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Archivio Micologico

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  1. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Marche; Ottobre 2010; foto di Pietro Curti. Gambo e imenoforo.
  2. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Trentino; Settembre 2011; Foto di Mario Iannotti.
  3. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Lazio; Gennaio 2012; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento in bosco di Sughera. Hydnum rufescens si riconosce dal simile Hydnum repandum soprattutto per avere gli idni non decorrenti sul gambo. Particolare degli idni non decorrenti sul gambo.
  4. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Trentino; Luglio 2008; Foto di Franco Sotgiu.
  5. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Sardegna; Foto di Franco Sotgiu.
  6. Hydnum rufescens Pers.; Regione Sardegna; Gennaio 2006; Foto di Franco Sotgiu.
  7. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Lombardia, Parco del Ticino, Vigevano (PV); Foto di Emilio Pini.
  8. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto e commento di Gianni Pilato. Oltre ai colori pileici più aranciati e la morfologia più esile, ecco il particolare che lo rende facilmente distinguibile da Hydnum repandum, gli idni strozzati all'attaccatura del gambo invece che decorrenti sullo stesso.
  9. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti. Hydnum rufescens e' caratterizzato da una taglia decisamente inferiore rispetto a H. albidum e H. repandum, generalmente alto pochi cm e con un cappello di 3-4 cm di diametro. Oltre alle dimensioni decisamente inferiori, sono due i caratteri che ci aiutano nella determiazione di questa specie: i colori del cappello decisamente aranciato-rossastri (invece che giallo-biancastri) e in particolare la non decorrenza degli aculei sul gambo. Cresce prevalentemente sui pendii coperti di muschio, nei boschi di latifoglie. Giovani esemplari.
  10. Hydnum rufescens (Pers. : Fr.) Poir. ; Regione Sicilia; Foto di Pietro Curti. Hydnum rufescens e' caratterizzato da una taglia decisamente inferiore rispetto a H. albidum e H. repandum, generalmente alto pochi cm e con un cappello di 3-4 cm di diametro. Oltre alle dimensioni decisamente inferiori, sono due i caratteri che ci aiutano nella determiazione di questa specie: i colori del cappello decisamente aranciato-rossastri (invece che giallo-biancastri) e in particolare la non decorrenza degli aculei sul gambo. Cresce prevalentemente sui pendii coperti di muschio, nei boschi di latifoglie. Giovani esemplari.
  11. Hydnum rufescens (Pers. : Fr:) Poir. 1808 Tassonomia Regno Fungi Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Sottoclasse Holobasidiomycetidae Ordine Hericiales Famiglia Hydnaceae Genere Hydnum Nome italiano Steccherino dorato, Spinarolo. Etimologia Dal latino rufus= biondo, rossiccio, che diviene biondo o rossiccio. Cappello 3-10 cm, inizialmente convesso con margine involuto, successivamente piano depresso estremamente irregolare, generalmente con il bordo leggermente involuto ma formante ondulazioni e lobature. Igrofano, con superficie inizialmente finemente vellutata in seguito liscia, di colore giallo-ocra, aranciata fino a biondo-rossiccio. Imenoforo Imenoforo formato da fitti idni (aculei) tronco-conici, adnati al gambo e non decorrenti, fragili, facilmente staccabili, di colore inizialmente giallo-crema e successivamente, a maturità, giallo-rosati. Gambo 2-8 × 1-2 cm, slanciato, cilindrico e flessuoso, a volte tozzo e brevemente attenuato alla base, pieno ma fragile, di consistenza quasi cassante, colore giallastro-biancastro o lievemente giallo-crema, più chiaro rispetto agli idni. Carne Soda e compatta ma fragile e friabile, bianca o con toni vagamente carnicini, le parti esterne, se manipolate, tendono ad assumere colorazioni giallo-aranciate. Sapore dolciastro con retrogusto amarognolo, specialmente negli aculei, odore non significativo. Habitat Crescita spesso gregaria, in gruppi di pochi esemplari, raramente isolato. In boschi di conifere e latifoglie dall'estate fino alla fine dell'autunno. Commestibilità e Tossicità Buon commestibile da giovane, bisogna avere l'accortezza di togliere gli aculei negli esemplari maturi poiché ne renderebbero amarognolo il gusto. Da consumare dopo buona cottura, particolarmente indicato per la conservazione sott'olio o sott'aceto. Specie simili Possibile lo scambio con Hydnum repandum L.: Fr. che condivide gli stessi ambienti e cresce nello stesso periodo, anch'esso buon commestibile se ben cotto. Per la distinzione delle due specie bisogna prestare attenzione agli aculei che in quest'ultimo sono decorrenti anziché adnati al gambo; si presenta normalmente con delle colorazione più omogenee tra stipite, idni e cappello e con toni più pallidi e meno rossastri. Nel 2004 è stata identificata una nuova specie: Hydnum ellipsosporum H. Ostrow et L. Beenken, macroscopicamente identica a Hydnum rufescens Pers., si differenzia per i caratteri microscopici relativi a forma e grandezza delle spore. Non ci risultano, al momento, segnalazioni di ritrovamenti in Italia. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  12. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Marche; Ottobre 2014; Foto di Pietro Curti. Imenoforo.
  13. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Liguria; Novembre 2009; Foto di Maria Ligure.
  14. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Piemonte; Novembre 2009; Foto di Federico Calledda.
  15. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Lombardia, Val Camonica; Anno 2006; Foto di Emilio Pini.
  16. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Liguria; Novembre 2005; Foto di Federico Calledda.
  17. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Lazio; Giugno 2005; Foto di Gianni Bonini. Particolare degli idni. Idni decorrenti sul gambo.
  18. Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Lombardia; Anno 2005; Foto di Emilio Pini.
  19. Hydnum repandum L. : Fr. 1753 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Genere Hydnum Sinonimi Sarcodon repandus (L.) Quèl. 1886 Etimologia Dal latino repandus = rivolto all'insù. Nome italiano Steccherino dorato Cappello 2-12(17) cm, convesso, presto piano e anche concavo, orlo irregolare, lobato od ondulato, a volte contorto, leggermente involuto; cuticola glabra, asciutta e vellutata poi anche leggermente squamata. Colori dal giallo pallido a quasi bianco a giallo opaco-aranciato, contuso vira al bruno-aranciato. Imenoforo L'imenoforo è costituito da fitti aculei (idni), lunghi 2-6 mm, di colore bianco poi concolore al cappello, diseguali, tendono ad assottigliarsi verso il margine del cappello e del gambo sul quale decorrono leggermente, fragili e delicati si staccano immediatamente se si esercita una semplice pressione sugli stessi. Gambo Alto 2-9 cm con diametro 1-4 cm, da cilindrico ad allargato alla base, a volte eccentrico e incurvato, glabro e asciutto, presenta lo stesso colore del cappello. Carne Soda, fragile e cassante, bianca, ingiallisce all'aria. Odore gradevole, fruttato. Sapore acidulo negli esemplari giovani, diventa amaro con l'età. Habitat Cresce in autunno a gruppi talora appressati e talora a forma di cerchi, nei boschi di conifere e latifoglie. Nelle faggete del centro Italia raggiunge dimensioni di tutto rispetto e crea colonie lunghe anche svariati metri che disegnano strisce imponenti nel sottobosco, visibili anche a grande distanza. Commestibilità e Tossicità Buono da giovane, liberato dagli aculei amarognoli. Gli esemplari maturi sono amari e indigesti. Si presta alla conservazione sottolio. Specie simili A prima vista, forse per il suo colore, può essere scambiato per il Cantarellus cibarius (Fr.: Fr.) Fr., ma quest'ultimo ha delle pseudolamelle (pliche lamellari) e non gli aculei. Altra confusione possibile è con Albatrellus confluens (Alb. & Schw.: Fr.) Kotlaba & Pouzar, anch'esso però ha un diverso imenoforo (pori e non aculei). Può essere confuso con l'Hydnum rufescens Pers., più piccolo e di colore rossastro o aranciato, con aculei non decorrenti, commestibile di minor pregio, Hydnum albidum Peck, con spore più piccole, bianco, crescente sotto conifera, appena ingiallente, sempre commestibile, fungo che a volte tende con la crescita tende ad inglobare nella carne piccole parti di terriccio e agli che rendono complessa e difficoltosa un'efficace pulitura ai fini alimentari. Osservazioni Lo Steccherino dorato, come viene volgarmente chiamato, è un fungo comune, diffuso e ampiamente raccolto dall'inizio dell'estate fino ad autunno inoltrato. Certamente tra le specie più tardive, protrae la sua stagione di crescita fino all'inverno inoltrato. Nelle zone temperate, in assenza di gelo e neve, è possibile raccogliere questa specie fino a dicembre e gennaio. Fungo molto facile da determinare e riconoscere, la presenza degli aculei sotto il cappello è un carattere molto semplice da osservare. Non esistono funghi ad idni tossici, taluni sono solamente coriacei e legnosi, altri amarescenti, per cui indigesti e comunque immangiabili. Gli aculei o idni conferiscono alla carne il sapore amarognolo e quindi per apprezzarla al meglio va liberata dagli stessi, si raccomanda quindi di effettuare la pulitura in ambiente sulla fungaia, in quanto così facendo contribuiamo a disperdere abbondantemente le spore in habitat e questo ci sembra un gesto di grande sensibilità ecologica. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Toscana, Alto Mugello, presso il Passo della Futa; 1.100 m s.l.m.; sotto Faggio; Foto di Alessandro Francolini. Imenoforo ad aculei ben decorrenti sul gambo. Primo piano degli aculei. Aculei visti frontalmente.
  20. Hydnum albidum Peck; Regione Umbria; Dicembre 2014; Foto di Stefano Rocchi. Spore da ovali a globulose, comunque arrotondate e lisce 4,4-5,5 × 3,3-4,3 µm; Qm. 1,4. Osservazione in Lugol 1000× su sporata. Basidi tetrasporici ed anche pentasporici. Osservazione in Rosso Congo 1000×. Cistidi. Osservazione in Rosso Congo 1000×. Pileipellis.
  21. Hydnum albidum Peck 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Hericiales Famiglia Hydnaceae Foto e Descrizioni Si tratta di una specie che per le caratteristiche morfologiche generali è assolutamente equivalente a Hydnum repandum; se non fosse per il suo colore biancastro e per la sua predilezione per le conifere, difficilmente riusciremmo a distinguerlo con la semplice osservazione macroscopica. Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. La superficie fertile del cappello con gli idni. Un particolare degli idni.
  22. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Puglia, pineta litoranea Lesina Marina; Gennaio 2015; Foto di Raffaele Mininno.
  23. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Puglia, Lesina Marina; Dicembre 2014; Foto di Raffaele Mininno. Ritrovamento in pineta litoranea.
  24. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Lazio; Novembre 2008; Foto e commento Mauro Cittadini. Si tratta di piccoli ascomi, globosi, a volte un po' schiacciati, cavi all'interno, diametro massimo un paio di cm, con odore particolare, dolce, come di gomma da masticare alla frutta. E possibile rinvenirli su terreno sabbioso nelle vicinaze delle tipiche essenze mediterraneee quali Pino, Leccio, Corbezzolo, Erica, Lentisco, Pungitopo. Microscopia le spore perfettamente sferiche con parete sottile con diametro massimo intorno ai 34 micron, sono sufficenti a distinguerla dalla simile H.clausa che ha spore largamete ellittiche. Excipulum ectale costituito da un textura tipo "globuluso-angularis", dalla parte esterna dipartono dei peli anche molto lunghi (400 micron ed oltre) plurisettati, incrostati.
  25. Hydnocystis piligera Tul. & C.Tul.; Regione Lazio; Febbraio 2008; Foto Felice Di Palma. Foto delle spore al microscopio di Tomaso Lezzi. Lisce, sferiche, 30-35 µm.
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