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Archivio Micologico

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  1. Inocybe hirtella Bres.; Regione Lombardia; Novembre 2013; Foto, commento e microscopia di Sergio Mombrini. Rinvenuta in un boschetto planiziale di latifoglie (Farnia misto Robinia), questa Inocybe di piccole dimensioni con pileo dai toni ocra-giallastri, gambo biancastro con piccolo bulbo basale e carne dall’odore gradevole come di mandorle amare, basidi principalmente tetrasporici. Quadro microscopico: A-Cheilocistidi B-Pleurocistidi C-Basidi D-Caulocistidi. Spore e misure sporali: (7,5)8,1-9,7(10,1) × (4,5)4,7-5,6(5,8) µm.
  2. Inocybe hirtella Bres. 1884 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inocybe Sezione Spendentes Sottosezione Subbrunneinae Sinonimi Inocybe langei sensu Lange 1938 Inocybe hirtella var. bispora Kuyper 1986 Etimologia Da hirtus = ispido, per la presenza di minuti aculei. Cappello 2-3 cm, inizialmente conico-convesso, poi convesso-appianato, mai disteso, con umbone ottuso generalmente non molto pronunciato, finemente squamoso, spesso glabro con tempo secco. Superficie pileica fibrillosa, moderatamente dissociata, colorazioni su toni giallo-paglierino, giallo-ocraceo,anche con sfumature fulve, fino al bruno-giallastro in vecchiaia. Lamelle Mediamente fitte, adnate o leggermenti decorrenti con dentino al gambo, di colore giallo-paglierino in gioventù, poi giallo-ocra, infine olivastre per il deposito delle spore, filo più chiaro e finemente dentellato. Gambo 3-4 × 0,3-0,5 cm, cilindrico con base leggermente ingrossata ma non bulbosa, leggermente striato longitudinalmente, pruinoso per tutta la lunghezza, colorazioni di fondo giallo-ocra pallide, con riflessi carnicini più evidenti all'apice. Carne Compatta, soda, biancastra nel cappello, con leggere sfumature rosate nella parte alta del gambo, sapore da mite a leggermente amarognola, odore che ricorda quello delle mandorle. Habitat Distribuita in varie tipologie di habitat, abbastanza comune e tendenzialmente legata a Latifoglie, in particolare Fagaceae. Microscopia Spore amigdaliformi, anche un poco ellittiche (subamigdaliformi) (8) 9-10 (11) × 5-6 (6,5) µm, lisce. Basidi banali, in maggioranza tetrasporici, presenti in minor numero anche bisporici. Cistidi imeniali 40-60 × 10-12 µm, spessore della parete 1,5-2,5(3) µm. Caulocistidi dell'apice e della metà del gambo 40-55 × 12-16 µm. Caulocistidi della base del gambo 30-58 × 12-16(18) µm. Reazione ammoniacale positiva. Commestibilità e Tossicità Tossico, responsabile di sindrome muscarinica. Osservazioni Inocybe hirtella Bres. è specie di piccole dimensioni caratterizzata dal cappello con toni che vanno dal giallo-ocra al giallo-brunastro, lamelle pallide in gioventù, olivastre in maturazione, gambo non propriamente bulboso, pruinoso, giallognolo con sfumature rosate, odore come di mandorle amare. Spesso confusa con specie similari può essere determinabile in base ai caratteri microscopici anche se questi caratteri a volte sono difficili da rilevare. Il particolare odore, a detta di alcuni Autori, sembrerebbe essere un deterrente che permette una agevole separazione. Inocybe hirtella var. bispora Kuyper si differenzierebbe per avere i basidi con due sterigmi e di conseguenza spore di dimensioni superiori: (9) 10-11,5 (12) µm, fattore che non ha nessun valore a livello tassonomico e quindi questo taxa è da considerare solamente come sinonimo di Inocybe hirtella. Specie simili Inocybe scabella var. minor Kühner viene descritta con colorazioni pileiche con toni beige-fulvo chiaro con decolorazioni fino al biancastro al margine del cappello, cistidi imeniali fusiformi lunghi fino 80-90) µm, cheilocistidi simili ma con lunghezza maggiore, odore leggermente spermatico. Inocybe subhirtella Bon presenta sfumature rossastre al gambo e nella carne, odore spermatico alla raccolta, poi che ricorda il pane. Inocybe langei Heim ha odore spermatico, carne biancastra, gambo bianco-giallastro senza toni rosati, spore subagmidaliformi 6-8(9) × 4,5-5,5 µm, caulocistidi fino al terzo inferiore. Inocybe pholiotinoides presenta toni ocra aranciati, gambo rossastro verso la base, odore spermatico, caulocistidi slanciati, con collo stretto, lunghi fino a 85-90 µm. Doveroso ricordare che Th.W. Kuyper nella sua "Revision of the Genus Inocybe in Europe" (1986) tende a sinonimizzare I. muricellata Bres. con I.scabella e I. scabella var. minor Hühner = I.scabelliformis Malencon = I. pholiotinoides Romag. = I. hirtelloides sensu Jacoboson, diversamente da quanto M. Bon afferma nella sua "Clé monograpique du Genre Inocybe" in Document Mycologique (1997). Anche recemente Bizio & Marchetti, "revisione delle Inocybe dell'Abate Bresadola" (attraverso gli autori successivi e revisione di materiale d'erbario), seconda parte boll. G.M.R. n° 40 (2):125-144 anno 1998, non concordano con la riunificazione di Kuyper, analogamente E. Ferrari, in "Inocybe alpine e subalpine" della collana "Fungi non delineati" ritiene di tenere separate le specie. Conclusioni Ci troviamo davanti ad un caso di interpretazione tassonomica in parte complessa in relazione alle specie che ruotano attorno al taxon di Bresadola, entità che potrebbero far nascere dubbi determinativi e tassonomici. Inocybe hirtella Bres. è stata descritta dai vari Autori nel corso degli anni con caratteri abbastanza conformi al Tipus. Alcune "diversità" possono essere riscontrate nelle dimensioni degli sporofori, le colorazioni e/o decorazioni del pileo e in qualche caso per il diverso odore. Nella diagnosi originale G. Bresadola (Fungi Tridentini) definisce, per esempio, il colore del cappello "flavo stramineus" basandosi sulle raccolte da lui effettuate e in habitat notoriamente "Trentini". Nell'evoluzione della ricerca micologica analoghi ritrovamenti fatti in habitat diversi, quindi con diversa tipologia di vegetazione e substrato di crescita, le colorazioni pileiche possono assumere ora toni più chiari, ora più scuri, come avviene generalmente in tutte le altre specie. Anche le caratteristiche organolettiche possono essere state diversamente interpretate considerando che la percezione olfattiva può essere diversa da individuo a individuo (memoria olfattiva). M. Bon descrive I. hirtella var.hirtella con un cappello fibrilloso, un poco squamoso con l'età verso il margine, gambo biancastro con toni carnicini verso l'apice, spore 8-10(15) × 5-8,5 µm considerando anche I. hirtella var. bispora. Th.W. Kuyper la descrive con cappello ocraceo, giallo-brunastro, fibrilloso-squamoso, moderatamente escoriato con l'età, gambo giallo pallido, con toni arancio-ocracei alla sommità, impallidente verso la base, spore 8-10,5 × 5-6 µm (fino a 13,5 × 7,5 µm per I.hirtella var. bispora). E. Ferrari recentemente (Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI - 2006) descrive la specie di G. Bresadola con un cappello con colorazioni pileiche variabili, da paglierine a fulve-giallognole, la superficie fibrillosa e non completamente dissociata, minutamente squamosa a partire dall'apice, affermando che queste caratteristiche possono non essere presenti con tempo secco, il gambo finemente striato, interamente pruinoso, superficie pallida con toni rosato-carnicini nella parte medio alta, spore da subagmidaliformi a agmidaliformi 8-10(11) × 5-6(6,5) µm. Quest'ultima descrizione risulta molto simile al ritrovamento Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. Documents Mycologiques 27 , 105: 1–51. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Ed. Candusso. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. I. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of Subgenus Inocybe.Persoonia. Vol. 3. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Sardegna, Località Montiferru; Novembre 2009; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. In Cerreta. Spore amigdaliformi, anche un poco ellittiche (subamigdaliformi) (8) 9-10 (11) × 5-6 (6,5) µm, lisce. Basidi banali, in maggioranza tetrasporici. Cistidi imeniali con cristallizzazioni apicali (lamprocistidi), 40-60 × 10-12 µm, parete spessa 1,5 -2 (3) µm. Reazione positiva con Ammoniaca 6%. Caulocistidi della parte apicale del gambo abbondanti 40-55 × 12-16 µm pressochè uguali ai cistidi imeniali. Caulocistidi a metà del gambo, della stessa misura e conformazione di quelli apicali. Caulocistidi della base del gambo, molto più radi, 30-58 × 12-16 µm.
  3. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Puglia, litorale Lesina Marina; Novembre 2014; Foto di Raffaele Mininno.
  4. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Inocybe sabulicola, con cappello e gambo feltrati. Un particolare del cappello. Un particolare delle lamelle.
  5. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Ottobre 2007; Foto di Tomaso Lezzi. Particolare del cappello tomentoso.
  6. Inocybe heimii Bon; Regione Toscana; Novembre 2007; Foto di Federico Calledda.
  7. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Ottobre 2005; Foto di Tomaso Lezzi. Castelfusano, ritrovamento sotto Lecci, cappello con piccole scagliette, gambo peloso con un tipico anello feltrato. Particolare delle scagliette del cappello. Particolare del gambo con l'anello feltrato. Filo lamellare chiaro. Si notano i granelli di sabbia dell'ambiente retrodunale attaccati alla base del gambo.
  8. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Gianni Pilato.
  9. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Mauro Cittadini.
  10. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Mauro Cittadini.
  11. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav. 2019 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Mallocybe Sezione Terrigenae Sinonimi Inocybe heimii Bon 1984 Cappello Inizialmente convesso poi piano, depresso al centro, dove, col tempo umido, mostra una certa igrofaneità. Gambo Fusoide, fibrilloso, lanuginoso. Si riconosce facilmente per la presenza di un velo abbondante, cortiniforme ed appressato a maturità, nella zona anulare del gambo. Carne Con odore leggero, vagamente terroso. Habitat Molto comune e presente dalla riva del mare sino alla macchia ed alla lecceta. Spesso rinvenuta sotto od in prossimità di cespugli di Cistus incanus e Cistus salviaefolius. Commestibilità Velenosa, come tutte le Inocybe, responsabile della sindrome muscarinica. Regione Lazio; Anno 2004; Foto di Mauro Cittadini.
  12. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Parco di Monza; Novembre 2014; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Si riconosce abbastanza agevolmente sul campo per le colorazioni pileiche bianco sporco con riflessi lievemente ocracei oltre che per la presenza di residui del velo biancastro e il gambo sfumato di rosa. Microscopicamente presenta cistidi imeniali con cristalli di Ossalato di Calcio all'estremo apice e caulocistidi osservabili fin alla base del gambo e per le spore con gibbosità poco pronunciate. Microscopia Spore. N° Long. Larg. Q Moy 8,36 5,31 1,58 Min 7,16 4,68 1,37 Max 10,08 6,59 1,74 Media 8,20 5,22 1,60 N° Long. Larg. Q Moy 8,14 5,06 1,61 Min 7,07 4,37 1,44 Max 9,51 5,85 1,79 Media 8,11 5,08 1,61 Lxl: N = 31; dMd; (7,07)7,34-7,65-9,04(9,51) x (4,37)4,58-5,07-5,53(5,85 Qm = 1,61. Osservazione 400×. Osservazione 1000×. Cheilocistidi. N° Long. Larg. Moy 50,20 15,47 Min 40,35 12,64 Max 64,63 18,41 Osservazione 200×. Osservazione 400×. Osservazione 1000×. Pleurocistidi identici ai cheilocistidi. Osservazione a 400×. Caulocistidi apicali molto numerosi e con cellule caulinari (paracaulocistidi) un poco più lunghi dei cistidi imeniali. N° Long. Larg. Moy 65,80 15,78 Min 49,21 12,98 Max 78,25 18,87 Osservazione a 400×. Caulocistidi della base del gambo. Osservazione a 400×.
  13. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Luglio 2006; Foto e commento di Federico Calledda. Cappello color nocciola chiaro con sfumature carnicine verso il margine con umbone leggermente pruinoso. Lamelle smarginate, adnate, di colore grigio/beige chiaro nei giovani esemplari poi bruno-olivaceo. Gambo pressochè concolore al cappello, pruinoso e con bulbo basale leggermente marginato. Carne biancastra o leggermente sfumata di carnicino, insapore e con odore appena acidulo (spermatico?).
  14. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi. Caulocistidi della parte apicale del gambo con paracistidi presenti, 40-60 × 10-16 µm. Osservazione 100×. Osservazione 200×. Osservazione 1000×. Caulocistidi metà gambo fino a 70-75 µm, con paracaulocistidi. Caulocistidi della base del gambo analoghi ai precenti. Osservazione 400×. Osservazione 1000×.
  15. Inocybe grammata Quél.; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi. Microscopia Spore (8)9-10(11) × 6-7 µm, gibbose-angolose con protuberanze poco accentuate. Filo lamellare 400×. Osservazione 1000×, Cheilocistidi 40-60 × 12-20 µm, parete fino a 4-5 µm, generalmente fusiformi con cristalli all'apice negli elementi emergenti dal filo lamellare. Pleurocistidi generalmente analoghi ai cheilocistidi, o debolmente più stretti (16 µm).
  16. Inocybe grammata Quél. 1880 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Marginatae Sottosezione Oblectabiles Sinonimi Astrosporina grammata (Quél.) Lebedona 1949 Etimologia Dal Greco Grammé = linea, segno, per il disegno del cappello. Cappello Di piccole-medie dimensioni, conico-campanulato nei giovani esemplari, poi piano convesso, moderatamente appianato in vetustà, presenza di un umbone ottuso. Superficie pileica generalmente liscia, specie nella zona discale, finemente fibrillosa altrove, leggermente rimosa al margine con l'età, colorazioni su toni bianco-grigiastri, grigio-beige chiaro, nocciola chiaro, con sfumature rosate (carnicine), ricoperta inizialmente da un velo bianco-grigiastro, più evidente al disco. Imenoforo Lamelle adnate o leggermente decorrenti per dentino, sinuose-smarginate, più o meno ventricose, mediamente larghe e abbastanza fitte, di colore bianco sporco nei giovani basidiomi, poi su toni grigio-beige, infine ocracee a maturazione, filo intero da biancastro a concolore. Gambo Cilindrico con la base teminante con un bulbo a volte marginato, superficie interamente pruinosa, liscio o percorso da leggere striature longitudinali, di colore biancastro in gioventù, poi su tonalità ocra-rosate, subconcolore al cappello in maturazione. Carne Biancastra, concolore alla superficie, odore subspermatico, un poco rafanoide, sapore inizialmente mite, poi acidulo-astrigente, un poco amarognolo. Habitat Ritrovata in un parco pubblico tra l'erba e foglie spezzettate in zona umida e muscosa sotto latifoglia, precisamente ai bordi di un filare di Carpino e Quercia sp. (cultivar). In letteratura viene data come fruttificante sia sotto conifere che latifoglie. Microscopia Spore (8)9-10(11) × 6-7 µm, gibbose-angolose con protuberanze poco accentuate. Basidi banali, tetrasporici. Cheilocistidi 40-60 × 12-20 µm, parete fino a 4-5 µm, generalmente fusiformi con cristalli all'apice negli elementi emergenti dal filo lamellare. Pleurocistidi generalmente analoghi ai cheilocistidi o più stretti (16 µm) Caulocistidi 40-60 (75) × 10-16 µm, presenti su tutta la lunghezza del gambo frammisti a paracistidi. Commestibilità e Tossicità Tossica, provoca sindrome muscarinica Osservazioni Inocybe grammata è specie riconoscibile sul campo per via della presenza di velo biancastro che, specie in gioventù, è ben osservabile sul cappello, per le tonalità pileiche da bianco sporco a ocra chiaro sempre con sfumature rosate e la base del gambo provvista di un bulbo ben evidenziato, a volte anche marginato. Microscopicamente osserviamo una conformazione sporale con gibbosità poco pronunciata, la presenza di caulocistidi su tutta la lunghezza del gambo frammisti a paracaulocistidi, osservabili specialmente dalla metà gambo verso la base. In letteratura è stata descritta un'entità molto simile in terra Americana sotto il taxa di Inocybe albodisca Peck (1897), entità considerata da alcuni Autori, tra cui Vauras (1997), come sinonimo posteriore. Altri Autori specialisti, tra cui M. Bon (1998) e Moénne Loccoz et al (1990) la ritengono specie a sè stante per via delle spore più piccole e per l'assenza di tonalità rosate. Nella Micologia contemporanea E. Ferrari (2006) i molteplici aspetti con cui si presenta Inocybe grammata, peculiarità che troverebbero corretta la sinonimia con la specie di Peck, con l'alternativa di possibili forme ascritte. Specie simili Tra le specie con colorazioni pileiche simili troviamo in letteratura Inocybe olida Maire, macroscopicamente identificabile per l'assenza di velo evidente sul cappello, colorazioni pileiche su toni ocra più carico, gambo completamente bruno-ocraceo a maturazione, odore mielato-floreale, quindi non spermatico o rafanoide. Microscopicamente presenta spore con tubercoli evidenti, assenza di paracistidi. Inocybe umbratica Quél. ha colorazioni pileiche bianco puro, solo in maturazione appena sporcate di giallognolo-ocra chiaro, assenza di velo evidente, lamelle biancastre, gambo di aspetto ceraceo. Microscopicamente si differenzia per le spore più piccole con protuberanze evidenti, oltre che per i cistidi imeniali più corti e con parete molto spessa. Inocybe obsoleta Romagnesi = Inocybe fastigiata fo. argentata Kühner (1956) = Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm., quest'ultimo taxa prioritario secondo il riferimento tassonomico adottato per questo Genere (Cabi-Index Fungorum), possiede un portamento più esile, cappello con margine rimoso e microscopicamente diversa per via delle spore liscie. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous-genre Clypeus Britz. = Genre AstrosporinaSchroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi[/i]. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. MARCHETTI M & FRANCHI P., 2005. Studi sul Genere Inocybe. II. Le raccolte di Vinchiaturo (CB). Pagine di Micologia n. 23. Atti del 54° Comitato Scientifico Nazionale A.M.B., Sessione autunnale, Vinchiaturo (CB) Centro Studi Micologici. MOÈNNE-LOCCOZ, P., POIRIER, J. & REUMAX, 1990. Inocybes critiquables et critiqués. Fungorum rariorum icones colorate. Pars XIX: 3-55. Ed. Cramer, J., Stuttgart-Berlin. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. VAURAS, J., 1997. Finnish records on the genus Inocybe (Agaricales). Three new species and I. grammata. Karstenia 37: 35-56. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Filago, parco del basso corso del Brembo; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi.
  17. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lazio; Dicembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Una delle poche Inocybe facilmente riconoscibili macroscopicamente grazie al suo carattere dell'arrossamento. Particolare dell'arrossamento sul cappello. Particolare delle lamelle. Particolare della base del gambo.
  18. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lazio; Novembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Una Inocybe arrossante.
  19. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lazio; Dicembre 2008; Foto di Mauro Cittadini.
  20. Inocybe godeyi Gillet; Regione Lombardia; Giugno 2008; Foto di Federico Calledda.
  21. Inocybe godeyi Gillet 1876 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inocybe Sezione Laticiferae Serie Haemacta Sinonimi Inocyve godeyi var. rufescens Cooke 1909 Inocybe rickenii Kallenb. 1921 Etimologia Da nome proprio. Cappello Di piccole medie dimensioni (1,5 -3,5 cm), inizialmente conico-campanulato, presto convesso, infine piano, con presenza di un umbone generalmente ben pronunciato, ma a volte anche poco evidente. Superficie pileica di aspetto compatto in gioventù, sviluppandosi decorata da piccole squame che partono da circa metà raggio, margine inizialmente regolare e leggermente involuto nei giovani esemplari, disteso o leggermente inflesso in vetustà. Colorazioni su tonalità crema-fulvo, beige con sfumature aranciate che con il tempo diventano fulvo rossastre, arrossano evidentemente alla manipolazione o per l'età. Lamelle Mediamente fitte, intramezzate da numerose lamellule di lunghezza variabile, abbastanza larghe, ventricose, adnate al gambo o appena uncinate. Di colore inizialmente biancastre, ocra-bruno chiaro a maturazione, filo più chiaro e finemente eroso, si macchiano di rossastro al tocco. Gambo Generalmente cilindrico, appena ricurvo verso la base, terminante con un bulbo marginato, ricoperto per tutta la sua lunghezza da una moderata pruinosità; biancastro in gioventù, poi ocra-fulvastro, subconcolre al cappello, rimane una fascia biancastra vicino all'inserzione con il cappello, arrossa intensamente al minimo contatto e per vetustà. Carne Abbastanza compatta, da biancastra a arrossante più o meno intensamente alla sezione, fibrosa, sopratutto nel gambo. Odore spermatico o leggermente di muffa. Habitat Fruttifica in gruppetti, raramente isolato, dalla fine primavera a tutto autunno sotto latifoglia prediligendo i terreni con matrice calcarea. Specie localmente comune ma poco distribuita nella nostra penisola. Microscopia Spore 10-13(15) × 6-7 µm, da subagmidaliformi ad ellissoidali, spesso con apice ogivale strettamente conico. Basidi banali, clavati. Cistidi imeniali 45-75 × 12-26 µm, fusiformi, subfusiformi , ventricosi, subovati, pareti larghe 1,5-2,5 µm, spesso con evidenti cristalli di Ossalato di calcio. (muricati). Caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo, generalmente più piccoli dei cistidi imeniali. Paracistidi e paracaulocistidi generalmente clavati. Commestibilità e tossicità Tossica, come tutto il genere Inocybe è ritenuta responsabile della Sindrome Muscarinica. Osservazioni Inocybe godeyi è una delle poche rappresentanti di questo genere che è possibile riconoscere sul campo, caratteristiche fondamentali per la sua delimitazione sono le colorazioni pileiche ocra-fulvastre con riflessi aranciati, il marcato arrossamento di tutto il basidioma, il gambo che termina con un evidente bulbo marginato e le lamelle con filo eroso e biancastro. Specie simili Si può confondere ad una prima analisi superficiale con altre Inocybe arrossanti: Inocybe pudica Kühn. macroscopicamene presenta un basiodioma con colorazioni da biancastre a crema chiaro, il gambo, biancastro, appena ingrossato verso la base (pseudobulboso). Microscopicamente evidenzia caulocistidi esclusivamente sommitali. Inocybe patouillardii Bres. si riconosce macroscopicamente per le grandi dimensioni, la superficie del cappello di aspetto rimoso, il gambo cilindrico con base regolare o solo leggermente allargata e sopratutto per l'odore fruttato o floreale, un poco acidulo in vecchiaia. Microscopicamente evidenzia cistidi imeniali per lo più cilindrici o subclavati e privi di cristalli di Ossalato di calcio e proprio per queste caratteristiche è inserita nel sottogenere Inosperma, sezione Rimosae, sottosezione Rimosinae. Bibliografia ALESSIO, C.L. & REBAUDENGO E., 1980. Inocybe, in G. Bresadola. Iconographia Mycologica. Vol. 29. Trento. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 2ème Partie: sous-genre Inocybe = Inocybium (Earle) Singer. Documents Mycologiques 27, 108: 1-77. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 1ère Partie: sous-genre Inosperma Kühner. Documents Mycologiques 27, 105: 1-51. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. 1. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of SubgenusInocybe.Persoonia. Suppl. Vol. 3. Rijksherbarium. Dfl. 109., Leiden. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Boschetto planiziale del basso corso del fiume Brembo, Osio Sotto; Maggio 2010; Foto di Massimo Mantovani . Foto di Massimo Biraghi. Foto di Massimo Biraghi. Particolare del bulbo marginato. Foto di Angelo Mariani. Particolare delle lamelle. Microscopia Foto e osservazioni di Angelo Mariani. Spore 10-13(15) × 6-7 µm, da subagmidaliformi ad ellissoidali, spesso con apice ogivale strettamente conico. Cistidi imeniali 45-75 × 12-26 µm, fusiformi, subfusiformi , ventricosi, subovati, pareti larghe 1,5-2,5 µm, spesso con evidenti cristalli di Ossalato di calcio. (muricati), cheilocistidi, numerosi sul filo lamellare. Visione dei cheilocistidi e pleurocistidi 400×. Cistidi imeniali 45-75 × 12-26 µm, fusiformi, subfusiformi , ventricosi, subovati, pareti larghe 1,5-2,5 µm, spesso con evidenti cristalli di Ossalato di calcio. (muricati). Cheilocistidi numerosi sul filo lamellare. Si sono osservati alcuni cheilocistidi più lunghi della norma. Pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi. Caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo.
  22. Inocybe glabrodisca P.D. Orton 1960 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Cortinatae Sottosezione Napipedinae Descrizione Cappello di piccole medie dimensioni, inizialmente subgloboso-campanulato, poi convesso, infine appianato e con un largo umbone ottuso. La superficie pileica si presenta liscia, di aspetto compatto al disco, in maturazione tende a diventare leggermente rimosa per la lacerazione dei tessuti in prossimità del margine. Colorazioni pileiche ocra-brunastre, bruno scuro al disco dove si possono intravedere i residui della cortina biancastra, schiarente verso il margine. Lamelle da adnate a subdecorrenti, mediamente fitte, di colore inizialmente biancastre, poi crema-ocracee, filo concolore, più chiaro in vecchiaia. Gambo slanciato, cilindrico o appena ricurvo alla base, generalmente appena allargato o sub-bulboso, pruinoso all'apice, fibrilloso altrove, di colore bianco sporco in gioventù, diventa ocraceo in età adulta. Carne fibrosa, biancastra o leggermente crema nella parte corticale del gambo, odore leggermente spermatico. Microscopia Spore 7,34-9,43 × 5,06-6,90 µm, in media 8,44 × 5,79 µm, nodose con protuberanze arrotondate e ben evidenziate. Basidi, banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi (50) 60-70 (80) × (14) 15-20 (25) collo 7-9 (12) µm. Parete spessa 1,2-2,10 µm. da subfusiformi a lageniformi con a volte il ventre allargato, presenza o non di cristalli di Ossalato di Calcio. Pleurocistidi (50) 60-80 (90) × (12) 14-18 (20) µm collo 7-10 (11) µm. in maggior parte fusiformi, a volte con ventre allargato ma non così spesso come nei cheilocistidi. Presenza di abbondanti paracistidi subglobulosi o piriformi. Caulocistidi assenti o sostituiti da peli cistidiali allargati alla base. Giunti a Fibbia presenti in tutte le strutture. Commestibilità/Tossicità Tossico, responsabile della Sindrome muscarinica. Osservazioni Specie poco comune se non addirittura rara e spesso assoggettata a Inocybe decemgibbosa, ben descritta da M. Cervini nel Bollettino Gruppo MIcologico G. Bresadola (2006) e illustrata da E. Ferrari nella collana Fungi non delineati pars XXXIV-XXXV-XXXVI - Inocybe alpine e subalpine (2006) si differenzia macroscopicamente per il gambo slanciato, la presenza di una cortina, se pur effimera, la superficie del gambo con superficie fibrillosa, la base da subclavata a leggermente bulbosa e quindi mai bulbosa-marginata, il gambo senza nessuna tonalità rosata, inizialmente biancastro, ocraceo in maturazione. Microscopicamente le spore sono più piccole e i caulocistidi sono assenti o sostituiti da peli con apice a volte ingrossato. Nella stessa sezione troviamo Inocybe striata Bresadola, molto simile morfologicamente, ma diversa per tipologia di habitat pressochè montano e sotto aghifoglia, oltre che per le colorazioni pileiche bruno-rossastre ed per avere un umbone sub-acuto marcato. Inocybe umbrina Bresadola, anch'essa con habitat preferenziale sotto le conifere montane, presenta un gambo colorato già in fase giovanile e con la base terminante con un bulbillo tondeggiante e biancastro, le spore sono angolose con gibbosità poco evidenti. Regione Lombardia; Novembre 2012; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Pianura padana, boschetto con prevalenza di Quercia, Olmo, Carpino, Pioppo, crescita singola o composta da due-tre esemplari. Microscopia Spore; osservazione a 40×. Osservazione a 100×. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi. Osservazione 40×. Pleurocistidi.
  23. Inocybe geophylla var. lilacina Gillet; Regione Lombardia; Parco di Monza; Novembre 2014. Foto di Massimo Biraghi.
  24. Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) Kummer; Regione Lombardia, località Lenna; Foto di Massimo Biraghi. In bosco di Abete Rosso.
  25. Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) Kummer; Regione Lombardia, località Aprica; Settembre 2014; Foto di Massimo Biraghi. Bosco di Abete rosso, 1300 m s.l.m.
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