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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert. Regione Lombardia. Agosto 2011. Foto di Sergio Mombrini. -
Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert. Regione Sardegna. Novembre 2009. Foto di Mauro Cittadini. -
Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert. Regione Sardegna. Novembre 2009. Foto di Felice Di Palma. -
Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert. Regione Lazio. Ottobre 2007. Foto e microscopia di Felice Di Palma. Osservando al microscopio la parte più superficiale (quella "polverosa") si possono osservare migliaia di spore (così tante che risulta pure difficile riuscire a distinguerle l'una dall'altra). Se invece si preleva un campione nella parte più verso lo stipite (nella fattispecie qui è stata prelevata la parte bianca), si possono osservare anche i basidi. -
Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert. Regione Campania. Ottobre 2007. Foto di Felice Di Palma. -
Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert. Regione Lazio. Ottobre 2006. Foto e commento di Mauro Cittadini. Altra piccola curiosità, in merito ai funghi urbani: hanno l'abitudine di crescere ai margini tra le aiuole, i parchi, aree arborate e l'asfalto. Spesso, secondo me sbagliano mira e spuntano spaccando dei tratti di asfalto. -
Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959
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Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rauschert 1959 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Sclerodermataceae Sinonimi Pisolithus arrhizus (Scop.) Rauschert 1959 Gasteromicete semiipogeo che predilige i terreni sabbiosi, sia presso latifoglie che conifere; presenta un carpoforo molto variabile nell'aspetto, generalmente piriforme, peridio semplice, brunastro, cosparso da una polvere sporale bruno-rossastra; gleba compatta con peridioli gialli poi nero-violacei, al tocco colora le mani di giallo. Regione Sardegna. Ottobre 2005. Foto di Franco Sotgiu. -
Fomitopsis betulina (Bull.) B.K. Cui, M.L. Han & Y.C. Dai, in Han, Chen, Shen, Song, Vlasák, Dai & Cui; Regione Trentino-Alto Adige; Settembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Cresce esclusivamente su legno di betulla; di solito è saprofita su legno deteriorato di rami a terra ma è rinvenibile anche come parassita sulla pianta viva e debilitata. Si presenta come una mensola da dimidiata a forma di conchiglia o reniforme, più o meno pseudostipitata; la superficie sterile è liscia e la cuticola è papiracea, di colore da bianco a grigio-bruno o color nocciola. Superficie poroide di colore bianco crema con pori molto piccoli e rotondeggianti. Il margine è spesso, più o meno sinuoso, arrotondato. Odore gradevole, sapore amarognolo. Un tempo veniva essiccato per essere impiegato come affila rasoi o per lucidare metalli. Tutto lo sporoforo, nel complesso, ha una forma variabile ma dalle “linee morbide e flessuose”: ciò, assieme alla colorazione e all’habitat, rende questo bel lignicolo inconfondibile. Ritrovamento su ramo a terra di Betulla. Imenoforo con pori molto piccoli.
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Fomitopsis betulina (Bull.) B.K. Cui, M.L. Han & Y.C. Dai, in Han, Chen, Shen, Song, Vlasák, Dai & Cui 2016 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Fomitopsidaceae Sinonimi Piptoporus betulinus (Bull. : Fr.) P. Karst. 1881 Cresce esclusivamente su tronchi morti di Betulla sui quali forma colonie anche molto numerose dove si possono distinguere basidiomi vecchi e fatiscenti, mescolati a giovani esemplari. Inconfondibile non solo per l'habitat ma anche per le caratteristiche morfologiche molto tipiche. L'uomo del Similaun oltre alla polvere di Fomes fomentarius, portava con sè anche quella di questo fungo e mentre si può immaginare la funzione del primo, nulla si sa su quella del secondo. Qualcuno suppone che si tratta di un fungo con potenzialità curative e ci sono studi in merito, forse 5300 anni fa su questo fungo ne sapevano più che adesso! Foto e commento di Emilio Pini.
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Pionnotes cesatii
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Pionnotes cesatii (Thüm) Sacc. 1886 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Sordariomycetes Ordine Hypocreales Famiglia Nectriaceae Foto e Descrizioni Questa specie dall'aspetto e consistenza simili ad una schiuma giallastra o arancione è relativamente comune e fruttifica all'inizio della primavera su alcune piante da frutto fra cui vite e kiwi. In questa stagione si sviluppa a spese della linfa che talvolta fuoriesce dalla ferite prodotte dalla potatura. Regione Friuli Venezia Giulia, Gemona del Friuli (UD); Aprile 2004; Foto di Umberto Zanghi. -
Pilobolus kleinii Tiegh. 1878
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Pilobolus kleinii Tiegh. 1878 Tassonomia Divisone Mucoromycota Classe Mucoromycetes Ordine Mucorales Famiglia Pilobolaceae Sinonimo Pilobolus crystallinus var. kleinii (Tiegh.) Ry Zheng & Gq Chen 1989 Foto e Descrizioni Curioso e minuscolo fungo che fruttifica su escrementi di animali, in particolare erbivori. Il ritrovamento in oggetto è stato reperito su escremento equino. Inizialmente filiforme, di colore giallo e di dimensioni non più grandi di 1-2 mm, sviluppa successivamente un peduncolo che sorregge una sacca rigonfia che porta all'apice uno sporangio (cappello) prima giallastro, poi nerastro per la maturazione delle spore. Altrettanto curioso è lo stratagemma adottato per la riproduzione, infatti dentro la sacca si crea una pressione che raggiunge 6-7 atmosfere e che esplodendo proietta le spore a notevole distanza. La particolare morfologia e il caratteristico habitat contribuiscono ad un immediato riconoscimento sul campo senza l'ausilio di osservazioni microscopiche. Regione Lombardia; Marzo 2013; Foto e descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Mese di Aprile.-
- pilobolus crystallinus
- var. kleinii
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Phytoconis ericetorum (Pers. : Fr.) Redhead & Kuyper 1988
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Phytoconis ericetorum (Pers. : Fr.) Redhead & Kuyper 1988 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Sinonimi Lichenomphalia umbellifera (L. : Fr.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo & Vilgalys 2002 Finalandia; Agosto 2009; Foto di Federico Calledda. -
Physarum pusillum (Berk. & M.A. Curtis) G.Lister 1911
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Physarum pusillum (Berk. & M.A. Curtis) G.Lister 1911 Tassonomia Regno Protozoa Divisione Myxomycota Classe Mixomycetes Ordine Physarales Famiglia Physariaceae Genere Physarum Sinonimi Didymium pusillum Berk, & M.A. Curtis. 1873 Etimologia Dal latino pusillum = piccolo. Descrizione morfologica Sporocarpo alto 0,5-1,5 mm circa, tondeggiante, crescita in gruppi anche numerosi, trovati esemplari concresciuti. Stipite alto circa la metà dell'intero sporocarpo, colore bruno rossiccio, verso la base si espande in un ipotallo nerastro. Peridio bianco sottile e traslucido con ispessimenti calcarei, alla base del peridio il colore dello stipite prosegue formando un tipico collarino. Columella non presente. Plasmodio opalescente, ma in ultimo di colore rossiccio. Habitat Sulla corteccia di tronco di Tamerice a terra. Microscopia Spore di colore marrone scuro, tondeggianti, diametro 9,5-12 µm, ornamentate da fini puntinature che in alcune parti si addensano. Capillizio bianco ialino, quasi liscio con diametro 2-3,5 µm, ramificazioni che curvano abbastanza dolcemente, interconnessioni tra capillizio e noduli granulosi calcarei. Specie simili Confondibile con Physarum robustum G. Lister., è morfologicamente simile, ma con stipite mediamente più corto, di colore marrone scuro con venature beige. Bibliografia consultata NEUBERT, H., NOWOTNY, W. & BAUMANN, K., 1993. Die Myxomyceten. Vol. 1. POULAIN, M., MEYER, M. & BOZONNET, J., 2011. Les Myxomycètes. LISTER, A., 1911. A Monograph of the Mycetozoa. MARTIN, G.W. & ALEXOPOULOS, C.J., 1969. The Myxomycetes. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giorgio Melzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Toscana, Riserva della Feniglia (GR); 5 Gennaio 2012. Foto di macroscopia e microscopia di Giorgio Melzi. Foto in habitat su tronco di Tamerice a terra, si notano le colorazioni dei vari stadi di maturazione. Sporocarpi immaturi in formazione si nota bene il plasmodio che ritirandosi all'ultimo assume una colorazione rossastra. Fase di maturazione avanzata siamo passati dal bianco al crema poi marrone scuro, iniziano a comparire le prime concrezioni calcaree. Sporocarpi maturi con peridio ricoperto di concrezioni calcaree, stipite rossastro. Presenza di prorocarpi concresciuti, si vede bene l'ipotallo nerastro. Sporocarpi privi di columella, peridio semitrasparente che contiene internamente dei noduli calcarei che ricordano il Genere Badhamia. Spore tondeggianti con diametro da 9 a 12 µm. Capillizio con noduli granulosi calcarei. Parte del peridio e spore ornamentate da fini puntinature. -
Physarum psittacinum Ditmar 1817
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Physarum psittacinum Ditmar 1817 Tassonomia Regno Protozoa Divisione Myxomycota Classe Mixomycetes Ordine Physarales Famiglia Physariaceae Genere Physarum Sinonimi Lignydium psittacinum Ditmar, in Sturm, Deutschl. 1898 Etimologia Dal latino psittacinum = dal becco di colore rosso di alcuni pappagalli. Descrizione morfologica Sporocarpo alto 0,5-1 mm circa, tondeggiante, crescita in piccoli gruppi. Stipite color arancio, verso la base si espande come un ipotallo alto quasi la metà dell'intero sporocarpo, trovato anche uno sporocarpo allungato e sessile. Peridio con tonalità blu viola e macchie arancioni date da cristalli calcarei inseriti nel peridio. Columella non presente. Plasmodio giallo ma infine color arancio. Habitat Su corteccia di tronco a terra. Microscopia Spore di colore marrone scuro, tondeggianti, diametro 8-10 µm, ornamentate da fini puntinature. Capillizio calcareo liscio quasi ialino con diametro 1-4 µm, con ramificazioni che curvano dolcemente, interconnessioni tra capillizio e noduli calcarei di color arancio. Specie simili Confondibile con Physarum psittacinum var. fulvum A.& G. Lister., morfologicamente simile, ma con stipite e granuli calcarei bruno giallastri. Bibliografia consultata NEUBERT, H., NOWOTNY, W. & BAUMANN, K., 1993. Die Myxomyceten. Vol. 1. POULAIN, M., MEYER, M. & BOZONNET, J., 2011. Les Myxomycètes. LISTER, A., 1911. A Monograph of the Mycetozoa. MARTIN, G.W. & ALEXOPOULOS, C.J., 1969. The Myxomycetes. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giorgio Melzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio, Parco dei Monti Cimini (VT), Loc. Pianiccione; 5 Ottobre 2012. Foto di macroscopia e microscopia di Giorgio Melzi. Foto in habitat su tronco di nocciolo. Sporocarpi non completamente maturi. Aspetto dello sporocarpo con stipite e cristalli calcarei di color arancio, peridio iridescente con riflessi blu violacei. Presenza di uno sporocarpo sessile che simula un plasmodiocarpo. Primo piano del peridio e inizio della deiscenza. Si notano bene i cristalli uniti al capillizio. Piena deiscenza, si nota bene la sottigliezza del peridio. Cristalli calcarei uniti al capillizio, in trasparenza risultano gialli. Spore tondeggianti, con puntinature scure e capillizio liscio. -
Physarum citrinum Schumach. 1803
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Physarum citrinum Schumach.; Regione Lazio, ROma, Castel Fusano; Ottobre 2009, Foto e descrizione Giorgio Melzi. Deiscenza del peridio. La deiscenza fa apparire le spore scure all'interno. Presenza di capillizio calcareo di colore giallo citrino.