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Archivio Micologico

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  1. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Pietro Curti.
  2. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Mario Iannotti;
  3. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
  4. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Toscana; Ottobre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Ritrovamento nella Foresta di Vallombrosa, 1.200 m s.l.m.; sotto Abete bianco. Si tratta di uno dei Lactarius a latice colorato sui toni arancio-rosso. Si può distinguere dai suoi simili analizzando con attenzione alcune caratteristiche: habitat esclusivo sotto Abete bianco; assenza di macchie o sfumature verdastre; zonature concentriche sul cappello poco evidenti o assenti; latice da arancio a arancio-rossastro (virante al rosso-vinoso dopo qualche ora dalla frattura) dal sapore mite fino ad amarognolo; presenza sul gambo di scrobicoli più o meno allungati; il colore “salmone” su tutto lo sporoforo gli ha dato il nome. Nei boschi misti può essere confuso con Lactarius deliciosus (che cresce sotto Pino; ha evidenti zonature concentriche sul cappello che di solito è di colore rosso-arancio; ha latice rosso-arancio dal sapore mite; presenta rare macchie verdi e limitatamente alle fratture), con Lactarius deterrimus (che è esclusivo del Peccio; si macchia nettamente di verde in modo spontaneo fin da giovane), con Lactarius semisanguifluus (che è esclusivo di Pino silvestre; ha cappello arancio più o meno incarnato che si macchia progressivamente di verde o di verde-bluastro; sul cappello ha zonature poco evidenti da giovane, più evidenti a maturità quando il cappello comincia ad assumere le tipiche sfumature verdastre; ha latice arancio che vira al rosso-vinoso dopo pochi secondi), con Lactarius sanguifluus (che è esclusivo di Pino; presenta lamelle di colore lilla-vinoso, latice e carne immutabili di colore rosso-violacei o rosso scuro, senza toni arancio; cappello e gambo inverdenti leggermente e soprattutto nelle fratture).
  5. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Abruzzo; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Campioni raccolti in un bosco misto di Abeti (Abete Rosso, Abete Bianco, e altri), i campioni raccolti mostrano cappello molto viscido, zonato, gambo poco scrobicolato, quasi liscio, latice arancio vivo. I campioni hanno mostrato un leggero inverdimento delle fratture dopo alcune ore dalla raccolta. Il latice arancio vivo.
  6. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti. Primo d'inverdimento e con zonature sul cappello assenti o appena accennate. Scrobicoli allungati e latice carota. Simbionte esclusivo dell'Abete bianco.
  7. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Umbria; Novembre 2008; Foto di Pietro Curti.
  8. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto di Federico Calledda.
  9. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  10. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Gianni Pilato.
  11. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Trentino; Settembre 2007; Foto di Felice Di Palma.
  12. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Lombardia; Foto di Federico Caledda.
  13. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Marche; Ottobre 2006; Foto di Pietro Curti. Si riconosce per l'assenza di macchie verdastre sulla sua superficie e per la quasi totale assenza di zonature ben visibili sul cappello. Si riconosce per la presenza sul gambo di scrobicoli piccoli e allungati, ellissoidali irregolari, molto caratteristici. Si riconosce per l'habitat e cioè per la presenza di Abete bianco.
  14. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Valle d'Aosta; Agosto 2005; Foto di Gianluigi Boerio.
  15. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Lombardia, Oltrepo pavese; Foto di Emilio Pini.
  16. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair 1953 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Inconfondibile lattario della Sezione Deliciosini per la caratteristica di non inverdire in nessuna parte e per la crescita esclusiva sotto Abete bianco. Raccolto e consumato come Lactarius deliciosus quest'ultimo si differenza per la crescita sotto Pino e per il cappello rosso-aranciato con zonature concentriche evidenti, e da Lactarius deterrimus che ha un forte inverdimento del carporforo con crescita sotto Abete rosso. Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Habitat sotto Abies; latice arancio brillante, inverdimento quasi assente. Spore. Osservazione in Melzer con lavaggio in Cloralio idrato a 1000×.
  17. Lactarius salicis-herbaceae Kühner Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto, Descrizioni e Microscopia Ritrovamento a Passo Gavia, 2560 m s.l.m., prateria alpina con cospicua presenza di Salix herbaceae su suolo acido. Altro abitante delle alte quote. Appartiene alla sottosezione Aspideini ed è strettamente legato al Salix-herbacea come indicato dal suo epiteto. Le caratteristcihe fondamentali di questa specie sono le piccole dimensioni, le colorazioni giallo-paglierine, il portamento simile a quello di una piccola Russula e le lamelle giallognolo chiare. Nel medesimo ambiente alpino è possibile reperire anche Lactarius dryadophilus e Lactarius salicis-reticulateae anche se prevalentemente su suoli calcarei in quanto si tratta di specie più legate alla Dryas octopetala (il primo) e al Salix reticulatae (il secondo). Regione Lombardia; Settembre 2012; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Mantovani. Particolare degli imenofori in cui si mostra il viraggio al violetto, tipico di tutti gli Uvidi. Microscopia Sul filo lamellare sono presenti numerosi Macrocheilocistidi (in alto a sinistra nell'immagine), non molto emergenti. Quelli osservati misurano tra i 50-70 μm di lunghezza, sono subfusiformi e presentano spesso l'estremità strangolata. I Macropleurocistidi (in basso a sinstra) sono simili per forma ma sono un po' più grandi. Le spore misurano 8,5- 9,5 × 6,5-8 μm e sono caratterizzate da creste che formano un reticolo incompleto. Filo lamellare in cui si evidenziano la presenza di un Cheilocistidio e di un basidio.
  18. Lactarius rugatus Kühner & Romagn.; Regione Lazio; Ottobre 2009; Foto di Mauro Cittadini.
  19. Lactarius rugatus Kühner & Romagn.; Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Giovanni Satta.
  20. Lactarius rugatus Kühner & Romagn.; Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Federico Calledda.
  21. Lactarius rugatus Kühner & Romagn.; Regione Lazio; Foto di Gianni Pilato.
  22. Lactarius rugatus Kühner & Romagn.; Regione Sardegna; Ottobre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  23. Lactarius rugatus Kühner & Romagn. 1954 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Il Lactarius rugatus è un buon commestibile che a differenza del L. volemus non presenta il forte e sgradevole odore di pesce (aringhe), ma uno buono, fungino ed un sapore di nocciola. Tipiche anche le screpolature sulla cuticola del cappello.
  24. Lactarius rufus (Scop. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia, loc. Sanico (Lc); Luglio 2014; Foto di Marco Barbanera. In bosco di Abete rosso, si distingue dal simile L. badiosanguineus per il latice acre bruciante.
  25. Lactarius rufus (Scop. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia, Val Savorie; Ottobre 2013; Foto di Massimo Biraghi. Sotto Abete rosso.
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