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Archivio Micologico

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  1. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Friuli Venezia Giulia, Campoformido (UD); Ottobre 2013; Foto di Nicolò Parrino.
  2. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Friuli Venezia Giulia, Campoformido (UD); Settembre 2012; Foto di Nicolò Parrino.
  3. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Sardegna; Dicembre 2011; Foto di Franco Sotgiu.
  4. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Toscana; Novembre 2009; Foto di Alessandro Francolini. Dal TUTTO FUNGHI pag. 306: “Si tratta dell’unica Macrolepiota con ecologia tipicamente prativa. Facilmente riconoscibile per il gambo biancastro e quasi nudo, l’anello semplice e mobile, la cuticola tipicamente desquamata che disegna una tipica forma a stella sul cappello, il piede fortemente ingrossato e bulboso. Essendo la più piccola delle Macrolepiota (con un diametro pileico che eccezionalmente arriva ai 10 cm), presenta un anello in proporzione piccolo, semplice e facilmente caduco e potrebbe nei casi limite essere confusa con pericolose Lepiota; il buon odore (fungino) e sapore (dolce di nocciola) e, in particolare, la stabile presenza d in piede nettamente bulboso, aiutano enormemente nella delimitazione della specie. Può confondersi conMacrolepiota konradii che presenta gambo decorato e cappello a maturità desquamato quasi completamente; con Macrolepiota mastoidea, dal cappello tipicamente mammellonato e decorato da minutissime squame disoste in modo concentrico, con Leucoagaricus bresadolae, specie tossica, che cresce nei giardini, sempre associato a residui legnosi o di segatura, con viraggi arancio-rossastri alla sezione.” Su prato al bordo di una piccola pineta; presso Arliano, Mugello. Ornamentazione tipica del cappello. Gambo privo di particolari decorazioni, quasi liscio; con anellino semplice e con base bulbosa.
  5. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Marche; Ottobre 2009; Foto di Pietro Curti. Macro.
  6. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Sardegna; Ottobre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  7. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Sardegna; Ottobre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  8. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.
  9. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Lazio; Foto di Mauro Cittadini.
  10. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti. Tipica crescita in habitat prativo.
  11. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti. La caratteristica decorazione a forma stellata del cappello.
  12. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti. Buon commestibile, cresce nelle radure aperte dei boschi e nei prati e pascoli, periodo di crescita fine Estate-Autunno. Si distingue per la caratteristica forma a stella delle escoriazioni presenti sul cappello, bianco con un umbone centrale più scuro. Odore e sapore delicati, fungini, gambo facilmente separabile dal cappello, la base è fortemente bulbosa, anello scorrevole.
  13. Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser 1978 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Nome italiano Bubbola buona, bubbola di prato. Sinonimi Lepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871 Leucocoprinus excoriatus (Schaeff. : Fr.) Pat. 1900 Leucoagaricus excoriatus (Schaeff. : Fr.) Singer 1948 Cappello 4-7(10)cm, emisferico poi sempre più aperto ed infine disteso. Cuticola biancastra, grigia, ocracea o brunastra, più scura al centro spesso umbonato. Con lo sviluppo del cappello la cuticola si ritrae, frammentandosi all'orlo e lasciando intravedere il derma sottostante più chiaro, serico e lucente, margine spesso fioccoso. A maturità le squame disegnano sul cappello una caratteristica decorazione più o meno a raggi, stellata. Lamelle alte, sottili, fitte, libere al gambo, agevolmente separabili, bianche poi sempre più crema a maturazione, imenio presentante numerose lamellule. Gambo 4-9 × 0,5-1,5 cm, biancastro a volte con aloni rosati o gialli ocracei, liscio o leggermente tormentoso, privo di decorazioni e disegni visibili, fibroso, midolloso e presto vuoto. Cilindrico per poi allargarsi al piede tipicamente a bulbo come in tutte le Macrolepiota. Anello semplice, mobile, disposto generalmente in posizione mediana sul gambo o nel terzo superiore, membranoso, biancastro e ingrossato al bordo più scuro e smerlettato. Carne Bianca con colore persistente, coriacea e fibrosa quella del gambo, tenera e compatta quella del cappello, odore gradevole fungino, sapore dolce di nocciola. Habitat In estate, ma soprattutto in autunno, gregaria o a grandi gruppi, nei terreni incolti ed in quelli coltivati, nei prati e pascoli sommitali, lungo i sentieri, nelle radure boschive, al margine delle boscaglie. Commestibilità e tossicità Ottimo commestibile. Utilizzare soltanto i cappelli, i gambi coriacei e quindi indigesti devono essere scartati. Osservazioni Facilmente riconoscibile per il gambo biancastro e quasi nudo, l'anello semplice e mobile, la cuticola tipicamente desquamata, che disegna una tipica forma stellata sul cappello, il piede fortemente ingrossato bulboso. Specie simili In letteratura scientifica sono descritte numerose forme e varietà attribuite a diverse entità di questa multiforme specie. La variabilità in tutte le Macrolepiota è talmente spinta che per assurdo descrivendo con dovizia di particolari ogni singola raccolta, si potrebbe arrivare a giustificare per differenze macro e micro la creazione di innumerevoli "nuovi" taxa. Essendo la più piccola delle Macrolepiota, presenta un anello in proporzione piccolo, semplice e facilmente caduco e potrebbe nei casi limite essere confusa con pericolose Lepiota, il buon odore e sapore e in particolare la stabile presenza di un piede nettamente bulboso aiutano enormemente nella delimitazione della specie. Può confondersi con Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) M.M. Moser, che presenta gambo decorato e cappello a maturità desquamato, con Macrolepiota mastoidea (Fr. : Fr.) Singer, dal cappello tipicamente mammellonato e decorato con minutissime squame disposte in modo concentrico. Non confonderla con Leucoagaricus bresadolae (Schulzer) Bon & Boiffard, tossica, che cresce nei giardini, è sempre associata a residui legnosi o di segatura, con viraggi arancio rossastri alla sezione. Curiosità Si tratta dell'unica Macrolepiota con ecologia tipicamente prativa. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Sardegna; Ottobre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  14. Macrocystidia cucumis (Pers. : Fr.) Joss.; Regione Lombardia; Dicembre 2014; Foto Di Massimo Biraghi.
  15. Macrocystidia cucumis (Pers. : Fr.) Joss.; Regione Marche; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Forte odore di cetriolo, dopo alcune ore odore netto di pesce. Pileo. Un particolare della lamelle.
  16. Macrocystidia cucumis (Pers. : Fr.) Joss.; Regione Friuli Venezia Giulia; Novembre 2009; Foto di Nicolò Parrino.
  17. Macrocystidia cucumis (Pers. : Fr.) Joss.; Regione Lombardia, Crespi d'Adda; Novembre 2010; Foto e microscopia di Angelo Mariani. Ritrovamento in un giardino pubblico sotto Pino. Spore, 8-9 × 3,8-4,5 µm. Cheilocistidi imeniali sul filo lamellare. Cistidi imeniali, lunghi fino a 100 µm.
  18. Macrocystidia cucumis (Pers. : Fr.) Joss.; Regione Lombardia; Maggio 2010; Foto e microscopia di Angelo Mariani. Spore ellissoidali 8-9.5 × 3,7-4,3 µm. Cistidi imeniali lanceolati 60-100 × 17-22 µm.
  19. Macrocystidia cucumis (Pers. : Fr.) Joss.; Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Gianluigi Boerio.
  20. Macrocystidia cucumis (Pers.: Fr.) Joss. 1934 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Marasmiaceae Foto e Descrizioni Funghetti di taglia minuta ritrovati sotto Pseudotsuga menziesii. Cappello marrone, più chiaro e striato verso il bordo più scuro al disco, lamelle beige, gambo marrone nerastro alla base, più chiaro nella parte alta. L'odore è forte di cetriolo, poi arriva una nota come di pesce o di salmastro, confermata anche da Luigi Minciarelli. Caratteristici della specie sono i cheilocistidi e i caulocistidi a lancetta di dimensioni veramente enormi. Regione Umbria; Dicembre 2009; Foto di Tomaso Lezzi. Spore ellittiche 8,8-11,2 × 4,5-5,5 µm. Cheiloistidi enormi 73-88×17-22 µm. Anche i caulocistidi hanno dimensioni veramente grandi 52-80 × 17-25 µm. GAF abbondanti osservati nei tessuti del gambo.
  21. Lysurus mokusin (L. : Pers.) Fr. 1823 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Phallales Famiglia Phallaceae Foto e Descrizioni "La volva è rimasta nel terreno, lo sporoforo evidenzia uno stipite rosato e a sezione poligonale, si vedono le nervature longitudinali che delimitano le facce." Maggio 2007; Foto e commento di Emilio Pini. Spore 3,5-4,6 x 1,4-1,9 micron
  22. Lysurus cruciatus (Lepr. & Mont.) Henn. 1902 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Phallales Famiglia Phallaceae Sinonimi Anthurus australiensis (Cooke & Massee) E. Fisch. 1893 Anthurus cruciatus (Lepr. & Mont.) E. Fisch. 1900 Aserophallus Cruciatus Lepr. & Mont. 1845 Lysurus australiensis Cooke & Massee 1889 Specie simili Lysurus mokusin (L.) Fr., si riconosce per il gambo con costolature in sezione tonda, non a sezione circolare come Lysurus cruciatus. Regione Lombardia; Maggio 2012; Foto e commento di Sergio Mombrini.
  23. Lyophyllum subglobisporum Consiglio & Contu, Regione Lazio, Novembre 2010, Foto di Mauro Cittadini.
  24. Lyophyllum subglobisporum Consiglio & Contu 2001 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Lyophyllaceae Genere Lyophyllum Sezione Difformia Subsezione Difformia Foto e Descrizioni Ritrovamento di Castelfusano, sotto Quercus ilex e Pinus pinea, sul bordo del sentiero. Crescita di più esemplari vicini, ma non connati, né cespitosi, consistenza elastica, ma non cartilaginea, cappello marrone, lamelle bianche non annerenti, gambo marrone più chiaro del cappello, odore e sapore neutri, sporata bianca. Spore non amiloidi, cianofile, globose, subglobose, cortamente ellissoidi, 4,8-5,8 × 4,2-5 µm, Qm = 1,16, filo della lamella fertile, con peli cistidiali; basdi tetrasporici lunghi 40 µm ca. cuticola con pigmento intraparietale cioè compreso nello spessore delle pareti delle cellule, GAF abbondanti e di grandi dimensioni. Simile al Lyophyllum decastes, che ha le spore globose. Regione Lazio, Novembre 2010, Foto di Tomaso Lezzi. Particolare delle lamelle. Spore non amiloidi in Melzer. Spore cianofile in blu cotone lattico a caldo. Peli cistidiali sul filo della lamella. Basidi e basidioli in Floxina. Basidi e basidioli in Floxina. Pigmento intraparietale nelle ife della cuticola, osservazione in acqua. GAF abbondanti e di grandi dimensioni nelle ife della cuticola, osservazione in acqua.
  25. Lyophyllum semitale (Fr.) Kuhn. 1938 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Lyophyllaceae Foto e Descrizioni La prima foto risale allo scorso anno. Ritrovamento ripetuto ques'anno, il che ha permesso di approfondire lo studio dei caratteri. Portamento Entolomoide, lamelle chiare nei giovani esemplari ma che tendono ad imbrunire con l'età e nettamente annerenti alla manipolazione. Anche il gambo è nettamente annerente alla manipolazione. Carne elastica, odore e sapore nettamente farinaceo. Regione Lazio; Novembre 2012; Foto e commento di Felice Di Palma. Spore (6,49)6,52-7,52(7,83) × (4,16)4,25-4,90(5,06) µm in acqua. Spore in Lugol. In blu cotone lattico a caldo e successivo lavaggio con cloralio idrato. Sul filo lamellare non ho rilevato cheilocistidi. Basidi tetrasporici. GAF scarsi ma presenti.
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