Vai al contenuto

Archivio Micologico

Soci AMINT CSM
  • Numero contenuti

    14732
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Mycena aurantiomarginata (Fr.: Fr.) Quélet,; Regione Lombardia; Gennaio 2010; Foto e microscopia di Angelo Mariani. Loc. Arcene in giardino privato su strato di aghi di Abete, altezza 200 m s. l.m.. Pleurocistidi simili ai cheilocistidi. Epicute. Caulocute. Gaf presenti in tutte le strutture.
  2. Mycena aurantiomarginata (Fr.: Fr.) Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Mycenaceae Genere Mycena (Pers.) Roussel Sezione Luculentae Maas Geest. Sottosezione Elegantes Singer ex Maas Geest. Sinonimi Mycena elegans var. aurantiomarginata (Fr.) Cejp 1930 Mycena elegans (Pers.: Fr.) P. Kumm. 1938 Etimologia Dal latino aurantius = aranciato e marginatus = orlato, per il colore giallo-arancio dell'orlo delle lamelle. Cappello Diametro di 10-25 mm, conico-campanulato, poi piano, con umbone centrale, striato per trasparenza, superficie pileica liscia, pruinosa, con colorazioni bruno, grigio-bruno-olivastro, più marcato al centro, con il margine giallo-arancio. Lamelle Ascendenti, adnate o brevemente decorrenti con dentino, ventricose, strette, poco fitte, rugose a maturità, da biancastre-giallo pallido a giallognole con il filo lamellare arancio. Gambo 1-2 × 40-70 mm, esile, cilindrico, flessuoso, cavo, radicante, grigio-bruno, giallo-bruno, bruno, pruinoso, ricoperto sulla base, leggermente ingrossata, da peli bianco-giallastri. Carne Sottile, grigio-bruna, con odore e sapore non caratteristici. Habitat Fruttifica principalmente nei boschi di conifere (Pinus, Picea); più raramente sotto latifoglie. Commestibilità Non commestibile. Microscopia Spore 7,5-9,5(10) × 4-5 µm, da ellissoidali a cilindriche, amiloidi, con guttule. Basidi 25-34 × 6-8 µm, tetrasporici, claviformi. Cheilocistidi e Pleurocistidi 20-45 × 8-15 µm claviformi, ornati da escrescenze. Epicute formata da ife diverticolate, intrecciate, ramificate, con terminali più o meno claviformi. Caulocute simile alla epicute. Osservazioni Mycena aurantiomarginatasi identifica facilmente per il filo lamellare giallo-arancio e per il margine del cappello giallo-arancio. Specie simili Konrad (1931) asserisce, dopo numerose raccolte che M. aurantiomarginata e M. elegans sono la stessa specie. La sua affermazione è messa in dubbio da Geesteranus (1986) perché originalmente M. elegans Pers., viene descritta con lamelle "purpureo-caesii" (con filo purpureo), caratteristica che non si riscontra in M. aurantiomarginata. M. strobilinoides Peck , si differenzia per il filo lamellare rosso-arancio che contrasta con le lamelle giallastre. M. citrinomarginata Gillet, si riconosce macroscopicamente per le lamelle bianco-gialle,giallastre, con il filo lamellare giallo-citrino o giallo pallido. M. kurramulla Grgurinovic è specie australiana, si presenta con il cappello rosso vinoso, anche con riflessi brunastri, le lamelle soffuse di rosa e il filo lamellare rosso. Bibliografia GEESTERANUS, M., 1986. Conspectus of the Mycenas of the Northern Hemisphere. Sections Luculentae, Pterigenae, Carolinenses, and Monticola. Vol 5. ROBICH, G., 2003. Mycena d'Europa. Trento: Ed. AMB. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Angelo Mariani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMIMT. Mycena aurantiomarginata (Fr.) Quélet, Regione Lombardia, Gennaio 2010 , Foto e microscopia di Angelo Mariani. Loc. Arcene in giardino privato su strato di aghi di Abete, altezza 200 m slm, nell'erba. Lamelle con filo aranciato. Spore 7,5-9,5 × 4-5 µm amiloidi, le dimensioni sporali non sono effettuate da sporata. Basidi 25-34 × 6-8 µm. Filo lamellare con cheilocistidi.
  3. Mycena arcangeliana Bres.; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  4. Mycena arcangeliana Bres.; Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto di Mauro Cittadini.
  5. Mycena arcangeliana Bres.; Raduno in Sardegna; Foto di Felice Di Palma.
  6. Mycena arcangeliana Bres.; Raduno Sardegna; Novembre 2007; Foto di Mauro Cittadini.
  7. Mycena arcangeliana Bres. 1904 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Mycenaceae Sinonimi Mycena oortiana Hora 1960 Foto e Descrizioni Determinazione "confermata" da Giovanni Robich. Regione Lazio, Novembre 2006; Foto e commento di Mauro Cittadini.
  8. Mycena amicta (Fr. : Fr.) Quél.; Regione Lazio; Novembre 2005; Foto di Mauro Cittadini.
  9. Mycena amicta (Fr. : Fr.) Quél.; Regione Lazio; Novembre 2005; Foto di Mauro Cittadini. Campioni su strobo di Pinus pinea.
  10. Mycena amicta (Fr. : Fr.) Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Mycenaceae Foto e Descrizioni Regione Lazio, Parco Nazionale del Circeo; Novembre 2012; Foto di Mauro Cittadini. Responsabile di sindrome psilocibinica
  11. Mycena alcalina (Fr.: Fr.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Dicembre 2006; Foto di Massimo Mantovani.
  12. Mycena stipata Maas Geest. & Schwöbel 1987 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Mycenaceae Sinonimi Mycena alcalina (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1938 Foto di Mario Cervini.
  13. Phloeomana alba (Bres.) Redhead 2016 Tassonomia Ordine Agaricales Famiglia Porotheleaceae Tassonomia Mycena alba (Bres.) Kühner 1938 Foto e Descrizioni Piccolissima, su cortecce muschiate, a dispetto del nome diventa spesso color bruno grigio. Indispensabile verificare le spore tonde, i basidi bi-sporici e i cistidi lisci. Cappello 4-10 mm, piano -convesso, liscio, bianco striato radialmente di bruno. Lamelle decorrenti, rade, bianche. Gambo corto, bianco, liscio a base non bulbosa. Spore 6,7-8,2 × 6,7-7,5. Cistidi lisci. Su corteccia muschiata di Tiglio. Note nomenclaturali Specie descritta per la prima volta nell’anno 1915 dal micologo italiano Giacomo Bresadola, che gli diede il nome di Omphalia alba. In seguito, nell'anno 1938 il micologo francese Robert Kühner ricombinò la specie in Mycena alba, epiteto con cui il fungo fu largamente conosciuto. Nell'anno 2016 lo studioso Scott Alan Redhead, grazie a studi molecolari, ha inserito questa specie nel genere Phloeomana Redhead 2016. Questo genere si caratterizza per le spore e i tessuti dei carpofori ialini, lisci (traslucidi) e per i cheilocistidi poco differenziati. Bibliografia Index Fungorum. Index Fungorum no. 289. [Data di accesso: 01/09/2019]. Foto e descrizione di Mario Cervini.
  14. Mycena adscendens Maas Geest.; Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto di Mauro Cittadini.
  15. Mycena adscendens (Lasch) Maas Geest.; Regione Lazio; Ottobre 2009; Foto e descrizione di Mauro Cittadini. Basidio tetrasporico e spora. Cheilocistidi. Caulocistidi.
  16. Mycena adscendens Maas Geest. 1981 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Mycenaceae Sinonimi Mycena tenerrima (Berk.) Quél. 1872 Foto e Descrizioni Si tratta di una piccola e graziosa Mycena,appartenente alla Sez. Sacchariferae, diametro pileico in media di 3-4 mm. Cresce sulle corteccia di varie latifoglie, sia su alberi vivi che su ramuli e residui legnosi a terra. Basidioma completamente bianco, a volte con sfumature grigiastre, grigio-azzurrine sul pileo, interamente pruinoso, forforaceo, il cappello al tocco a volte risulta viscido ed un poco appiccicoso. Gambo sottile, flessuoso, tipicamente orizzontale nella prima parte poi ripiegato a 90 gradi per far assumere all'imenoforo la posizione geotropica, alla base c'è un piccolo bulbetto, dischetto basale sempre visibile. Dalla vicina Mycena corynephora Maas Geest. si distingue con sicurezza solo attraverso i caratteri microscopici, in particolare per la netta differenza dei cheilocistidi e dei caulocistidi. Microscopia Sporata bianca in massa, spore ialine al m.o., spesso con grossa guttula centrale, di forma variabile da ellissoidale a subglobosa con dimensione massima intorno ai 10 µm. Cheilocistidi numerosi, di forma clavata, fusiforme, con lunghe escrescenze apicali. Calucistidi polimorfi, cilindrico-flessuosi, moniliformi, diverticolati, teminanti con lunghe escrescenze filiformi. Basidi clavati, banali, mono- e bisporici, rispetto a quanto descritto da Giovanni Robich in "Mycena d'Europa" anche qualche tetrasporico. L'altra difformità rispetto alla descrizione di Robich, riguarda la presenza di spore globose, ma la peculiarità dei cheilocistidi e l'assenza dei grossi caulocistidi claviformi di Mycena corynephora Maas Geest, non lasciano molti dubbi interpretativi sull'identificazione. Regione Lazio; Ottobre 2009; Foto e descrizione di Mauro Cittadini.
  17. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Lazio, Gennaio 2013; Roma, Villa Pamphili; Foto di Mauro Cittadini.
  18. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Piemonte; Maggio 2010; Foto di Alessandro Remorini. Scopello (Vc) - m 650 s.l.m.
  19. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Aprile 2010; Foto di Massimo Mantovani.
  20. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Maggio 2008; Foto di Massimo Mantovani.
  21. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto di Mauro Cittadini. Cappello di soli 2 mm.
  22. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Aprile 2008; Foto di Emilio Pini.
  23. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Giugno 2007; Foto di Rensacca. Parco del Ticino, crescita su foglie marcescenti. Caratteri morfologici: cappello con dimensioni inferiori ad 1 cm, gambo giallastro soprattutto all’apice. Caratteri microscopici: spore uniguttulate 8.46 × 3.19; µm; Q=2.71.
  24. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Mycenaceae Sinonimi Marasmiellus acicula (Schaeff.) Singer 1951 Foto e Descrizioni Basidioma di piccole dimensioni, pileo di pochi mm, lievemente solcato, da conico campanulato ad emisferico o convesso a maturità, a volte con umbone leggermente accennato, di colore rosso-arancione acceso, più intenso all'apice, sfuma in toni più chiari, tendenti al giallo-arancione, verso il margine leggermente ondulato. Lamelle rade, adnate, nettamente distanziate fra loro, intercalate da lamellule, di colore giallo pallido o biancastro. Gambo esile, cilindrico, flessuoso e proporzionalmente lungo, di colore giallo, più intenso all'apice, pruinoso e ricoperto da una fitta lanugine biancastra alla base. Odore e sapore impercettibili. Cresce solitario od in pochi esemplari, in zone umide ed ombreggiate, su tronchi, rami o foglie marcescenti, spesso interrati, dalla tarda primavera fino all'autunno. Pur non rientrando nell'elenco delle Mycena velenose, è da considerarsi non commestibile e comunque, data la taglia minuta e l'inconsistenza della carne, privo di qualsivoglia interesse alimentare. Possibili confusioni potrebbero sorgere, per similitudine di forma, colore e taglia, con Rickenella fibula (Bull. : Fr.) Raithelh., che si distingue macroscopicamente per il pileo leggermente depresso all’altezza del disco, lamelle fortemente decorrenti ed anastomizzate, la colorazione del gambo tendente all’arancione, l’habitat, strettamente legato alla presenza di muschio, e la crescita decisamente più copiosa. Regione Lombardia; Maggio 2007; Foto di Massimo Biraghi. Su tronco ai bordi di un ruscello in bosco di latifoglie.
  25. Mycena abramsii (Murrill) Murrill 1916 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Mycenaceae Foto e Descrizioni Mycena con crescita lignicola su corteccia semi-interrata di Abete rosso, relativamente diffusa nel periodo primaverile. Colorazioni grigio-brunastre, gambo subliscio e base pubescente. La differenziazione, seguendo il nostro riferimento bibliografico, dalla sua sosia (M. aetites) richiede un'attenta visione microscopica sommata ai caratteri macroscopici ed ecologici. Regione Valle d'Aosta; Aprile 2013; Foto, descrizione e microscopia di Gianluigi Boerio. Basidi osservati sia bisporici che tetrasporici. Pleurocistidi molto scarsi più o meno di forma subcilindrica. Cheilocistidi più numerosi, di forme non tutte regolari alcuni con apice parzialmente allungato ma per la maggior parte come quello in foto. Pileipellis sub-tricodermica con ife superficiali di 2-3 µm rivestite da escrescenze diverticolate. Caulocistidi anch'essi con escrescenze. Per finire le spore, elemento insieme alla forma dei cistidi maggiormente caratterizzante la specie. Queste si presentano per lo più sub-cilindriche, spesso con leggero affossamento centrale e lunghezza che arriva dalle mie misure sino a 12,5 µm (4,8-5,9 × 9,9-12,5 µm). Osservazioni microscopiche a 1000× in immersione ad olio e Rosso Congo come liquido colorante su materiale fresco.
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza