrale e apicolo poco visibile. Basidi quadrisporici a forma cilindrico-ventricosa, tozzi, misure 20-30 × 6,0-8,5 µm. Sterigmi lunghi 2-3 µm. Pleurocistidi fusiformi a parete spessa e sommità con uno o più uncini (lamprocistidi o cistidi metuloidi), molto abbondanti. Dimensioni 70-95 × 15-22 µm. Cheilocistidi a parete sottile di varie forme: sferopeduncolati, ellissoidi o claviformi. Dimensioni 15-45 × 8-20 µm. Pileipellis a cutis di ife allungate distese di larghezza 8-20 µm e elementi terminali più rigonfi 60-100 × 14-20 µm. Alcune ife presentano pigmento vacuolare diluito. Giunti a fibbia assenti. Stipitipellis a cutis simile alla pileipellis con ife larghe 10-20 µm. Un'immagine della trama inversa della lamella, comune a tutte le Pluteaceae. Le fisaloife partono dall'area sottostante ai basidi e si sviluppano verso il centro della lamella (se le ife partissero dalla parte centrale della lamella per avere le terminazioni verso il bordo della lamella la trama sarebbe invece bilaterale). Foto Angelo Mariani
  20. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc.; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2013; Foto di Nicolò Parrino.
  21. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc.; Regione Friuli Venezia Giulia, Cividale del Friuli; Ottobre 2012; Foto di Nicolò Parrino.
  22. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc.; Regione Lombardia, Gera d'Adda; Novembre 2012; Foto, descrizione e microscopia di Angelo Mariani. Cappello, 20-50 mm, da campanulato a piano-convesso, glabro e granuloso poi rugoso, non igrofano, aranciato-rossastro, aranciato-giallastro, aranciato; margine non striato; lamelle libere bianche, giallo pallido, infine rosate; gambo 30-70 × 4-7 mm, più o meno giallastro; carne bianca nel pileo, gialla nello stipite, senza odori particolari. Microscopia Spore 5,5-6,5 × 4,2-5 µm, ellissoidali, lisce; basidi 28-35 × 7-8 µm tetrasporici; cheilocistidi 30-75 × 12-30 µm clavati, sferopeduncolati, numerosi sul filo lamellare; pleurocistidi 40-85 ×20-37 µm clavati, fusiformi, scarsi; pileipellis formata da cellule clavate o sferopeduncolate; giunti a fibbia assenti. Luogo di raccolta, Gera d’Adda, alla base di un tronco di pioppo. Raccolti da Sergio Mombrini e Angelo Mariani Spore. Basidi. Cheilocistidi sul filo lamellare. Cheilocistidi. Faccia lamellare con basidi e pleurocistidio. Pleurocistidio. Pileipellis. Trama lamellare.
  23. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc.; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2011; Foto di Nicolò Parrino.
  24. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc. 1896 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pluteaceae Genere Pluteus Sezione Celluloderma Sottosezione Eucellulodermini Sinonimi Pluteus caloceps G.F. Atk. 1909 Pluteus coccineus (Massee) J.E. Lange 1937 Pluteus leoninus var. coccineus Massee 1893 Etimologia Dal latino aurantiacus = aranciato e rugosus = con le rughe, per la superficie del cappello. Cappello Di piccole-medie dimensioni (2-5 cm) convesso-campanulato in gioventù, piano-convesso a maturazione, mai completamente appianato, con presenza di un umbone poco evidente. Colorazioni pileiche giallo-arancio, arancione, arancio-rossastro, con tendenza a decolorarsi verso il margine; cuticola inizialmente liscia, glabra, poi percorsa da leggere rugosità simili a piccole venature, più evidenti con l’età (caratteristica che può, a volte, essere poco riscontrabile o addirittura assente), di aspetto lucente, non igrofana, bordo regolare in gioventù, leggermente striato a maturazione. Lamelle Libere al gambo, mediamente fitte e intercalate da lamellule; di colore biancastre in gioventù, poi rosa chiaro, rosa-arancio per il deposito delle spore. Gambo Cilindrico, incurvato e un poco allargato alla base, inizialmente pieno, presto molliccio, farcito; di colore biancastro verso l’apice, giallastro altrove, a volte con riflessi arancio-rossastri in prossimità della base, decorato da fibrille lungitudinali bianco-giallastre, anche fibrilloso-fioccoso nei giovani primordi. Carne Esigua, biancastra, odore non caratteristico, sapore leggermente amarognolo. Habitat Cresce nelle fessure delle ceppaie di legno morto oppure su grossi tronchi caduti a terra di varie latifoglie, con preferenza per Populus spp, Alnus spp, Ulmus spp, Fraxinus spp, Acer spp, in letteratura sono segnale anche fruttificazioni su legno di Pinus spp.; il ritrovamento da noi illustrato e studiato (microscopia) cresceva all'interno di tronchi marcescenti di Pioppo". Microscopia Spore (5) 5,5-6,5 (7) × (4) 4,5-5,5 µm, largamente ellissoidali. Basidi banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi clavati o sferopeduncolati, filo lamellare sterile. Pleurocistidi da utriformi a subfusiformi. Pileipellis tipo imeniderma con elementi terminali sferopeduncolati o claviformi. GAF assenti. Commestibilità e Tossicità Non commestibile per la scarsità della carne e il sapore amarognolo. Osservazioni Specie abbastanza rara appartenente alla sezione Celluloderma, che racchiude specie con gambo solido o fistoloso, pleurocistidi presenti e a pareti sottili, pileipellis tipo imeniderma o trichoderma; sottosezione Eucellulodermini che annovera specie con cheilocistidi ben radicanti nella trama lamellare e la pileipellis tipo imeniderma con cellule clavate o sferopeduncolate. Si riconosce facilmente per le colorazioni pileiche giallo-arancio, arancio-rossastre, le lamelle rosate e per l’habitat prettamente lignicolo. Specie simili Le caratteristiche salienti, sopra descritte, non dovrebbero generare difficoltà nella sua identificazione; altri Pluteus con habitat lignicolo quali: Pluteus romellii (Briz.) Sacc. e Pluteus chrysophaeus(Schaeff.) Quél. presentano colorazioni giallastre ma in nessun caso arancio-rossastre. Le particolari colorazioni pileiche di Pluteus aurantiorugosus potrebbero far pensare a qualche specie di Hygrocybepraticola, la diversa tipologia di habitat e le lamelle libere al gambo sono peculiarità che tolgono qualsiasi dubbio. Recentemente è stato descritto il taxon Pluteus aurantiorugosus var. aurantiovelatus (Vizzini A. et al. 2011. Mycologia 103 (4), che si differenzia dalla specie tipo per la presenza di resti velari verso la base dello stipite, come quelli, per esempio, del complesso Coprinus atramentarius (Bull.) Fr. = Coprinopsis atramentaria (Bull.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo. Bibliografia AA.VV., 1990. Pleurotaceae, Pluteaceae and Tricholomataceae I. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 2. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli. BREITENBACH, J. & KRANZLIN, F., 1986. Champignons de Suisse. Vol. 2. Champignos sans lames. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. CETTO, B., 1984. I funghi dal vero. Vol. 2. Ed. Saturnia. CONSIGLIO, G. & PAPETTI, C., 2009. Atlante dei Funghi d’Italia. Vol. 3. Ed. AMB. COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2007. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. JUSTO, A. et al., 2010b. Phylogeny of the Pluteaceae (Agaricales, Basidiomycota): taxonomy and character evolution, Fungal Biology XXX: 1-20 VIZZINI. A. & ERCOLE. E., 2011. A new annulate Pluteus variety from Italy. Mycologia. July/August 2011 vol. 103. Fonti Internet JENS, J.H. & LÆSSØE T., 2011. Mycokey. www.mycokey.com [Data di accesso: 29/03/2012]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Friuli Venezia Giulia; Novembre 2011; Foto di Nicolò Parrino; Microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20111126-134) Microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccata MB20111126-134) Spore (5) 5,5-6,5 (7) × (4) 4,5-5,5 µm, largamente ellissoidali, osservazione 1000×. Filo lamellare sterile. osservazione 400× in rosso Congo. Cheilocistidi clavati o sferopeduncolati, osservazione 400× in rosso Congo. Pleurocistidi da utriformi a subfusiformi, osservazione 400× in rosso Congo. Pileipellis tipo imeniderma con elementi clavati e sferopeduncolati, osservazione 200×. Osservazione 400×. Osservazione 1000×.
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