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Archivio Micologico

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  1. Geastrum campestre Morgan 1887 Tassonomia Divisione: Basidiomycota Classe: Agaricomycetes Ordine: Geastrales Famiglia: Geastraceae Regione Sardegna; Foto di Franco Sotgiu.
  2. Ganoderma valesiacum Boud. 1894 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Ganodermatales Famiglia Ganodermataceae Foto e Descrizioni Un bellissimo lignicolo, Ganoderma valesiacum, cresce su ceppaie di larice. Regione Trentino; Settembre 2003; Foto di Pietro Curti. Il candore del suo imenoforo ripreso in controluce. Un grosso stelo è stato inglobato nella crescita, lo stesso è ancora verde e non ne soffre minimamente, tipica caratteristica dei funghi lignicoli inglobatori, si chiudono con delicatezza su ciò che incontrano senza mai stritolare l'essenza viva interessata al singolare processo.
  3. Ganoderma resinaceum Boud.; Regione Friuli Venezia Gliulia, Cividale del Friuli (UD); Settembre 2014; Foto di Nicolò Parrino.
  4. Ganoderma resinaceum Boud.; Regione Lombardia, località Mandello del Lario (LC); Foto di Marco Barbanera. Su ceppaia di Alloro.
  5. Ganoderma resinaceum Boud.;Regione Lombardia, loc. Parco di Monza (MB); Agosto 2014; Foto Di Marco Barbanera. Su tronco di latifoglia. Quello che si intravede superiormente è Ganoderma adspersum (Schulzer) Donk.
  6. Ganoderma resinaceum Boud.; Regione Friuli Venezia Giulia; Ottobre 2013; Foto di Nicolò Parrino.
  7. Ganoderma resinaceum Boud. 1889 Tassonomia Ordine Polyporales Famiglia Ganodermataceae Foto e Descrizioni Regione Sardegna; Ottobre 2006; Foto di Giovanni Satta. Deposito sporale sulla parte superiore e vista dal basso.
  8. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Lombardia, Parco di Monza (MB); Agosto 2014; Foto di Marco Barbanera. Crescita su ceppaia di latifoglia.
  9. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Calabria; Luglio 2009; Foto di Pietro Curti.
  10. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Lazio; Novembre 2008; Foto di Mauro Cittadini.
  11. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Lombardia, Parco sul fiume Oglio; Anno 2006; Foto di Emilio Pini.
  12. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Lombardia, Parco sul fiume Oglio; Anno 2006; Foto di Emilio Pini.
  13. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Emilia Romagna; Dicembre 2005; Foto di Gianni Bonini.
  14. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Calabria; Maggio 2005. Giovane esemplare.
  15. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Regione Sardegna; Anno 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  16. Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst. 1881 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Ganodermataceae Sinonimi Grifola lucida (Curtis : Fr.) Gray 1821 Polyporus lucidus (Curtis : Fr.) Fr. 1821 Fomes lucidus (Curtis : Fr.) Cooke 1885 Etimologia Dal greco gános= lucentezza e dérma= pelle, con la pelle lucente. Dal latino lucidus= lucido, per il suo aspetto. Cappello 5-12(18) × 2-3 cm di spessore, reniforme, semicircolare o flabelliforme, con un'umbone in corrispondenza dell’inserzione del gambo, superficie pileica ricoperta da una crosta lucida, brillante, come laccata, fatta di componenti non resinosi, che si può incidere con l’unghia e non si scioglie alla fiamma di fiammifero, liscia o gibbosa, corrugata; di colore bruno-rosso, rosso, rosso-aranciato, a vecchiaia bruno-nerastro, con zonature o solcature concentriche, orlo ispessito, ondulato, all’inizio bianco e dopo giallastro, comunque più chiaro della superficie pileica. Imenoforo Tubuli alti 5-20 mm, di solito monostratificati, da color crema a color tabacco-bruno; pori piccoli e rotondi concolori ai tubuli, si scuriscono alla manipolazione o alla scalfittura; spore brune. Gambo 5-15(20) × 1,5-3 cm, laterale, cilindrico, irregolare, con gibbosità e ondulazioni, concolore al cappello o più scuro, duro, lucido, si opacizza con l’invecchiamento o perché ricoperto di spore. Carne Color crema-ocra; prima spugnosa, poi elastica, legnosa, assai coriacea e tenace; odore fungino e sapore non individuabile per l’impossibilità di masticazione. Habitat Specie molto comune, cresce in tutte le stagioni, in tutte le regioni italiane, su ceppi e rami interrati o alla base dei tronchi di latifoglie (Quercia, Pioppo, Frassino, Platano, Acero, Tiglio, Faggio, Robinia, Bagolaro e altri). Commestibilità e Tossicità Non commestibile per la carne legnosa, coriacea e tenace. Specie simili Un suo simile è Ganoderma valesiacum Boud., di colore più chiaro che predilige per la sua crescita il Larice, conifera di alta montagna; Ganoderma carnosum Pat. ha la superficie pileica più scura, è vistosamente più grande (ca.30 cm) e cresce su conifere prediligendo l’Abete bianco. Osservazioni Si tratta di uno dei Polyporales più diffusi, fa parte della Famiglia delle Ganodermataceae, è saprotrofo, raramente anche parassita e agente di carie bianca a lento sviluppo che causa lo schiarimento del legno colpito. Si tratta di un fungo molto vistoso: l’aspetto laccato e i colori vivi e brillanti suscitano la curiosità di tutti quelli che lo incontrano, molti lo raccolgono nei nostri boschi per usarlo come decorativo nei vasi o come soprammobile. In Oriente i cinesi lo chiamano Ling Zhi, ovvero “potenza spirituale”, i giapponesi Reishi, e in entrambi i paesi è coltivato e viene commercializzato per uso medicinale, poiché risulterebbe efficace, come alcune altre specie del Genere Ganoderma (G. adspersum, G. applanatum, G. carnosum, G. pfeifferi, G. resinaceum e G. valesiacum), nella cura di molti mali. Sono in corso studi anche in Europa, in particolare in Spagna, per verificarne l’effettiva efficacia terapeutica. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Lazio; Anno 2005; Foto di Mauro Cittadini.
  17. Ganoderma carnosum Pat.; Regione Emilia-Romagna; Agosto 2010; Foto e commento di Alessandro Francolini. Può essere confuso con Ganoderma lucidum; ma Ganoderma carnosum ha dimensioni maggiori, raggiungendo e superando anche i 20 cm di diametro pileico e ha colorazione più scura, da color fegato fino a bruno-nerastra; l’habitat, infine, dovrebbe fugare i dubbi residui: presso conifere, soprattutto Abete bianco, il Ganoderma carnosum, presso latifoglie, specialmente Quercia e Castagno, il Ganoderma lucidum. Esemplare ai piedi di una ceppa di Abete bianco.
  18. Ganoderma carnosum Pat. Regione Lazio. Ottobre 2006. Foto di Felice Di Palma.
  19. Ganoderma carnosum Pat. 1889 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Ganodermatales Famiglia Ganodermataceae Tra le specie che possono essere confuse con il comune Ganoderma lucidum, vi è Ganoderma carnosum Pat. =Ganoderma atkinsonii H. Jahn, Kotl. & Pouzar. Ganoderma carnosum si riconosce essenzialmente per le maggiori dimensioni, a volte con cappelli di oltre 20 cm di diametro e per la colorazione decisamente più scura, bruno-fegato nerastra. Infine è significativa la dimensione sporale maggiore rispetto a Ganoderma lucidum, Ganoderma valesiacum Boud. che cresce esclusivamente su Larix sp. ed al "fratello" americano Ganoderma tsugae Murrill. I ritrovamenti presentati sono relativi ai Monti Cimini, Loc. Pianiccione su ceppaie di Pseudotsuga menziesii. Regione Lazio. Settembre 2006. Foto e commenti di Mauro Cittadini. Spore da largamente ellittiche ad ovoidi, con apice tronco, verrucose. parte esterna (esosporio) ialino endosporio bruno chiaro in acqua. dimensioni rilevate: (10)11-13 × 7-7,5(8) µm.
  20. Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Lombardia, Parco di Monza; Settembre 2014; Foto di Marco Barbanera. Su tronco di Carpinus betulus vivente. Imenoforo. Sezione.
  21. Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.;Regione Lombardia, loc. Parco di Monza (MB); Agosto 2014; Foto Di Marco Barbanera. Su legno in decomposizione
  22. Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Giardino privato su Quercus ilex; Regione Marche; Mese di Settembre; Foto di Pietro Curti. Pileo. Polvere sporale che riveste il pileo.
  23. Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Giardino privato su Quercus ilex; Regione Marche; Mese di Settembre; Foto di Pietro Curti. Soggetto maturo che ha completato la sua crescita. Superficie sterile liscia e lucida, ricoperta da basidiospore. Imenoforo. Bianco e con pori più o meno rotondeggianti.
  24. Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Marche; Agosto 2013; Foto e descrizioni di Pietro Curti. Ai piedi del Leccio secolare del mio giardino. Contesto bruno ruggine. Odore acidulo fungino lieve, sapore subnullo, pori rotondi e abbastanza irregolari. Sezione. Contesto percorso da zonature concentriche e con maculature biancastre.
  25. Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Lombardia; Marzo 2007; Foto e descrizioni di Rensacca. Superficie poroide biancastra, scurisce se toccata; 6-7 pori per mm. Microscopia Ife vegetative arboriformi. Basidiospore ellissoidali-ovoidali, provviste di exosporio ialino ed endosporio bruno-chiaro e verrucoso.
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