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Archivio Micologico

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  1. Amanita crocea (Quél.) Singer; Regione Trentino, Val di Pejo; Agosto 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  2. Amanita crocea (Quél.) Singer 1951 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitacea Genere Amanita Sottogenere Amanita Sezione Vaginatae Sinonimi Amanitopsis crocea (Quél.) E.-J. Gilbert 1928 Amanita vaginata var. crocea Quél. 1898 Nome italiano Bubbolina. Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. L'epiteto crocea deriva dal latino crocus = pianta del croco, per il colore giallo come quello dello zafferano. Cappello 5-8(12) cm, all'esordio allungato e stretto sul gambo, infine allargato, senza essere quasi mai totalmente espanso, con umbone centrale ampio; sericeo con tempo asciutto, untuoso e viscido in caso di pioggia, non presenta quasi mai decorazioni velari sul cappello, margine del cappello nettamente rigato; sul cappello predominano i cromatismi dell'arancio con varie sfumature, tenui ma anche molto forti, i colori sono più intensi al centro del cappello. Lamelle separate dal gambo, serrate e minute, biancastre o crema, con numerose lamellule. Gambo 7-14 × 1-2,5 cm, allungato, stretto in alto, rivestito da minute squamule concolori al pileo (biancastre nella varietà subnudipes); in origine pieno e poi con cavità. Anello assente "obliterato". Volva consistente, alta sul gambo, strettamente ancorata alla base dello stipite, svasata in alto, biancastra, più scura internamente. Carne Poco spessa e consistente, leggera, bianca o biancastra, aranciata ai margini in modo abbastanza netto. Odore leggero, priva di sapori significativi, dolciastra. Habitat Specie ubiquitaria, la troviamo prevalentemente nei luoghi umidi, muschiosi ed erbosi. Si tratta di una specie abbastanza localizzata e non reperibile ovunque, dove presente può mostrarsi con produzioni densamente gregarie, fruttifica dal mese di Agosto fino a tutto Novembre. Commestibilità e tossicità Buon commestibile dal sapore delicato (esige cottura adeguata, 15 minuti dal primo bollore, perché è tossica da cruda, quindi con commestibilità condizionata alla cottura). Osservazioni Pur avendo cromatismi del cappello che ricordano molto la ben più conosciuta Amanita caesarea, l'assenza di anello e il colore biancastro del gambo e delle lamelle, ne consentono una facile separazione. Specie simili Viene considerata dalla maggioranza degli autori specie a sé stante e non una delle tante varietà della Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Lam. Si tratta di una delle poche Amanita del sottogenere Amanita, sezione Vaginatae, che si riescono a riconoscere e delimitare con facilità in particolare per il colore aranciato del cappello, per il margine nettamente striato e per il gambo tipicamente screziato. Amanita fulva Fr.,è simile, ma è un fungo di taglia solitamente inferiore, con colore pileico fulvo brunastro e con crescita solitamente addossata a ceppaie di castagno, anche se è presente in altri boschi di latifoglie. La mancanza dell’anello la distingue dagli esemplari tossici di Amanita, in particolare da forme aranciate e senza velo generale di Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam. Curiosità Il Gruppo delle Amanita del sottogenere Amanita, sezione Vaginatae, è costituito da un numero di specie molto vasto e ancora non ben delimitato. Tranne rarissimi casi, per una corretta deterinazione di una specie appartenente a questo gruppo è indispensabile un'attenta osservazione microscopica. Le Amanita della sezione Vaginatae sono tutte commestibili di ottimo pregio; si utilzza solo il cappello ed è obbligatoria una cottura adeguata di 15 minuti (commestibilità condizionata alla cottura). Essendo funghi molto fragili devono essere raccolti con grande delicatezza. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Piemonte; Agosto 2008; Foto di Giuseppe Vanoli.
  3. Amanita citrina Pers.; Svizzera; Settembre 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
  4. Amanita citrina Pers.; Regione Sardegna; Dicembre 2014; Foto di Franco Sotgiu.
  5. Amanita citrina Pers.; Svizzera; Ottobre 2013; Foto di Roberto Cagnoli.
  6. Amanita citrina var. alba (Pers.) Quél. & Bataille; Regione Marche; Ottobre 2012; foto di Pietro Curti.
  7. Amanita citrina Pers.; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Pietro Curti.
  8. Amanita citrina Pers.; Regione Sardegna; Dicembre 2011; Foto di Franco Sotgiu.
  9. Amanita citrina Pers.; Regione Piemonte; Settembre 2011; Foto di Alessandro Remorini. Valsesia - Scopa (VC) - 600 m s.l.m.
  10. Amanita citrina Pers.; Regione Friuli Venezia Giulia; Settembre 2009; Foto di Nicolò Parrino.
  11. Amanita citrina Pers.; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto di Gianluigi Boerio.
  12. Amanita citrina Pers.; Regione Lombardia, Parco del Ticino; Novembre 2007; Foto di Emilio Pini.
  13. Amanita citrina Pers.; Regione Marche; Anno 2008; Foto di Pietro Curti.
  14. Amanita citrina Pers.; Regione Campania; Ottobre 2006; Foto di Felice Di Palma.
  15. Amanita citrina Pers.; Regione Sardegna; Dicembre 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  16. Amanita citrina Pers.; Regione Lazio; Novembre 2005; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento in bosco misto di Leccio, Farro, Sughera e altre essenze mediterranee. A sinistra Amanita citrina fo. alba (Pers.) Quél. a confronto con la forma tipo a destra. Il cappello è coperto da numerose verruche. Particolare dell'anello giallo, ampio, membranoso e della base che presenta un bulbo praticamente sferico con la volva circoncisa.
  17. Amanita citrina Pers.; Regione Marche; Anno 2004; Foto di Pietro Curti.
  18. Amanita citrina Pers. 1797 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Cappello 5-10 cm, inizialmente emisferico, poi espanso, appianato a maturità, margine sempre liscio, cuticola giallo limone, giallo-verdolino, cosparsa di placche biancastre o ocra, di forme e dimensioni variabili. Imenoforo Lamelle libere, fitte, frammiste a lamellule, bianche o con tenui sfumature giallastre. Gambo 5-12 × 0,8-1,8 cm, cilindrico, con la base leggermente dilatata e terminante in un grosso bulbo, biancastro con sfumature giallastre, leggermente fibrilloso. Anello membranoso, persistente, giallastro. Volva circoncisa e leggermente bordata, bianco-giallastra con tendenza a macchiarsi di bruno. Carne Bianca, immutabile, con odore tipico di patate crude o di rapa. Habitat Ubiquitario, in particolare su terreni acidi e sabbiosi, dall’estate fino ai primi freddi dell’inverno, molto comune. Commestibilità e Tossicità Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Specie simili Amanita citrina var. alba (Pers.) Quél. & Bataille, con cuticola bianca, brillante, sericea, cosparsa di placche anch’esse bianche, poi tendenti a imbrunire leggermente. In antichità è stata spesso scambiata con Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link che, invece, presenta volva sacciforme e libera, ha il cappello privo di placche o verruche, non emana odore di patate. Amanita porphyria Alb. & Schwein. è molto simile, ma si presenta con pigmentazione brunastra e riflessi viola-porporini, cuticola ricoperta da placche grigiastre meno evidenti, anello più sottile e facilmente aderente al gambo. Amanita asteropus Sabo ex Romagn., si distingue per il cappello mammellonato, per le striature rossastre che, molto frequentemente, segnano la cuticola, per il bulbo molto caratteristico nettamente marginato e pentagonale che sembra intagliato a forma di stella. Osservazioni Riconoscibile abbastanza agevolmente per il suo bulbo basale molto grosso ed evidente, la volva circoncisa, le placche sul cappello e il tipico odore di patate crude. A volte, in particolari condizioni di umidità, può presentare delle macchie rossastre sul cappello, dovute alla presenza di Serratia marcescens Bizio, un batterio saprotrofo comunemente detto bacillo prodigioso, produttore di un pigmento rosso sangue; gli esemplari attaccati da questo batterio si presentano anche con colori pileici più sbiaditi. La particolarità della volva circoncisa è data dalla struttura non uniforme di quest’ultima, composta da cellule filamentose nella parte inferiore e sferoidali nella parte superiore. Con lo sviluppo del fungo il velo si lacera nella zona di giunzione dei due tipi di struttura originando il bulbo circonciso alla base, mentre la parte superiore rimane attaccata al cappello sul quale poi si dissocia in placche. Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Mario Iannotti.
  19. Amanita cistetorum Contu & Pacioni 1998 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Genere Amanita Sottogenere Amanita Sezione Vaginatae Stirpe Malleata Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Foto e Descrizioni Amanita dai colori del cappello grigio piombo poi più chiaro, grigio cenere, carnoso, viscido da giovane, con margine striato e resti del velo generale costituiti da verruche submembranose bianche poi presto ocra grigiastro. Gambo cilindrico, dal bianco al grigio chiaro, rastremato all'apice, tende ad ingrossarsi verso la base, privo di anello, coperto da residui farinosi, cremosi, resti del velo generale, termina alla base con una volva submembranosa, abbastanza fragile, bianca, con evidenti sfumature ocracee anche nei giovani esemplari. Carne bianca, immutabile. Habitat Cresce in habitat mediterraneo, in piccoli gruppi, sotto Cistus salvifolius, Cistus monspelliensis, Quercus suber. Questa specie è stata originariamente descritta in Sardegna (Italia). Regione Sicilia, Pantelleria, M. Gibele, circa 700 m s.l.m., sotto Cistus monspelliensis; Novembre 2014; Foto di Antonio Giacalone.
  20. Amanita ceciliae (Berk. & Broome) Bas; Regione Lazio, Monti della Tolfa; Dicembre 2014; Foto di Raffaele Mininno.
  21. Amanita ceciliae (Berk. & Broome) Bas; Regione Emilia-Romanga; Luglio 2014; Foto di Gianluigi Boerio. Appennino piacentino, bosco di Faggio puro a 1000 m s.l.m.
  22. Amanita ceciliae (Berk. & Broome) Bas; Regione Umbria; Novembre 2013; Foto di Mario Iannotti.
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