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2017.02 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Phyllotopsis nidulans (Pers. : Fr.) Sing.; Regione Toscana; Febbraio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Un bel lignicolo, sessile (talvolta resupinato in gioventù) con forma di conchiglia. Imenoforo con lamelle spaziate, di un bel colore vivace sul giallo-aranciato, intervallate da lamellule. La superficie sterile del cappello è più opaca, feltrata e villosa. Soprattutto nei giovani il margine è molto involuto e ripiegato come a proteggere l’imenoforo: questa conformazione “giovanile” gli ha valso l’appellativo di “nidulans” (dal latino “nidulus” = piccolo nido). Carne elastica e tenace, di colore giallognolo, con lieve odore erbaceo; sapore dolciastro-erbaceo. Le lamelle si staccano facilmente “a pacchetti” dalla carne del cappello. La sporata in massa è di un bel colore rosato. Può confondersi con Tapinella panuoides = Paxillus panuoides che ha generalmente colorazioni più opache e meno vivaci e, soprattutto, ha sporata color tabacco (ocrosporeo). Inoltre le lamelle di T. panuoides sono più fitte e caratteristicamente forcate e anastomosate. Esemplari maturi, a fine ciclo: Imenoforo: Superficie villosa del cappello: Lamelle che si possono facilmente staccare "a pacchetti": Sporata rosa: -
2017.02 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Trametes versicolor (L. : Fr.) Pilát; Regione Toscana; Febbraio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Fungo annuale, molto comune e coreografico, ubiquitario, con crescita su legno guasto di latifoglie (raramente su conifere; rinvenuto anche sulle traversine ferroviarie). Mensole assai sottili (fino a 3-4 mm) coriacee ed elastiche; pori piccoli, regolari, rotondi o rotondo-angolosi; superficie sterile vellutata, con zonature molto marcate, dai colori diversissimi (dal grigio al bruno, dal marrone all’ocra, al rossiccio, al crema e anche al blu); orlo sottile, ondulato, in genere più chiaro; superficie poroide biancastra o crema-ocra. Una "invasione" su tronco marcescente di Faggio: -
2017.02 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Fomitopsis pinicola (Sw. : Fr.) P. Karst.; Regione Toscana; Febbraio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Fungo lignicolo pluriennale, di consistenza legnosa e di dimensioni ragguardevoli: può raggiungere i 40 cm e oltre di larghezza e i 15-20 cm di spessore. Fungo prevalentemente saprotrofo (raramente parassita) di conifere o (più di rado) di latifoglie, è considerato uno dei più potenti degradatori di massa legnosa, svolgendo così una importante azione per il mantenimento dell’equilibiro ecologico delle foreste. Nella sua crescita può inglobare substrato di vario genere (rametti, corteccia, terriccio, fili d’erba,...). È frequente osservare, soprattutto in esemplari giovani, delle goccioline acquose essudate dall’imenoforo. Fomitopsis pinicola ha il cappello con toni aranciati, pori che vanno dal biancastro al crema, al bruno. -
2017.02 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Toscana; Febbraio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 49, Pag. 153: “Viste le caratteristiche morfocromatiche generali, l’ecologia e il periodo di crescita, risulta praticamente impossibile confondere questa specie. Semiipogeo, associato alla neve in discioglimento. Viene generalmente stimato come uno dei migliori commestibili, molto apprezzato e ricercato; la sua precocità, la fragrante e mai stucchevole sapidità della sua carne soda e compatta, fanno del Marzuolo uno dei funghi migliori e anche più versatili dal punto di vista gastronomico. Il colore grigio piombo-nerastro contrasta con il candore delle lamelle che, trattandosi di un fungo ipogeo, non mostra mai: la mimesi con i sassi del sottobosco risulta quindi perfetta; la difficoltà di ricerca e il suo mimetismo lo proteggono e ne garantiscono la possibilità di riproduzione nel migliore dei modi.” Coppia di piccoletti; lasciati a crescere: Coppia di medie dimensioni: Isolato: -
2017.02 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha postato un topic nell'area Funghi Trovati Anno 2017
Buoni ritrovamenti Alessandro ***************** Indice della Toscana, mese di Febbraio 2017, totale n° 4 specie. Fomitopsis pinicola (Sw. : Fr.) P. Karst.; Post # 3 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Post # 2 Phyllotopsis nidulans (Pers. : Fr.) Sing.; Post # 5 Trametes versicolor (L. : Fr.) Pilát; Post # 4 -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Indice della Toscana, mese di Novembre 2016, totale n° 50 specie. Agaricus moelleri Wasser [= Agaricus praeclaresquamosus Freeman]; Post # 53 Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Post # 49 Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Post # 13, 33 Boletus aereus Bull.; Post # 4, 32 Boletus appendiculatus Schaeffer; Post # 14 Bulgaria inquinans (Persoon) Fries; Post # 57 Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck; Post # 24 Clathrus ruber P. Micheli ex Pers. [= Clathrus cancellatus Tourn. ex Fr.]; Post # 56 Clavariadelphus pistillaris (L.) Donk; Post # 21 Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Kummer; Post # 25 Cortinarius elatior Fr.; Post # 20 Craterellus cornucopioides (L.: Fr.) Pers.; Post # 34 Daedalea quercina (L. : Fr.) Fr.; Post # 30 Hapalopilus rutilans (Fr.) P. Karst.; Post # 5 Hebeloma radicosum (Bull. : Fr.) Ricken; Post # 2 Hygrocybe conica var. conica (Schaeffer: Fries) P. Kummer; Post # 39 Hygrocybe mucronella (Fries) P. Karst. [= Hygrocybe reae (Maire) J.E. Lange]; Post # 58 Hygrophorus arbustivus Fries; Post # 40 Hygrophorus penarius Fries; Post # 7 Hygrophorus persoonii Arnolds; Post # 16 Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman; Post # 6 Infundibulicybe geotropa (Bull. : Fr.) Harmaja [= Clitocybe geotropa (Pers. : Fr.) Kummer]; Post # 52 Lactarius chrysorrheusus Fr.; Post # 11, 41 Lactarius deliciosus (L. : Fr.) S. F. Gray; Post # 48 Lactarius subumbonatus Lindgren; Post # 26 Lepiota clypeolaria (Bull.: Fr.) Kummer; Post # 18 Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke; Post # 31 Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser; Post # 44 Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Post # 47 Mycena rosea (Bulliard) Gramberg; Post # 23 Rhodocollybia butyracea (Bull. : Fr.) Lennox [= Collybia butyracea (Bull. : Fr.) Kummer]; Post # 45 Russula atropurpurea (Krombholz) Britzelmayr [= Russula krombholzii Shäffer]; Post # 28, 35 Russula aurea Pers.; Post # 10 Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Post # 17 Russula nigricans Fr.; Post # 27, 43 Russula vesca Fries; Post # 29 Stereum hirsutum (Wild.: Fr.) Pers.; Post # 9 Trametes versicolor (L. : Fr.) Pilát; Post # 12, 55 Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quélet; Post # 37 Tricholoma atrosquamosum (Chevall.) Sacc.; Post # 36 Tricholoma caligatum (Viviani) Ricken; Post # 50 Tricholoma fracticum (Batsch) Kreisel Maire; Post # 51 Tricholoma portentosum (Fr. : Fr.) Quélet; Post # 3 Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) Kummer; Post # 15 Tricholoma sejunctum (Sow. : Fr.) Quél.; Post # 42 Tricholoma sulphureum (Bull. : Fr.) Kummer; Post # 8 Tricholoma terreum (Schaeffer) Kummer; Post # 46 Tricholoma ustale (Fr. : Fr.) Kummer; Post # 38 Xerocomus dryophilus (Thiers) Singer; Post # 19 Xylaria hypoxylon (Linné) Greville; Post # 54 ************** Non determinati ma generici: Mycena sp.; Post # 29 Marasmiellus cfr. ramealis (Bull. : Fr.) Singer; Post # 59 -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Marasmiellus cfr. ramealis (Bull. : Fr.) Singer; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Piccoli cappelli dal diametro di pochi millimetri (raramente raggiungono i 2 cm di diametro) che adornano steli o ramoscelli secchi e più o meno marcescenti. La specie presenta un cappello con colore crema, un po’ più scuro al centro; lamelle spaziate, talvolta inserite in un collarium più o meno definito; gambo quasi sempre incurvato, all’apice biancastro poi sfumato al bruno-rosso verso la base, decorato da granulazioni o fioccosità biancastre soprattutto nella parte inferiore. La microscopia è comunque necessaria per distinguerlo con sicurezza da specie simili. -
2016.12 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha postato un topic nell'area Funghi trovati Anno 2016
Buoni ritrovamenti Alessandro ********************************** Indice della Toscana, mese di Dicembre 2016, totale n° 1 specie. Pluteus ephebeus (Fr. : Fr.) Gillet -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Hygrocybe mucronella (Fries) P. Karst.; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. = Hygrocybe reae (Maire) J.E. Lange Hygrocybe determinabile a livello macroscopico grazie all’accentuato sapore amaro della sua carne. Le sole caratteristiche morfocromatiche, infatti, sono comuni ad altre specie congeneri. Cappello di diametro massimo sui 35 mm, con superficie un po’ untuosa e viscida a tempo umido; inizialmente emisferico, poi conico-convesso, infine piano-convesso; colorazione dal rosso al rosso-arancio, all’arancione-giallo; col margine un po’ striato per trasparenza, eccedente e crenulato, più chiaro e su toni giallo-uovo. Il gambo è relativamente lungo (fino a 6 cm) e slanciato, anche ricurvo per farsi strada tra i fili d’erba o i rametti tra cui cresce, viscido. Di colore solitamente brillante e lucido, giallo-arancio o giallo-oro; è cavo e fistoloso internamente. Lamelle adnate-subdecorrenti, anche tramite un dentino nei giovani esemplari; molto spaziate, di colore giallo-aranciato e di consistenza ceracea. Carne molto esigua, concolore alla superficie esterna: quindi rosso-arancio nel cappello e giallognola nel gambo. Di sapore nettamente amaro! Con una prolungata masticazione (sempre che se ne sopporti l’amarezza) può intorpidirsi la lingua. Habitat nei prati, al bordo dei boschi ma anche al loro interno. Prescindendo dal sapore della carne, tali caratteristiche ben si sovrappongono a quelle di Hygrocybe insipida che però, come suggerisce il nome, ha sapore nullo; oppure a Hygrocybe minutula (di dimensioni più esili, con cappello che arriva a 15 mm di diametro) e con sapore mite. Anche Hygrocybe ortoniana è simile ma ha tonalità generali più tendenti al giallo ed è, sia nel cappello che nel gambo, più viscida-glutinosa; inoltre ha carne insipida. A livello microscopico H. mucronella è caratterizzata da una evidente strozzatura mediana nelle spore (subellittiche e lisce) se viste di profilo. ********************* Esemplari reperiti su sponda ripida al limite di un boschetto misto con varie latifoglie con Roverella e Cerro. Pur assaggiandone un frammento il sapore molto amaro della carne si è manifestato dopo pochi secondi. Ed è perdurato sulle labbra per quasi mezz'ora. Avevo in mente l'amarezza della carne del Boletus calopus (= Caloboletus calopus) per aver fatto tempo fa la masochistica prova... ma questa specie di Hygrocybe, anche considerando l'esiguità della carne che ho assaggiato, non teme confronti! -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Bulgaria inquinans (Persoon) Fries; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Funghetto degli Ascomiceti, sessile, largo fino a 35 mm, di forma irregolarmente concava. Imenoforo liscio, lucido e nero. Superficie esterna bruna o bruno-nerastra, cosparsa di piccole protuberanze in rilievo che le possono dare un aspetto ruvido. Carne gelatinosa ed elastica, brunastra. Specie che ama le stagioni fredde, cresce in colonie su legno marcescente di latifoglie dall’autunno fino alla primavera. Se gli ascomi di questa specie crescono molto appressati l’un l’altro, allora possono assumere una forma più globosa e compatta nascondendo alla vista la coppetta dell’apotecio; in tal caso possono essere grossolanamente scambiati con alcuni Basidiomiceti del genere Exidia. Colonia reperita su tronco di Quercia tagliato e lasciato a terra: -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Clathrus ruber P. Micheli ex Pers.; Regione Toscana, Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. = Clathrus cancellatus Tourn. ex Fr. Una specie inconfondibile anche se si incontra raramente. Dalla scheda AMINT: “Basidioma con peridio di forma globosa diametro 3-6 cm, superfice areolata-bitorzoluta, bianca, con peso specifico notevole e di consistenza molle, elastica con evidente cordone (rizoide) miceliare alla base. Successivamente il peridio si lacera, partendo dalla parte sommitale, formando una struttura a simile ad una gabbia con bracci grinzoso-rugosi di colore rosso e di sezione irregolarmente poligonale. All'interno dei bracci è posta la gleba, che nella fase iniziale (peridio chiuso) è verdastra e compatta; successivamente brunastra e deliquescente emana un odore cadaverico, repellente. Compare già dalla primavera per proseguire fino al primo inverno, un po' ovunque nei boschi e nei giardini. Il motivo di questa forma particolare ed appariscente e soprattutto dell'odore fetido è da ricercare nella particolare strategia messa a punto da questo fungo per disperdere le spore: attira gli insetti carnari, soprattutto mosconi, che si cibano e vengono a contatto con la gleba matura disseminandola. Oltre ad essere altamente repellente, è da considerare tossico da maturo. Alcune illazioni su una sua possibile commestibilità nella fase iniziale di ovolo chiuso sono, a nostro avviso, assolutamente da non prendere in considerazione.” *************** Due esemplari assai grandi ma, purtroppo, ormai talmente maturi e a fine ciclo che erano caduti a terra. Nella parte superiore della foto si nota la spoglia areolata dell'involucro ovoidale da cui sono emersi. -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Trametes versicolor (L. : Fr.) Pilát; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Xylaria hypoxylon (Linné) Greville; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Qui nella forma imperfetta, con i caratteristici colori... “yuventini”: parte basale nera e decisamente peloso-vellutata; parte apicale bianca (a volte può avere toni aranciati), pruinosa, ramificata (come nelle foto) oppure cilindrico-fusiforme; la forma perfetta, che diventa tutta nera e con superficie bitorzoluta, si sviluppa in primavera. ********** Tappezzavano, con intere colonie, buona parte di un sottobosco in un misto Pino-Latifoglie: -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Agaricus moelleri Wasser; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. = Agaricus praeclaresquamosus Freeman Agaricus tossico; sue caratteristiche sono: viraggio (per taglio o sfregamento) al giallo intenso, giallo cromo nel cappello e alla base del gambo; odore di fenolo o di inchiostro soprattutto allo sfregamento e alla base del gambo; anello supero, doppio, spesso giallo vivo al bordo; cuticola asciutta, grigio-fuligginosa, dissociata in fini squamette scure che da molto addensate al centro tendono a diradarsi verso il bordo, lasciando intravedere il fondo biancastro. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 106, Pag. 214: “Le squamette nerastre del cappello, in contrasto con il colore chiaro del fondo, sembrano quasi i puntini del piumaggio di una faraona. Il tipico odore di fenolo, e cioè di inchiostro, con temperature basse può risultare poco percepibile. In questo caso si suggerisce di tenere tra le mani, e quindi scaldare, il pezzetto di fungo che si desidera odorare.” Particolare dell'anello che stava per staccarsi, forse perché impigliato in qualche rametto: -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Infundibulicybe geotropa (Bull. : Fr.) Harmaja; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. = Clitocybe geotropa (Pers. : Fr.) Kummer Specie ottima commestibile; riconoscibile per le grandi dimensioni, per la forma tipica ad “imbuto” che acquista con la crescita (potrebbe a grandi linee ricordare un “imbutino” [Clitocybe gibba], ma di notevoli dimensioni), per l’umbone centrale persistente sia nei giovani esemplari che in quelli maturi, per le lamelle decorrenti, per il sapore gradevole e delicato e per l’odore (anche intenso) variamente interpretato: di lavanda, di mandorle dolci, fruttato, ecc. Da giovanissimo assume tutt’altra forma di quella definitiva, col gambo decisamente più appariscente del cappello, mentre questo è, in proporzione, molto più piccolo e con orlo fortemente involuto. Conosciuto anche col nome volgare di “Cimballo”; data la sua bontà molti cercatori tengono gelosamente segrete le stazioni di crescita come avviene per i “Prugnoli” (Calocybe gambosa). Il tipico e piccolo umboncino nel centro del cappello degli esemplari molto grandi e maturi può essere di aiuto, premendolo con un dito, per capire se il fungo è in buone condizioni oppure no: se risulta consistente e duro allora il fungo è in "ottime" condizioni; se invece è cedevole e morbido o molliccio allora il fungo è di solito invaso dalle larve oppure troppo vecchio. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 52, Pag. 156: “Cresce in autunno, anche inoltrato, dopo abbondanti piogge, isolato o a gruppi di numerosi individui, disposti in circoli o file, tra l’erba o nei rovi, al limitare ei prati e nelle radure boschive di latifoglie. Di ottima qualità il cappello; il gambo, soprattutto negli esemplari più maturi, risulta stopposo e coriaceo e deve essere scartato. Molto apprezzato in tante zone d’Italia, in altre è praticamente sconosciuto. In realtà molti cercatori di funghi, a novembre, sospendono ogni attività di ricerca e, come suol dirsi, “appendono il cesto al chiodo” o comunque quasi nessuno in questo momento stagionale frequenta i prati e i pascoli. I pochi che continuano a cercare funghi nella stagione fredda, dedicano attenzione ai boschi planiziali, alle pinete di rimboschimento collinari, alle rive fluviali.” -
2016.10 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
********************************** Indice della Toscana, mese di Ottobre 2016, totale n° 130 specie determinate. In (*) le schede con microscopia. Più altri 6 ritrovamenti non determinati ma generici. Agaricus bresadolanus Bohus; Post # 83 Agaricus moelleri Wasser [= Agaricus praeclaresquamosus Freeman]; Post # 106 Agaricus porphyrizon P.D. Orton; Post # 120 Albatrellus cristatus (Schaeff. : Fr.) Kotlaba & Pouzar; Post # 96 Amanita caesarea (Scop. : Fr.) Pers.; Post # 41, 142 Amanita ceciliae (Berkeley & Broome) Bas; Post # 7, 141 Amanita citrina (Schaeffer) Persoon; Post # 38 Amanita echinocephala (Vitt.) Quél.; Post # 118 Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Post # 54 Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam.; Post # 44, 55 Amanita ovoidea (Bull.) Link; Post # 115 Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Post # 23 Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Post # 56 Amanita rubescens (Pers. : Fr) S.F. Gray; Post # 9, 57 Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Vittadini; Post # 58 Armillaria gallica Marxm. & Romagn.; Post # 124 Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm.; Post # 59, 104 Armillaria tabescens (Scop.) Emel; Post # 123 Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich; Post # 60 Boletus aereus Bull.; Post # 19 Boletus edulis Bull. : Fr.; Post # 28 Boletus erythropus Pers.; Post # 5 Boletus permagnificus Pöder; Post # 33 Boletus reticulatus Schaeff. [= Boletus aestivalis (Paulet) Fr.]; Post # 4, 42 Boletus subtomentosus L.; Post # 134 Butyriboletus pseudoregius (Heinr. Huber) D. Arora & J.L. Frank [= Boletus pseudoregius (Heinr. Huber) Estadès]; Post # 137 Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Post # 6 Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck; Post # 43 Cerioporus mollis (Sommerf.) Zmitr. & Kovalenko [= Datronia mollis (Sommerf. : Fr.) Donk]; Post # 8 Cerocorticium sulfureoisabellinum (Litsch.) Jülich & Stalpers [= Flavophlebia sulfureoisabellina (Litsch.) K.H. Larss. & Hjortstam.]; Post # 148 (*) Chlorociboria aeruginascens (Nyl.) Kanouse ex C.S. Ramamurthi, Korf & L.R. Batra; Post # 145 Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen; Post # 125 Clitocybe costata Kühner & Romagnesi [= Infundibulicybe costata (Kühner & Romagn.) Harmaja]; Post # 101 Clitocybe gibba (Pers. : Fr.) Kummer; Post # 27 Clitocybe nebularis (Batsch : Fr.) Kummer; Post # 45, 100 Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Kummer; Post # 3, 61 Collybia fusipes (Bull. : Fr.) Quélet; Post # 46 Collybia kuehneriana Singer; Post # 62 Coprinopsis atramentaria (Bull. : Fr.) Redhead, Nilgalys & Moncalvo [= Coprinus atramentarius (Bull. : Fr.) Fr.]; Post # 25 Coprinopsis insignis (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Post # 20, 112 Cortinarius elatior Fr.; Post # 79 Cortinarius glaucopus (Schaeff.) Fr.; Post # 127 Cortinarius ionochlorus Maire; 1 Post # 126 Cortinarius melanotus Kalchbr.; Post # 143 Cortinarius trivialis J.E. Lange; Post # 21 Daedaleopsis confragosa (Bolt. : Fr.) Schröter; Post # 22 Entoloma sinuatum (Bull.) P. Kumm. [=Entoloma lividum (Bull.) Quélet]; Post # 26, 128 Fistulina hepatica (Schaeff. : Fr.) With.; Post # 2 Fomitopsis pinicola (Sw. : Fr.) P. Karst.; Post # 11 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Post # 14 Ganoderma carnosum Pat.; Post # 15 Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) P. Karsten; Post # 30 Gyroporus castaneus (Bull.) Quél.; Post # 135 Hebeloma radicosum (Bull. : Fr.) Ricken; Post # 84 Heterobasidion abietinum Niemelä & Korhonen; Post # 151 Hydnum repandum L. : Fr.; Post # 88 Hydnum rufescens Pers.; Post # 87 Hygrophorus cossus (Sow. : Fr.) Fr.; Post # 105 Hygrophorus eburneus (Bull. : Fr.) Fr.; Post # 91 Hygrophorus penarius Fries; Post # 110 Hygrophorus persoonii Arnolds; Post # 47 Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman; Post # 111, 129 Hymenopellis radicata (Relhan : Fr.) R.H. Petersen [= Xerula radicata (Relhan) Dörfelt]; Post # 71 Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) Kumm.; Post # 40 Infundibulicybe geotropa (Bull. : Fr.) Harmaja [= Clitocybe geotropa (Pers. : Fr.) Kummer]; Post # 102 Junghuhnia nitida (Pers. : Fr.) Ryvarden; Post # 144 (*) Laccaria amethystina (Huds.) Cooke; Post # 63 Lactarius acris (Bolton) Gray; Post # 132 Lactarius blennius (Fr. : Fr.) Fr.; Post # 121 Lactarius chrysorrheusus Fr.; Post # 64 Lactarius quietus (Fr. : Fr.) Fr.; Post # 97 Lactarius rugatus Kühner & Romagn.; Post # 130 Lactarius salmonicolor Heim & Leclair; Post # 65 Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr.; Post # 98 Lactarius subumbonatus Lindgren; Post # 81 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Post # 94 Leccinellum lepidum (H. Bouchet ex Essette) Bresinsky & Manfr. Binder; Post # 133 Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray; Post # 31 Leccinum crocipodium (Letellier) Watling; Post # 24 Leccinum duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer; Post # 32 Lepiota clypeolaria (Bull. : Fr.) Kummer; Post # 66 Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke; Post # 67 Lycoperdon pyriforme Schaeff.: Pers.; Post # 12 Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser; Post # 29 Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Post # 39 Mucidula mucida (Schrad. : Fr.) Pat. [= Oudemansiella mucida (Schrad. : Fr.) v.Höhnel]; Post # 13, 50 Mycena haematopus (Pers. : Fr.) Kummer; Post # 17 Mycena pura (Pers. : Fr.) P. Kummer; Post # 16 Mycena rosea (Bulliard) Gramberg; Post # 74 Mycena inclinata (Fr.) Quél.; Post # 70 Omphalotus olearius (De Cand. : Fr.) Fayod; Post # 10 Paxillus involutus (Batsch) Fr.; Post # 75 Phaeolus schweinitzii (Fr. : Fr.) Pat.; Post # 34 Phellinus torulosus (Pers.) Bourdot & Galzin; Post # 77 Phellinus hartigii (Allesch. & Schnabl) Pat.; Post # 150 Phlebia tuberculata (Berk. & M.A. Curtis) Ţura, Zmitr., Wasser & Spirin [= Phlebia albida Fr.] ; Post # 149 (*) Pholiota squarrosoides (Peck) Sacc.; Post # 95 Podofomes trogii (Fr.) Pouzar [= Ischnoderma trogii (Fr.) Teixeira]; Post # 152 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr.; Post # 35 Rickenella fibula (Bull. : Fr.) Raith. [= Omphalina fibula (Fr.) Quél.]; Post # 73 Russula amoena Quél.; Post # 140 Russula aurora Krombholz; Post # 122 Russula caerulea (Pers.) Fr. [= Russula amara Kučera]; Post # 119 Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Post # 86 Russula drimeia Cooke [= Russula sardonia Fr.]; Post # 113 Russula fragilis (Pers. : Fr.) Fr.; Post # 103 Russula olivacea (Schaeff.) Fr.; Post # 138 Russula rosea Pers. [= Russula lepida (Fr. : Fr.) Fr.]; Post # 116 Russula solaris Ferdinandsen & Winge; Post # 117 Russula vesca Fries; Regione Toscana; Post # 114 Russula vinosobrunnea (Bres.) Romagn.; Post # 139 Steccherinum fimbriatum (Pers. : Fr.) J. Erikss. ; Post # 146 (*) Stereum hirsutum (Wild. : Fr.) Pers.; Post # 49 Stropharia aeruginosa (Curt. : Fr.) Quélet; Post # 72 Stropharia caerulea Kreisel; Post # 99 Suillellus mendax (Simonini & Vizzini) Vizzini, Simonini & Gelardi; Post # 147 Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi [= Boletus queletii Schulzer]; Post # 136 Tricholoma atrosquamosum (Chevall.) Sacc.; Post # 107, 131 Tricholoma basirubens (Bon) A. Riva & Bon; Post # 69 Tricholoma columbetta (Fr. : Fr.) Kummer; Post # 85 Tricholoma josserandii Bon; Post # 90 Tricholoma pardinum (Persoon : Secrétan) Quélet; Post # 109 Tricholoma portentosum (Fr. : Fr.) Quélet; Post # 68 Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) Kummer; Post # 51 Tricholoma sejunctum (Sow. : Fr.) Quél.; Post # 89 Tricholoma squarrulosum Bresadola; Post # 108 Tricholoma ustaloides Romagn.; Post # 80 Tubifera ferruginosa (Batsch) J.F. Gmel.; Post # 36 Tylopilus porphyrosporus (Fr. & Hök) A.H. Sm. & Thiers [= Porphyrellus porphyrosporus (Fr.) Gilbert]; Post # 37 Volvopluteus gloiocephalus (DC.) Vizzini, Contu & Justo [= Volvariella gloiocephala (DC. : Fr.) Boekhout & Enderle]; Post # 76 ******************************** Non determinati ma generici: Coprinus cfr. lagopus (Fr.) Fr.; Post # 48 Cortinarius sp.; Post # 92 Laccaria laccata s.l.; Post # 78 Lyophyllum sp.; Post # 93 Mycena sp.; Post # 18, 52, 53 Otidea cfr. alutacea (Pers.) Massee; Post # 82 -
2016.11 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2016
Tricholoma fracticum (Batsch) Kreisel Maire; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Un Tricholoma che fa parte della sezione Albobrunnea. Si riconosce facilmente per la sua zona pseudoanulare netta e precisa, un pochino in rilievo a tal punto che si può apprezzare al tatto la sua consistenza glutinosa, e che separa la parte alta del gambo bianca e liscia dalla parte sottostante (di solito i tre quarti di tutto il gambo) che si presenta concolore al cappello: cioè bruno-rossastro. Il margine del cappello è un po’ eccedente e intero, a volte leggermente scanalato a maturità. La cuticola del cappello è brillante a tempo umido, un po’ opaca a tempo secco, vischiosa e nettamente amara: basta appoggiare la lingua su di essa e si percepisce una nota decisamente amara dovuta al suo glutine. La carne sottocuticolare è, invece, di sapore inizialmente farinoso-dolciastro per poi tendere, durante la masticazione, all’amarognolo. Habitat sotto Pino, in autunno anche inoltrato. Suo simile può essere il Tricholoma ustaloides che tuttavia ha margine pileico precocemente scanalato, non ha la cuticola amara (mentre è amarognola la carne) e, pur presentando sul gambo una netta separazione tra il bianco dell’apice e il bruno-arancio della parte inferiore, non ha quella specie di pseudoanello glutinoso e in rilievo che contraddistingue T. fracticum. Un altro Tricholoma che presenta una zona pseudoanulare simile a quella di T. fracticum è T. colossus; ma le sua dimensioni imponenti (da cui il nome, con peso anche oltre i 2 chili) e il gambo tozzo e robusto, oltre alla sua rarità, fugano ogni dubbio. -
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Tricholoma caligatum (Viviani) Ricken; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Un Tricholoma inconfondibile ancorché non molto comune. Si contraddistingue per l’anello armillato e membranoso, consistente e permanente che ne decora il gambo, per la colorazione del cappello che è coperto da squame larghe e di color cioccolato più o meno scuro che risaltano sul colore ocraceo-biancastro di fondo. Lamelle fitte, bianche (o un po’ macchiate di ocra pallido negli esemplari maturi), quasi adnate al gambo e quindi non così smarginate come nella media caratteristica dei Tricholoma. Il gambo è cilindrico ma attenuato alla base; è bianco sotto l’imenoforo fino all’anello. L’anello è la parte terminale di un'armilla che riveste il fungo in gioventù; con la crescita e l’espandersi del cappello l’armilla si spacca al bordo del cappello stesso e rimane a calzare la parte bassa del gambo che appare cosparso di squame della stessa natura e colorazione di quelle pileiche. Carne soda e bianca, immutabile. In letteratura vengono riportate diverse caratteristiche organolettiche: se di odore sgradevole allora la carne risulterebbe amarognola o amara; se di odore fruttato allora la carne avrebbe sapore dolciastro o poco amarognolo (anche se, a maturità, l’odore può divenire comunque sgradevole). Periodo di crescita autunnale, soprattutto presso pinete litoranee; ma presente anche all’interno sempre in presenza di Pino. Si tratta di una specie commestibile di scarso pregio, viene consumato preferibilmente come sott’olio o sott’aceto vista la compattezza della sua carne. Data la sua rarità e considerando che nello stesso periodo e habitat crescono altre specie con qualità organolettiche decisamente migliori, con presenza a volte invasiva (basti pensare al Tricholoma terreum e alle "Morette" in generale), è consigliabile lasciare sul posto questa bella specie. Un altro Tricholoma con armilla, con morfologia e habitat simile è il Tricholoma focale: presenta cuticola liscia, feltrata ma non squamosa, di colore giallo-ocraceo con fiammature aranciate o bruno-rossastre o verdastre anche mescolate assieme; con armilla concolore al cappello. Un vero sosia almeno a livello morfologico è il Tricholoma nauseosum, specie molto rara in Italia a distribuzione tipicamente alpina o prealpina, mentre è frequente in alcune zone del Nord Europa, Scandinavia in particolare. Anch’esso è decorato su cappello e armilla da squame lanose ma di colore bruno-tabacco su fondo ocraceo; presenta lamelle bianche inizialmente, poi color crema, che si macchiano di bruno se contuse; cresce anche sotto Peccio. ******** Questi esemplari avevano odore abbastanza sgradevole, di marcio; simile a quello di una matura Amanita ovoidea. -
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Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Fungo ubiquitario, assai comune. Molto velenoso. Cresce isolato o fortemente gregario, da giugno-luglio a novembre, al margine o nei boschi di aghifoglie e latifoglie; spesso invasivo. Caratterizzato dalla presenza di un anello posto nella parte medio-bassa del gambo, dalla volva aderente al bulbo, circoncisa e dissociata in due o tre cercini più o meno paralleli ed evidenti. Amanita simili possono essere: A. gemmata (ma con cappello giallo o giallo-ocraceo e non bruno), A. franchetii (che però ha velo generale giallastro e non bianco: quindi presenta verruche gialle sul cappello al contrario dell’A. pantherina che le presenta decisamente bianche; ha inoltre volva non circoncisa ma dissociata in fioccosità giallastre), A. rubescens (con l’anello a gonnellino e posto molto in alto sul gambo, con colori bruno-rossastri e con carne che vira al rossastro a contatto con l’aria mentre la carne di A. pantherina è bianca immutabile; ha infine volva non circoncisa ma dissociata in fioccosità rossastre). Come per Amanita muscaria può considerarsi “spia del porcino” perché ha lo stesso habitat. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 119, Pag. 229: “Velenoso, talora mortale. Provoca avvelenamento di tipo neurotropico simile, ma più grave, a quello provocato dall’Amanita muscaria. I sintomi compaiono da trenta minuti a tre ore dopo l’ingestione. I principi tossici colpiscono prevalentemente il sistema nervoso centrale.” -
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Lactarius deliciosus (L. : Fr.) S. F. Gray; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. È un Lactarius relativamente facile da determinare per l’habitat esclusivo sotto Pino, anche con presenza di Ginepro; per il cappello da ocra-arancio a giallo-arancio con evidenti zonature concentriche più scure; per il latice non particolarmente fluido, di color arancio carota, dolce e immutabile (o virante a colori più pallidi); per gli scrobicoli arancio-rossi presenti sul gambo; per la taglia medio-grande (con cappello che arriva fino a 15 cm di diametro). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 174, Pag. 291: “Viene facilmente confuso con le altre specie a latice rosso-carota, per cui sono necessari per una esatta identificazione: il colore del latice al taglio della carne color arancio carota e immutabile, il cappello zonato con colorazioni assai cariche, il gambo scrobicolato, la tendenza praticamente minima all'inverdimento (anche se in alcune situazioni ecologiche è molto evidente) e l'habitat sotto Pino o Ginepro. Lactarius sanguifluus cresce anche lui sotto Pino a due aghi, presenta maggior inverdimento, colori pileici arancio violacei e latice caratteristicamente rosso sangue, rosso-vinoso intenso.” Particolare dell'imenoforo e del gambo scrobicolato: Al taglio la carne assume color arancio-carota; il latice, in questo esemplare, era particolarmente scarso e per niente fluido. Inverdimento parziale e molto tardivo (dopo quasi 4 ore dal taglio) nelle zone contuse: -
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Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 98, Pag. 206: “Non confonderlo con Chlorophyllum rhacodes, tossico, con squamule fortemente infisse nel derma del cappello (dette “a tegola”), con viraggio all’arancione e poi al brunastro della carne esposta, laddove corrosa o tagliata. È prudente non mangiare Macrolepiota il cui diametro sia inferiore a 8 cm per non confonderle con le Lepiota del Gruppo helveola, o altre velenose o mortali. Macrolepiota procera essendo uno dei colossi del bosco, difficilmente può essere confuso con le piccole Lepiota. Per la misura si fa riferimento al fungo adulto e quindi con il cappello completamente aperto.” Una coppia di "Mazze di tamburo" a maturità, con il cappello curiosamente revoluto (a causa della pioggia dei giorni scorsi?) quasi a formare delle coppe: Particolare dell'anello: -
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Tricholoma terreum (Schaeffer) Kummer; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 69, Pag. 174: “Commestibile buono, venduto nei mercati, conosciuto col nome di Moretta. Abbondantissimo nelle zone di crescita, in boschi di latifoglie o misti, predilige in modo particolare il Pino; il periodo di comparsa inizia in primavera e dura nelle regioni a clima mite per tutto l’inverno, con una pausa nei mesi estivi più caldi e siccitosi. Tricholoma terreum è specie molto variabile e per questo è stata soggetto di interpretazioni tassonomiche diverse nel corso degli anni da parte di molti Autori. Tricholoma myomyces descritto come specie più esile e con residui velari osservabili vicino all’apice del gambo; Tricholoma gausapatum avente una cuticola marcatamente feltrata. Queste piccole differenze rientrano oggettivamente nella variabilità di una qualsiasi entità e quindi sono sinonimizzate con Tricholoma terreum.” -
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Rhodocollybia butyracea (Bull. : Fr.) Lennox; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. = Collybia butyracea (Bull. : Fr.) Kummer Tipici e comuni funghi di lettiera: il loro micelio vive inserito tra le fibre di foglie o aghi o rametti marcescenti, da cui traggono nutrimento. Caratterizzati da una cuticola grassa e untuosa (che a toccarla ricorda la sensazione del contatto con il burro), igrofana e lucida; da un gambo bulboso o comunque ingrossato alla base che reca attaccati residui miceliari e resti di substrato. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 82, Pag. 189: “Priva di interesse alimentare, è una specie che ha una grande importanza per l’ambiente perché si nutre di sostanze organiche che sottrae alle foglie e agli aghi depositati sul terreno nei boschi. È uno “spazzino” naturale che contribuisce a tenere puliti i boschi liberandoli dai residui che si depositano al suolo su foglie e aghi. In questo modo mantiene costanti le condizioni ambientali per la vita degli alberi e del bosco con tutti i suoi abitanti.” -
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Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Cuticola tipicamente lacerata a forma di stella, con evidenti squame brunastre su fondo crema-pallido; le squame si staccano facilmente dalla cuticola. Gambo con anello semplice; il gambo è liscio e crema chiaro sopra l'anello e al di sotto è screziato da fini bande bruno-rossastre-chiare che lasciano intravedere il fondo crema pallido. È simile a Macrolepiota excoriata che però presenta la squamatura sul cappello meno geometricamente pronunciata ed ha il gambo più liscio, non screziato ma appena pruinoso-vellutato. Il cappello visto dall'alto: -
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Russula nigricans Fr.; Regione Toscana; Novembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Lamelle e gambo che arrossiscono nelle zone contuse: La progressiva variazione di colore al taglio, nell'arco di un'ora: da una iniziale colorazione bianca a tonalità rosate, poi rosse e infine nerastre: