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Inocybe fibrosoides Kühner 1933
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inocybe fibrosoides Kühner 1933 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Foto e Descrizioni Una delle Inocybe di taglia maggiore. Gli esemplari della foto, come si può ben capire dal confronto con le dimensioni delle pigne di Abete rosso, misuravano quasi 20 centimetri di altezza. Raduno Scientifico CSP35 di Braies (BZ). -
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Velenosi
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Maggio 2012; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Inocybe di piccola-media taglia, abbastanza comune; si riconosce macroscopicamente per il cappello leggermente feltrato, per la presenza di abbondante cortina ben visibile nei giovani esemplari, per le lamelle crema ocracee, con riflessi olivacei a maturità. Microscopicamente si osservano l'assenza di pleurocistidi, i cheilocistidi subclavati, subglobosi, piriformi, di piccole dimensioni e abbondanti sul filo lamellare, i caulocistidi esclusivamenti apicali, le spore faseoliformi-ellissoidali 9-10 (11) × 5-6 µm. Ritrovamento in località Filago, basso corso del fiume Brembo, in sentiero erboso con Quercus rubra. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Filo lamellare. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Caulocistidi esclusivamente apicali. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Ife del gambo. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Terminali delle ife del gambo. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. -
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871
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Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Maggio 2008; Foto di Federico Calledda. Ritrovamento lungo le sponde del fiume Adda su terreno sabbioso. -
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Velenosi
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sezione Dulcamarae Sinonimi Mallocybe dulcamara (Pers.) Vizzini, Maggiora, Tolaini & Ercole 2012. Questo sinonimo ripotato da Index Fungorum, ad oggi (6 Aprile 2022) non sembra di uso corretto, in quanto l'epiteto nel lavoro di Vizzini et al. (2012) è stato usato solo in un albero filogenetico, ma non fa parte di una vera e propria ricombinazione. Si attendono nuovi lavori che facciano chiarezza in proposito. Etimologia L'epiteto Inocybe deriva dal greco ἴς/ἴνος [is/inos] = fibra e "κύβη" [cýbe] = testa, per il cappello spesso tomentoso o dissociato in fibre. L'epiteto dulcamara deriva dal latino dulcis = dolce e dal altino amarus = amaro, per il sapore della carne del carpoforo, inizialmente mite poi tardivamente amara. Cappello Dimensioni 10-40 mm, con carne esigua, portamento non tipicamente inociboide, ma proprio della sezione di appartenenza, di forma inizialmente convessa, poi da appianato-convesso a completamente appianato, con lieve depressione centrale, umbone, se presente, ampio, ottuso e leggermente accennato, superficie asciutta, feltarto-tomentosa, opaca, colorazione omogenea, grigio-tabacco, bruno camoscio, bruno ocraceo; margine pileico lungamente involuto, sinuoso, ondulato-irregolare, finemente appendicolato da una cortina labile e fugace. Lamelle Lamelle moderatamente spaziate, smarginate, inframezzate da lamellule, di colore inizialmente crema ocracee, poi ocraceo-brunastre con sfumature olivastre, filo biancastro, finemente eroso. Anello Formato da una cortina fugace, di colore biancastro. Gambo Cilindrico, mediamente più lungo del diametro pileico, nella parte mediana subconcolore al cappello, ricoperto da fini squamosità lanugginose, disposte prevalentemente in maniera longitudinale, di colore camoscio, grigio brunastro, ocra brunastro, più chiaro alle due estremità, rispettivamente per via dei residui biancastri dovuti alla presenza di una cortina evanescente nella parte apicale, e dalla presenza di feltro miceliare biancastro nella parte basale. Base del gambo talvolta leggermente ricurva, dotata di tipico bulbillo. Carne Esigua, fibrosa, grigio brunastra, biancastra ocracea, emanante un odore poco significativo. Sapore tipicamente dolce, con tardive note amarognole. Habitat Specie autunnale, rinvenibile sia in boschi di conifere che di latifoglie. Microscopia Cheilocistidi da cilindrici a clavati, con parete sottile. Pleurocistidi non osservati. GAF osservati in tutti i tessuti. Basidi clavati, tetrasporici e bisporici. Spore ovoido-ellissoidali, lisce (leiospore), ma di forma piuttosto variabile (7,9) 8,4-9,9 (11,5) × (4,8) 5,2-6,2 (6,6) µm; Q = (1,3) 1,4-1,8 (2,0); N = 82; Media = 9,2 × 5,7 µm; Qm = 1,6; di maggiori dimensioni nelle forme con basidi bisporici. Stipitipellis costituita da ife allungate, cilindriche, con etremità ad apice arrotondato. Caulocistidi cilindrico-clavati. Commestibilità e tossicità Si ritiene velenosa come tutte le Inocybe, con sindrome muscarinica. Per approfondimenti consulta la Pagina di Micotossicologia. Specie simili Le specie appartenenti alla sotto sezione Dulcamarae, sono molto omogenee, e la distinzione a livello di specie è poco agevole; inoltre I. dulcamara è specie molto variabile, appartenente a un complesso di taxa difficili da delimitare attraverso i soli caratteri macroscopici. Mallocybe fuscomarginata (Kühner) Matheny & Esteve-Rav. = Inocybe fuscomarginata Kühner, si distingue per i cheilocistidi globosi o largamente clavati, a parete spessa. Mallocybe agardhii (N. Lund) Matheny & Esteve-Rav. = Inocybe agardhii (N. Lund) P.D. Orton, si presenta con velo abbondante che forma spesso uno pseudoanello fibrilloso e persistente sul gambo; spore da ellisoidali a faseoliformi; cheilocistidi generalmente clavati. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav. = Inocybe heimii Bon, differisce per l'ecologia sabulicola ed il gambo con pseudoanello; spore cilindrico-faseoliformi; cheilocistidi clavati, fusiformi. Mallocybe terrigena (Fr.) Matheny, Vizzini & Esteve-Rav. = Inocybe terrigena (Fr.) Kuyper, presenta un habitus pholiotoide per la sua marcata ornamentazione, gambo con squame fioccose più o meno erette, che formano uno pseudoanello persistente; spore ovoidi-ellissoidali; cheilocistidi clavati. Note tassonomiche Vedi paragrafo Sinonimi. Bibliografia AA.VV., 2012. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. VIZZINI, A., DELLA MAGGIORA, M., TOLAINI, F. & ERCOLE, E., 2013. A new cryptic species in the genus Tubariomyces (Inocybaceae, Agaricales). Mycological Progress. 12(2): 375-381. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi, Giovanni Galeotti, Alessandro Gigli, Luigi Minciarelli - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio; Febbraio 2022. (Exsiccatum AG211028-03) Ritrovamento effettuato in un parco pubblico sotto Quercus ilex, Pinus halepensis, Cedrus deodara, Cedrus atlantica e Taxus baccata, su terreno erboso, in zona collinare. Foto di Alessandro Gigli. Foto di Giovanni Galeotti. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Basidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Caulocistidi ialini, prevalentemente clavati. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Caulipellis con GAF. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore (7,9) 8,4-9,9 (11,5) × (4,8) 5,2-6,2 (6,6) µm; Q = (1,3) 1,4-1,8 (2,0); N = 82; Media = 9,2 × 5,7 µm; Qm = 1,6; Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Foto di Alessandro Gigli. Basidi tertrasporici. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. -
Inocybe curvipes P. Karst. 1890
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Inocybe curvipes P. Karst.; Regione Lombardia; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi. Pianura bergamasca, località Parco san Rocco-Spirano, sotto Tiglio. -
Inocybe curvipes P. Karst. 1890 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Cortinatae Sottosezione Cortinatae Stirpe Boltonii Etimologia Dal latino curvus = curvo e pes = piede, per il gambo ricurvo. Cappello Di piccole-medie dimensioni, 20-40 mm di diametro, inizialmente emisferico-campanulato, poi piano-convesso, con presenza di un umbone ottuso più o meno evidente. Orlo inizialmente involuto, poi disteso in vetustà, fimbriato per residui del velo. Superficie pileica fibrillosa, decorata finemente da piccole squame, con squamosità più evidenti verso il centro. Colorazioni pileiche su tonalità giallo-ocracee, beige, bruno chiaro, bruno castano, decorato da fibrille dalle tonalità variabili, grigiastre, bruno-fulve, bruno scure, che gli conferiscono un aspetto tigrato. Imenoforo Lamelle moderatamente larghe, sinuate, adnate o leggermente uncinate, subventricose, di colore inizialmente bianco-grigiastro, a maturazione bruno chiaro con sfumature di rossastre, filo intero, irregolarmene eroso, fioccoso, biancastro nei giovani basidiomi, poi subconcolore. Gambo 30-80 × 3-8 mm cilindrico, più o meno flessuoso e attenuato verso la base, da biancastro a bruno chiaro, sfumato di rossastro specialmente verso base, infine brunastro in vetustà o per manipolazione, ricoperto interamente da fini fibrille grigiastre, tranne nella zona apicale dove si evidenzia una sorta di pruina biancastra. Carne Biancastra nel cappello, fibrosa, ocracea, o subconcolore nel gambo, odore leggermente spermatico. Habitat Specie precoce e ubiquitaria. Cresce dalla primavera a tutto autunno nei boschi di latifoglia, dalle microselve alpine alla pianura, comune nei parchi e giardini. Microscopia Spore 8-11 (12) × 5,5- 7 µm, romboidali, angolose, noduloso-gibbose con protuberanze basse, ottuse, ben evidenti. Basidi 25-35 × 9-11 µm, tetrasporici. Pleurocistidi 30-65 (75) × 10-26 (28) µm, da largamente fusiformi, a subutriformi, spesso dotati all'apice da un prolungamento più o meno evidente (collo), con o senza incrostazioni, parete spessa 1-2 µm. Cheilocistidi generalmente analoghi ai pleurocistidi. Caulocistidi presenti solo nella parte alta del gambo, simili nella forma ai cistidi imeniali, spesso senza cristallizzazione e accompagnati da paracistidi di diversa morfologia. Epicute formata da ife cilindriche larghe 5-15 µm, leggermente incrostate. GAF presenti in tutti i tessuti. Commestibilità/Tossicità Tossico, responsabile della Sindrome muscarinica. Note tassonomiche Inocybe curvipes, secondo la sistematica di M. Bon, è inserita nel sottogenere Clypeus che annovera specie con spore gibbose, gibboso-angolose, aculeate e con cistidi metuloidi (presenza di cristalli di Ossalato di Calcio), nella sezione Cortinatae che raggruppa specie con gambo non pruinoso o pruinoso esclusivamente nella zona apicale, oltre per avere una cortina presente nei giovani esemplari, infine nella sottosezione Cortinatae, serieBoltonii, per le spore che superano i 10 µm. Osservazioni Come si può osservare dai numerosi sinonimi ci troviamo di fronte ad un'entità ancor oggi oggetto di discussioni tassonomiche da parte degli specialisti di settore. Inocybe curvipes è specie quanto mai polimorfa e che ben si adatta alle diverse condizioni di crescita. Infatti, è specie ben conosciuta e presente in tutto il vecchio continente. Per questa sua estrema variabilità nei caratteri macroscoscopici e microscopici non si sono ancora ben delineati quali siano le caratteristiche salienti che possono essere accreditate per una corretta interpretazione e conseguente delimitazione della specie. Uno dei motivi di questa difficoltà la si può ricercare nella particolare eterosporia, peculiarità che poi contraddistingue tutte le Inocybe goniosporee.Questa peculiarità potrebbe aver suggerito il Taxon di Inocybe variabillima attribuito da Speg. (1899) che paradossalmente rappresenterebbe al meglio questa entità. Richiamando la grande versabilità di Inocybe curvipes, e in particolare le decorazioni cuticolari, la morfologia sporale e la presenza o non di caulocistidi apicali, si possono ben capire quali siano state le motivazioni che hanno portato i vari Autori a interpretare diversamente questa specie nel passato più o meno recente, e in modo ancor più evidente, nella micologia contemporanea, le numerose combinazioni ascritte provvisoriamente da M. Bon (1998) che gravitano intorno a Inocybe curvipes. Un interessante e ben redatto contributo a questa entità è stato descritto da Marchetti M. & Franchi p. (2003), in questo lavoro vengono descritte minuziosamente le caratteristiche macroscopiche e una attenta analisi degli elementi microscopici correlati da esaudienti micrografie, e che ben si sovrappongono alle osservazioni riscontrate negli esemplari studiati e qui esposti. Recentemente a complicare ulteriormente la situazione tassonomica, viene pubblicato uno studio filogenetico degli Americani Kropp e Matheny (2004), studio che ha evidenziato una stretta analogia con il gruppo dell'Inocybe lacera (Fr.) P. Kumm., e che dimostra che è ancora lontana la strada che porterebbe a una delimitazione concreta. Specie simili Sebbene sia arduo e complicato confrontare questa entità con specie similari, visto la variabilità della stessa, riportiamo le principali differenze con specie simili, alcune assoggettate quali sinonimi, con la consapevolezza che non tutti gli specialisti del settore sono d'accordo e in sintonia tra di loro, e che tutt'oggi è ancora aperto il dibattito. Inocybe boltonii R. heim viene descritta macroscopicamente per avere la superficie pileica molto compatta e non dissociata anche in età adulta e con colorazioni molto più scure, microscopicamente evidenzia cistidi imeniali fusiformi o subclavati, non ventricosi o subovati, con parete molto più spessa (3-4 µm e più) e spore con gibbosotà poco accentuate. Inocybe rennyi (Berk. & Broome) Sacc. è specie molto rara e macroscopicamente molto simile a Inocybe curvipes, solo l'esame dei caratteri microscopici ne permette il riconoscimento, sopratutto per la diversità della morfologia sporale. Le spore presentano un profilo molto allungato e poliedrico, infatti possonono essere subfusiformi, subromboidi, triangolari, angolose con gibbosità poco pronunciate, e possono arrivare fino a 16 µm di lunghezza. Inocybe subcarpta Kühner & Boursier predilige fruttificare nei boschi montani di conifere, principalmente Abies alba e Picea excelsa, ma anche associata a Pinus spp., da annoverare anche raccolte prettamente planiziali e della fascia vegetativa tipicamente mediterannea. Macroscopicamente presenta una superficie pileica fibrillosa-squamosa, feltrata o sublanuginosa, con squame appressate al disco; le colorazioni pileiche sono bruno scuro omogeneo, appena decolorante verso il margine. Microscopicamente presenta cistidi imeniali cilindrici, leggermente clavati, raramente con cristalli, pedicellati, pareti che non oltrepassano il micron di spessore. Inocybe lacera (Fr.: Fr.) Kummer recentemente messa in stretta analogia con Inocybe curvipes da una ricerca filogenetica, si differenzia microscopicamente per le spore prive di gibbosità. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BIZIO, E., (1997) Alcune Inocybe più frequenti della zona alpina delle dolomiti. 2° contributo. RdM 1997. Anno XL n. 4 BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous-genre Clypeus Britz. = Genre AstrosporinaSchroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. BOUGHER, N., L., & MATHENY, B., P., 2011. Two species of Inocybe (fungi) into Western Australia. Nuytsia 21 FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Italia settentrionale e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. KROPP, B., R., & MATHENY, B., P., 2004. Basidiospore homoplasy and variation in the Inocybe chelanensis group in North America. Mycologia 96 (2). Ed. Mycological Society of Amarica. Lawrence KÜHNER, R., 1933. Notes sur le Genre Inocybe. 1. Les Inocybes goniosporés (Fin). Bull. Soc. Mycol. Fr. 49:81–121. MARCHETTI, M. & FRANCHI, P., (2003) Studi sul genere Inocybe.I. RdM, 2003 anno XLVI n. 4 STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi e Angelo Mariani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, località; Arcene (BG), Maggio 2010; foto e microscopia di Angelo Mariani. (Exsiccatum AM20100508-70) Ritrovamento in parco pubblico, in presenza di Populus nigra, tra l'erba. Microscopia Spore 8-11 (12) × 5,5- 7 µm, romboidali, angolose, noduloso-gibbose con protuberanze basse ottuse ben evidenti. Basidi 25-35 × 9-11 µm, tetrasporici. Cistidi imeniali 30-65 (75) × 10-16 µm, da largamente fusiformi, a subutriformi, spesso dotati all’apice da un prolungamento più o meno evidente (collo), con o senza incrostazioni, parete spessa 1-2 µm. Filo lamellare 400 ×, osservazione in Fucsina. Osservazione 1000 ×. Cheilocistidi in Rosso congo e Ammoniaca. Osservazione 1000 × in Rosso congo. Caulocistidi presenti solo nella parte alta del gambo, simili nella forma ai cistidi imeniali, spesso senza cristallizzazione e accompagnati da paracistidi di diversa morfologia. Epicute formata da ife cilindriche larghe 5-15 µm, leggermente incrostate.
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Inocybe corydalina Quél. 1875 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Regione Emilia Romagna; Settembre 2010; Foto, commento e microscopia di Emilio Pini e indicazioni tossicologiche di Pietro Curti. Responsabile di sindrome psilocibinica, le Inocybe "psilocibiniche" non contengono muscarina. Spore subovoidali, amigdaliformi, monoguttulate. 8,5 × 5,3 µm. Cistidi 30-35 × 5,5-6 µm; piuttosto scarsi nel campione controllato.
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Inocybe cincinnata (Fr.) Quél. 1872
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Inocybe cincinnata (Fr.) Quel.; Regione Lombardia, Crespi D’ Adda; Novembre 2014; Foto, descrizione e microscopia di Angelo Mariani. Inocybe riconoscibile sul campo per il cappello squamuloso, irsuto, bruno scuro, bruno-rossastro; gambo cilindrico, viola-lilaceo nel terzo superiore; carne biancastra, viola-lilacea dalla metà all’apice del gambo, odore leggero spermatico. Sezione basidioma. Spore 7,75-9,30 × 4,7-5,8 µm. Trama lamellare. Cheilocistidi e pleurocistidi. Cheilocistidi. Cheilocistidi. Pleurocistidi. Caulocistidi presenti nella parte superiore del gambo. -
Inocybe cincinnata (Fr.) Quél. 1872
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Inocybe cincinnata (Fr.) Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Foto e descrizione Inocybe dalle piccole dimensioni (2-3 Cm di diametro) inserita nel Sottogenere Inocybe per la presenza di pleurocistidi metuloidi con parete più o meno spessa, le spore amigdaliformi od ovoidi con apice ottuso, subconico e ogivale; sezione Lilacinae per presenza di pigmento violetto distribuito nel gambo, lamelle o gambo a seconda delle specie. Si fa riconoscere sul campo per il cappello evidentemente squamuloso specialmente nella parte centrale dove si osservano squamule erette, le lamelle ocra-brunastre che si macchiano di bruno scuro a maturazione, gambo cilindrico soffuso di violetto in maniera incostante da raccolta a raccolta, carne biancastra, odore leggermente spermatico. Microscopicamente ha spore subagmidaliformi, raramente subconiche e ogivali, misurano in media 8-10 × 5-6 µm, cheilocistidi brunastri accompagnati da paracistidi subpiriformi, pleurocistidi strettamente fusiformi, muricati, che possono raggiungere 80 µm di lunghezza, caulocistidi poco abbondanti e limitati alla zona apicale. La specie più vicina è Inocybe griseolilacina J.E. Lange, si differenzia per il cappello non squamuloso ma fibrilloso-tomentoso e ricoperto da un velo molto evidente al margine del cappello che risulta quindi festonato, le lamelle inizialmente sono grigio violette, ocracee a maturazione, la carne sfumata di viola. Microscopicamente presenta spore di lunghezza fino a 11,5 µm, con apice evidente subconico e con ogiva. Assenza di veri caulocistidi, possono manifestarsi esclusivamente all'apice e nelle immediate vicinanze dell'attaccatura delle lamelle dei peli cilindrici o subfusiformi. Regione Lombardia, località Verdellino; Novembre 2013; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Parco pubblico, nell'erba, sotto Pino nero. Spore. Long. : N =21 ; dMd ; (7,83)8,19 - 8,83 - 9,708(10,02) Larg. : N =21 ; dMd ; (4,71)4,812 - 5,17 - 5,572(5,87) Q : N =21 ; dMd ; (1,51)1,548 - 1,67 - 1,9(1,97) N° Long. Larg. Q Moy 8,87 5,21 1,71 Min 7,83 4,71 1,51 Max 10,02 5,87 1,97 Media 8,87 5,19 1,71 Cheilocistidi. Pleurocistidi. Caulocistidi. -
Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav. 2019
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Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav.; Regione Abruzzo; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Un particolare del cappello feltrato. -
Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav. 2019
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Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav. 2019 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inosperma Sezione Cervicolores Sinonimi Inocybe cervicolor (Pers.) Quel. 1886 Inocybe bongardii var. cervicolor (Pers.) R. Heim 1931 Etimologia L'epiteto Inosperma deriva dal greco ἴς/ἴνος [is/inos] = fibra, e dal greco σπέρμα [sperma] = seme, spora. L'epiteto cervicolor deriva dal latino cervus = cervo, e color = colore, per il colore simile a quello del manto dei cervi. Basidioma Omogeneo, pileo-stipitato a silhouette-collibioide, gregario. Cappello 2-5 cm di diametro, campanulato-conico, zona discale con lieve umbone acuto, margine leggermente involuto, colore bruno-ocraceo, rivestimento pileico fibrilloso-squamuloso con riflessi rossastri, margine involuto lacerato, con resti di velo arrossanti alla manipolaziome. Lamelle Smarginate, larghe, di colore bruno-rossiccio, arrossanti al tocco, filo lamellare biancastro, eteromorfo, leggermente eroso. Gambo Slanciato, cilindrico, leggermente sinuoso, pieno, striato, pruinoso, fibroso di color ocra - bruno, più o meno arrossante, leggermente squamettato. Carne Biancastra, appena arrossante, odore non piacevole, terroso. Habitat Gregario, specie ubiquitaria, la possiamo trovare sia sotto latifoglia che aghifoglia. Microscopia Spore (12,7)13,2-14,8(15,1) × (5,6)5,9-7,2(7,4) µm; Q = (1,8)1,9-2,4(2,5); N = 30; Media = 13,9 × 6,6 µm; Qm = 2,1; liscie, subellissoidali. Basidi in prevalenza tetrasporici. Cheilocistidi di forma cilindrico-clavata. Pleurocistidi assenti. Trama regolare. Caulocistidi presenti nel terzo superiore. Reazioni macrochimiche Reazione positiva al guaiaco blu-verdastra. Commestibilità e tossicità Tossico. Sindrome muscarinica. Note tassonomiche Definito in precedenza come un sottogenere all'interno del genere Inocybe da Kuyper nel 1986, Inosperma è stato portato al rango di genere in base a un recente studio filogenetico multigene del 2019 di Matheny & Esteve-Rav. Specie simili Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav, che si distingue per l’odore gradevole che ricorda pelle di salame. Inosperma pisciodorum (Donadini & Riousset) Matheny & Esteve-Rav, che si distingue per l’odore forte di pesce. Bibliografia BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 1ère partie. Documents Mycologiques 105: 1-47. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous genre Clypeus Britz. = genre Astrosporina Schroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. 1. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of subgenus Inocybe. Persoonia (Suppl.) 3: 1-247. MARCHETTI, M., FRANCHI, P. & CONSIGLIO, G., 2014. Tipificazione di alcune Inocybe di Britzelmayr. Rivista di Micologia 57: 127-178. MATHENY, P.B., 2005. Improving phylogenetic inference of mushrooms with RPB1 and RPB2 nucleotide sequences (Inocybe, Agaricales). Molecular Phylogenetics and Evolution 35(1): 1-20. MATHENY, P.B., HOBBS A.M. & ESTEVE-RAVENTÓS, F., 2019. Genera of Inocybaceae: New skin for the old ceremony. Mycologia 112(1): 83–120. DOI: 10.1080/00275514.2019.1668906. MATHENY, P.B. & KUDZMA, L.V., 2019. New species of Inocybe (Agaricales) from eastern North America. Journal of the Torrey Botanical Society 146: 213-235. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Antonio Albanese - revisionata da Tomaso Lezzi, approvata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio; Aprile 2021; Foto e microscopia di Antonio Albanese. Il ritrovamento di questa raccolta è avvenuto sotto Pinus sylvestris. . Cheilocistidi. Osservazione in floxina, a 630×. Caulocistidi. Osservazione in floxina, a 400×. Trama lamellare. Osservazione in rosso Congo, a 400×. -
Inocybe catalunica Singer 1947
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Velenosi
Inocybe catalaunica Singer; Regione Piemonte; Anno 2006; Foto di Mario Cervini. Il gambo è ricoperto di caulocistidi fino alla base, questa caratteristica è fondamentale per riconoscerla. -
Inocybe catalaunica Singer 1947 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Specie simili Inocybe catalunica Singer, simile a Inocybe nitidiuscula (Britzelm.) Lapl., si differenzia per l'assenza della cortina, caulocistidi lungo tutto il gambo in entrambe. Regione Piemonte; Anno 2005; Foto di Mario Cervini.
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Trentino Alto Adige; Agosto 2014; Foto di Tomaso Lezzi. Raduno Scientifico CSP35 di Braies (BZ). Inocybe facilmente riconoscibile per il cappello fortemente squamuloso e il gambo anch'esso squalumoso e di colore blu-verdastro soprattutto alla base. Il portamento può ricordare una Leptonia, con il gambo slanciato e il cappello fortemente ombelicato. Il cappello ombelicato, fortemente squamuloso. La base del gambo con la tipica colorazione blu-verdastra, che in alcuni campioni può non essere così evidente. -
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Friuli Venezia Giulia; Novembre 2009; Foto di Nicolò Parrino. Ritrovamento in bosco misto con prevalenza Castagno, 200 m. s.l.m., Forgaria nel Friuli (UD). -
Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lombardia; Ottobre 2007; Foto di Federico Calledda. -
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lombardia; Ottobre 2006; Foto di Massimo Biraghi. -
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Piemonte; Marzo 2005; Foto di Gianni Baruffa. Inocybe assolutamente inconfondibile per la squamettatura che riveste il micete nella sua interezza, cappello e gambo ed in particolare, ancor più tipica, è la colorazione verde-bluastra presente alla base del gambo. Micete tipicamente nordico, di corporatura medio piccola, in alcune stazioni alpine è possibile reperirlo fino a 2000 m s.l.m. -
Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inosperma Sottogenere Inosperma Sinonimi Inocybe calamistrata (Fr. : Fr.) Gillet 1876 Foto e descrizioni Cappello di piccole dimensioni (1-3 cm) inizialmente conico-convesso, raramente piano, rivestimento pileico di colore bruno camoscio, bruno scuro, con sfumature anche verdastre, spesso ricoperto totalmente da piccole scaglie irsute, ma anche grossolanamente granuloso; margine a lungo involuto, appendicolato. Lamelle mediamente rade, adnate al gambo, intercalate da irregolari lamellule, inizialmente biancastre, poi ocra-beige, infine brunastre a maturazione, filo leggermente eroso, biancastro. Gambo cilindrico o appena ingrossato alla base, ricoperto in tutta la sua lunghezza di scagliette inizialmente biancastre, poi concolori al cappello, di colore bruno scuro con caratteristica sfumatura verdastra verso la base. Carne biancastra, vira debolmente al rosa-rossastro assestandosi poi su toni ocra-brunastri, verdastra alla base del gambo, odore complesso, di muffa, terra bagnata, anche leggermente di pesce, sgradevole. Specie distribuita sia sotto latifoglia che aghifoglia, dalla media pianura alle micro selve alpine. Microscopicamente ha spore di 9-13 × 5-6,5 µm, leggermente faseoliformi o ellittiche, lisce. Cistidi imeniali irregolarmente clavato-piriformi e caulocistidi presenti solo all'apice del gambo. Tossica come tutte le Inocybe è ritenuta responsabile della Sindrome Muscarinica. Osservazioni Specie riconoscibile agevolmente per il cappello brunastro ricoperto da squamule, e per il gambo con squamule fioccose biancastre con colorazione verdastra alla base. Alcune raccolte possono anche non evidenziare il pigmento verde, in particolare sotto latifoglia, questa prerogativa aveva indotto in passato alcuni autori a creare una specie a se stante; Inocybe calamistrata (Fr. : Fr.) Gillet è oggi ritenuta sinonimo. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Trentino, Selva di Val Gardena; Settembre 2010; Foto di Mauro Cittadini. La base mostra il tipico colore blu-verdastro, non sempre presente, ma in questo caso molto evidente. Stessi campioni; Foto di Tomaso Lezzi. -
Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. Regione Umbria. Ottobre 2013. Foto di Stefano Rocchi. Sotto quercia, colorazioni generali grigio-rossicce, cappello fibrilloso con il bordo che si scurisce, lamelle grigiastre, con filo bianco che si macchiano di rosso, gambo fibrilloso con base rossiccia, carne bianca che al taglio si macchia lentamente di rosa-rosso, odore gradevole fruttato-aromatico molto intenso, sapore con stessa componente dell'odore e leggermente astringente. -
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Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. Regione Valle d'Aosta. Maggio 2009. Foto e commento di Gianluigi Boerio. In spiazzo erboso a margine di camminamento con latifoglie e conifere ai bordi dello spiazzo a quota 1000 m s.l.m. circa. Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Spore: Long. : N =12 ; D1,9 ; (10,85)10,931 - 13,202(13,40) Larg. : N =12 ; D1,9 ; (5,48)5,537 - 7,182(7,20) Q : N =12 ; D1,9 ; (1,70)1,733 - 2,099(2,12) N° Long. Larg. Q Moy 11,91 6,21 1,93 Min 10,85 5,48 1,70 Max 13,40 7,20 2,12 médiane 11,89 6,11 1,93. Basidi tetrasporici, cheilocistidi 30-45 × 7-9 µm. -
Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. Regione Lombardia, località spiazzi di Gromo. Giugno 2007. Foto di Federico Caledda -
Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. Regione Lombardia. Giugno 2008. Foto di Emilio Pini. Spore 11,5-13 × 7,5-8 µm. -
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Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. Regione Trentino Alto Adige. Luglio 2008. Foto di Mauro Cittadini. -
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Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav. 2019 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inosperma Sezione Cervicolores Stirpe Bongardii Sinonimi Inocybe bongardi (Weinm.) Quél. 1872 Etimologia Da nome proprio di persona. Cappello Da 2 a 5 cm, inizialmente emisferico - convesso o campanulato con il margine involuto, poi convesso appianato, ma mai completamente disteso anche in vetustà, superficie pileica generalmente compatta, di colore crema-biancastro con toni rossicci e ricoperto, nei giovani esemplari, da una evidente cortina biancastra concentrata al bordo (appendicolato), arrossante alla manipolazione, in fase adulta si dissocia in piccole squamule brunastre con riflessi rossastri. Lamelle Mediamente fitte, un poco ventricose, adnate al gambo o leggermente uncinate, di colore crema chiaro, ocracee con riflessi rossastri a maturazione, filo molto eroso, biancastro. Gambo Cilindrico o appena allargato alla base, abbastanza sodo e pieno in gioventù, cassante in vetustà, subconcolore al cappello,fioccoso all'apice e fibrilloso sul resto della sua superficie, arrossate alla manipolazione o contosione. Carne Biancastra alla sezione, subito rosa, infine arrossante col passare dei minuti, odore intenso e penetrante che ricorda i fiori d'arancio, in letteratura viene accostato a quello del Muscari racemosum, o di frutta matura con componente speziata. Habitat Specie ubiquitaria, fruttifica dalla pianura alla montagna, sia sotto latifoglia che aghifoglia, a gruppetti, raramente isolato. Microscopia Spore 10,3-15,9 × 5,2-9,1 µm; Q = 1,7-1,8; ellissoidali, lisce, con apicolo evidente. Cheilocistidi con parete sottile, cilindrico-clavati, a volte leggermente sinuosi, senza incrostazione all'apice. La simile Inocybe incarnata (= Inocybe pyriodora var. incarnata), ha cistidi a parete spessa, mentre gli esemplari esaminati hanno parte sottile. Commestibilità e Tossicità Tossico, sospetto di provocare la sindrome Muscarinica come tutte le Inocybe. Osservazioni Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. per via della cappello ricoperto da squamule è inserita nella sezione Cervicolores, specie abbastanza comune e diffusa su tutto il territorio nazionale nei terreni di matrice calcarea nei boschi di latifoglia, si riconosce abbastanza agevolmente dalle simili per il caratteristico odore intenso e molto gradevole che emana, che ricoda quello dei fiori d'arancio. Specie simili Tra le altre Inocybe arrossanti: Inocybe godeyi Gillet si riconosce macroscopicamente sopratutto per il gambo interamente pruinoso e con un bulbo evidentemente marginato, microscopicamente presenta cistidi imeniali fusiformi spesso allargati vistosamente nella parte centrale (panciuti), caulocistidi presenti fino alla base del gambo. Inocybe patouillardi Bres. ha cappello non feltrato, ma liscio e fibrilloso radialmente, cistidi imeniali cilindrici-clavati, più sottili e allungati, a volte leggermente sinuosi. Inocybe fraudans (Britzelm.) Sacc. ha carne biancastra, arrossante solo nella parte centrale del gambo, diventa rosa-rossatra lentamente, ha cistidi subfusiformi-subovati, a parete spessa. Inocybe pyriodora (Pers.) P. Kumm. var. pyriodora emana un odore caratteristico di pere, microscopicamente evidenzia spore che non superano gli 11µm cistidi imeniali a parete spessa, con l'apice incrostato da fini cristalli. Inocybe incarnata Bres. = Inocybe pyriodora susp. incarnata (Bres.) Konrad & Maubl.) si differenzia macroscopicamente per le tinte rossastre più intense sia esternamente che alla sezione. Inocybe whitei (Berk. & Broome) Sacc. = Inocybe pudica Kühner è un'altra Inocybe arrossante, ma ha cappello liscio e no feltrato e cheilocistidi mucronati. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. ALESSIO, C.L. & REBAUDENGO E., 1980. Inocybe, in G. Bresadola. Iconographia Mycologica. Vol. 29. Trento. Bizio, E., 200. Considerazioni sul genere Inocybe: Le Cervicolores, queste sconosciute. Boll. Centro Nicologico Friulano. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 1ère Partie: sous-genre Inosperma Kühner. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous genre Clypeus Britz. = genre Astrosporina Schroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi[/i]. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. 1. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of Subgenus Inocybe.Persoonia. Suppl. Vol. 3. Rijksherbarium. Dfl. 109., Leiden. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi e Tomaso Lezzi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Inocybe bongardii (Weinm.) Quél.; Regione Abruzzo; Ottobre 2008; Foto di Tomaso Lezzi. Macro del filo eroso delle lamelle e del bodo del cappello arrossante per sfregamento. La sezione dopo qualche secondo. Stessa inquadratura della precedente, ma scatto dopo aver atteso qualche minuto. Negli esemplari adulti il colore del cappello diventa decisamente più bruno-rossastro, e anche l'arrossamento diventa di questo colore col passare del tempo. Una macro per evidenziare l'abbondante velo cortiniforme. Cisitidi di forma cilindrico clavata a volte leggermente sinuosi. Spore 10,3-15,9 × 5,2-9,1 µm; Q = 1,7-1,8; ellissoidali, lisce, con apicolo evidente.