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Archivio Micologico

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  1. Lactarius tesquorum Malençon; Regione Sardegna; Gennaio 2007; Foto di Franco Sotgiu.
  2. Leucoagaricus barssii (Zeller) Vellinga; Regione Toscana (AR); Settembre 2018; Foto Tomaso Lezzi. Specie dai colori grigiastri, con cappello feltrato soprattutto lungo il margine del cappello. Gambo biancastro, con anello concolore, non scuro. Spore metacromatiche senza poro germinativo. Cheilocistidi clavati, lageniformi, a volte subcapitulati. La specie simile Leucoagaricus nympharum presenta cappello con scaglie erette, spore con poro germinativo, e cheilocistidi da subglobosi a lageniformi. Cheilocistidi clavati, lageniformi, a volte subcapitulati. 400×; osservazione in rosso Congo. Spore metacromatiche senza poro germinativo. 1000×; osservazione in rosso Congo. Spore metacromatiche senza poro germinativo. 1000×; osservazione in blu di Cresile. Pileipellis un trichoderma di ife allungate con occasionali cellule rigonfie con escrescenza allungata. 100×; osservazione in rosso Congo. Pileipellis un trichoderma di ife allungate con occasionali cellule rigonfie con escrescenza allungata. 400×; osservazione in rosso Congo.
  3. Daedaleopsis confragosa (Bolton : Fr.) J. Schröt.; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Mensola solcata-zonata, colori da beige-ocra a bruno-rossastro "opaco"; margine biancastro. Superficie poroide da biancastra a brunastra. Oltre al bianco e al bruno, nelle zone contuse si può notare un leggero viraggio al rosa. Il bell'effetto geometrico dei pori, di forma irregolare: da rotondi a radialmente un poco allungati.
  4. Amanita rubescens Pers. : Fr.; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Robusta Amanita dal cappello rossastro, rosso-brunastro, rivestito di piccole scaglie acute che si stagliano sul fondo per il loro colore grigio, grigio-rosato; anello carnoso, ampio e a gonnellino, striato sulla faccia esterna e posizionato in alto sul gambo; gambo che si allarga verso la base quasi bulbosa, bianco in alto e poi sfumato di rosa scendendo verso la base. La carne è biancastra ma tende ad arrossarsi nelle ferite e nelle contusioni. La volva non è ben visibile: il velo generale alla base si frammenta fin da giovane, lasciando alla base del gambo soltanto residui in forma di protuberanze più o meno accentuate. Contiene tossine termolabili.
  5. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Cuticola asciutta finissimamente vellutata. Orlo pileico involuto; lamelle ricche di anastomosi e forcature soprattutto in vicinanza del gambo su cui decorrono per un discreto tratto. Gambo tozzo, eccentrico, coperto di peluria bruno-scura che al tatto ricorda il velluto L'imenoforo negli esemplari giovani è giallastro ma si macchia di bruno alla manipolazione. Negli esemplari adulti diviene comunque color ocra-bruno in seguito alla maturazione delle spore
  6. Amanita spadicea Pers.; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  7. Russula rosea Pers.; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Lamelle fragili, soprattutto nell'esemplare maturo Sporata color crema chiaro (Codice Romagnesi IIa).
  8. Daedaleopsis tricolor (Bull. : Fr.) Bondartsev & Singer; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Nutrita colonia su un tronco caduto e muschioso. Imenoforo con pori trasformati in lamelle dicotomiche; nelle zone contuse si notano macchie più o meno a tonalità rosata Mensole imbricate, osservate dalla parte degli imenofori La bella geometria dell'imenoforo ricorda un "artistico lavoro" ad intaglio nel legno
  9. Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  10. Butyriboletus regius (Krombh.) D. Arona & J.L. Frank; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  11. Mutinus caninus (Huds. : Pers.) Fr.; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 229 Pag. 350: “La gleba compatta, verde oliva, dall’odore rafanoide, si liquefa producendo un odore repellente simile a quello degli escrementi umani. Contrariamente a quanto avviene nei Phallus, il genere Mutinus è caratterizzato da basidiomi stipitiformi privi di pileo e dalla gleba a diretto contatto con essi.” Il simile Mutinus elegans si differenzia per il colore del ricettacolo rosso o arancio-rossastro (e non biancastro o tutt’al più giallastro chiaro con eventuali sfumature rosate) e per l’odore con componente dolciastra.
  12. Butyriboletus subappendiculatus (Dermek, Lazebn. & J. Veselský) D. Arora & J.L. Frank; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Una coppia di esemplari reperiti presso Abete bianco.
  13. Scleroderma citrinum Persoon : Persoon; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  14. Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Talvolta invasivi soprattutto nelle faggete. Sezione longitudinale di un ovolo. Si notano le rizomorfe, il peridio, la gleba verdastra e il bianco ricettacolo interno. Esemplare maturo con la gleba maleodorante che attira un nugolo di mosche A fianco dell'ovolo di destra si nota un giovane esemplare che sta finendo di lacerare il peridio (guscio dell'ovolo) prima di iniziare il suo sviluppo finale. Un lembo del peridio è ancora attaccato alla gleba. Gleba e mosche. Ingrandimento in cui si nota la proboscide di alcune mosche sprofondata nella gleba.
  15. Neoboletus praestigiator (R. Schulz) Svetash., Gelardi, Simonini & Vizzini. Regione Toscana. Luglio 2018. Foto di Alessandro Francolini. Buon commestibile dopo adeguata cottura che consente di eliminare alcune tossine termolabili. Tutto il carpoforo è virante al blu in maniera intensa (al taglio o anche alla pressione). Odore fruttato e sapore dolce. Nato incastrato alla base di un Faggio, tanto da sembrare lignicolo.
  16. Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  17. Russula olivacea (Schaeff.) Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. È una Russula tipica del Faggio. Di dimensioni importanti, il suo cappello può raggiungere 20 – 25 cm di diametro. Il colore del cappello è molto variabile e non sempre rispetta il colore “olivaceo” suggerito dal nome: infatti può variare dal verde-oliva al lilla-verde, dal bruno verdastro fino al rosso vinoso o rosso porpora o bruno violaceo. Cuticola separabile fino a un terzo del raggio pileico, sovente con rugosità concentriche riscontrabili soprattutto all’orlo del cappello. La sua carne è compatta e soda, con sapore dolce e buono come di nocciola. Lamelle forcate al gambo, giallo-ocra in età per la maturazione delle spore che, in questa specie, producono una sporata di colore giallo scuro. Gambo generalmente sfumato di rosa, più raramente tutto bianco; talvolta la sfumatura rosa è relegata all’apice del gambo, subito sotto le lamelle, formando una sorta di alone colorato. Nonostante la carne dolce, è una Russula che contiene tossine termolabili che possono provocare intossicazioni e disturbi gastrointestinali di varia entità. Quindi va considerata specie tossica se ingerita cruda o poco cotta come accade se cucinata alla griglia o fritta. Come le altre Russula della Sottosezione Olivaceinae (Russula alutacea e Russula vinosobrunnea, anch’esse con carne dolce ma contenenti tossine termolabili) è buon commestibile solo se sottoposta a cottura prolungata (almeno 15 minuti dal primo bollore) in forno o in pentola. Dal nuovo TUTTO FUNGHI, Scheda 165, Pag. 282: “Russula alutacea e Russula vinosobrunnea sono specie molto prossime a questo fungo e sistematicamente collocate nella stessa Subsezione Olivaceinae. La prima è caratterizzata da una taglia più esile, cuticola più brillante, senza corrugazioni concentriche sul cappello; la seconda ha dimensioni inferiori e la sfumatura sul gambo è generalmente laterale.” Variazioni cromatiche sul cappello: A destra un giovane esemplare, con gambo non sfumato di rosa e con le lamelle ancora biancastre. Lamelle giallo-ocra per maturazione delle spore.
  18. Gyroporus cyanescens (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Presso Faggio Gambo cavernoso, con carne azzurra al taglio
  19. Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Ovolo con la tipica rizomorfa. Ovolo in sezione trasversale. Il peridio (membrana che avvolge la gleba verdastra) si divide in tre parti: la più esterna (esoperidio) è il "guscio biancastro" dell'ovolo; la parte mediana gelatinosa (mesoperidio) è di discreto spessore e di colore marroncino; la parte più interna del peridio (endoperidio), quella che che sta a diretto contatto con la gleba, è molto sottile e bianca. Al suo interno il consistente strato della gleba verdastra e più o meno compatta (e che, per fortuna, in questo stadio non ha odore repellente ma rafanoide). Al centro dell'ovolo si nota il cosiddetto ricettacolo, bianco. Il ricettacolo durante lo sviluppo perfora il peridio e si allunga notevolmente al di sopra dell'ovolo, prende forma cilindrica rimanendo di colore bianco e assume consistenza spugnosa-bucherellata; in tal modo porta in alto la gleba che ora si trova quindi esposta all'aria e che, in questo stadio, risulta mucillaginosa, bruno-verdastra e estremamente maleodorante per attirare mosche e altri insetti.
  20. Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  21. Fuligo septica (Linné) Wiggers; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  22. Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  23. Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Regione Toscana; Giugno 2018; Foto di Alessandro Francolini.
  24. Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi; Regione Toscana; Giugno 2018; Foto di Alessandro Francolini. Agevolano il riconoscimento di Suillellus queletii l’assenza di reticolo sul gambo; il gambo giallo nella parte superiore ma rosso-barbabietola alla base e subito imbluente per corrusione; i tubuli gialli; la superficie poroide di un bel colore arancio (anche se gialla nei giovanissimi esemplari) e mai rosso-vivo, virante al blu alla pressione; la cuticola asciutta e vellutata; la carne dal sapore dolciastro, giallastra ma rosso-barbabietola nel gambo, soprattutto alla base; virante al blu alla sezione. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 211, Pag. 332: “Buon commestibile dopo adeguata cottura. Insieme ai simili Neoboletus luridiformis (= Boletus erythropus) e Suillellus luridus (= Boletus luridus) rappresenta una delle tre specie di Boletaceae con i pori aranciati-rossi e carne virante al blu, da considerarsi commestibili dopo adeguata cottura: infatti contengono tossine termolabili che vengono distrutte con il calore solo dopo adeguata cottura, per un tempo che non dovrebbe essere inferiore ai 45 minuti.”
  25. Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Toscana; Giugno 2018; foto di Alessandro Francolini. Boletacea di non sempre facile identificazione; confondibile soprattutto con Imperator rhodopurpureus (= Boletus rhodopurpureus). Alcune caratteristiche macroscopiche (riportate in letteratura) che contraddistinguono le due specie possono essere: # cuticola che si presenta sempre liscia in Imperator luteocupreus, mentre fin da giovane si presenta rugosa in Imperator rhodopurpureus; # nell’Imperator rhodopurpureus il cappello assume all'inizio una colorazione rosata per diventare ben presto (in modo naturale e non solo per viraggio indotto da sfregamento con corpi estranei) rosa-salmone o rosa-lilla intenso fino al colore rosso-bruno-nerastro a maturità; inoltre tali colorazioni, miscelate, ricoprono tutto il cappello; mentre il cappello di Imperator luteocupreus è caratterizzato da colorazioni complessivamente giallo-cromo almeno da giovane con eventuali tonalità aranciate al centro; successivamente, e solo per viraggio dovuto a contatto con fili d'erba, gocce di pioggia e altro, il cappello assume nelle zone contuse tonalità iniziali blu per virare poi a toni rosso-lampone o rosso-rame; il tutto non in maniera uniforme ma con macchie color blu nelle zone contuse di recente e di color rosso-rame nelle zone contuse da più tempo, lasciando intravedere soprattutto all’orlo e nelle zone non contuse l’iniziale colore giallastro; # a completa maturazione il cappello di Imperator luteocupreus assume tonalità plumbee, grigiastre, al contrario del cappello di Imperator rhodopurpureus che rimane con toni bruno-rossastri con sfumature viola sordido; # il viraggio della carne al blu in seguito al taglio sarebbe inoltre molto più pronunciato e violento in Imperator luteocupreus che in Imperator rhodopurpureus; # altra differenza riportata in parte della letteratura è data sia dalla colorazione del reticolo del gambo che dal colore dei pori: nei primordi di Imperator rhodopurpureus le maglie del reticolo sono di colore giallo così come i pori per divenire ben presto rosso sangue, mentre in Imperator luteocupreus reticolo e pori sono fin dall'inizio di colore rosso sangue; inoltre in Imperator luteocupreus il rosso sangue della superficie poroide sfuma spesso in tonalità giallo-aranciate verso il margine pileico. Il forte viraggio per contusione in Imperator luteocupreus al blu e in seguito al rosso-vinoso o rosso-ramato può comunque rendere difficoltosa la distinzione tra le due specie.
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