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Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Inocybe geophylla var. lilacina Gillet; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini. Nel prato circondato da Tigli una folta presenza di Inocybe più o meno intensamente colorate dal bianco al violetto. -
Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Inocybe geophylla var. lilacina Gillet, Regione Abruzzo; Settembre 2005; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Boschi di Marsia, Faggio puro. Il cappello dei giovani esemplari è color glicine e sfuma verso il tortora negli esemplari adulti. Stesso dicasi per il gambo che però rimane violetto nella parte alta. Odore spermatico. Cappello liscio. Parte inferiore di un esemplare maturo. -
Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inocybe Sezione Tardae Sottosezione Geophyllinae Note tassonomiche Il sottogenere Inocybe, che annovera specie che hanno spore lisce e cistidi metuloidi, secondo la sistematica utilizzata (M.Bon) è suddiviso in cinque sezioni: Inocybe, Laticiferae, Lilacinae,Tardae e Splendentes. Inocybe geophylla è inserita nel sottogenere Tardae, che annovera entità variamente colorate con presenza di cortina osservabile nei giovani primordi e per avere caulocistidi apicali, raramente presenti nel terzo superiore, e nella sottosezione Geophyllinae per il rivestimento pileico compatto, le colorazioni biancastre o violette, e la cortina visibile al margine del cappello, i caulocistidi sono rinvenibili esclusivamente nella parte sommitale. Etimologia Dal greco geos (χθών) = terra e phyllon (φύλλον) = lamella. Cappello Di piccole-medie dimensioni (2-4 cm), inizialmente acuto-conico, poi conico-convesso, infine disteso, sempre con presenza di un umbone acuto e molto pronunciato, il margine è inizialmente aderente al gambo e appendicolato per il velo cortiniforme, poi disteso a maturazione. Cuticola liscia e di aspetto sericeo, glabra, colorazioni pileiche bianco puro, bianco sporco, spesso con leggere sfumature grigiastre o ocra-giallastre in vetustà, in particolare localizzate nella zona discale. Lamelle Moderatamente fitte, e intercalate da lamellule di varia lunghezza, adnate o sublibere al gambo, inizialmente di colore bianco sporco, infine ocra-grigiastre, ocra chiaro, con filo più chiaro e leggermente eroso. Gambo Da 4 a 6 cm, cilindrico, più o meno slanciato, con base un poco ingrossata, mai bulbosa, pruinoso nella parte superiore, di colore bianco o bianco-avorio. Carne Poco consistente, biancastra, un poco fibrosa nel gambo, con odore spermatico. Microscopia Spore (8) 8,5-9,5 (10,3) × (4,5) 5-6 (6,5) µm, subamigdaliformi-subfaseoliformi, lisce. Basidi 25-35 µm di lunghezza, banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi 40-65 × 12-22 × 6-10 (collo) µm, abbondanti, da fusiformi a subfusiformi, anche ventricosi, muricati, pareti spesse fino a 2 µm, giallastre con ammoniaca. Pleurocistidi 40-70 × 10-25 µm, non abbondanti, analoghi ai cheilocistidi. Caulocistidi 40-65 × 12-20 µm, presenti solo all’apice del gambo, simili ai cistidi imeniali. Paracistidi e paracaulocistidi clavati. GAF presenti. Habitat Specie gregaria, ubiquitaria, distribuita dalla macchia mediterranea sino ai boschi montani di conifere boreali, cresce dall'estate ai primi freddi dell'inverno in gruppi, a volte anche numerosi. Specie comune e molto diffusa, si presenta spesso insieme a Inocybe geophylla var. lilacina (Peck) Gillet. Commestibilità e tossicità Tossico, sospettato di provocare la Sindrome Muscarinica come tutte le Inocybe. Specie simili Generalmente la sua determinazione sul campo non è particolarmente problematica, qualche possibile confusione potrebbe insorgere con alcune Inocybe dalle colorazioni biancastre; Inocybe pudica Kühner = Inocybe whitei (Berk. & Broome) Sacc. si distingue per il cappello privo di un umbone acuto, le lamelle fitte, ocra-brunastre con toni rossastri a maturazione, ma sopratutto per il caratteristico arrossamento di tutto il basidioma. Microscopicamente presenta moltissime affinità con Inocybe geophylla per via dei cistidi imeniali fusiformi o subfusiformi, spesso anche panciuti e con cristalli di Ossalato di Calcio (muricati) all’apice, e per le spore lisce, largamente elissoidi o subamigdaliformi solo leggermente più strette. Inocybe umbratica Quél. è di dimensioni più importanti, presenta un cappello convesso con ampio umbone ottuso poco appariscente, ha lamelle biancastre in gioventù, grigio-ocra chiaro con sfumature rosate a maturazione, il gambo è bianco ghiaccio o bianco-grigiastro e terminante con un bulbo più o meno marginato. Microscopicamente ha spore gibbose e i caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo. Osservazioni Specie molto comune e presente dalla pianura alla montagna, si riconosce sul campo per le dimensioni medio-piccole, il cappello a lungo conico-convesso con presenza di un umbone acuto, l'aspetto sericeo, la presenza di un velo cortiniforme nei primordi, e per le lamelle color grigio-argilla. Nelle stesse aree di crescita, spesso nella stessa stazione, fruttifica Inocybe geophylla var. lilacina (Peck) Gillet; questa entità si diversifica per le colorazioni pileiche viola, lilla-violetto, grigio-lilla, lilla-pallido, decoloranti con l'età, ma si conoscono raccolte anche senza traccia di toni violacei, e presenta un umbone di colore giallo-ocraceo più o meno scuro. Le lamelle sono lilla chiaro, presto ocraceo-brunastre, il gambo con toni lilla più o meno intensi, sempre più pallido a maturità, la carne è biancastra, lilacina nella zona sottocuticolare e in quella corticale del gambo. L’osservazione dei caratteri microscopici non evidenzia nessuna differenza con la specie tipo. Bibliografia ALESSIO, C.L. & REBAUDENGO E., 1980. Inocybe, in G. Bresadola. Iconographia Mycologica. Vol. 29. Trento. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 2ème Partie: sous-genre Inocybe = Inocybium (Earle) Singer. Documents Mycologiques 27, 108: 1-77. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. 1. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of Subgenus Inocybe.Persoonia. Suppl. Vol. 3. Rijksherbarium. Dfl. 109., Leiden. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Boschetto planiziale nella zona delle risorgive, Caravaggio, Dicembre 2011; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20111210-173) Ritrovamento sotto Populus nigra. Spore (8) 8,5-9,5 (10,3) × (4,5) 5-6(6,5) µm, subamigdaliformi-subfaseoliformi, lisce, con guttula oleosa centrale in fase di maturazione, poi leggermente granulose. Osservazione in Ammoniaca 400×. Osservazione a 1000×. Filo lamellare 200×, osservazione in Rosso Congo. Filo lamellare a 200×, osservazione in Ammoniaca, si notano i numerosi paracistidi che affiancono i cistidi imeniali. Cheilocistidi 400× in Rosso Congo. Osservazione 400× in Ammoniaca. Cheilocistidi 1000× in Rosso Congo. Cheilocistidi 1000× in Ammoniaca. Pleurocistidi 400× in Rosso Congo. Caulocistidi esclusivamente sommitali accompagnati da paracaulocistidi, osservazione 400× in Rosso Congo. -
Inocybe fraudans (Britzelm.) Sacc. 1887
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Inocybe fraudans (Britzelm.) Sacc., Regione Lombardia, Parco Nord, Milano; Foto di Marco Barbanera, microscopia di Massimo Biraghi. Carpofori abbastanza carnosi per il genere con cappello di 5,5-6 cm di diametro. Cuticola fibrillosa e poi dissociata in piccole squamule. Gambo biancastro terminante con un piccolo bulbo non marginato. Carne bianca con odore dolciastro con componente di pelargonio. Sotto Populus nigra e Carpinus betulus. Imenoforo. Spore. Long.: N = 21; dMd; (8,17)8,272-9,245-9,902(10,14) Larg.: N = 21; dMd; (4,89)5,27-5,6-5,948(5,99) Q: N = 19; dMd; (1,47)1,53-1,62-1,77(1,89) N° Long. Larg. Q Moy 9,27 5,66 1,64 Min 8,17 4,89 1,47 Max 10,14 5,99 1,89 Media 9,27 5,73 1,63 Long.: N = 25; dMd; (8,49)8,918-9,4-10,176(10,48) Larg.: N = 25; dMd; (5,36)5,486-5,8-6,138(6,41) Q: N = 25; dMd; (1,46)1,54-1,57-1,778(1,85) N° Long. Larg. Q Moy 9,46 5,84 1,62 Min 8,49 5,36 1,46 Max 10,48 6,41 1,85 Media 9,45 5,82 1,61 Peli sommitali cistidiali. Cheilocistidi. Pleurocistidi metuloidi. -
Inocybe fraudans (Britzelm.) Sacc. 1887
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Inocybe fraudans (Britzelm.) Sacc. 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Foto e Descrizioni Cappello con colorazioni pileiche che vanno dal bruno chiaro al bruno-camoscio, conico da giovane e ricoperto da una pruina biancastra eccedente al margine che gli conferisce un'aspetto feltrato, con l'età tende a lacerarsi formando rimosità radiali. Lamelle adnate, larghe, ocra-giallastre con margine biancastro. Gambo cilindrico, svasato all'apice ed un poco ingrossato alla base o rigonfio in una sorta di bulbo, biancastro e ricoperto da pruina verso l'attaccatura con le lamelle, altrove color cannella o sub-concolore, biancastro alla base. Carne dolciastra, un poco legante; odore dolciastro ricordante le pere cotte o zucchero di caramello. Parco pubblico erboso di Pino silvestre. Regione Lombardia, Dicembre 2008, foto di Massimo Biraghi. Carne biancastra, vira nella parte mediana al rossastro restando biancastra nella zona centrale, rosa alla base dopo circa un'ora. Spore 9-11 (12) × 5-7 µm, basidi generalmente tetrasporici, cheilocistidi di diverse dimensioni anche muricati 35-50 (60) × 8-15 µm, pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi (40) 50 × 70 (80) µm, GAF abbondanti. Spore in Meltzer. Spore in rosso Congo. Basidi in Meltzer. Cheilocistidi. Parete spessa 2-2,5 µm. Pleurocistidi. Caulocutis. GAF. -
Inocybe flocculosa Saccardo 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Sinonimi Inocybe gausapata Kühner 1955 Inocybe subtigrina Bull. 1955 Inocybe geraniolens Bon & Beller 1976 Inocybe crocifolia Beller 1976 Foto e descrizione Tra le foglie lungo un sentiero con Quercia e Robinia. Cappello 0,5-2 cm diametro, colorazioni ocra-brunastre, superficie pileica fibrillosa-tomentosa anche lanosa-subsquamulosa, presenza di cortina nei giovani esemplari che a volte permane al margine. Lamelle adnate-uncinate (decorrenti per dentino) inizialmente bianco, avorio, ocra chiaro, infine gialline con sfumature oliva a maturazione. Gambo alto 2,5-3,5 cm, biancastro, sfumato di ocra verso la base o per circa metà della lunghezza in età adulta, ma sempre biancastro verso l'apice. Microscopia Cistidi imeniali lageniformi o subfusiformi (50) 60-70 (80) × 10-15 µm (ventre), collo 6-8 µm, alcuni con cristalli di ossalato di calcio, parete spessa 2-3 (3,3) µm. Caulocistidi ben presenti sul terzo superiore nel gambo, fino a un quarto dell'altezza, sotto forma di peli cistidiali. Gaf presenti. Spore ellissoidali-subagmidaliformi. N° Long. Larg. Q Moy 9,28 5,01 1,86 Min 8,43 4,10 1,58 Max 10,05 6,24 2,21 Media 9,26 4,97 1,85 Note Percorso determinativo: inserita Nel sottogenere Inocybe per le spore lisce e la presenza di cistidi metuloidi, nella sezione Tardae per la cortina osservabile nei giovani esemplari, per le colorazioni pileiche colorate e per i caulocistidi presenti nel terzo superiore del gambo, raramente sotto, sottosezione Gausapatinae per rivestimento pileico tomentoso-squamuloso, colorazioni non vivaci, cistidi imeniali con parete ammonio-positiva. Inocybe flocculosa si riconosce per la superficie pileica di aspetto lanoso-tomentosa, le dimensioni medio-piccole, le lamelle giallognole con riflessi oliva a maturazione, il gambo biancastro non bulboso e spesso fascicolato, i caulocistidi presenti al terzo superiore e peli cistidiali fino a un quarto del gambo, l’odore leggermente spermatico-erbaceo, dolciastro. Regione Lombardia, Parco del basso corso del fiume Brembo, loc. Filago; Maggio 2013; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Basidi tetraspori 1000× in Rosso Congo. Spore ellissoidali-subagmidaliformi, non oltre gli 11 µm. Osservazione 1000× Rosso Congo. Cistidi imeniali con cristalli di ossalato di calcio (muricati), parete spessa 2-3(3,3) µm, ammonio-positivi Cheilocisti 200× Rosso Congo. Cheilocistidi 400×. Cheilocistidi 1000×. Pleurocistidi 400× rosso Congo. Pleurocistidi 1000× rosso Congo. Cistidi imeniali ammonio positivi. Caulocistidi del terzo superiore del gambo 400× rosso Congo. Caulocistidi presenti fino a quasi metà gambo e sotto forma di peli caulinari, 400× rosso Congo. GAF presenti nelle strutture imeniali e caulinarie.
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Inocybe fibrosoides Kühner 1933
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inocybe fibrosoides Kühner 1933 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Foto e Descrizioni Una delle Inocybe di taglia maggiore. Gli esemplari della foto, come si può ben capire dal confronto con le dimensioni delle pigne di Abete rosso, misuravano quasi 20 centimetri di altezza. Raduno Scientifico CSP35 di Braies (BZ). -
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871
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Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Maggio 2012; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Inocybe di piccola-media taglia, abbastanza comune; si riconosce macroscopicamente per il cappello leggermente feltrato, per la presenza di abbondante cortina ben visibile nei giovani esemplari, per le lamelle crema ocracee, con riflessi olivacei a maturità. Microscopicamente si osservano l'assenza di pleurocistidi, i cheilocistidi subclavati, subglobosi, piriformi, di piccole dimensioni e abbondanti sul filo lamellare, i caulocistidi esclusivamenti apicali, le spore faseoliformi-ellissoidali 9-10 (11) × 5-6 µm. Ritrovamento in località Filago, basso corso del fiume Brembo, in sentiero erboso con Quercus rubra. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Filo lamellare. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Caulocistidi esclusivamente apicali. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Ife del gambo. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Terminali delle ife del gambo. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. -
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871
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Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm.; Regione Lombardia; Maggio 2008; Foto di Federico Calledda. Ritrovamento lungo le sponde del fiume Adda su terreno sabbioso. -
Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871
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Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. 1871 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sezione Dulcamarae Sinonimi Mallocybe dulcamara (Pers.) Vizzini, Maggiora, Tolaini & Ercole 2012. Questo sinonimo ripotato da Index Fungorum, ad oggi (6 Aprile 2022) non sembra di uso corretto, in quanto l'epiteto nel lavoro di Vizzini et al. (2012) è stato usato solo in un albero filogenetico, ma non fa parte di una vera e propria ricombinazione. Si attendono nuovi lavori che facciano chiarezza in proposito. Note tassonomiche Vedi paragrafo Sinonimi. Etimologia L'epiteto Inocybe deriva dal greco ἴς/ἴνος [is/inos] = fibra e "κύβη" [cýbe] = testa, per il cappello spesso tomentoso o dissociato in fibre. L'epiteto dulcamara deriva dal latino dulcis = dolce e dal altino amarus = amaro, per il sapore della carne del carpoforo, inizialmente mite poi tardivamente amara. Cappello Dimensioni 10-40 mm, con carne esigua, portamento non tipicamente inociboide, ma proprio della sezione di appartenenza, di forma inizialmente convessa, poi da appianato-convesso a completamente appianato, con lieve depressione centrale, umbone, se presente, ampio, ottuso e leggermente accennato, superficie asciutta, feltarto-tomentosa, opaca, colorazione omogenea, grigio-tabacco, bruno camoscio, bruno ocraceo; margine pileico lungamente involuto, sinuoso, ondulato-irregolare, finemente appendicolato da una cortina labile e fugace. Lamelle Lamelle moderatamente spaziate, smarginate, inframezzate da lamellule, di colore inizialmente crema ocracee, poi ocraceo-brunastre con sfumature olivastre, filo biancastro, finemente eroso. Anello Formato da una cortina fugace, di colore biancastro. Gambo Cilindrico, mediamente più lungo del diametro pileico, nella parte mediana subconcolore al cappello, ricoperto da fini squamosità lanugginose, disposte prevalentemente in maniera longitudinale, di colore camoscio, grigio brunastro, ocra brunastro, più chiaro alle due estremità, rispettivamente per via dei residui biancastri dovuti alla presenza di una cortina evanescente nella parte apicale, e dalla presenza di feltro miceliare biancastro nella parte basale. Base del gambo talvolta leggermente ricurva, dotata di tipico bulbillo. Carne Esigua, fibrosa, grigio brunastra, biancastra ocracea, emanante un odore poco significativo. Sapore tipicamente dolce, con tardive note amarognole. Habitat Specie autunnale, rinvenibile sia in boschi di conifere che di latifoglie. Microscopia Cheilocistidi da cilindrici a clavati, con parete sottile. Pleurocistidi non osservati. GAF osservati in tutti i tessuti. Basidi clavati, tetrasporici e bisporici. Spore ovoido-ellissoidali, lisce (leiospore), ma di forma piuttosto variabile (7,9) 8,4-9,9 (11,5) × (4,8) 5,2-6,2 (6,6) µm; Q = (1,3) 1,4-1,8 (2,0); N = 82; Media = 9,2 × 5,7 µm; Qm = 1,6; di maggiori dimensioni nelle forme con basidi bisporici. Stipitipellis costituita da ife allungate, cilindriche, con etremità ad apice arrotondato. Caulocistidi cilindrico-clavati. Commestibilità e tossicità Si ritiene velenosa come tutte le Inocybe, con sindrome muscarinica. Per approfondimenti consulta la Pagina di Micotossicologia. Specie simili Le specie appartenenti alla sotto sezione Dulcamarae, sono molto omogenee, e la distinzione a livello di specie è poco agevole; inoltre I. dulcamara è specie molto variabile, appartenente a un complesso di taxa difficili da delimitare attraverso i soli caratteri macroscopici. Mallocybe fuscomarginata (Kühner) Matheny & Esteve-Rav. = Inocybe fuscomarginata Kühner, si distingue per i cheilocistidi globosi o largamente clavati, a parete spessa. Mallocybe agardhii (N. Lund) Matheny & Esteve-Rav. = Inocybe agardhii (N. Lund) P.D. Orton, si presenta con velo abbondante che forma spesso uno pseudoanello fibrilloso e persistente sul gambo; spore da ellisoidali a faseoliformi; cheilocistidi generalmente clavati. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav. = Inocybe heimii Bon, differisce per l'ecologia sabulicola ed il gambo con pseudoanello; spore cilindrico-faseoliformi; cheilocistidi clavati, fusiformi. Mallocybe terrigena (Fr.) Matheny, Vizzini & Esteve-Rav. = Inocybe terrigena (Fr.) Kuyper, presenta un habitus pholiotoide per la sua marcata ornamentazione, gambo con squame fioccose più o meno erette, che formano uno pseudoanello persistente; spore ovoidi-ellissoidali; cheilocistidi clavati. Bibliografia AA.VV., 2012. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. VIZZINI, A., DELLA MAGGIORA, M., TOLAINI, F. & ERCOLE, E., 2013. A new cryptic species in the genus Tubariomyces (Inocybaceae, Agaricales). Mycological Progress. 12(2): 375-381. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi, Giovanni Galeotti, Alessandro Gigli, Luigi Minciarelli - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio; Febbraio 2022. (Exsiccatum AG211028-03) Ritrovamento effettuato in un parco pubblico sotto Quercus ilex, Pinus halepensis, Cedrus deodara, Cedrus atlantica e Taxus baccata, su terreno erboso, in zona collinare. Foto di Alessandro Gigli. Foto di Giovanni Galeotti. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Basidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Caulocistidi ialini, prevalentemente clavati. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Caulipellis con GAF. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore (7,9) 8,4-9,9 (11,5) × (4,8) 5,2-6,2 (6,6) µm; Q = (1,3) 1,4-1,8 (2,0); N = 82; Media = 9,2 × 5,7 µm; Qm = 1,6; Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Foto di Alessandro Gigli. Basidi tertrasporici. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. -
Inocybe curvipes P. Karst. 1890
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Inocybe curvipes P. Karst.; Regione Lombardia; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi. Pianura bergamasca, località Parco san Rocco-Spirano, sotto Tiglio. -
Inocybe curvipes P. Karst. 1890 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Cortinatae Sottosezione Cortinatae Stirpe Boltonii Note tassonomiche Inocybe curvipes, secondo la sistematica di M. Bon, è inserita nel sottogenere Clypeus che annovera specie con spore gibbose, gibboso-angolose, aculeate e con cistidi metuloidi (presenza di cristalli di Ossalato di Calcio), nella sezione Cortinatae che raggruppa specie con gambo non pruinoso o pruinoso esclusivamente nella zona apicale, oltre per avere una cortina presente nei giovani esemplari, infine nella sottosezione Cortinatae, serieBoltonii, per le spore che superano i 10 µm. Etimologia Dal latino curvus = curvo e pes = piede, per il gambo ricurvo. Cappello Di piccole-medie dimensioni, 20-40 mm di diametro, inizialmente emisferico-campanulato, poi piano-convesso, con presenza di un umbone ottuso più o meno evidente. Orlo inizialmente involuto, poi disteso in vetustà, fimbriato per residui del velo. Superficie pileica fibrillosa, decorata finemente da piccole squame, con squamosità più evidenti verso il centro. Colorazioni pileiche su tonalità giallo-ocracee, beige, bruno chiaro, bruno castano, decorato da fibrille dalle tonalità variabili, grigiastre, bruno-fulve, bruno scure, che gli conferiscono un aspetto tigrato. Imenoforo Lamelle moderatamente larghe, sinuate, adnate o leggermente uncinate, subventricose, di colore inizialmente bianco-grigiastro, a maturazione bruno chiaro con sfumature di rossastre, filo intero, irregolarmene eroso, fioccoso, biancastro nei giovani basidiomi, poi subconcolore. Gambo 30-80 × 3-8 mm cilindrico, più o meno flessuoso e attenuato verso la base, da biancastro a bruno chiaro, sfumato di rossastro specialmente verso base, infine brunastro in vetustà o per manipolazione, ricoperto interamente da fini fibrille grigiastre, tranne nella zona apicale dove si evidenzia una sorta di pruina biancastra. Carne Biancastra nel cappello, fibrosa, ocracea, o subconcolore nel gambo, odore leggermente spermatico. Habitat Specie precoce e ubiquitaria. Cresce dalla primavera a tutto autunno nei boschi di latifoglia, dalle microselve alpine alla pianura, comune nei parchi e giardini. Microscopia Spore 8-11 (12) × 5,5- 7 µm, romboidali, angolose, noduloso-gibbose con protuberanze basse, ottuse, ben evidenti. Basidi 25-35 × 9-11 µm, tetrasporici. Pleurocistidi 30-65 (75) × 10-26 (28) µm, da largamente fusiformi, a subutriformi, spesso dotati all'apice da un prolungamento più o meno evidente (collo), con o senza incrostazioni, parete spessa 1-2 µm. Cheilocistidi generalmente analoghi ai pleurocistidi. Caulocistidi presenti solo nella parte alta del gambo, simili nella forma ai cistidi imeniali, spesso senza cristallizzazione e accompagnati da paracistidi di diversa morfologia. Epicute formata da ife cilindriche larghe 5-15 µm, leggermente incrostate. GAF presenti in tutti i tessuti. Commestibilità/Tossicità Tossico, responsabile della Sindrome muscarinica. Osservazioni Come si può osservare dai numerosi sinonimi ci troviamo di fronte ad un'entità ancor oggi oggetto di discussioni tassonomiche da parte degli specialisti di settore. Inocybe curvipes è specie quanto mai polimorfa e che ben si adatta alle diverse condizioni di crescita. Infatti, è specie ben conosciuta e presente in tutto il vecchio continente. Per questa sua estrema variabilità nei caratteri macroscoscopici e microscopici non si sono ancora ben delineati quali siano le caratteristiche salienti che possono essere accreditate per una corretta interpretazione e conseguente delimitazione della specie. Uno dei motivi di questa difficoltà la si può ricercare nella particolare eterosporia, peculiarità che poi contraddistingue tutte le Inocybe goniosporee.Questa peculiarità potrebbe aver suggerito il Taxon di Inocybe variabillima attribuito da Speg. (1899) che paradossalmente rappresenterebbe al meglio questa entità. Richiamando la grande versabilità di Inocybe curvipes, e in particolare le decorazioni cuticolari, la morfologia sporale e la presenza o non di caulocistidi apicali, si possono ben capire quali siano state le motivazioni che hanno portato i vari Autori a interpretare diversamente questa specie nel passato più o meno recente, e in modo ancor più evidente, nella micologia contemporanea, le numerose combinazioni ascritte provvisoriamente da M. Bon (1998) che gravitano intorno a Inocybe curvipes. Un interessante e ben redatto contributo a questa entità è stato descritto da Marchetti M. & Franchi p. (2003), in questo lavoro vengono descritte minuziosamente le caratteristiche macroscopiche e una attenta analisi degli elementi microscopici correlati da esaudienti micrografie, e che ben si sovrappongono alle osservazioni riscontrate negli esemplari studiati e qui esposti. Recentemente a complicare ulteriormente la situazione tassonomica, viene pubblicato uno studio filogenetico degli Americani Kropp e Matheny (2004), studio che ha evidenziato una stretta analogia con il gruppo dell'Inocybe lacera (Fr.) P. Kumm., e che dimostra che è ancora lontana la strada che porterebbe a una delimitazione concreta. Specie simili Sebbene sia arduo e complicato confrontare questa entità con specie similari, visto la variabilità della stessa, riportiamo le principali differenze con specie simili, alcune assoggettate quali sinonimi, con la consapevolezza che non tutti gli specialisti del settore sono d'accordo e in sintonia tra di loro, e che tutt'oggi è ancora aperto il dibattito. Inocybe boltonii R. heim viene descritta macroscopicamente per avere la superficie pileica molto compatta e non dissociata anche in età adulta e con colorazioni molto più scure, microscopicamente evidenzia cistidi imeniali fusiformi o subclavati, non ventricosi o subovati, con parete molto più spessa (3-4 µm e più) e spore con gibbosotà poco accentuate. Inocybe rennyi (Berk. & Broome) Sacc. è specie molto rara e macroscopicamente molto simile a Inocybe curvipes, solo l'esame dei caratteri microscopici ne permette il riconoscimento, sopratutto per la diversità della morfologia sporale. Le spore presentano un profilo molto allungato e poliedrico, infatti possonono essere subfusiformi, subromboidi, triangolari, angolose con gibbosità poco pronunciate, e possono arrivare fino a 16 µm di lunghezza. Inocybe subcarpta Kühner & Boursier predilige fruttificare nei boschi montani di conifere, principalmente Abies alba e Picea excelsa, ma anche associata a Pinus spp., da annoverare anche raccolte prettamente planiziali e della fascia vegetativa tipicamente mediterannea. Macroscopicamente presenta una superficie pileica fibrillosa-squamosa, feltrata o sublanuginosa, con squame appressate al disco; le colorazioni pileiche sono bruno scuro omogeneo, appena decolorante verso il margine. Microscopicamente presenta cistidi imeniali cilindrici, leggermente clavati, raramente con cristalli, pedicellati, pareti che non oltrepassano il micron di spessore. Inocybe lacera (Fr.: Fr.) Kummer recentemente messa in stretta analogia con Inocybe curvipes da una ricerca filogenetica, si differenzia microscopicamente per le spore prive di gibbosità. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BIZIO, E., (1997) Alcune Inocybe più frequenti della zona alpina delle dolomiti. 2° contributo. RdM 1997. Anno XL n. 4 BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous-genre Clypeus Britz. = Genre AstrosporinaSchroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. BOUGHER, N., L., & MATHENY, B., P., 2011. Two species of Inocybe (fungi) into Western Australia. Nuytsia 21 FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Italia settentrionale e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. KROPP, B., R., & MATHENY, B., P., 2004. Basidiospore homoplasy and variation in the Inocybe chelanensis group in North America. Mycologia 96 (2). Ed. Mycological Society of Amarica. Lawrence KÜHNER, R., 1933. Notes sur le Genre Inocybe. 1. Les Inocybes goniosporés (Fin). Bull. Soc. Mycol. Fr. 49:81–121. MARCHETTI, M. & FRANCHI, P., (2003) Studi sul genere Inocybe.I. RdM, 2003 anno XLVI n. 4 STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi e Angelo Mariani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, località; Arcene (BG), Maggio 2010; foto e microscopia di Angelo Mariani. (Exsiccatum AM20100508-70) Ritrovamento in parco pubblico, in presenza di Populus nigra, tra l'erba. Microscopia Spore 8-11 (12) × 5,5- 7 µm, romboidali, angolose, noduloso-gibbose con protuberanze basse ottuse ben evidenti. Basidi 25-35 × 9-11 µm, tetrasporici. Cistidi imeniali 30-65 (75) × 10-16 µm, da largamente fusiformi, a subutriformi, spesso dotati all’apice da un prolungamento più o meno evidente (collo), con o senza incrostazioni, parete spessa 1-2 µm. Filo lamellare 400 ×, osservazione in Fucsina. Osservazione 1000 ×. Cheilocistidi in Rosso congo e Ammoniaca. Osservazione 1000 × in Rosso congo. Caulocistidi presenti solo nella parte alta del gambo, simili nella forma ai cistidi imeniali, spesso senza cristallizzazione e accompagnati da paracistidi di diversa morfologia. Epicute formata da ife cilindriche larghe 5-15 µm, leggermente incrostate.
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Inocybe corydalina Quél. 1875 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Regione Emilia Romagna; Settembre 2010; Foto, commento e microscopia di Emilio Pini e indicazioni tossicologiche di Pietro Curti. Responsabile di sindrome psilocibinica, le Inocybe "psilocibiniche" non contengono muscarina. Spore subovoidali, amigdaliformi, monoguttulate. 8,5 × 5,3 µm. Cistidi 30-35 × 5,5-6 µm; piuttosto scarsi nel campione controllato.
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Inocybe cincinnata (Fr.) Quél. 1872
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Inocybe cincinnata (Fr.) Quel.; Regione Lombardia, Crespi D’ Adda; Novembre 2014; Foto, descrizione e microscopia di Angelo Mariani. Inocybe riconoscibile sul campo per il cappello squamuloso, irsuto, bruno scuro, bruno-rossastro; gambo cilindrico, viola-lilaceo nel terzo superiore; carne biancastra, viola-lilacea dalla metà all’apice del gambo, odore leggero spermatico. Sezione basidioma. Spore 7,75-9,30 × 4,7-5,8 µm. Trama lamellare. Cheilocistidi e pleurocistidi. Cheilocistidi. Cheilocistidi. Pleurocistidi. Caulocistidi presenti nella parte superiore del gambo. -
Inocybe cincinnata (Fr.) Quél. 1872
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Inocybe cincinnata (Fr.) Quél. 1872 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Foto e descrizione Inocybe dalle piccole dimensioni (2-3 Cm di diametro) inserita nel Sottogenere Inocybe per la presenza di pleurocistidi metuloidi con parete più o meno spessa, le spore amigdaliformi od ovoidi con apice ottuso, subconico e ogivale; sezione Lilacinae per presenza di pigmento violetto distribuito nel gambo, lamelle o gambo a seconda delle specie. Si fa riconoscere sul campo per il cappello evidentemente squamuloso specialmente nella parte centrale dove si osservano squamule erette, le lamelle ocra-brunastre che si macchiano di bruno scuro a maturazione, gambo cilindrico soffuso di violetto in maniera incostante da raccolta a raccolta, carne biancastra, odore leggermente spermatico. Microscopicamente ha spore subagmidaliformi, raramente subconiche e ogivali, misurano in media 8-10 × 5-6 µm, cheilocistidi brunastri accompagnati da paracistidi subpiriformi, pleurocistidi strettamente fusiformi, muricati, che possono raggiungere 80 µm di lunghezza, caulocistidi poco abbondanti e limitati alla zona apicale. La specie più vicina è Inocybe griseolilacina J.E. Lange, si differenzia per il cappello non squamuloso ma fibrilloso-tomentoso e ricoperto da un velo molto evidente al margine del cappello che risulta quindi festonato, le lamelle inizialmente sono grigio violette, ocracee a maturazione, la carne sfumata di viola. Microscopicamente presenta spore di lunghezza fino a 11,5 µm, con apice evidente subconico e con ogiva. Assenza di veri caulocistidi, possono manifestarsi esclusivamente all'apice e nelle immediate vicinanze dell'attaccatura delle lamelle dei peli cilindrici o subfusiformi. Regione Lombardia, località Verdellino; Novembre 2013; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Parco pubblico, nell'erba, sotto Pino nero. Spore. Long. : N =21 ; dMd ; (7,83)8,19 - 8,83 - 9,708(10,02) Larg. : N =21 ; dMd ; (4,71)4,812 - 5,17 - 5,572(5,87) Q : N =21 ; dMd ; (1,51)1,548 - 1,67 - 1,9(1,97) N° Long. Larg. Q Moy 8,87 5,21 1,71 Min 7,83 4,71 1,51 Max 10,02 5,87 1,97 Media 8,87 5,19 1,71 Cheilocistidi. Pleurocistidi. Caulocistidi. -
Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav. 2019
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Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav.; Regione Abruzzo; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Un particolare del cappello feltrato. -
Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav. 2019
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Inosperma cervicolor (Pers.) Matheny & Estev-Rav. 2019 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inosperma Sezione Cervicolores Sinonimi Inocybe cervicolor (Pers.) Quel. 1886 Inocybe bongardii var. cervicolor (Pers.) R. Heim 1931 Note tassonomiche Definito in precedenza come un sottogenere all'interno del genere Inocybe da Kuyper nel 1986, Inosperma è stato portato al rango di genere in base a un recente studio filogenetico multigene del 2019 di Matheny & Esteve-Rav. Etimologia L'epiteto Inosperma deriva dal greco ἴς/ἴνος [is/inos] = fibra, e dal greco σπέρμα [sperma] = seme, spora. L'epiteto cervicolor deriva dal latino cervus = cervo, e color = colore, per il colore simile a quello del manto dei cervi. Basidioma Omogeneo, pileo-stipitato a silhouette-collibioide, gregario. Cappello 2-5 cm di diametro, campanulato-conico, zona discale con lieve umbone acuto, margine leggermente involuto, colore bruno-ocraceo, rivestimento pileico fibrilloso-squamuloso con riflessi rossastri, margine involuto lacerato, con resti di velo arrossanti alla manipolaziome. Lamelle Smarginate, larghe, di colore bruno-rossiccio, arrossanti al tocco, filo lamellare biancastro, eteromorfo, leggermente eroso. Gambo Slanciato, cilindrico, leggermente sinuoso, pieno, striato, pruinoso, fibroso di color ocra - bruno, più o meno arrossante, leggermente squamettato. Carne Biancastra, appena arrossante, odore non piacevole, terroso. Habitat Gregario, specie ubiquitaria, la possiamo trovare sia sotto latifoglia che aghifoglia. Microscopia Spore (12,7)13,2-14,8(15,1) × (5,6)5,9-7,2(7,4) µm; Q = (1,8)1,9-2,4(2,5); N = 30; Media = 13,9 × 6,6 µm; Qm = 2,1; liscie, subellissoidali. Basidi in prevalenza tetrasporici. Cheilocistidi di forma cilindrico-clavata. Pleurocistidi assenti. Trama regolare. Caulocistidi presenti nel terzo superiore. Reazioni macrochimiche Reazione positiva al guaiaco blu-verdastra. Commestibilità e tossicità Tossico. Sindrome muscarinica. Specie simili Inosperma bongardii (Weinm.) Matheny & Esteve-Rav, che si distingue per l’odore gradevole che ricorda pelle di salame. Inosperma pisciodorum (Donadini & Riousset) Matheny & Esteve-Rav, che si distingue per l’odore forte di pesce. Bibliografia BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 1ère partie. Documents Mycologiques 105: 1-47. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous genre Clypeus Britz. = genre Astrosporina Schroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. 1. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of subgenus Inocybe. Persoonia (Suppl.) 3: 1-247. MARCHETTI, M., FRANCHI, P. & CONSIGLIO, G., 2014. Tipificazione di alcune Inocybe di Britzelmayr. Rivista di Micologia 57: 127-178. MATHENY, P.B., 2005. Improving phylogenetic inference of mushrooms with RPB1 and RPB2 nucleotide sequences (Inocybe, Agaricales). Molecular Phylogenetics and Evolution 35(1): 1-20. MATHENY, P.B., HOBBS A.M. & ESTEVE-RAVENTÓS, F., 2019. Genera of Inocybaceae: New skin for the old ceremony. Mycologia 112(1): 83–120. DOI: 10.1080/00275514.2019.1668906. MATHENY, P.B. & KUDZMA, L.V., 2019. New species of Inocybe (Agaricales) from eastern North America. Journal of the Torrey Botanical Society 146: 213-235. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Antonio Albanese - revisionata da Tomaso Lezzi, approvata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio; Aprile 2021; Foto e microscopia di Antonio Albanese. Il ritrovamento di questa raccolta è avvenuto sotto Pinus sylvestris. . Cheilocistidi. Osservazione in floxina, a 630×. Caulocistidi. Osservazione in floxina, a 400×. Trama lamellare. Osservazione in rosso Congo, a 400×. -
Inocybe catalunica Singer 1947
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Inocybe catalaunica Singer; Regione Piemonte; Anno 2006; Foto di Mario Cervini. Il gambo è ricoperto di caulocistidi fino alla base, questa caratteristica è fondamentale per riconoscerla. -
Inocybe catalaunica Singer 1947 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Specie simili Inocybe catalunica Singer, simile a Inocybe nitidiuscula (Britzelm.) Lapl., si differenzia per l'assenza della cortina, caulocistidi lungo tutto il gambo in entrambe. Regione Piemonte; Anno 2005; Foto di Mario Cervini.
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Trentino Alto Adige; Agosto 2014; Foto di Tomaso Lezzi. Raduno Scientifico CSP35 di Braies (BZ). Inocybe facilmente riconoscibile per il cappello fortemente squamuloso e il gambo anch'esso squalumoso e di colore blu-verdastro soprattutto alla base. Il portamento può ricordare una Leptonia, con il gambo slanciato e il cappello fortemente ombelicato. Il cappello ombelicato, fortemente squamuloso. La base del gambo con la tipica colorazione blu-verdastra, che in alcuni campioni può non essere così evidente. -
Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Friuli Venezia Giulia; Novembre 2009; Foto di Nicolò Parrino. Ritrovamento in bosco misto con prevalenza Castagno, 200 m. s.l.m., Forgaria nel Friuli (UD). -
Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lombardia; Ottobre 2007; Foto di Federico Calledda. -
Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Lombardia; Ottobre 2006; Foto di Massimo Biraghi. -
Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav. 2019
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Inosperma calamistratum (Fr.) Matheny & Esteve-Rav.; Regione Piemonte; Marzo 2005; Foto di Gianni Baruffa. Inocybe assolutamente inconfondibile per la squamettatura che riveste il micete nella sua interezza, cappello e gambo ed in particolare, ancor più tipica, è la colorazione verde-bluastra presente alla base del gambo. Micete tipicamente nordico, di corporatura medio piccola, in alcune stazioni alpine è possibile reperirlo fino a 2000 m s.l.m.