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2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2009
Xerula radicata (Relhan) Dörfelt Tolta dal terreno, con il tipico rigonfiamento nel punto in cui il gambo si innesta nel terreno. Il gambo è molto radicante ma è sempre difficile toglierlo dal substrato per intero perché facile a spezzarsi; anche nel caso di questa foto una buona parte della "radice" era rimasta sottoterra -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2009
Alto Mugello; presso il Passo della Futa; 1100 metri, sotto Faggio Xerula radicata (Relhan) Dörfelt Tipica soprattutto del faggio; con la caratteristica di avere gambo lunghissimo rispetto al cappello: anche 15 (20) cm nella parte esposta all’aria e altrettanto nella parte sotterranea (da cui il nome); odore e sapore non caratteristici. Qui un esemplare non tolto dal terreno. Dal TUTTO FUNGHI pag. 290: “Oudemansiella pudens condivide lo stesso habitat, ha una forma molto simile, stesso gambo a lungo interrato con una specie di fittone, ma ha un cappello feltrato, mai vischioso, un gambo finemente vellutato e sapore leggermente amaro.” -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2009
Amanita citrina (Schaeffer) Persoon Una volta tolta delicatamente la volva, il gambo si presenta bulboso alla base Particolare del bulbo e della volva staccata -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
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Alto Mugello; presso il Passo della Futa; 1100 metri sotto Faggio Amanita citrina (Schaeffer) Persoon -
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Alto Mugello; presso il Passo della Futa; 1100 metri, sotto Faggio Hydnum repandum L.: Fr. Si tratta del comune e noto “Steccherino dorato” o “Dentino dorato” che deve il suo nome al colore generale e all’imenoforo ad aculei. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 148: “Buono da giovane, liberato dagli aculei amarognoli. Gli esemplari maturi sono amari e indigesti. Si presta alla conservazione sott’olio. Certamente tra le specie più tardive, protrae la sua stagione di crescita all’inverno anche inoltrato. Nelle zone temperate, in assenza di gelo e neve, è possibile raccogliere questa specie fino a dicembre e gennaio. Fungo molto facile da determinare e riconoscere, la presenza degli aculei sotto il cappello è un carattere molto semplice da osservare. Non esistono funghi ad idni tossici, taluni sono solamente coriacei e legnosi, altri amarescenti, per cui indigesti e comunque immangiabili. A prima vista, forse per il suo colore, può essere scambiato per il Cantharellus cibarius, ma quest’ultimo ha delle pseudolamelle (pliche lamellari) e non gli aculei. Altra confusione possibile è con Albatrellus confluens, anch'esso però ha un diverso imenoforo (pori e non aculei). Può essere confuso con l'Hydnum rufescens, più piccolo e di colore rossastro o aranciato, con aculei non decorrenti, commestibile di minor pregio. H. albidum, bianco, crescente sotto conifera, appena ingiallente, fungo che tende ad inglobare lettiere e terriccio in modo notevole, con spore più piccole, sempre commestibile, anche se difficilmente recuperabile quando totalmente intriso di terra e aghi.” -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
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2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
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Alto Mugello; presso il Passo della Futa; 1100 metri, sotto Faggio Collybia butyracea (Bull.: Fr.) Kummer Tipici e comuni funghi di lettiera: il loro micelio vive inserito tra le fibre di foglie o aghi o rametti marcescenti, da cui traggono nutrimento. Caratterizzati da una cuticola grassa e untuosa (che a toccarla ricorda la sensazione del contatto con il burro), igrofana e lucida; da un gambo bulboso o comunque ingrossato alla base che reca attaccati residui miceliari e resti di substrato. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 276: “Priva di interesse alimentare, è una specie che ha una grande importanza per l’ambiente perché si nutre di sostanze organiche che sottrae alle foglie e agli aghi depositati sul terreno nei boschi. È uno spazzino naturale che contribuisce a tenere puliti i boschi liberandoli dai residui che si depositano al suolo su foglie e aghi. In questo modo mantiene costanti le condizioni ambientali per la vita degli alberi e del bosco con tutti i suoi abitanti.” Esemplari raccolti a tempo asciutto; la cuticola al disco è ancora di un bel colore brunastro ma alla periferia è più chiara -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
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2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2009
Alto Mugello; presso il Passo della Futa; 1100 metri Hygrophorus eburneus (Bull.: Fr.) Fr. var. eburneus Trovato sotto faggio, che costituisce il suo habitat tipico (anche se non esclusivo). H. eburneus può essere confuso con H. cossus per i caratteri morfocromatici. Di aiuto per la distinzione è l’odore (oltre che a particolari reazioni macrochimiche); l’odore di H. eburneus viene riportato anche come “odore di giacinto”; questi esemplari avevano un odore particolare, gradevole, misto tra floreale e acuto (come di buccia di limone) e ciò li dovrebbe distinguere da H. cossus che ha in genere odore sgradevole (come di formaggio di capra). Anche la sfumatura delle lamelle può aiutare: con tonalità rosate in H. eburneus; con tonalità bianco-grigiastre in H. cossus. Inoltre H. cossus ha un habitat prevalentemente presso quercia. H. eburneus var. quercetorum è una varietà che cresce in boschi di quercia ma non di faggio. Esemplari giovani, con cappello ancora emisferico -
2009.11 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
Alessandro F ha postato un topic nell'area Funghi trovati Anno 2009
Ritrovamenti regione Toscana - Mese di Novembre 2009 Elenco delle specie trovate e determinate; nella parentesi a fine rigo il n° relativo al messaggio; con * i messaggi con foto di microscopia Agaricus campestris L. Fr. (# 91) Agaricus praeclaresquamosus Freeman (# 93, 94) Amanita citrina (Schaeffer) Persoon (# 8, 120, 137) Amanita ovoidea (Bull.) Link (# 63-66) Amanita pantherina (De Cand.: Fr.) Krombh. (# 138, 139) Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link (# 4-7) Amanita rubescens (Pers.: Fr) S. F. Gray (# 140) Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm. (# 88, 105-108) Boletus aereus Bull.: Fr. (# 153) Boletus edulis Bull.: Fr. (# 131) Boletus luridus Schaeff.: Fr. (# 150) Calvatia excipuliformis (Scop.: Pers.) Perdeck (# 27, 99, 100) Calvatia utriformis (Bull.: Pers.) Jaap (# 77, 78) Chroogomphus rutilus (Fr.) Massee (# 34, 35) Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer (# 122) Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer (# 135) Collybia butyracea (Bull.: Fr.) Kummer (# 53, 54) Collybia dryophila (Bull.: Fr.) Kummer (# 55, 56) Coprinus comatus (Müll.: Fr.) Pers. (# 9-11) Coprinus picaceus (Bull.: Fr.) Fr. (# 69-71) Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod (# 72, 73) Daedaleopsis confragosa (Bolt.: Fr.) Schröter (# 12-15) Geastrum fimbriatum Fries (# 75, 76) Gyroporus castaneus (Bull.: Fr.) Quélet (# 152) Hydnum rufescens Pers. (# 147) Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire (# 51, 52) Hygrophorus eburneus var. quercetorum (Orton) Arnolds (# 109, 110) Hygrophorus persoonii Arnolds (# 141, 142) Hygrophorus russula (Schaeff.) Kauffman (# 116-119) Inocybe geophylla var. lilacina Gillet (# 86) Lactarius blennius (Fr.: Fr.) Fr. (# 28, 29) Lactarius chrysorrheus Fr. (# 39, 40, 143) Lactarius deliciosus (L.: Fr.) S. F. Gray (# 46-48) Lactarius salmonicolor Heim & Leclair (# 30) Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr. (# 149) Lactarius sanguifluus var. violaceus (Barla) Basso (# 41-45) Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia (# 151) Lepiota cristata (Bolt.: Fr.) Kummer (# 95-98) Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke (# 134) Lepista sordida (Schum.: Fr.) Singer (# 129) Limacella guttata (Pers.: Fr.) Konrad & Maublanc (# 92) Macrolepiota excoriata (Schaeff.: Fr.) Wasser (# 113-115) Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) Moser (# 23, 132) Macrolepiota mastoidea (Fr.: Fr.) Singer (# 49, 50) Macrolepiota procera (Scop.: Fr.) Sing. (# 21, 22, 62, 111, 112) Marasmius oreades (Bolt.: Fr.) Fr. (# 121) Mycena epipterygia s.l. (# 24, 25) Mycena galopus var. galopus (Pers.: Fr.) P. Kumm. (# 60, 61) Mycena pura (Pers.:Fr.) Kummer (# 16) Mycena rosea (Bulliard) Gramberg (# 17, 18, 57-59) Panaeolus rickenii Hora (# 128) Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull.: Fr.) Singer (# 126) Pseudoclitocybe obbata (Fr.) Singer (# 136) Russula torulosa Bresadola (# 31-33) Stropharia caerulea Kreisel (# 36, 37, 89, 90) Suillus collinitus (Fr.) Kuntze (# 82-84) Tricholoma basirubens (Bon) A. Riva & Bon (# 103, 104) Tricholoma myomyces (Pers.: Fr.) Lange (# 74) Tricholoma saponaceum (Fr.: Fr.) Kummer (# 148) Tricholoma squarrulosum Bresadola (# 85, 145,146) Tricholoma sulphureum (Bull.: Fr.) Kummer (# 2, 3, 144) Tricholoma ustaloides Romagn. (# 79, 80) Xylaria hypoxylon(Linné) Greville (# 101, 102) Altri ritrovamenti: Entoloma sp. (# 130) Galerina cfr. marginata (Batsch) Kühner (# 127) Hebeloma cfr. crustuliniforme (Bull.) Quélet (# 87) Marasmius sp. (# 20) Mycena sp. (# 67, 68, 81, 123-125) Mycena cfr. inclinata (Fr.) Quél. (# 26) Oudemansiella sp. (# 19) Marasmiellus cfr. ramealis (Bull.: Fr.) Singer (# 133) ****************************************** Apro per il mese di Novembre al posto di Paolo. Buona raccolta e buone foto a tutti Alessandro -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2009
Vallombrosa; 1100 metri; misto Faggio-Castagno Marasmius wynnei Berkeley & Broome Reperibile nei boschi di latifoglia o di aghifoglia, sulla lettiera delle radure. Cappello igrofano, striato, da bianco a grigiastro, con tonalità lilla-pallido a maturità. Lamelle rade, arrotondate o sublibere al gambo, di colore dal biancastro al grigio-lilla pallido, con filo concolore. Caratteristico è il gambo, lungo e cilindrico, un po’ attenuato in basso, pallido e un po' pruinoso all’apice ma, nella parte inferiore, colorato di bruno-rossastro o bruno-grigiastro Particolare dei gambi fascicolati, con alcuni primordi Imenoforo con lamelle strette e arrotondate al gambo Cappello igrofano, striato per trasparenza -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi trovati Anno 2009
Vallombrosa; 1100 metri; misto Faggio-Castagno Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer Dall’odore forte, aromatico e “tipicamente da... Clitocybe nebularis” Dal TUTTO FUNGHI pag. 216: “E’ stato per anni il fungo più raccolto e commercializzato in Italia, ma la sua tossicità è stata ormai dimostrata con certezza ed è stato cancellato dalle liste dei funghi commercializzabili. Purtroppo viene ancora raccolto e spetta solo ai fungaioli rendersi consapevoli del rischio ed evitare di raccoglierlo e consumarlo. Può essere confuso con Entoloma lividum, velenoso, che può crescere nel medesimo habitat. La principale differenza va ricercata nel colore delle lamelle dei soggetti maturi: queste sono giallastre in C. nebularis e rosa carico in E. lividum, oltre all’odore forte e caratteristico in C. nebularis, deciso di farina fresca in E. lividum.” -
2009.10 - Toscana - Tutor Paolo Benelli
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Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire Imenoforo con le tipiche lamelle dicotomiche (a partire dal gambo si biforcano in due in modo progressivo) -
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Vallombrosa; 1100 metri; su ceppa di Abete bianco Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire Bella specie, non comune, presente sia sotto aghifoglia che latifoglia; cresce su lettiera in decomposizione. Caratterizzato da colori più o meno uniformi in ogni parte: giallo-arancio, arancio brillante, arancio-brunastro; può essere più pallido all’orlo del cappello. Lamelle nettamente decorrenti sul gambo, molto anastomosate tra loro, anche regolarmente dicotomiche; assenza di lamellule. La carne è giallastra ed ha odore di erba e sapore gradevole; è comunque considerato sospetto. Confondibile con Omphalotus olearius (sicuramente tossico) che tuttavia presenta lamelle con molte lamellule, è lignicolo (in particolare alla base di Olivo o di Quercia) e si presenta molto cespitoso (al contrario di H. aurantiaca che cresce isolata o, tutt’al più, gregaria). Ben più grossolana e improbabile la confusione con Cantharellus cibarius (con imenoforo a pliche o pieghe impossibili da scambiare con vere lamelle) -
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Amanita citrina (Schaeffer) Persoon La volva circoncisa, con un netto solco tra l'orlo della volva stessa e il gambo Particolare dell'anello appena striato e posto nella parte superiore del gambo -
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Vallombrosa; 1100 metri; misto Abete bianco-Faggio Amanita citrina (Schaeffer) Persoon Amanita molto comune sia in boschi di latifoglie che di aghifoglie. Dal TUTTO FUNGHI pag. 374: “Riconoscibile abbastanza agevolmente per il suo bulbo basale molto grosso ed evidente, la volva circoncisa, le placche sul cappello e il tipico odore di patate crude.” -
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Vallombrosa; 1100 metri; sotto Abete bianco Cantharellus cibarius (Fr.: Fr.) Fr. Dal TUTTO FUNGHI, pag. 140: “Ottimo commestibile. Assieme ai Boletus del Gruppo Edules è il fungo più ricercato e consumato in tutta la penisola, trova forti estimatori che lo preferiscono nettamente al più nobile Porcino. Viene impiegato in cucina in svariati modi: trifolato, con le lasagne, nel risotto, oppure conservato sottolio o sottaceto. Se surgelato crudo tende ad assumere una sgradevole amarescenza: per tale motivo ne consigliamo la surgelazione dopo adeguata, quanto opportuna, precottura.” -
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Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer Imenoforo Particolare del cappello con le tipiche squamette -
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Vallombrosa; 1100 metri; su tronchi di Abete rosso Tricholomopsis rutilans (Scaeff.: Fr.) Singer Bellissimo e inconfondibile fungo che cresce fascicolato o a gruppi presso ceppe di conifere (abeti e pini in preferenza). Il cappello (ampio fino a 15 cm di diametro) è caratterizzato da numerosissime e piccole squamette fibrillose di colore rosso-vinoso che lasciano intravedere il fondo giallo; tali squame sono più appressate al centro (a volte un po’ umbonato) che appare quindi quasi scaglioso e di un colore rosso-vinoso scuro. Colpisce in particolare il contrasto cromatico tra il rosso-vinoso (su fondo giallo) del cappello con il giallo vivo (quasi dorato o giallo-zolfo) delle lamelle. Pure il gambo è giallo ma un po’ decorato da striature rossastre, fugaci; con evidente “stacco” cromatico bianco-giallino all’apice. -
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