Vai al contenuto

Archivio Micologico

Soci AMINT CSM
  • Numero contenuti

    14732
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Russula heterophylla (Fr. : Fr.) Fr. Ritrovamento in lecceta.
  2. Russula heterophylla (Fr. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Russula Sottogenere Heterophyllidia Sezione Heterophyllae Sottosezione Heterophyllae Nome italiano Colombina verdognola Sinonimi Russala bifida Bull. 1780 Russula rigida Velenovsky 1920 Etimologia L'epiteto heterophylla deriva dal latino eteros = diverso e da phyllon = lamella, per le lamelle irregolari e forcate. Cappello 5-10(12) cm di diametro, non eccezionalmente oltre i 15 cm, da globuloso a gradatamente espanso, infine depresso in vecchiaia. Carnoso, ben sodo, superficie rugosa ed opaca, cuticola separabile all'incirca per più di metà raggio, margine a lungo ricurvo e disteso solo in età adulta. Colorazione pileica generalmente verde olivastra e facilmente ornata da macchiettature brunastre verso il centro (fo. heterophylla) oppure con macchie aranciate delimitate da brunastro (fo. laeticolor), interamente brunastra (fo. adusta), giallo citrino con tonalità verdastro chiaro (fo. chlora), e pressoché biancastra nella fo. virginea. Lamelle Irregolari per la presenza di lamellule intercalate, arcuate, decorrenti e forcate al gambo dove si evidenziano intervenature anche profonde, mediamente fitte, poi spaziate con l'età, di colore avorio–crema con riflessi giallognoli-verdastri e toccate di ruggine con la maturazione, filo concolore, consistenza pseudo-lardacea nei giovani esemplari, friabili in vecchiaia. Gambo Generalmente cilindriforme ma rastremato-affusolato verso la base, spesso eccentrico ed incurvato, di consistenza robusta, rugoloso, di colorazione biancastra, sporcato di brunastro e con zona corticale tipicamente rigida e spessa. Carne Consistente e soda anche in età avanzata, biancastra, imbrunente o giallognola alla manipolazione, odore insignificante, sapore dolce evocante R. vesca ma un po' meno pronunciato. Habitat Preferisce i terreni asciutti di latifoglie in prevalenza di Quercia, Castagno e Carpino. Russula abbastanza precoce in fascia planiziale e pedemontana fruttifica fin dalla tarda primavera-inizio estate. Reazioni macrochimiche Solfato ferroso = rosso-arancio vivo. Guaiaco = forte ed immediato. Anilina = giallo dopo alcuni minuti. Microscopia Spore obovoidali 5,3-7 × 4,2-5,6 µm, verrucosee un poco zebrate (linee di connessione) bianche in massa I-A. Basidi molto slanciati, tetrasporici 35-58 × 7-8,5 µm. Cistidi fusiformi e a volte muniti di un'appendice lunga fino a 94 µm. Commestibilità e Tossicità Buon commestibile. È adatta per la sua consistenza nei misti con vari boleti e preparazioni classiche (trifola) ma anche per piatti in umido. Specie simili Conosciuta abitualmente nella sua tipica colorazione verde (fo. heterophylla) questa russulacea sviluppa per condizioni ecologiche e climatiche colorazioni pileiche (pigmentazioni) che hanno contribuito alla distinzione di alcune forme. Confusioni con forme verdi di R. cyanoxatha var. pelteraoui e di R. vesca fo. viridata sono abbastanza frequenti, si riconosce dalla prima per non avere le lamelle di consistenza fortemente lardacea e la cuticola brillante ed umida, la reazione verde grigiastro al solfato ferroso, dalla seconda per le lamelle non decorrenti e forcate prive di riflessi giallognoli verdastri. Il riconoscimento da alcune Griseinae dalle colorazioni tendente al verde come R. aeruginea, R. pseudoaeruginea, R. parazurea, R. atroglauca per la sporata crema più o meno intenso, il sapore piccantino delle lamelle e la reazione banale al solfato ferroso (rosa pallido) di quest'ultime. Particolare attenzione deve essere osservata dai neofiti per la pericolosa confusione con forme verdi di Amanita phalloides, velenoso mortale, la presenza di un anello e di una volva dovrebbe scongiurarne la confusione. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, bosco Itala; Luglio 2009; Foto di Massimo Mantovani.
  3. Russula hydrophila Horniček; Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto di Massimo Mantovani. Specie caratterizzata dal forte ingrigimento.
  4. Russula hydrophila Horniček; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
  5. Russula hydrophila Horniček; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  6. Russula hydrophila Horniček; Regione Lombardia; Luglio 2008; Foto di Massimo Mantovani.
  7. Russula hydrophila Horniček 1958 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Sinonimi Russula griseascens (Bon & Gaugué) Marti 1984 Russula hydrophila var. grisescens (Bon & Gaugué) Bidaud, Moënne-Loccoz & Reumaux 1996 Foto e Descrizioni Russula appartenente alle Emeticinae, è possibile distinguerla sul campo dalle "consorelle" per la tipologia dell'habitat: foreste umide di conifere, tra muschi e sfagni o in prossimità di zone percorse da acqua, e per la pecularità dell'ingrigimento del gambo, che non avviene in Russula emetica. Regione Lombardia, loc. Valgoglio; Luglio 2007; Foto Massimo Biraghi. Reazione al Guaiaco e al Solfato ferroso. Spore crestate 7-8,5 × 6-7 µm.
  8. Russula grisea Persoon ex Fries; Regione Piemonte; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Reazione rosa-arancio con FeSO4 a sinistra e con Guaiaco a destra.
  9. Russula grisea fo. pictipes (Batsch) Fr.; Regione Abruzzo; Anno 2008, Foto e commenti Tomaso Lezzi. Russula trovata nella faggeta di Marsia. Dimensioni 20-25 cm. Sapore nessuno, odore nessuno, lamelle morbide, ma che allo sfregamento si rompevano (vedi foto), molto forcate vicino all'attacco col gambo, parte alta del gambo soffusa di rosa ciclamino, base del gambo stesso in tutti i campioni color verde muschio. I vari esemplari mostravano una variazione di colore quasi continua dai più giovani ai più maturi dal viola, al viola e verde, al verde, ai più maturi col centro decolorato. Sollevando la cuticola la parte sottostante è color ciclamino. Russula grisea fo. pictipes ha preferenza per le faggete dei terreni calcarei, quindi per un habitat decisamente basico. Sarnari descrive la simile Russula ionochlora con la cuticola quasi vellutata e di taglia piuttosto piccola, senza il gambo "tricolore" verde, bianco e rosso, e segnala come habitat preferito le faggete su terreno acido. Il gambo "tricolore" verde muschio in basso, bianco in mezzo e rosa in alto. Un particolare dell'attacco delle lamelle, molto forcate vicino al gambo.
  10. Russula grisea Persoon ex Fries; Regione Emilia Romagna; Anno 2006; Foto e commenti Federico Calledda. Campioni provenienti dall'Appenino piacentino. Macroscopicamente si identifica per il cappello violetto con sfumature verdastre, le lamelle non lardacee e la sporata intorno al crema (IIc). Verso il bordo anteriore delle lamelle può esserci una caratteristica tinta rossastra. Il gambo, proprio come in alcune forme di Russula cyanoxantha può presentare una sfumatura violetta. Questa raccolta è stata determinata con l'ausilio del microscopio grazie al prezioso aiuto di M.Floriani e Emanuele Campo, durante le giornate di studio organizzate dal GMB di Trento.
  11. Russula grisea Persoon ex Fries; Regione Piemonte, Loc. Trino, bosco della Partecipanza; Settembre 2007; Foto di Massimo Biraghi. Basidi tetrasporici e macrocistidi a forma di fuso allungato. Dermatocistidi e Peli della pileipellis.
  12. Russula grisea Persoon ex Fries; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto di Franco Sotgiu. Campioni provenienti dalla località Gavoi, Lago di Gusana, altezza 655 m s.l.m., bosco misto di Quercus icnusae e Quercus ilex.
  13. Russula grisea Persoon ex Fries; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto, commenti e microscopia di Massimo Biraghi. Campioni provenienti dall loc. Gavoi, Lago di Gusana, altezza 655 m s.l.m. , bosco misto di Quercus icnusae e Quercus ilex. Basidi a forma di clava allungata 40-55 × 7-10 µm. Macrocistidi 60-100(110) × 6-12 µm, a forma di fuso allungato, arrotondati all'apice ma spesso terminanti con una sorta di appendice. Dermatocistidi e peli della pileipellis
  14. Russula grisea Persoon ex Fries; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto, commenti e microscopia di Massimo Biraghi. Campioni provenienti dall loc. Gavoi, Lago di Gusana, altezza 655 m s.l.m. , bosco misto di Quercus icnusae e Quercus ilex. Spore obovoidali, (6)6,5-7,5(8) × 5-6 µm con verruche.
  15. Russula grisea Persoon ex Fries 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Russula Sottogenere Heterophyllidia Sezione Heterophyllae Sottosezione Griseinae Nome Italiano Colombina grigia. Taxa affini Russula grisea var. jodes Romagnesi (vedi Osservazioni) Etimologia Dal latino griseus = grigio, per il colore del pileo. Cappello Di medie dimensioni 5-10 cm, da convesso in gioventù ad appianato con depressione centrale in maturità, margine regolare, scanalato-escoriato in età adulta. Cuticola brillante con tempo umido, finemente corrugata, leggermente feltrata o screpolata e dissociata in minute squamule verso il bordo con tempo secco, separabile per 1/3 del raggio. Pileo generalmente su tinte grigio-bluastro, grigio-ceruleo, violetto-lillacino verso il margine con decolorazioni su tinte ocracee nella zona discale. Lamelle Moderatamente spaziate, abbastanza spesse, leggermente friabili alla manipolazione, spesso forcate, di colore biancastro in gioventù, su toni crema a maturazione, spesso con pigmento lilacino sul filo delle lamelle, vicino al margine del cappello, specie dopo abbondanti piogge o con marcata umidità. Gambo Da cilindrico a subclavato, inizialmente sodo, cassante in età adulta, generalmente biancastro, leggermente imbrunente con l'età o per manipolazione, irregolarmente soffuso di violetto porporino specialmente verso la base. Carne Inizialmente soda e compatta poi midollosa nel gambo, biancastra, leggermente imbrunente all'aria, sapore appena piccantino nelle lamelle, odore subnullo o appena fruttato. Reazione al Solfato ferroso rosa-arancio vivace, lenta e positiva alla Tintura di Guaiaco, leggermente porpora-brunastra con Fenolo, sporata crema di media intensità (IIc). Habitat Nei boschi sotto Fagaceae, sopratutto Castanea sativa e Quercus sp., in area mediterranea sotto Quecus ilex e Quercus suber. Microscopia Spore obovoidali, (6)6,5-7,5(8) × 5-6 µm con verruche di dimensioni varie che possono arrivare a 1 µm, spesso zebrate o concatenate in piccole creste. Basidi a forma di clava allungata 40-55 × 7-10 µm. Macrocistidi 60-100(110) × 6-12 µm, a forma di fuso allungato, arrotondati all'apice ma spesso terminanti con una sorta di appendice. Dermatocistidi larghi fino a 9 µm, generalmente clavati e arrotondati all'apice. Pileipellis con ife filamentose, peli larghi 3-4(4,5) µm, attenuati all'apice, settati, disuniti alla base. Commestibilità e tossicità Commestibile. Specie simili Russula ionochlora Romagnesi, è la specie più vicina, a volte indistinguibile sul campo, si differenzia per la sporata molto pallida e la debole reazione al Solfato ferroso. Russula parazurea J. Schaeffer presenta una cuticola ricoperta da una pruina biancastra, ben osservabile nei giovani esemplari, lamelle forcate ed intervenate, gambo mai con sfumature violette, microscopicamente si differenzia per i dermatocistidi spesso mucronati e i peli della cuticola larghi 3,5-6,5(8) µm, la sporata crema pallido (IIb), e per la reazione al Solfato ferroso rosa-arancio pallido. Russula langei Bon, che ha il gambo macchiato di violetto e Russula cyanoxantha (Schef.) Fries differiscono per la sporata bianca e la reazione nulla, tardivamente grigio-verdastra, al Solfato ferroso. Russula amoena Quélet e Russula amoenicolor Romagnesi potrebbero avere caratteri morfocromatici simili, ma si distinguono agevolmente per il caratteristico odore di aringa o di Lactarius volemus (Fr.: Fr.) Fries, inoltre Russula amoena vira al violetto-fucsia con Fenolo, Russula amoenicolor al rosa pallido con Solfato ferroso e microscopicamente per i peli della cuticola larghi fino a 20 µm. Osservazioni Russula grisea è specie abbastanza controversa e diversamente interpretata dai vari AA.VV. nel corso degli anni, fruttifica generalmente sottoFagaceae in fascia vegetativa continentale, nell'Italia insulare e tipicamente mediterranea, come nel caso di questa raccolta, la si incontra sotto Querce sempreverdi, in particolare Quercus suber e Quercus ilex. Si riconosce macroscopicamente soprattutto per le colorazioni pileiche su toni grigio-cerulei, violetto lilacini, lamelle crema, gambo slavato di violetto, sporata crema (cII). Romagnesi (1967) identifica una entità con cuticola finemente feltrata-screpolata con il taxon di Russula grisea var. iodes, che ben si sovrappone alla specie qui proposta, ma bisogna anche dire che una diagnosi fatta su un unico ritrovamento desta non poche perplessità e per questo di dubbia considerazione, con tutta probabilità è da identificare come una variante ecologica relegata al Typus. Probabilmente le particolari condizioni eco-climatiche influiscono sulla natura dei caratteri, come del resto la "sottile" differenza di intensità alla reazione con il Solfato ferroso. Russula grisea var. iodes si differenzierebbe oltre che per la reazione più spenta al Solfato ferroso anche per i dermatocistidi a volte appendicolati. Bibliografia BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Ed. Zanichelli. BROTZU, R., 2008. I Funghi della Sardegna. Ed. Archivio Fotografico Sardo. CETTO, B., 1983. I funghi dal vero. Vol. 1. Ed. Saturnia. COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2000. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé. MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia. PAPETTI, C., CONSIGLIO, G. & SIMONINI, G. 1999. Atlante dei Funghi d'Italia. Vol. 1. Ed. AMB. PHILLIPS, R., 2004. Riconoscere i funghi. Ed. De Agostini. ROMAGNESI, H., 1967. Les Russules d'Europe et d'Afrique du Nord. Bordas (Parigi). ROMAGNESI, H., 1985. Les Russules d'Europe et d'Afrique du Nord. Supplemento. Vaduz. SARNARI, M. 1998. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Primo. Trento: Ed. AMB. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Russula grisea Persoon ex Fries; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto, commenti e microscopia di Massimo Biraghi. Campioni provenienti dall loc. Gavoi, Lago di Gusana, altezza 655 m s.l.m. , bosco misto di Quercus icnusae e Quercus ilex. Particolare del bordo del cappello e del gambo soffuso di violetto. Macro sul gambo, si possono notare le sfumature violette e l'imbrunimento dovuto alla manipolazione. Macro sulle lamelle, con tinte violetto-lillacino in prossimità del margine del cappello. Reazioni macrochimiche, rosa arancio vivace al Solfato ferroso, moderatamente lenta e intensa al Guaiaco, leggermente porpora-brunastro al Fenolo.
  16. Russula graveolens fo. cicatricata P.-J. Keizer & Arnolds; Regione Lazio; Dicembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Questa Russula appartiene alla Sez. Polychromae, Subsez. Xerampelinae caratterizzate da carne dolce, odore di gamberetti, reazione verde al Solfato di Ferro (FeSO4). Sarnari considera la specie Russula graveolens con molte forme di colore variabile e non stabile. Russula graveolens risulta l'unicaXerampelinae che cresce sotto latifoglia che non sia Faggio (vedi Russula faginea). In questo ritrovamento i campioni mostrano cappello rugoso, marrone con sfumature gialle al centro, gambo e lamelle che alla manipolazione diventano giallo-brune, lamelle fortemente anastomosate su tutta la launghezza. Odore praticamente nullo, sapore dolce. Macroreazioni: Guaiaco non veloce, ma intenso; FeSO4 prima rosa spento, poi dopo qualche tempo verde. Le lamelle fortemente anastomosate. Particolare del gambo prima velocemente ingiallente poi imbrunente. Reazioni: a sinistra FeSO4 prima rosa spento, poi dopo qualche tempo verde; a destra Guaiaco non veloce, ma intenso;
  17. Russula graveolens fo. purpurata (Crawshay) Keizer & Arnolds; Regione Lazio; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Questa Russula appartiene alla Sez. Polychromae, Subsez. Xerampelinae caratterizzate da carne dolce, odore di gamberetti, reazione verde al Solfato di Ferro (FeSO4). Sarnari considera la specie Russula graveolens con molte forme di colore variabile e non stabile e concorda con Keizer & Arnolds, che portano Russula purpurata Crawshay, caratterizzata dal colore porpora, con il centro nerastro a una semplice forma della specie tipo: Russula graveolens fo. purpurata (Crawshay) Keizer & Arnolds. I campioni fotografati sono stati rinvenuti sotto latifoglia, in particolare Cerro (Quercus cerris), sul gambo dell'esemplare a destra si vede la reazione verde (lenta) al FeSO4.
  18. Russula graveolens Romell; Regione Lazio; Luglio 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Questa Russula appartiene alla Sez. Polychromae, Subsez. Xerampelinae caratterizzate da carne dolce, odore di gamberetti, reazione verde al Solfato di Ferro (FeSO4). Sarnari considera Russula graveolens come una sola specie con molte varietà di colore. I campioni fotografati sono stati rinvenuti sotto Quercia, mostrano un imbrunimento del gambo, ed è stata verificata la reazione verde con FeSO4 sul gambo.
  19. Russula graveolens Romell 1897 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Russula Sottogenere Russula Sezione Polychromae Sottosezione Xerampelinae Sinonimi Russula cicatricata Romagn. 1987 Foto e Descrizioni Questa Russula appartiene alla Sez. Polychromae, Subsez. Xerampelinae caratterizzate da carne dolce, odore di gamberetti, reazione verde al Solfato di Ferro (FeSO4). Sarnari considera la specie Russula graveolens con molte forme di colore variabile e non stabile. Russula graveolens fo. cicatricata P.-J. Keizer & Arnolds; Regione Piemonte, Censimento del Parco della Partecipanza di Trino; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. I campioni di Russula graveolens fo. cicatricata P.-J. Keizer & Arnolds, illustrati in questa raccolta hanno cappello, rugoso, marrone con sfumature aranciate, leggermente scanalato al margine, gambo bianco sfumato di arancio, gambo e lamelle che alla manipolazione diventano lentamente giallo-brune. Odore praticamente nullo, sapore dolce, sporata su vetrino crema. Macroreazioni: Gauiaco non veloce, ma intenso; FeSO4 prima rosa, con un alone verde, poi lentamente verde. Gambo sfumato di arancio. Dopo manipolazione il campione mostra un viraggio al giallo-bruno (foto realizzata il giorno seguente la raccolta). Reazione al Gauiaco non veloce, ma intensa. Reazione al FeSO4 all'inizio rosa, con un alone verde, poi verde. Microscopia Spore con apicolo evidente, verruche ben sviluppate, isolate, con tacca soprailare amiloide, misure 8,5-9,3 × 6,2-7,3 µm; Qm = 1.32; Aculei 1,1,2 µm. Spore con verruche ben sviluppate e isolate. Tacca soprailare amiloide. Osservazione in SV (Sulfovanilina): dermatocistidi presenti, uno degli elementi che aiuta a riconoscerli, oltre al contenuto grigiastro, è la terminazione digitata, irregolare. Osservazione in Fucsina basica + lavaggio in acqua + passaggio in HCl per decolorare + lavaggio in acqua: assenza di ife primordiali con incrostazioni colorate, e presenza di alcune ife ampollacee.
  20. Russula gracillima Jul. Schäff.; Finlandia; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  21. Russula gracillima Jul. Schäff. 1931 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Regione Lombardia; Settembre 2008; Foto di Massimo Mantovani.
  22. Russula galochroa (Fr.) Fr.; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  23. Russula galochroa (Fr.) Fr. 1815 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Regione Lombardia; Giugno 2008; Foto di Federico Calledda.
  24. Russula fragilis (Pers.: Fr.) Fr.; Regione Campania; Novembre 2012; Foto Felice Di Palma.
  25. Russula fragilis (Pers.: Fr.) Fr.; Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Mario Iannotti. La grande variabilità cromatica di questa Russula ubiquitaria.
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza