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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly; Regione Umbria; Giugno 2008; Foto di Tomaso Lezzi. Su frustoli di vecchi rametti di felce, dei primordi in cui si deve ancora rompere l'epifragma che protegge i peridioli all'interno. Solo nell'esemplare al centro sono già visibili i peridioli. -
Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly; Regione Lombardia; Febbraio 2008; Foto di Massimo Biraghi. -
Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly; Regione Lazio; Ottobre 2007; Foto di Felice Di Palma. -
Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly; Raduno in Sardegna; Novembre 2007; Foto di Pietro Curti. -
Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly; Regione Sardegna; Dicembre 2006; Foto di Giovanni Solinas. -
Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly; Regione Lazio; Pineta di Castelfusano; Dicembre 2005; Foto di Gianni Pilato. -
Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936
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Crucibulum laeve (Huds.) Kambly 1936 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Nidulariales Famiglia Nidulariaceae Foto e Descrizioni Specie caratterizzata da una conformazione generale che ricorda in modo del tutto singolare un piccolo nido. Regione Lombardia; Maggio 2008; Foto di Federico Calledda. Primordi. -
Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill 1915
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Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill; Regione Sardegna; Novembre 2014; Foto di Franco Sotgiu. -
Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill 1915
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Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill; Regione Lombardia; Ottobre 2009; Foto di Massimo Biraghi. Peli delle decorazioni del cappello, non reagenti al KOH. Peli del pileo non settati. Misura delle spore: N° Long. Larg. Q Moy 7,16 4,81 1,51 Min 6,67 3,68 1,29 Max 7,87 5,74 1,98 Cheilocistidi. Cheiolocistidi, pleurocistidi assenti. -
Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill 1915
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Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill; Regione Abruzzo, Comitato Scientifico GEMA; Settembre 2011, Foto Tomaso Lezzi Superficie del cappello con ciuffi di peli addensati spoprattuto al centro. Gambo scuro. Crini della cuticola. Cheilocistidi fusiformi. -
Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill 1915
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Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill; Regione Sardegna; Dicembre 2007; Foto di Franco Sotgiu. Un piccolo fungo molto vicino ad alcuni Marasmius e ovviamente simile ad altri Crinipellis, la differenziazione certa si ottiene attraverso l'esame microscopico o con un semplice test con KOH, i peli del gambo e del cappello non hanno nessuna reazione apprezzabile e percepibile, situazione univoca nel Genere Crinipellis. Piccolo cappello con depressione centrale e talvolta papillata, scuro al disco sempre più diluito e biancastro nella periferia, margine nettamente ondulato e provvisto di evidenti dentellature. Cresce fino al tardo autunno su residui vegetali. -
Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill 1915
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Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill 1915 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Marasmiaceae Nome italiano Non si conoscono nomi volgari. Sinonimi Collybia stipitaria (Fr.) Gillet. 1876 Crinipellis stipitaria (Fr.: Fr.) Pat. 1889 Marasmius scabellus (Alb. & Schwein.) Morgan. 1905 Marasmius stipitarius (Fr.) P. Kumm. 1871 Etimologia Da scabellus, a, um = alquanto scabroso, per l'aspetto della cuticola. Cappello Di piccole dimensioni (3-15 mm), inizialmente emisferico e completamente coperto da peluria lanuginosa, poi convesso, infine appianato, appena involuto a maturità con presenza di papilla e percorso da ciuffetti di peli disposti a raggiera, più evidenti nei giovani esemplari. Superficie pileica un poco glutinosa specie con tempo umido, di color ocra, ocra-brunastro, bruno-rossatro nella zona discale, leggermente squamulosa e ricoperta da peluria, margine un poco crenulato e leggermente eroso o fessurato a maturità, in vecchiaia può presentarsi anche quasi glabra. Lamelle Mediamente distanti, da adnate a libere al gambo, intramezzate da lamellule, biancastre nei giovani esemplari, crema pallido a maturazione, filo intero, sporata bianca. Gambo Cilindrico, esile, spesso filiforme, a volte anche compresso, di color rosso-brunastro, più chiaro all’apice a ridosso delle lamelle e ricoperto da peluria bruno-grigiastra. Carne Esigua, concolore alla superficie, odore e sapore non caratteristici. Habitat Cresce solitario o a piccoli gruppi su residui di graminacee secche in parchi e giardini, spesso anche alla base di arbusti. Microscopia Spore 7,5-9,5 × 5-6 µm, media 8,5 × 5,5 µm, Q medio = 1,60 µm, largamente ellissoidali o citriformi, non destrinoidi. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi da lageniformi a fusiformi, spesso anche difformi. Peli cuticolari cilindrici, affusolati, appuntiti all’apice. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Osservazioni Al Genere Crinipellis appartengono funghi di piccole dimensioni d'aspetto Marasmioide o Collybioide, generalmente saprofiti si possono comportare anche da parassiti. Crescono abitualmente su residui secchi di erbe o di ramoscelli in decomposizione di latifoglie arbustive, ma anche sulle radici superficiali di erbacee. Inizialmente inseriti nel Genere Marasmius sono stati ultimamente collocati in un proprio Genere, principalmente per le reazioni giallo-verdastre, macro o microchimiche alle basi forti. Specie simili Certamente la specie più simile è Crinipellis sardoa Candusso, si distingue macroscopicamente per avere i peli cuticolari solo verso il margine del cappello e lo stipite più massiccio, anch'esso provvisto di peluria e terminante con uno pseudobulbo, microscopicamente si caraterizza per le spore destrinoidi. Crinipellis tomentosa (Quél.) Singer ha un portamento più robusto, per questo genere, presenta colorazioni pileiche con sfumature ocra-grigiastre, biancastre verso il margine, inoltre emana un odore che ricorda quello di Marasmius oreades. Crinipellis pedemontana A. Vizzini, Antonín & Noordel. evidenzia colorazioni pileiche ocracee con sfumature rosa o malva ed è caratterizzato da una reazione verdastra, più o meno scura, alle basi forti sulla cuticola. Bibliografia AA.VV., 1995. Tricholomataceae II. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 3. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. ANTONIN, V., & NOORDELOOS, M. E., 2010. A monograph of marasmioid and collybioid fungi in Europe. IHW-Verlag, Eching. BON, M., 1999. Les Collybio-Marasmïoïdes et ressemblants. Flore Mycologique d’Europe. Vol. 5. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Ottobre 2011, Località Filago, in parco pubblico tra residui secchi di graminacee, sotto Crataegus sp. Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Spore 7,5-9,5 × 5-6 µm, media 8,5 × 5,5 µm, Q medio = 1,60 µm, largamente ellissoidali o citriformi, non destrinoidi. Osservazione in melzer 1000×. Osservazione in rosso Congo. Cheilocistidi da lageniformi a fusiformi, spesso difformi. Peli cuticolari cilindrici, affusolati all’apice. -
Crinipellis sardoa Candusso 1986
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Crinipellis sardoa Candusso 1986 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Marasmiaceae Foto e Descrizioni Piccoli basidiomiceti a crescita gregaria, il pileo degli esemplari misura 0,5 mm fino a 2/3 cm. Colore bruno rossiccio, ricoperto da peluria fitta brunastra che esce dal margine. Gambo bruno rossiccio come vellutato, ricoperto da peluria sottile, cavo alla sezione. Alla manipolazione perde immediatamente le tinte rossicce e diveniva bruno scuro. Lamelle chiare, larghe e disuguali, bianche nei giovanissimi e color crema poi. Lamellule presenti. Odore impercettibile. Regione Lombardia; Maggio 2008; Foto di Massimo Mantovani. Sezione che evidenza il gambo cavo e scanalato. Gambo brunorossiccio ricoperto da peluria. Reazione al KOH verde oliva, che esclude l'ipotesi C. scabella, Foto di Massimo Biraghi. -
Cribraria cancellata var. cancellata (Batsch) Nann.-Bremek. 1975
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Cribraria cancellata var. cancellata (Batsch) Nann.-Bremek. 1975 Tassonomia Divisione Myxomycota Classe Myxomycetes Ordine Liceales Famiglia Licalaceae Foto di Arturo Arbasba. -
Crepidotus variabilis (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Crepidotus variabilis (Pers. : Fr.) P. Kumm.; Regione Sardegna; Gennaio 2008; Foto di Giovanni Satta. Crescita su rametti di Cisto, esemplari verificati microscopicamente da Mauro Cittadini. GAF presenti ma non facilisssimi da individuare nella trama lamellare, molto più visibili e facili da individuare nella epicute. Spore distintamente verrucose di forma ellittico sub-faseoliforme in alcune proiezioni sub-amigdaliformi. (5,5)6-7,5(8) × (3)3,5-4 µm; Q = 1,37-2; Qm = 1,5. Cheilocistidi banali, cilindrico-clavati alcuni con apice ingrossato altri flessuosi. -
Crepidotus variabilis (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Crepidotus variabilis (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Crepidotus variabilis (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Crepidotaceae Foto e Descrizioni Colore bianco; sporata ocra; cheilocistidi cilindrico-clavati; spore verrucose; GAF presenti. Regione Umbria; Giugno 2013; Foto di Tomaso Lezzi. Comitato Scientifico A.Mi. Umbria 2013. Bevagna. -
Crepidotus mollis (Schaeff. : Fr.) Staude 1857
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Crepidotus mollis (Schaeff. : Fr.) Staude; Regione Toscana, Valle Dame, Raduno AMINT; Ottobre 2009; Foto di Pietro Curti. Imenoforo. Superficie del cappello glutinosa gelatinosa, pileo e sporata ocra-brunastra, filo lamellare biancastro e finemente irregolare. Foto di Felice Di Palma. Microscopia e foto di Mauro Cittadini. Spore (6,2)7-8,5 × 4-5,3 µm ellissoidi, un po' asimmetriche a seconda della proiezione, lisce, con parete relativamente spessa; opache o con piccole guttuline, giallo chiaro, quasi ialine al m.o., bruno tabacco in massa. Basidi banali, clavati, con contenuti granuloso misurati sino a 30 µm, in maggioranza tetrasporici ma, anche bisporici, GAF assenti alla base, come in tutti i tessuti del basidioma. Numerosi i basidioli. Cheilocistidi polimorfi, cilindrici, cilindrico flessuosi, lageniformi, ramificati, con finale espanso, coralliformi. Pleurocistidi non osservati. Pileipellis formata da un sottile strato di cellule cilidriche, cilindrico rigonfie, a volte un po' flessuose e ricurve. Pigmento disciolto che le rende brunastre, misto ad un sottile pigmento incrostante conferisce un tipico aspetto zebrato. Ipocute costituita da ife cilindriche, ialine immerse in uno spesso strato gelatinoso. Spore. Basidi e basidioli. Cheilocistidi. Epicute. -
Crepidotus mollis (Schaeff. : Fr.) Staude 1857
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Crepidotus mollis (Schaeff. : Fr.) Staude 1857 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Crepidotaceae Cappello Crepidotus di alcuni centimetri di lunghezza con parte superiore bianca o aranciata, presenza di feltro bianco sul lato su cui è attaccato al substrato legnoso. Lamelle Biancastre presto ocra-cannella per il colore della sporata. Habitat Su tronchi, rami a terra, anche rametti secchi di rovo. Microscopia Questa specie è caratterizzata dall'assenza di GAF e da spore lisce ed ellissoidali (7,1) 7,3-9,3 (10,0) × (4,8) 5,2-6,2 (6,5) µm; Q = (1,3) 1,4-1,6 (1,7); N = 31; Media = 8,4 × 5,7 µm; Qm = 1,5. Specie simili Le specie simili, che hanno spore lisce sono: Crepidotus autocthonus, che non ha lo strato gelatinoso sulla cuticola del cappello, e presenta GAF. Crepidotus calolepis, che ha cappello decorato da squamette. Crepidotus epibryus, che non ha lo strato gelatinoso sulla cuticola del cappello, e ha spore cilindriche. Tutti gli altri Crepidotus hanno spore più o meno decorate, ma mai lisce. Regione Lazio; Gennaio 2022; Foto di Tomaso Lezzi. Esemplari rinvenuti su ramo a terra di Quercia. Il colore giallo-aranciato è regredito nel giro di una giornata, fino quasi a scomparire. Imenio. Spore lisce ed ellissoidali (7,1) 7,3-9,3 (10,0) × (4,8) 5,2-6,2 (6,5) µm; Q = (1,3) 1,4-1,6 (1,7); N = 31; Media = 8,4 × 5,7 µm; Qm = 1,5. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Assenza di GAF nelle ife dei tessuti. Osservazione in rosso Congo, a 400×. -
Crepidotus lundellii Pilát 1936
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Crepidotus lundellii Pilát 1936 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Crepidotaceae Foto e Descrizioni Reperiti su un tronco marcescente di latifoglia. Regione Lazio, Roma, Villa Pamphili; Foto descrizione e microscopia di Mauro Cittadini. Microscopia Sporata bruna in massa, spore ocracee, finemente rugolose, con verruche appiattite, (osservazione con micro ottico 1000× in immersione) da largamente ellittiche ad ovoidi a seconda della proiezione (6)7-8,5 × 4-5 micron. Basidi clavati tetrasporici. Cheilocistidi abbondanti, cilindrico clavati, acluni flessuosi ed irregolari, alcuni (rari!) subcapitulati. Pleurocistidi non osservati. GAF presenti in tutti i tessuti (epicute+). -
Crepidotus epibryus (Fr. : Fr.) Quél. 1872
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Crepidotus epibryus (Fr. : Fr.) Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Crepidotaceae Foto e Descrizioni In luogo umido su foglia di Alloro a terra. Di piccole dimensioni (< 1 cm), resupinati o leggermente distaccati con corto stipite, superfice del pileo bianca feltrata, pelosetta, villosa nei giovanissimi esemplari, imenoforo a lamelle inizialmente bianche poi rosato-ocracee. MIcroscopia Spore (6,5)7-8(9) × (2,8)3-3,5 µm, lisce, cilindriche, cilindrico-fusiformi, bruno chiaro in massa, ialine al microscopio. Basidi tetrasporici e (rari) bisporici, calvati privi di GAF alla base. Chelocistidi, lunghi, stetti, flessuosi, plurisettati con base allargata. GAF assenti in tutti i tessuti del Basidioma. Note Le piccole dimensioni, il particolare substrato, la crescita sostanzialmente resupinata, le spore lisce e strette i particolari cheilo e la totale assenza dei GAF sono i particolari salienti per il riconoscimento di questa specie. Segnalata anche su tappeti muschiosi (inde nomen) e piccoli rametti a terra. Regione Lazio, Roma, Villa Pamphili; Gennaio 2013; Foto, descrizione e microscopia di Mauro Cittadini. Basidi e basidiospore -
Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc. 1877
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Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc.; Regione Lombardia, Gera d'Adda, loc. Calvenzano; Febbraio 2014; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. In un boschetto con Olmi, Querce e Carpini. Spore. N° Long. Larg. Q; Moy 8,21 6,53 1,26; Min 7,62 6,03 1,13; Max 9,16 7,34 1,37; Media 8,14 6,44 1,27. -
Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc. 1877
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Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc.; Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Mauro Cittadini. Basidiomi di piccole dimensioni (max 18 mm), bianchi con superfice pileca villoso-feltrata. GAF presenti in abbondanza in tutti i tessuti esaminati. Cheilocistidi polimorfi, da banali, clavati a lobati sino a digitati o lungamente digitati. Spore da globose a subglobose, largamente ellittiche (5)5,5-6,5 × 5,5-8,5, Q varabile da 1,1 a 1,38, finemente, ma distinatamente echinulate. -
Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc. 1877
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Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc.; Germania; Dicembre 2007; Foto e commenti di Mauro Cittadini. Gli esemplari ritrovati crescevano su alcuni rametti secchi di una pianta cespugliosa, priva di foglie, che non sono stato in grado di identificare. La loro dimensione massima era all'incirca 1,5 cm o poco più, la parte superiore appariva bianca pura, feltrata, si è mantenuta perfettamente bianca anche dopo l'essicazione. Il colore delle lamelle partiva dal biancastro nei giovani esemplari per passare verso un rosa-bruno sino al bruno-tabacco. Spore da globose a largamente ellittiche distintamente verrucose, verruche basse molto sottili e fitte (echinulate) (5,5)6-7 × 7-10 (10,5) con Q variabile tra 1,16 e 1,66. La maggioranza delle spore misurate aveva Q inferiore a 1,4. Cheilocistidi cilindrico-clavati a volte flessuosi, basidi sia bi che tetrasporici. GAF presenti in tutte le parti esaminate, pileipellis composta da ife essenzialmente cilindriche con apice arrotondato, che tendono nell'osservazione ad elevarsi in lunghi e stretti ciuffi. Impossibile non notare la discrepanza tra le misure e le opinioni delle molteplici chiavi consultate (Moser, British Fungus Flora ecc.) nella nostra analisi abbiamo creduto opportuno far prevalere l'opinione di "Nordic Macromycetes" in particolare per la misura sporale rilevata.