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Archivio Micologico

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  1. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Liguria; Novembre 2005; Foto di Federico Calledda.
  2. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Lazio; Giugno 2005; Foto di Gianni Bonini. Particolare degli idni. Idni decorrenti sul gambo.
  3. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Lombardia; Anno 2005; Foto di Emilio Pini.
  4. Hydnum repandum L. : Fr. 1753 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Genere Hydnum Sinonimi Sarcodon repandus (L.) Quèl. 1886 Etimologia Dal latino repandus = rivolto all'insù. Nome italiano Steccherino dorato Cappello 2-12(17) cm, convesso, presto piano e anche concavo, orlo irregolare, lobato od ondulato, a volte contorto, leggermente involuto; cuticola glabra, asciutta e vellutata poi anche leggermente squamata. Colori dal giallo pallido a quasi bianco a giallo opaco-aranciato, contuso vira al bruno-aranciato. Imenoforo L'imenoforo è costituito da fitti aculei (idni), lunghi 2-6 mm, di colore bianco poi concolore al cappello, diseguali, tendono ad assottigliarsi verso il margine del cappello e del gambo sul quale decorrono leggermente, fragili e delicati si staccano immediatamente se si esercita una semplice pressione sugli stessi. Gambo Alto 2-9 cm con diametro 1-4 cm, da cilindrico ad allargato alla base, a volte eccentrico e incurvato, glabro e asciutto, presenta lo stesso colore del cappello. Carne Soda, fragile e cassante, bianca, ingiallisce all'aria. Odore gradevole, fruttato. Sapore acidulo negli esemplari giovani, diventa amaro con l'età. Habitat Cresce in autunno a gruppi talora appressati e talora a forma di cerchi, nei boschi di conifere e latifoglie. Nelle faggete del centro Italia raggiunge dimensioni di tutto rispetto e crea colonie lunghe anche svariati metri che disegnano strisce imponenti nel sottobosco, visibili anche a grande distanza. Commestibilità e Tossicità Buono da giovane, liberato dagli aculei amarognoli. Gli esemplari maturi sono amari e indigesti. Si presta alla conservazione sottolio. Specie simili A prima vista, forse per il suo colore, può essere scambiato per il Cantarellus cibarius (Fr.: Fr.) Fr., ma quest'ultimo ha delle pseudolamelle (pliche lamellari) e non gli aculei. Altra confusione possibile è con Albatrellus confluens (Alb. & Schw.: Fr.) Kotlaba & Pouzar, anch'esso però ha un diverso imenoforo (pori e non aculei). Può essere confuso con l'Hydnum rufescens Pers., più piccolo e di colore rossastro o aranciato, con aculei non decorrenti, commestibile di minor pregio, Hydnum albidum Peck, con spore più piccole, bianco, crescente sotto conifera, appena ingiallente, sempre commestibile, fungo che a volte tende con la crescita tende ad inglobare nella carne piccole parti di terriccio e agli che rendono complessa e difficoltosa un'efficace pulitura ai fini alimentari. Osservazioni Lo Steccherino dorato, come viene volgarmente chiamato, è un fungo comune, diffuso e ampiamente raccolto dall'inizio dell'estate fino ad autunno inoltrato. Certamente tra le specie più tardive, protrae la sua stagione di crescita fino all'inverno inoltrato. Nelle zone temperate, in assenza di gelo e neve, è possibile raccogliere questa specie fino a dicembre e gennaio. Fungo molto facile da determinare e riconoscere, la presenza degli aculei sotto il cappello è un carattere molto semplice da osservare. Non esistono funghi ad idni tossici, taluni sono solamente coriacei e legnosi, altri amarescenti, per cui indigesti e comunque immangiabili. Gli aculei o idni conferiscono alla carne il sapore amarognolo e quindi per apprezzarla al meglio va liberata dagli stessi, si raccomanda quindi di effettuare la pulitura in ambiente sulla fungaia, in quanto così facendo contribuiamo a disperdere abbondantemente le spore in habitat e questo ci sembra un gesto di grande sensibilità ecologica. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Toscana, Alto Mugello, presso il Passo della Futa; 1.100 m s.l.m.; sotto Faggio; Foto di Alessandro Francolini. Imenoforo ad aculei ben decorrenti sul gambo. Primo piano degli aculei. Aculei visti frontalmente.
  5. Hydnum albidum Peck; Regione Umbria; Dicembre 2014; Foto di Stefano Rocchi. Spore da ovali a globulose, comunque arrotondate e lisce 4,4-5,5 × 3,3-4,3 µm; Qm. 1,4. Osservazione in Lugol 1000× su sporata. Basidi tetrasporici ed anche pentasporici. Osservazione in Rosso Congo 1000×. Cistidi. Osservazione in Rosso Congo 1000×. Pileipellis.
  6. Hydnum albidum Peck 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Hericiales Famiglia Hydnaceae Foto e Descrizioni Si tratta di una specie che per le caratteristiche morfologiche generali è assolutamente equivalente a Hydnum repandum; se non fosse per il suo colore biancastro e per la sua predilezione per le conifere, difficilmente riusciremmo a distinguerlo con la semplice osservazione macroscopica. Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. La superficie fertile del cappello con gli idni. Un particolare degli idni.
  7. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Puglia, pineta litoranea Lesina Marina; Gennaio 2015; Foto di Raffaele Mininno.
  8. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Puglia, Lesina Marina; Dicembre 2014; Foto di Raffaele Mininno. Ritrovamento in pineta litoranea.
  9. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Lazio; Novembre 2008; Foto e commento Mauro Cittadini. Si tratta di piccoli ascomi, globosi, a volte un po' schiacciati, cavi all'interno, diametro massimo un paio di cm, con odore particolare, dolce, come di gomma da masticare alla frutta. E possibile rinvenirli su terreno sabbioso nelle vicinaze delle tipiche essenze mediterraneee quali Pino, Leccio, Corbezzolo, Erica, Lentisco, Pungitopo. Microscopia le spore perfettamente sferiche con parete sottile con diametro massimo intorno ai 34 micron, sono sufficenti a distinguerla dalla simile H.clausa che ha spore largamete ellittiche. Excipulum ectale costituito da un textura tipo "globuluso-angularis", dalla parte esterna dipartono dei peli anche molto lunghi (400 micron ed oltre) plurisettati, incrostati.
  10. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Lazio; Febbraio 2008; Foto Felice Di Palma. Foto delle spore al microscopio di Tomaso Lezzi. Lisce, sferiche, 30-35 µm.
  11. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Lazio; Foto Mauro Cittadini. Microscopia Foto delle spore al microscopio in rosso congo, La forma pressochè sferica, 28-35 micron di diametro, prive di guttula centrale. le spore della simileHydnocystis clausa sono ellittico-ovoidali e guttulate.
  12. Hydnocystis piligera Tulasne & C.Tulasne; Regione Lazio; Foto Mauro Cittadini.
  13. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul. 1844 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Pyronemataceae Foto e descrizioni Singolare ascomicete, affiorante o semiipogeo, a forma sferoidale più o meno schiacciata di colore bianco-sporco, crema-ocraceo ed interno cavo. Cresce in autunno-inverno, abbastanza frequentemente in habitat (Pinete) di macchia mediterranea in terreno sciolto, sabbioso associato alle tipiche essenze quali Cisto, Corbezzolo, Lentisco. In ambiente dunale è possibile trovare anche H. clausa, con aspetto più "cerebriforme" e diversa microscopia.
  14. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Lombardia, località Ornica; Agosto 2014; Foto di Massimo Biraghi. Bosco misto di Abies alba, Picea excelsa. Caratteristico il forte aroma anisato.
  15. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Pietro Curti. Particolare pileo e imenoforo. Dettaglio idni.
  16. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino; Settembre 2011; Foto e commento di Mario Iannotti. Tipico Hydnellum delle peccete trentine con gradevole odore anisato. Nella foto si vede come il fungo nella crescita inglobi materiale vario, rametti di mirtillo, piante vive, che non soffoca ma semplicemente avvolge.
  17. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino; Settembre 2010; Foto di Alessandro Francolini.
  18. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino; Luglio 2010; Foto di Pietro Curti.
  19. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Alessandro Francolini. Associato a Peccio, cresce gregario a gruppi numerosi con forma più o meno a trottola, anche con cappelli confluenti; specie facilmente riconoscibile per i colori della superficie sterile (biancastro sporco all’inizio, poi grigio-bluastro o bruno-bluastro a maturità), per l’imenoforo ad aculei sottili, lunghi e morbidi di colore prima grigio-bluastro poi brunastri a maturità (in seguito alla maturazione delle spore di color bruno), per l’odore fortemente anisato della carne con nota di “torrefazione”. La superficie sterile, inoltre, si presenta più o meno appianata ma irregolarmente gibbosa; la carne è di consistenza coriacea (come in tutti gli Hydnellum) e il gambo è di forma irregolare, di solito tozzo o appena accennato, radicante nel substrato, con colorazioni dal bluastro fino al nero. La carne, al taglio, si presenta zonata (come in tutti gli Hydnellum), bianca-bluastra subito sotto la superficie sterile per sfumare a colori più sul grigio-nerastro scendendo verso la base del gambo. Può essere scambiato con Hydnellum caeruleum avente lo stesso habitat ma con carne di colore arancio-brunastro e odore di farina. Imenoforo formato da aculei sottili e morbidi. Particolare degli aculei.
  20. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino; Foto di Pietro Curti. Macro.
  21. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini.
  22. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino; Foto di Pietro Curti.
  23. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten; Regione Trentino; Foto di Pietro Curti.
  24. Hydnellum suaveolens (Scop. : Fr.) P. Karsten 1879 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Thelephorales Famiglia Bankeraceae Foto e Descrizioni Altro fungo tipico del Trentino, cresce associato all'essenza più frequente del territorio, Picea abies (Abete Rosso), con colori biancastri nella parte superiore, riflessi bluastri in quella inferiore, tipicamente con crescita densamente associata. Carne legnosa suberosa e quindi ovviamente non commestibile, si caratterizza per un forte ed intenso aroma anisato. Il gruppo rappresentato in foto aveva un diametro di almeno un metro.
  25. Hydnellum peckii Banker; Regione Lombardia; Agosto 2013; Foto di Lorenzo Martinelli.
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