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Archivio Micologico

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  1. Lactarius badiosanguineus Kühner & Romagn.; Regione Lombardia, Valle Camonica; Settembre 2005; Foto di Massimo Biraghi.
  2. Lactarius badiosanguineus Kühner & Romagn. 1954 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Svizzera; Agosto 2007; Foto di Federico Calledda.
  3. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Regione Umbria, Settembre 2013; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Ritrovamento in un bosco di latifoglia, essenza prevalente Quercia, il cappello si presenta leggermente depresso, un po’ gibboso, la cuticola feltrata, pelosa, asciutta, opaca, privo di rugosità evidenti, di colore non uniforme, bruno grigiastro, con macchie più chiare grigiastre. Lamelle mediamente fitte, sub-decorrenti, notate alcune congiunzioni, anastomosi, filo regolare concolore. Gambo ricurvo, biancastro, crema, con macchie verso la base. Carne mite, latice bianco fluido, gocciolante all’uscita, dopo 3 o 4 minuti vira sulle lamelle al rosa mattone. Il latice ha un sapore moderatamente acre, isolato su carta rimane bianco immutabile e poi essicca. Odore leggero come di pizza margherita. Effettuata reazione con KOH al 30% su latice e carne: reazione nulla. Le specie simili si separano macroscopicamente per i seguenti elementi: Lactarius acris, il latice vira al rosa intenso anche isolato su carta, cuticola viscida, carne acre. Lactarius pterosporus, il cappello solitamente presenta una accentuata rugosità radiale, colore uniforme, viraggio intenso al rosa mattone, sapore acre e amaro della carne, latice non gocciolante, cremoso. Lactarius fuliginosus, si caratterizza per una colorazione uniforme bruno scuro, fuligginosa, presente in tutto il fungo. Viraggio del latice dopo 3-4 minuti.
  4. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Regione Piemonte; Ottobre 2012; Foto di Gianluigi Boerio. Alessandrino, bosco misto con prevalenza di Quercia, tratti di Castagno e zone con Pioppo. Altezza 350-500 m. s.l.m..
  5. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2010; Foto di Gianluigi Boerio.
  6. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Regione Piemonte; Ottobre 2009; Foto di Federico Calledda.
  7. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Foto di Massimo Biraghi.
  8. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2006; Foto di Massimo Biraghi.
  9. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Foto di Tomaso Lezzi.
  10. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Foto di Tomaso Lezzi.
  11. Lactarius azonites (Bull.) Fr.; Foto di Tomaso Lezzi.
  12. Lactarius azonites (Bull.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Sinonimi Lactarius fuliginosus var. albipes (J.E. Lange) Bon 1980 Foto e Descrizioni Cuticola del cappello grigio bruno, non uniforme con macchie bianco giallastre, zone dall'aspetto sbiadito, superficie asciutta, feltrata, pruinosa. Gambo biancastro, latice fluente bianco, poco dopo rosa salmone a contatto con le lamelle, resta bianco se isolato dal contesto. Carne bianca, vira al rosa se esposta, odore lievemente fruttato e sapore più o meno acre. Cresce preferibilmente sotto Castagno e Quercia. La microscopia dei campione allontana il dubbio con Lactarius pterosporus e Lactarius subruginosus che hanno le spore con le creste più alte (2-2,5 µm), mentre in Lactarius azonites sono circa 1 µm. A differenza di Lactarius acris il viraggio del latice in questa specie è molto lento e non raggiunge mai tinte cariche come in Lactarius acris. Regione Lombardia; Agosto 2010; Foto e commento di Pietro Curti e Massimo Mantovani. Particolare del viraggio della carne dopo qualche minuto dal taglio.
  13. Lactarius aurantiacus (Pers.: Fr.) S.F.Gray; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  14. Lactarius aurantiacus (Pers.: Fr.) S.F.Gray; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
  15. Lactarius aurantiacus (Pers.: Fr.) S.F.Gray; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  16. Lactarius aurantiacus (Pers.: Fr.) S.F.Gray; Regione Trentino; Luglio 2008; Foto di Franco Sotgiu.
  17. Lactarius aurantiacus (Pers.: Fr.) S.F.Gray; Dal Raduno in Sardegna; Novembre 2007; Foto di Giovanni Satta (verifica micro di Mauro Cittadini).
  18. Lactarius aurantiacus (Pers.: Fr.) S.F.Gray 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Sinonimi Lactarius aurantiofulvus J. Blum ex Bon 1985 Foto e Descrizioni Lactarius dalle colorazioni pileiche arancio, arancio/rossastre con latice bianco ed immutabile, di sapore inizialmente dolce e tardivamente un poco pepato. Cresce principalmente nelle foreste montane di Abete rosso e bianco. Foto e commento di Massimo Biraghi. reazione grigio-verdastra al guaiaco, koh nulla su cappello.
  19. Lactarius atlanticus Bon; Regione Puglia, Bosco Isola Macchia mediterranea Lesina Marina; Gennaio 2015; Foto di Raffaele Mininno.
  20. Lactarius atlanticus Bon; Regione Liguria; Novembre 2009; Foto di Federico Calledda. Foto di Gianluigi Boerio.
  21. Lactarius atlanticus Bon; Regione Sardegna; Monte Arci; Aprile 2007; Foto di Franco Sotgiu.
  22. Lactarius atlanticus Bon; Regione Sardegna, Monte Arci; Dicembre 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  23. Lactarius atlanticus Bon; Regione Sardegna, Monte Arci; Dicembre 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  24. Lactarius atlanticus Bon; Regione Sardegna, Monte Arci; Dicembre 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  25. Lactarius atlanticus Bon 1975 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Lactarius Sottogenere Rhysocybella Sezione Olentes Etimologia Dal latino atlanticus = atlantico, come indicazione geografica. Cappello Da 3 a 7(8) cm, inizialmente convesso, poi appianato con leggero umbone centrale, margine sottile lungamente involuto, flessuoso ma non striato, cuticola lucida con tonalità rosso-rugginose in condizioni di marcata umidità, opaca e asciutta, di colore rosato-aranciato in condizioni normali, superficie pruinosa e non zonata. Imenoforo Lamelle abbastanza fitte e strette, intercalate da numerose lamellule, annesse o leggermente decorrenti sul gambo, colore da ocra pallido fino a giallo-aranciato, con la caratteristica di diventare rosso-rugginose nei punti soggetti a contatto o sfregamento. Gambo 3-8 × 0,8-2 cm, assai slanciato rispetto alla morfologia generale, cilindrico o con leggera attenuazione e curvatura alla base, molto spesso unito ad altri individui, concolore al cappello o con colorazione più intensa, opaco, liscio, a volte pruinoso. Carne Relativamente fragile, poco compatta, eccezion fatta per la parte centrale del cappello, cassante, biancastra con tendenza ad arrossare leggermente nelle zone sottoposte a taglio o sfregamento, molto più evidente nella base del gambo dove l'arrossamento può arrivare a toni rosso-rugginosi. Odore sgradevole, paragonabile a quello della cimice dei boschi o alla cicoria tostata, sapore dapprima dolciastro, poi amarognolo e un poco astringente. Latice sieroso, immutabile, poco abbondante. Habitat Predilige boschi temperati a clima mediterraneo, dove la presenza di Leccio frammista a Pinus pinaster (Pino marittimo) e Pinus halepensis (Pino di Aleppo) è abbondante, tipica dei boschi xerofili. Commestibilità e Tossicità È da ritenersi non commestibile, come tutti i Lactarius a latice non colorato, per l'amarescenza della carne e per l'odore sgradevole. Specie simili Una specie abbastanza vicina è Lactarius decipiens Quélet, con il quale può condividere habitat simili e gli stessi periodi di crescita. Quest'ultimo, pur avendo aspetti morfocromatici simili, si differenzia per le sfumature rosate presenti nel carpoforo, per il marcato odore di Pelargonio (Geranio) e per il latice che da bianco sieroso vira più o meno velocemente verso toni giallastri in essicazione sulle lamelle. La varietà strigipes Bon si caratterizzerebbe per un abbondante feltratura, costituita da peli biancastri, localizzata alla base del gambo. Osservazioni Fa la sua comparsa già dal primo autunno spingendosi con le fruttificazioni fino all'inverno inoltrato, piuttosto diffuso e comune nelle stazioni di crescita dove compare in forma gregaria e a volte fascicolata, presentandosi unito alla base del gambo in diversi esemplari. La normale scarsità di latice si accentua in condizioni di siccità, risultando quasi assente, tanto da renderne poco agevole, a una superficiale osservazione, l'attribuzione al Genere Lactarius. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi. Regione Lazio; Novembre 2007; Foto di Felice Di Palma Tipico dei boschi della macchia mediterranea, presenta tonalità bruno aranciate in ogni settore, cresce gregario a densi gruppi talora concresciuti. Latice scarso e presto sieroso, quasi assente a maturità, odore di cimice, sapore inizialmente dolce e solo tardivamente amarescente. Particolare del latice biancastro, acquoso; Foto di Tomaso Lezzi.
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