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Archivio Micologico

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  1. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc.; Regione Lombardia, Gera d'Adda; Novembre 2012; Foto, descrizione e microscopia di Angelo Mariani. Cappello, 20-50 mm, da campanulato a piano-convesso, glabro e granuloso poi rugoso, non igrofano, aranciato-rossastro, aranciato-giallastro, aranciato; margine non striato; lamelle libere bianche, giallo pallido, infine rosate; gambo 30-70 × 4-7 mm, più o meno giallastro; carne bianca nel pileo, gialla nello stipite, senza odori particolari. Microscopia Spore 5,5-6,5 × 4,2-5 µm, ellissoidali, lisce; basidi 28-35 × 7-8 µm tetrasporici; cheilocistidi 30-75 × 12-30 µm clavati, sferopeduncolati, numerosi sul filo lamellare; pleurocistidi 40-85 ×20-37 µm clavati, fusiformi, scarsi; pileipellis formata da cellule clavate o sferopeduncolate; giunti a fibbia assenti. Luogo di raccolta, Gera d’Adda, alla base di un tronco di pioppo. Raccolti da Sergio Mombrini e Angelo Mariani Spore. Basidi. Cheilocistidi sul filo lamellare. Cheilocistidi. Faccia lamellare con basidi e pleurocistidio. Pleurocistidio. Pileipellis. Trama lamellare.
  2. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc.; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2011; Foto di Nicolò Parrino.
  3. Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacc. 1896 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pluteaceae Genere Pluteus Sezione Celluloderma Sottosezione Eucellulodermini Sinonimi Pluteus caloceps G.F. Atk. 1909 Pluteus coccineus (Massee) J.E. Lange 1937 Pluteus leoninus var. coccineus Massee 1893 Etimologia Dal latino aurantiacus = aranciato e rugosus = con le rughe, per la superficie del cappello. Cappello Di piccole-medie dimensioni (2-5 cm) convesso-campanulato in gioventù, piano-convesso a maturazione, mai completamente appianato, con presenza di un umbone poco evidente. Colorazioni pileiche giallo-arancio, arancione, arancio-rossastro, con tendenza a decolorarsi verso il margine; cuticola inizialmente liscia, glabra, poi percorsa da leggere rugosità simili a piccole venature, più evidenti con l’età (caratteristica che può, a volte, essere poco riscontrabile o addirittura assente), di aspetto lucente, non igrofana, bordo regolare in gioventù, leggermente striato a maturazione. Lamelle Libere al gambo, mediamente fitte e intercalate da lamellule; di colore biancastre in gioventù, poi rosa chiaro, rosa-arancio per il deposito delle spore. Gambo Cilindrico, incurvato e un poco allargato alla base, inizialmente pieno, presto molliccio, farcito; di colore biancastro verso l’apice, giallastro altrove, a volte con riflessi arancio-rossastri in prossimità della base, decorato da fibrille lungitudinali bianco-giallastre, anche fibrilloso-fioccoso nei giovani primordi. Carne Esigua, biancastra, odore non caratteristico, sapore leggermente amarognolo. Habitat Cresce nelle fessure delle ceppaie di legno morto oppure su grossi tronchi caduti a terra di varie latifoglie, con preferenza per Populus spp, Alnus spp, Ulmus spp, Fraxinus spp, Acer spp, in letteratura sono segnale anche fruttificazioni su legno di Pinus spp.; il ritrovamento da noi illustrato e studiato (microscopia) cresceva all'interno di tronchi marcescenti di Pioppo". Microscopia Spore (5) 5,5-6,5 (7) × (4) 4,5-5,5 µm, largamente ellissoidali. Basidi banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi clavati o sferopeduncolati, filo lamellare sterile. Pleurocistidi da utriformi a subfusiformi. Pileipellis tipo imeniderma con elementi terminali sferopeduncolati o claviformi. GAF assenti. Commestibilità e Tossicità Non commestibile per la scarsità della carne e il sapore amarognolo. Osservazioni Specie abbastanza rara appartenente alla sezione Celluloderma, che racchiude specie con gambo solido o fistoloso, pleurocistidi presenti e a pareti sottili, pileipellis tipo imeniderma o trichoderma; sottosezione Eucellulodermini che annovera specie con cheilocistidi ben radicanti nella trama lamellare e la pileipellis tipo imeniderma con cellule clavate o sferopeduncolate. Si riconosce facilmente per le colorazioni pileiche giallo-arancio, arancio-rossastre, le lamelle rosate e per l’habitat prettamente lignicolo. Specie simili Le caratteristiche salienti, sopra descritte, non dovrebbero generare difficoltà nella sua identificazione; altri Pluteus con habitat lignicolo quali: Pluteus romellii (Briz.) Sacc. e Pluteus chrysophaeus(Schaeff.) Quél. presentano colorazioni giallastre ma in nessun caso arancio-rossastre. Le particolari colorazioni pileiche di Pluteus aurantiorugosus potrebbero far pensare a qualche specie di Hygrocybepraticola, la diversa tipologia di habitat e le lamelle libere al gambo sono peculiarità che tolgono qualsiasi dubbio. Recentemente è stato descritto il taxon Pluteus aurantiorugosus var. aurantiovelatus (Vizzini A. et al. 2011. Mycologia 103 (4), che si differenzia dalla specie tipo per la presenza di resti velari verso la base dello stipite, come quelli, per esempio, del complesso Coprinus atramentarius (Bull.) Fr. = Coprinopsis atramentaria (Bull.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo. Bibliografia AA.VV., 1990. Pleurotaceae, Pluteaceae and Tricholomataceae I. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 2. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli. BREITENBACH, J. & KRANZLIN, F., 1986. Champignons de Suisse. Vol. 2. Champignos sans lames. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. CETTO, B., 1984. I funghi dal vero. Vol. 2. Ed. Saturnia. CONSIGLIO, G. & PAPETTI, C., 2009. Atlante dei Funghi d’Italia. Vol. 3. Ed. AMB. COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2007. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. JUSTO, A. et al., 2010b. Phylogeny of the Pluteaceae (Agaricales, Basidiomycota): taxonomy and character evolution, Fungal Biology XXX: 1-20 VIZZINI. A. & ERCOLE. E., 2011. A new annulate Pluteus variety from Italy. Mycologia. July/August 2011 vol. 103. Fonti Internet JENS, J.H. & LÆSSØE T., 2011. Mycokey. www.mycokey.com [Data di accesso: 29/03/2012]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Friuli Venezia Giulia; Novembre 2011; Foto di Nicolò Parrino; Microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20111126-134) Microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccata MB20111126-134) Spore (5) 5,5-6,5 (7) × (4) 4,5-5,5 µm, largamente ellissoidali, osservazione 1000×. Filo lamellare sterile. osservazione 400× in rosso Congo. Cheilocistidi clavati o sferopeduncolati, osservazione 400× in rosso Congo. Pleurocistidi da utriformi a subfusiformi, osservazione 400× in rosso Congo. Pileipellis tipo imeniderma con elementi clavati e sferopeduncolati, osservazione 200×. Osservazione 400×. Osservazione 1000×.
  4. Plicaturopsis crispa (Pers. : Fr.) D.A. Reid 1964 Tassonomia Divisone Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Incertae sedis Sinonimi Trogia crispa (Pers.) Fr. 1861 Regione Friuli Venezia Giulia, Val Pesarina (UD); Novembre 2013; Foto di Nicolò Parrino.
  5. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Puglia, bosco Isola, Lesina Marina; Novembre 2014; Foto di Raffaele Mininno. Su tronco di Populus tremula (Pioppo tremulo) in ambiente di macchia mediterranea.
  6. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Lombardia; Marzo 2013; Foto di Massimo Biraghi. Seriate, margine del fiume Serio, su legno di Ailantus glandulosa.
  7. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Luigi Minciarelli. Dai Colli del Trasimeno, in bosco misto, crescita su legno di cerro.
  8. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Emilia Romagna; Gennaio 2011; Foto di Annamaria Bononcini.
  9. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Campania, Vesuvio; Novembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  10. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Emilia Romagna, loc. Gattatico; Novembre 2009; Foto di Gianni Bonini.
  11. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Lombardia, Val Camonica; Settembre 2011; Foto di Lorenzo Martinelli.
  12. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Lazio; Novembre 2006; Foto di Mauro Cittadini.
  13. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Sardegna; Ottobre 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  14. Pleurotus ostreatus (Jacquin: Fr.) Kummer; Regione Emilia Romagna; Dicembre 2005; Foto di Gianni Bonini. Dettaglio delle lamelle. Esemplari vetusti.
  15. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Emilia Romagna; Anno 2004; Foto di Gianni Bonini.
  16. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Mauro Cittadini. Esemplari di colorazione pileica più sul brunastro.
  17. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer; Regione Lombardia; Anno 2004; Foto di Emilio Pini.
  18. Pleurotus ostreatus (Jacquin : Fr.) Kummer 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pleurotaceae Descrizione Cresce durante il periodo invernale su legno morto di pioppo, salice, gelso, faggio e a volte anche sui tronco vivo. Lo si può trovare isolato o più frequentemente a gruppi anche cespitosi che formano la tipica cascata con i cappelli posizionati a mensola. È un ottimo commestibile dopo prolungata cottura per ammorbidire la struttura soda e tenace della carne. Si può consumarlo fritto impanato dopo prebollitura di circa 5 minuti. È una specie tra le più coltivate e lo si può trovare in ogni punto vendita di frutta e verdura. Il cappello è a forma di ventaglio, convesso da giovane col margine involuto, disteso nell'adulto come il ripiano di una mensola; colore grigio-brunastro o grigio-bluastro metallizzato, la cuticola è liscia, untuosa e staccabile. Le lamelle sono molto decorrenti, bianche o biancastre, spaziate e con molte biforcazioni. Il gambo è tipicamente laterale come il manico del ventaglio, corto, a volte assente, asciutto, sodo, tenace specialmente verso la base; La carne è bianca, tenace, elastica abbondante nell'inserzione del gambo; odore leggero col tempo un po' di muffa, sapore dolce. Praticamente inconfondibile con altre specie velenose o tossiche sia per le caratteristiche morfologiche sia per l'habitat e il periodi di crescita. Regione Lazio; Dicembre 2021; Foto di Tomaso Lezzi. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.
  19. Pleurotus eryngii (DC. : Fr.) Quél.; Regione Lombardia, località Gera D' Adda; Dicembre 2014; Foto di Angelo Mariani.
  20. Pleurotus eryngii var. elaeoselinii Venturella, Zervakis & La Rocca.; Regione Sicilia, Kinisia (TP); Febbraio 2014; Foto di Nicolò Parrino.
  21. Pleurotus eryngii var. elaeoselinii Venturella, Zervakis & La Rocca.; Regione Sicilia; Aprile 2013; Foto di Antonio Giacalone.
  22. Pleurotus eryngii var. laserpitii Angeli & Scandurra; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Mario Iannotti.
  23. Pleurotus eryngii var. laserpitii Angeli & Scandurra; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto e commento di Pietro Curti. Si tratta dell'unica varietà di Pleurotus eryngii che nasce in zona alpina e non mediterranea, cresce su Laserpitium latifolium e Laserpitium siler, nei prati alpini non soggetti a sfalcio, in condizioni di umidità ben presente, da Settembre a Novembre. Confrontata con la specie tipo, si distingue per cromatismi diffusi biancastri o crema/biancastri in ogni settore, il pileo del cappello è percorso da fitte fibrille brunastre. Questi soggetti sono stati reperiti nei pratoni situati sopra la località di Bellmonte in Val di Fiemme, a 1400-1500 m di altitudine, i locali chiamano questo fungo "mongaiola" o "fungo di Bellamonte" e rispettano i siti di crescita sfalciando tipicamente l'erba solamente intorno alle piante ospiti. Piante che ospitano Pleurotus eryngii var. laserpitii Angeli & Scandurra. Laserpitium latifolium L.; Regione Valle d'Aosta; Luglio 2011; Foto di Giovanni Malvicino. Fiore e Pianta, 1800 m s.l.m.. Laserpitium siler L.; Regione Valle d'Aosta; Giugno 2011; Foti di Giovanni Malvicino. Fiore e Pianta.
  24. Pleurotus eryngii var. laserpitii Angeli & Scandurra; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Felice Di Palma.
  25. Pleurotus eryngii var. elaeoselinii Venturella, Zervakis & La Rocca.; Regione Sicilia, Scorace (TP); Marzo 2012; Foto di Antonio Giacalone.
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