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Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja 2003
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Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja; Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti. Piccola Infundibullicybe dall'odore gradevole, intenso e cianico, cresce sulle lettiere di latifoglie e conifere, nota con il nome volgare di Imbutino per la forma. Per distinguerla dalle specie simili è necessario osservare che il gambo sia biancastro.- 21 risposte
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Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja 2003
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Infundibulicybe gibba (Pers.: Fr.) Harmaja; Regione Lazio; 2005; Foto di Mauro Cittadini.- 21 risposte
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Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja 2003
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Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja 2003
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Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja 2003 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Clitocybe gibba (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871 Etimologia Dal latino infundĭbŭlum = imbuto e dal greco kùbe = testa, ovvero dalla testa a forma di imbuto. Dal latino gibbosus = gobbo, per l'aspetto gibboso del cappello negli esemplari giovani, che si presenta come un cono capovolto con una piccola protuberanza (umbone) al centro. Cappello 3-6(8) cm di diametro, convesso con margine involuto, a volte umbonato poi imbutiforme; in alcuni esemplari, anche in età adulta, si nota ancora un piccolo umbone al centro. Il margine è ondulato e qualche volta costato; la cuticola è liscia, feltrata, di colore beige, in varie tonalità chiare e scure ma mai bianco; la reazione della stessa alle basi forti come l'idrossido di potassio (KOH), da un colore neutro o appena giallastro. Imenoforo Lamelle molto decorrenti, bianche, fitte e strette. Si presenta in genere con numerose lamellule. Gambo Altezza 2-5(7) × 0,5-1 cm, cilindrico, appena ingrossato alla base, dove si nota una zona biancastra feltrata. Quando viene raccolto conserva spesso parte del substrato inglobato dal micelio alla base del gambo; il colore è più chiaro di quello del cappello. Carne Bianca, elastica, tenace, fibrosa nel gambo. Sapore gradevole e odore di mandorle amare. Habitat Specie molto comune e diffusa: cresce dalla tarda primavera all'autunno in gruppi numerosi, spesso molto ravvicinati, quasi cespitoso sul terreno, tra i residui vegetali, nei boschi di conifere e latifoglie, nelle radure e lungo i sentieri. Commestibilità e tossicità Si tratta di un buon commestibile ma è meglio utilizzare solo i cappelli. Si presta bene per la preparazione dei misti, specialmente quando scarseggiano altre specie più ricercate. Specie simili Infundibulicybe costata (Kühner & Romagn.) Harmaja = Clitocybe costata Kühner & Romagn. è senza dubbio la specie che le è più vicina, morfologicamente ed ecologicamente, sembra quasi il suo sosia: si differenzia per il margine del cappello ornato da costolature a forma di Y, il gambo concolore al cappello e l'odore più marcato. Per distinguere con certezza le due specie si rende però necessario un test macrochimico: se mettiamo una goccia di idrossido di potassio (KOH) sulla superficie del cappello di Infundibulicybe costata otteniamo di solito una colorazione marrone scuro che non si verifica in Infundibulicybe gibba; Infundibulicybe mediterranea Vizzini, Contu & Musumeci, quantunque abbia la stessa reazione di Clitocybe gibba all'idrossido di potassio (KOH), si differenzia per i colori più scuri, per il gambo quasi concolore al cappello, per l'odore in genere fungino, per il carattere microscopico delle spore più piccole e per l'associarsi principalmente al Leccio o alla Sughera; Infundibulicybe meridionalis (Bon) Pérez-De-Gregorio = Clitocybe meridionalis (Bon) P. Roux, anch'essa con i colori più scuri, si distingue per una reazione bruno-rossastra all'idrossido di potassio (KOH) e per avere le spore più lunghe; Infundibulicybe bresadolana (Singer) Harmaja = Clitocybe bresadolana Singer, si distingue per i toni bruno-rossastri del cappello e la reazione forte e bruna all'idrossido di potassio (KOH); Infundibulicybe squamulosa (Pers. : Fr.) Harmaja = Clitocybe squamulosa (Pers. : Fr.) P. Kumm., si distingue per avere un netto odore cianico, per il cappello brunastro ricoperto da piccole squamule e per la reazione forte e bruna all'idrossido di potassio (KOH); Infundibulicybe catinus (Fr.) Harmaja = Clitocybe catinus (Fr.) Quél., si caratterizza per avere il pileo biancastro, talvolta sfumato di rosa, l'orlo del cappello involuto, le spore leggermente più ampie e un odore appena farinoso; Infundibulicybe glareosa (Röllin & Monthoux) Harmaja = Clitocybe glareosa Röllin & Monthoux, si differenzia per l'habitat praticolo, per la reazione nulla alle basi forti e per il leggero odore di anice; Bonomyces sinopicus (Fr. : Fr.) Vizzini = Clitocybe sinopica (Fr. : Fr.) P. Kumm., si distingue per l'odore ed il sapore di farina fresca e per l'associarsi prevalentemente a Picea abies e Abies alba, esclusivamente in primavera e inizio estate; Infundibulicybe alkaliviolascens (Bellù) Bellù = Clitocybe alkaliviolascens Bellù, anch'essa molto simile morfologicamente, si differenzia per avere una reazione all'idrossido di potassio (KOH) forte, viola vinoso e per avere le lamelle di un colore tendente al giallino; Clitocybe phaeophthalma (Pers.) Kuyper, fungo tossico, la quale è appena più esile, ha il cappello solo infossato al centro (ombelicato) e difficilmente imbutiforme ed con colore di solito più chiaro; la carne però ha un cattivo e netto odore di rancido o simile a quello di pollaio; Clitocybe vibecina (Fr.) Quél., si differenzia per il cappello ombelicato, per l'odore di farina o terroso e per un'evidente pruina alla sommità del gambo; Paralepistopsis amoenolens (Malençon) Vizzini = Clitocybe amoenolens Malençon, si distingue per le colorazioni generali ocra-arancio, le lamelle secedenti e l'odore aromatico complesso, con note floreali. Questa specie risulta tossica e, quantunque poco comune, talvolta è stata scambiata con Infundibulicybe gibba; Paralepista flaccida (Sowerby : Fr.) Vizzini = Lepista flaccida (Sowerby : Fr.) Pat., la quale cresce nel medesimo habitat ma che ha colori aranciati, margine del cappello involuto, lamelle che si staccano facilmente dalla trama del cappello, carne con odore fungino e sapore un po' astringente. Osservazioni È un fungo di medie dimensioni; nonostante ciò è forse il più conosciuto di tutto il genere perché è comune, abbondante e relativamente facile da riconoscere. Quando in cucina si impiega il fungo nei misti, va tenuto presente che possiede carne elastica e tenace e che, come tutti gli altri funghi di consistenza simile, richiede tempi di cottura più lunghi; si consiglia quindi di precuocere per qualche minuto, prima di aggiungere esemplari di altre specie con carni più tenere. Bibliografia MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. PHILLIPS, R., 2004. Riconoscere i funghi. Ed. De Agostini. VIZZINI, A., CONTU, M., MUSUMECI, E., ERCOLE, E., 2011. A new taxon in the Infundibulicybe gibba complex (Basidiomycota, Agaricales, Tricholomataceae) from Sardinia (Italy). Mycologia, 103(1): 203-208. Ed. Mycological Society of America. [Data di accesso: 14/09/2015]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Sardegna; Raduno 2007; Foto di Massimo Biraghi.- 21 risposte
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Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Emilia Romagna, Alta Val Nure; Luglio 2015; Foto di Massimo Biraghi. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Emilia Romagna; Luglio 2014; Foto di Massimo Biraghi. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Lombardia; Luglio 2013; Foto di Lorenzo Martinelli. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Emilia Romagna; Settembre 2013; Foto di Massimo Biraghi. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Emilia Romagna; Luglio 2010; Foto e commento di Massimo Biraghi. Spettacolare e immediato il viraggio, passa dal giallo-verdastro a blu cobalto in un paio di secondi. Altra vista che mette in evidenza la base del gambo con viraggio rosa-rossastra. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Umbria; Luglio 2010; Foto di Luigi Minciarelli. Pori e sezione. Dettaglio sezione. Particolare del reticolo e dei pori. Foto di Tomaso Lezzi. Cappello tra il giallo e il rosa da cui il nome Boletus luteocupreus, luteo = giallo, e cupreus = color del rame; pori arancioni, reticolo rosso sul gambo, sezione che diventa rapidamente blu. Esemplari giovani. Il reticolo sul gambo. Un ingrandimento dei pori. Una sezione del capello mostra il veloce viraggio al blu della carne e dei tubuli. La sezione di un carpoforo, alla base il fungo mostra una ristretta zona color barbabietola. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Calabria; Luglio 2009; Foto e commento Tomaso Lezzi. Trovato in bosco di Castagni. Cappello con colori tra il giallo e il rame (luteo-cupreus!). Gambo con reticolo rosso su fondo giallo, superficie e sterna e sezione che virano al blu molto velocemente, pori rossi nei giovani aranciati negli esemplari adulti, i pori vicino al bordo del cappello sono gialli. Particolare dei pori rosso scuro nei giovani esemplari, gialli vicino al bordo del cappello. Particolare del reticolo rosso su fondo giallo; anche in questo caso si vede il veloce viraggio al colore blu nei punti in cui l'esemplare è stato toccato. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Toscana; Luglio 2009; Foto di Massimo Biraghi. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Piemonte, Ovada (AL); Ottobre 2009; Foto di Federico Calledda. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Sardegna; Ottobre 2009; Foto di Franco Sotgiu. -
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Toscana; Settembre 2005; Foto di Tomaso Lezzi. Sezione. -
Imperator luteocupreus
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Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Umbria; Agosto 2005; Foto e commento di Tomaso Lezzi Bosco di Castagno 600 m s.l.m., cappello giallo chiaro brillante con parti rosate. Carne che vira completamente e rapidamente al blu al minimo tocco. Odore non gradevole. Gruppo. Ingrandimento. Pori piccoli, rosso brillante ovunque e solo sul bordo arancio e poi giallo. Gambo giallo con reticolo rosso intenso. La sezione gialla per pochi istanti diventa immediatamente e completamente blu scuro, poi lentamente scolorisce al grigio più chiaro. Sezione il giorno dopo: scomparso il viraggio blu scurissimo si vede di nuovo il colore giallo della carne. -
Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau 2015 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Boletaceae Sinonimi Boletus luteocupreus Bertéa & Estadès 1990 Foto e Descrizioni Sotto castagno. Fungo dai cromatismi del cappello giallo aranciati e sfumature rosate, dalla cuticola finemente vellutata che alla contusione diviene blu e poi rosso-rame. Ha i pori rossi sfumati di giallo nella parte verso il cappello e la carne gialla che al taglio vira fortemente al blu sia nel gambo che nel cappello e ridiviene gialla una volta svanito il viraggio. Il simile Imperator rhodopurpureus (Smotl.) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau = Boletus rhodopurpureus Smotl. ha il colore del cappello più rosa carico o rosso cupo e soprattutto ha la carne che dopo il viraggio blu diviene grigio pallido e non gialla. Spore allungate e fusoidi 10,8-14,2 × 4,3-5,8 µm; Qm = 2,3. Regione Umbria; Agosto 2015; Foto di Stefano Rocchi. Microscopia Spore da sporata, allungate e fusoidi 10,8-14,2 × 4,3-5,8 µm; Qm = 2,3. Osservazione in Lugol a 1000×. Spore da sporata, allungate e fusoidi, 10,8-14,2 × 4,3-5,8 µm; Qm = 2,3. Osservazione in Melzer a 1000×.
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Hypsizygus tessulatus (Bull. : Fr.) Singer 1947
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Hypsizygus tessulatus (Bull. : Fr.) Singer 1947 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto, Descrizioni e Microscopia Bella e rara specie appartenente alla famiglia delle Tricholomataceae con crescita lignicola. Presenta un cappello inizialmente convesso e con orlo involuto, a maturazione piano-convesso, la superficie pileica, di colore crema pallido, bruno pallido,è caratteristicamente di aspetto marmorizzato, peculiarità che la distingue da Hypsizygus ulmarius che cresce su legno di Olmo. Lamelle abbastanza fitte e strette, appena decorrenti con dentino o adnate al gambo, biancastre. Gambo pieno, sodo, biancastro, un poco eccentrico e curvo, attenuato alla base dove è congiunto ad altri esemplari. Carne bianca, odore forte di farina fresca, sapore prima dolce poi diventa amaro e un poco disgustoso. Spore irregolarmente globose 4,5-5,1 × 4,2-4,9 µm. Basidi tetrasporici. Regione Lombardia; Novembre 2012; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Ritrovamento in una fessura del tronco di un Cerro, parco del basso corso del fiume Brembo, località parco Itala, Osio Sotto. -
Hypoxylon fuscum (Pers. : Fr.) Fr. 1849
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Hypoxylon fuscum (Pers. : Fr.) Fr. 1849 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Sordariomycetes Ordine Xylariales Famiglia Xylariaceae Sinonimi Stromatosphaeria fusca (Pers.) Grev. 1824 Etimologia Dal Latino Fuscum = scuro, per il colore. Descrizione sintetica Ascoma costituito da uno stroma pulvinato di colore bruno-rossastro con sfumature porpora scuro e di aspetto finemente granuloso. Fruttifica generalmente su rametti a terra di Corylus avellana L. e Ontano sp., più raramente su altre latifoglie. Microscopia Aschi ottosporici in media lunghi 120-140 µm. Spore 12-14(15) × 5,5-6,5 µm, uniseriate nell'asco, di colore marrone più o meno scuro, irregolarmente ellissoidali e con evidente linea germinativa laterale. Osservazioni Al genere Hypoxylon appartengono specie che fruttificano su legno secco in via di deterioramento di diverse essenze di latifoglia, tra queste specie poche hanno una preferenza per una essenza particolare; Hypoxylon fuscus (Pers. Fr.) e Hypoxylon howeianum Peck prediligono fruttificare su legno di Corylus avellana (Nocciolo) e Alnus sp. (Ontano), Annulohypoxylon multiforme (Fr.) Ym Ju, JD Rogers & HM Hsieh fruttifica su legno di Betula sp (Betulla), Hypoxylon fragiforme (Pers. :Fr.) J. Kickx. fruttifica principalmente su legno di Fagus sylvatica L. (Faggio). Alle nostre latitudini non sono conosciute fruttificazioni su legni di aghifoglie. Somiglianze e varietà Hypoxylon howeanum condivide lo stesso substrato di crescita, si differenzia per il portamento globoso e per le spore che raramente superano i 10 µm. Hypoxylon fragiforme si distingue per la fruttificazione per lo più globosa e per le colorazioni rosso mattone con riflessi aranciati, microscopicamente per le spore più strette e regolari con linea germinativa meno visibile, di colore bruno scuro-bruno nerastro. Annulohypoxylon multiforme presenta analogamente uno stroma pulvinato, ma ha colorazioni senza toni rossastri, microscopicamente ha gli aschi che possono raggiungere i 200 µm di lunghezza e spore che non superano in media i 10 µm. Hypoxylum fuscopurpureum (Schwein.) M.A. Curtis è specie rara in Europa e ritrovata in Austria e Germania, si differenzia per le piccole dimensioni, per le colorazioni brune con riflessi violacei e per le spore piriformi. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1984. Champignons de Suisse. Ascomycetes. Vol. 1. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. DENNIS, R.W.G., 1981. British Ascomycetes. Vaduz, Liechtenstein: J. Cramer. ELLIS, M.B. & ELLIS, L.P., 1998. Microfungi on Miscellaneous Substrates. An Identification Handbook. Portland, Oregon, U.S.A.: Ed. Timber Press MEDARDI, G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. AMB. MEDARDI, G., 1998 Considerazioni sul genere Hypoxylon Bull. ex Fr.. RdM, 1998,2: 161-169. Ed. A.M.B. FOURNIER, J. & MAGNI, J.F., 2004. Hypoxylon fuscum. Pyrenomycetes from southwestern France [Data di accesso: 12/03/2013]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Marzo 2013; Loc. Crespi D'Adda; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Aschi ottosporici lunghi fino a 150 µm. Spore uniseriate nell'asco e con evidente linea germinativa laterale. Long. : N =20 ; dMd ; (12,28)12,488 - 13,375 - 15,738(16,39) Larg. : N =20 ; dMd ; (5,40)5,48 - 5,72 - 6,49(6,52) Q : N =20 ; dMd ; (2,05)2,111 - 2,28 - 2,779(2,95) N° Long. Larg. Q Moy 13,85 5,87 2,37 Min 12,28 5,40 2,05 Max 16,39 6,52 2,95 Media 13,77 5,77 2,32 -
Hypocrea gelatinosa (Tode : Fr.) Fr. 1846
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Hypocrea gelatinosa (Tode) Fr. = Creopus gelatinosus (Tode) Link; Maggio 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Gli aschi cilindrici contengono 8 spore con un setto, le spore a volte si dividono in parti sporali in corrispondenza del setto quando escono dall'asco, a volte quando sono ancora dentro l'asco. Osservazioni in Melzer. Spore nell'asco. -
Hypocrea gelatinosa (Tode : Fr.) Fr. 1846
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Hypocrea gelatinosa (Tode : Fr.) Fr. 1846 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Sordariomycetes Ordine Hypocreales Famiglia Hypocreaceae Sinonimi Creopus gelatinosus (Tode) Link 1833 Foto e Descrizioni Carpoforo 0,2-0,5 cm. Habitat: su ramoscelli secchi di quercia in inverno. I caratteri distintivi (spore ornate / spore ovali; spore 5,4-6,3 µm; aschi 90-125 µm; corpo fruttifero sferico) che secondo i vecchi autori autorizzavano i due generi Hypocrea e e Creopus sono sfumate e già il giapponese Doi aveva proposto nei lontani anni '70 di sinonimizzare Creopus a Hypocrea (lo stesso per Podostroma). Numerosissimi lavori di ultrastruttura e di biologia molecolare supportano questa sinonimia in modo inequivocabile. Foto di Giancarlo Chierici, Commento di Alfredo Vizzini. Microscopia -
Hypocrea alutacea (Pers. : Fr.) Ces. & De Not. 1863
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Hypocrea alutacea (Pers. : Fr.) Ces. & De Not. 1863 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Ascomycetes Ordine Hypocreales Famiglia Hypocreaceae Sinonimi Cordyceps alutacea (Pers.) Fr. 1818 Podocrea alutacea (Pers.) Lindau 1897 Podostroma alutaceum (Pers.) G.F. Atk. 1905 Sphaeria alutacea Pers. 1797 Etimologia Alutacea dal latino: Alutáceus o Alutárius, a, um = attinente il cuoio sottile (l. aluta, ae = cuoio sottile), riferito al colore. Ascoma Hypocrea alutacea è un ascomicete inquadrabile dal punto di vista morfologico tra i periteci, cioè quei corpi fruttiferi che hanno le cellule fertili racchiuse in un corpo globoso, cavo, che a maturità attraverso un poro consente alle spore di uscire all’esterno. Si presenta con un habitus irregolarmente claviforme, con due parti ben distinte dello stroma, una superiore di colore giallo pallido, giallo-arancio su una base bianca (parte fertile) che racchiude al suo interno gli aschi ed una inferiore di colore biancastro, sterile, lo stipite, non nettamente differenziato dalla parte fertile, di forma cilindrica, a volte ricurvo verso la base del gambo, a volte un po' appiattito, liscio o rugoso. La parte superiore, lo stroma, è coperta dalla parte fertile, un agglomerato di piccole cavità globose (periteci) che contengono gli aschi e che a maturità permettono la fuoriuscita delle spore all'esterno attraverso l’apertura di un poro (ostiolo). Gli ostioli a maturità affiorano dalla superficie stromatica, possono essere visti ad occhio nudo e nel loro insieme conferiscono alla superficie esterna l’aspetto ruvido. Habitat Cresce in luoghi umidi, singola o gregaria su lettiera di aghi o residui legnosi, in boschi di conifera o di latifoglia. Microscopia L’esame microscopico evidenzia gli aschi ottosporici, uniseriati. Le parafisi sono assenti. Gli aschi, inizialmente, contengono 8 spore, ialine, settate, che poi in corrispondenza del setto si dividono e danno origine a 16 parti sporali. Le spore inizialmente hanno una forma piuttosto allungata, settate, a volte strozzate nella zona del setto, le parti sporali hanno una forma varia, da globose ad ellittiche, appiattite su un lato per effetto della divisione in corrispondenza del setto, finemente punteggiate. Commestibilità o Tossicità Senza valore alimentare. Specie simili Hypocrea alutacea (Pers.) Ces. & De Not. ad un occhio esperto è subito facilmente riconoscibile, ma ad un esame sommario può essere confusa con i funghi che si presentano con un habitus clavato e di colore crema, riconducibili ai seguenti generi e specie: Hypocrea leucopus (P. Karst.), si separa abbastanza agevolmente da H. alutacea dal punto di vista macroscopico, per la netta distinzione dello stroma (parte fertile) di colore giallo chiaro che appare dilatata, ingrossata, quindi, chiaramente distinguibile e differenziata dallo stipite, habitat con crescita su terreno cosparso di detriti vegetali e mai direttamente su legno. Dal punto di vista microscopico si evidenzia che le parti sporali risultano più piccole. Genere Clavariadelphus, le specie di questo genere si presentano generalmente a forma di clava, quelle più vicine ad H. alutacea per aspetto e dimensioni minute sono C. ligula (Schaeff.) Donk e C. helveticus Rahm & Schild, tuttavia, già ad un esame macroscopico accurato è possibile operare delle distinzioni, queste ultime, hanno una forma regolare, più simile ad una clava, la superficie esterna è liscia e ad un esame microscopico si può notare come le strutture che portano le cellule fertili non sono situate all'interno dei periteci, ma sulla superficie esterna e sono costituite da basidi. Spatularia flavida Pers., si distingue per la forma del carpoforo spatoliforme o a ventaglio, stipite piatto, superficie liscia, dimensioni minute, dal punto di vista microscopico presenta spore aciculari (a forma di ago), molto lunghe, plurisettate. Altri funghi molto simili per portamento appartengono al genere Cordyceps, anch’essi sono degli ascomiceti molto particolari appartenenti ai cosiddetti Pironomiceti. La caratteristica principale è data dal fatto che la maggior parte di essi sono parassiti di insetti (ragni, formiche, vespe, coleotteri, farfalle, etc.) e di larve e bruchi interrati o di altri funghi ipogei appartenenti al genere Elaphomyces, anche se, a volte, si comportano da saprofiti. Dal punto di vista macroscopico in molte specie del genere Cordyceps abbiamo una netta distinzione tra la testa fertile, cioè una matrice stromatica di forma oblunga in cui si trovano i periteci, ed il gambo che la sostiene. Il fungo, infatti, si presenta con una forma cilindrica molto simile ad un fiammifero, mentre la parte superiore (testa) è detta stroma, che all'interno contiene i periteci, delle cavità di forma globosa che contengono gli aschi. I periteci al loro apice hanno un minuscolo poro chiamato ostiolo, che conferisce alla superficie esterna della parte stromatica un aspetto ruvido e dal quale a maturità usciranno all’esterno gli aschi e le spore. In genere formano spore lunghissime, filiformi, settate, che a maturità si frammentano in parti sporali più corte. Questa raccolta cresceva su lettiera di aghi e detriti vegetali di Picea abies, in cerchio delle streghe, unitamente a Cudonia circinans (Pers.) Fr.. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Trentino, Cles (TN), località Malga Malgaroi, 1830 m s.l.m.; 2° Congresso sui funghi della Zona Alpina; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Crescita in cerchio delle streghe, unitamente a Cudonia circinans. Macro. Microscopia Gli aschi, inizialmente, contengono 8 spore settate che poi in corrispondenza del setto si dividono ed a maturità danno origine a 16 parti sporali. -
Hypholoma lateritium (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Hypholoma lateritium (Schaeff. : Fr.) P. Kumm.; Svizzera; Novembre 2014; Foto di Roberto Cagnoli.- 28 risposte
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- famigliola velenosa
- famigliola falsa
- (e 3 in più)
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Hypholoma lateritium (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Hypholoma lateritium (Schaeff. : Fr.) P. Kumm.; Regione Friuli Venezia Giulia, Cividale del Friuli (UD); Novembre 2014; Foto di Nicolò Parrino.- 28 risposte
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- famigliola velenosa
- famigliola falsa
- (e 3 in più)
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Hypholoma lateritium (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Hypholoma lateritium (Schaeff. : Fr.) P. Kumm.; Regione Marche; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti. Crescita fascicolata.- 28 risposte
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- famigliola velenosa
- famigliola falsa
- (e 3 in più)