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Archivio Micologico

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  1. Cortinarius crassus Fr. Regione Lombardia. Luglio 2007. Foto e commento di Federico Calledda. Specie non comune, caratteristica delle coniferete di montagna in questo caso trovata presso Abete bianco. Si riconosce per le lamelle pallide, la superficie del cappello fibrillosa, feltrata, che a tratti può ricordare la buccia delle patate, il portamento piuttosto raccolto, e microscopicamente per la presenza di cheilocistidi polimorfi. Primo piano delle lamelle e del margine del cappello fibrilloso.
  2. Cortinarius crassus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Crassi Melot Clade /crassus Sinonimi Cortinarius subaustralis A.H. Sm. & Hesler 1944 Cortinarius pseudocrassus Joss. ex P.D. Orton 1960 Cortinarius laetargutus Chevassut & Rob. Henry 1978 Cortinarius phylladus Rob. Henry 1983 Cortinarius subcrassus Rob. Henry 1983 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Svizzera. Agosto 2007. Foto di Federico Calledda.
  3. Cortinarius cotoneus Fr. Regione Emilia Romagna, Val Nure, loc. S. Gregorio, bosco di Cerro e Faggio. Settembre 2014. Foto di Massimo Biraghi.
  4. Cortinarius cotoneus Fr. Regione Emilia Romagna. Settembre 2006. Foto di Massimo Biraghi e commento di Federico Calledda. Esemplari giovani e freschi a confronto con basidiomi maturi.
  5. Cortinarius cotoneus Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Leprocybe Sezione Leprocybe Sinonimi Dermocybe cotonea (Fr.) Ricken 1915 Cortinarius cotoneus var. mellinoides Bidaud, Moënne-Locc. & Reumaux 2005 Cortinarius perannulatus Bidaud 2005 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto cotoneus deriva dall'aggettivo latino cotóneus, tratto dal latino cotòneum màlum = mela cotogna, per l'aspetto giallo e cotonoso-fioccoso come una mela cotogna. Cappello Cappello convesso, carnoso, asciutto, non igrofano, con al centro un basso umbone ottuso, margine arrotondato, ondulato-lobato, la superficie è squamulosa-feltrata, cotonosa, di colore ocra-fulvastro con sfumature verdastre. Imenoforo Le lamelle sono smarginate, spaziate, di colore verde oliva, con il filo finemente denticolato, intervallate da numerose lamellule. Gambo Il gambo è di forma clavata, pieno, poi spongioso, fibrilloso longitudinalmente, di colore giallo-olivastro, a volte è decorato dal velo parziale, sotto forma di cortina annuliforme o a più bande che lo cingono con andamento a spirale o ad zig-zag. Carne La carne è giallastra, con sapore dolce ed odore nettamente rafanoide. Reazioni macrochimiche Con KOH al 20% la carne reagisce al verde oliva, il cappello al rosso-bruno. Habitat Cresce in autunno sotto latifoglie, soprattutto nei boschi di querce e carpini su terreno calcareo. Microscopia Spore 7,6-8,7 × 6,4-7,5 µm; Q = 1,1-1,2; Qm = 1,2, subglobose, sulla superficie sono presenti delle verruche, che a volte sono connesse o intersecanti. Basidi clavati, tetrasporici con contenuto granuloso giallo-verdastro. Filo lamellare con presenza di cellule marginali clavate. Epicute formata da una cutis di ife cilindriche parallele, abbastanza larghe, con terminali fusiformi con apice attenuato-arrotondato, ife a contenuto omogeneo, con pigmento giallo-olivastro incrostante a fini granuli. GAF presenti. Commestibilità e tossicità Specie non commestibile. Specie simili Cortinarius melanotus Kalchbr. si separa per lodore caratteristico di prezzemolo. Cortinarius venetus (Fr.) Fr. è simile, ma presenta un cappello igrofano, di colore verde oliva, gambo cilindrico non bulboso ed è di taglia più minuta. Cortinarius leproleptopus Chevassut & Rob. Henry differisce per linsieme dei colori giallastri, il gambo subcilindrico e lecologia mediterranea. Cortinarius pescolanensis Picillo & Marchionni, specie di recentissima istituzione, presenta un cappello di colore ocra-olivaceo con squamette bruno-rossastre, gambo da biancastro a paglierino, talora giallastro alla base per la presenza di residui velari e con micelio basale giallo, cresce sotto Abete bianco. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. PICILLO B. & MARCHIONNI M., 2016: Cortinarius pescolanensis (Basidiomycota, Cortinariaceae). Micologia e vegetazione Mediterranea. 31 (1): 61-74. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria. Ottobre 2016. Foto e microscopia di Mario Iannotti. (exsiccatum MI20161024-01) Questa specie si determina abbastanza agevolmente sul campo per il suo portamento più robusto rispetto alle specie simili, il cappello squamuloso-feltrato, le lamelle gialle oliva, per il gambo clavato concolore al cappello e l'odore rafanoide. Reazione macrochimica con il KOH al 20%, la carne reagisce al verde oliva, il cappello al rosso-bruno. Spore 7,6-8,7 × 6,4-7,5 µm; Q = 1,1-1,2; Qm = 1,2, subglobose, sulla superficie sono presenti delle verruche, che a volte sono connesse o intersecanti, di colore ocra. Osservazione in acqua, a 1000×. Osservazione in KOHal 6%, a 1000×. Filo lamellare con presenza di basidi clavati, tetrasporici e cellule marginali clavate, con contenuto granuloso giallo-verdastro. Osservazione in KOH al 6% a 1000×. Osservazione in rosso Congo ammoniacale a 1000×. Presenza di GAF alla base del basidio. Epicute, formata da una cutis di ife cilindriche parallele, abbastanza larghe, con terminali fusiformi con apice attenuato-arrotondato, ife a contenuto omogeneo, con pigmento giallo-olivastro incrostante a fini granuli. Osservazione in KOH al 6%, a 100×. Osservazione in KOH al 6% a 400×. GAF presenti. Osservazione in KOH 6%, a 1000×
  6. Cortinarius muscigenus Peck. Regione Trentino (Provincia Autonoma di Trento). Agosto 2006. Foto e commenti di Tomaso Lezzi. Glutinoso, cappello bruno-rossiccio, gambo violaceo, carne con una sfumatura violetta. Sotto Abete rosso. Giovani esemplari, molto glutinosi. Cortina bianco-violetta.
  7. Cortinarius muscigenus Peck 1888 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Myxacium Sezione Myxacium (Fr.) Gillot & Lucand Clade /trivialis Sinonimi Cortinarius collinitus (Sowerby) Gray 1821 Cortinarius cylindripes Kauffman 1907 Cortinarius collinitus var. olympianus A.H. Sm. 1944 Cortinarius caeruleolutescens Rob. Henry 1984 Cortinarius caeruleipes Bidaud & Consiglio 2012 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius stillatitius = Cortinarius integerrimus, si distingue per la sua predilezione di habitat in misto di conifere e faggio, per il particolare e caratteristico odore mielato e per le tinte brunastre del cappello. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Trentino (Provincia Autonoma di Trento). Settembre 2005. Foto di Pietro Curti. Un piccolo Cortinarius appartenente al Gruppo dei Myxacium, che cresce sotto conifere con predilezione particolare per l'Abete rosso e il sottobosco di Mirtillo, cappello arancio-rossastro e gambo rivestito da un velo vischioso violetto, odore subnullo e sapore dolce.
  8. Cortinarius claricolor (Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto Adige, provincia autonoma di Trento, Cles (TN), località Malga Malgaroi. Settembre 2012. Foto di Mario Iannotti. 2° Congresso sui Funghi della Zona Alpina. Dettaglio del velo biancastro in diversi stadi di maturazione. Nessuna reazione di carne o superficie del cappello con KOH 30%.
  9. Cortinarius claricolor (Fr.) Fr. Regione Trentino-Alto Adige, Provincia autonoma di Trento. Foto di Gianni Bonini. Particolare del velo.
  10. Cortinarius claricolor (Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sinonimi Phlegmacium claricolor (Fr.) A. Blytt 1905 Cortinarius immissus Schläpf.-Bernh. 1951 Cortinarius claricolor f. immissum (Schläpf.-Bernh.) Nespiak 1975 Cortinarius pseudoturmalis Bidaud & Moënne-Locc. 2010 Note tassonomiche Cortinarius immissus Schläpf.-Bernh. era considerato una varietà di C. claricolor (Cortinarius claricolor var. immissus (Schläpf.-Bernh.) Nezdojm. per le sfumature lilacine nelle lamelle e all'apice del gambo, oggi è considerato sinonimo di Cortinarius claricolor. Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Specie simili Cortinarius turmalis Fr. ha per la taglia minore, velo meno abbondante, e colori più giallastri. Cortinarius saginus (Fr. : Fr.) Fr. = Cortinarius subvalidus Rob. Henry presenta una cuticola ricoperta da resti di velo fioccosi di colore più scuro della cuticola, e l'orlo più chiaro. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Foto di Federico Calledda. Caratterizzato da gambo mai bulboso, cilindrico quasi fusiforme, velo parziale doppio. Cortina e velo generale sono nei giovani simili ad un anello coriaceo che poi si dissocia in cercini fioccosi sovrapposti fulvastri. Le lamelle sono chiare e la carne bianca immutabile. Con odore flebile di formaggio. Crescita semipogea solo sotto conifere soprattutto tra Mirtilli.
  11. Cortinarius infucatus Fr. Continente Europa. Agosto 2008. Foto di Federico Calledda.
  12. Cortinarius infucatus Fr. Regione Lombardia. Agosto 2008. Foto di Massimo Mantovani.
  13. Cortinarius infucatus Fr. 1861 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Leprocybe Sezione Callistei (Limat et al.) Soop et al. Clade /callisteus Note tassonomiche Alcuni autori (CALLEDDA et al. 2021) considerano Cortinarius citrinofulvescens sinonimo di Cortinarius infucatus (prioritario), altri (BRANDRUD et al. 1990-2014) lo considerano una varietà di Cortinarius callisteus, infine NISKANEN et al. (2016) lo considerano una specie a sé stante. Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Sinonimi Cortinarius citrinofulvescens M.M. Moser 2001 Aureonarius infucatus (Fr.) Niskanen & Liimat. 2022 Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. BRANDRUD et al. 1990-2014. Cortinarius, Flora Photographica. Cortinarius HB. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NISKANEN et al. 2016. Cortinarius subgenus Callistei in North America and Europe. Mycologia 108 (5): 1018-1027. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Foto di Massimo Biraghi, descrizione di Luca Mistè. Cappello leggermente fibrilloso, cm 2-4, da globoso a convesso, di colore giallo fino a toni arancio-fulvi. Lamelle abbastanza spaziate giallo-arancio. Gambo cm 3-6 carnoso irregolare, giallo con fibrille ruggine. Carne giallo-ocra con odore intenso (ferro caldo, purè di patate a seconda degli autori), sapore non amaro. Cresce nei boschi di conifere (Peccio).
  14. Cortinarius cinnamomeus (L. : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Dermocybe Sezione Dermocybe (Fr.) Gillot & Lucand Clade /dermocybe Sinonimi Dermocybe cinnamomea (L.) Wünsche 1877 Cortinarius subcroceofolius Ammirati & A.H. Sm. 1972 Cortinarius fervidoides Bidaud, Moënne-Locc. & Reumaux 1994 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lombardia. Ottobre 2008. Foto di Massimo Biraghi, descrizione di Luca Mistè. Cappello cm 2-5 da conico a disteso color cannella, bruno-giallo con fini fibrille e margine acuto giallastro. Lamelle nel giovane arancio-cannella. Gambo cm 3-7 cilindrico giallo-oro con bande fibrillose più chiare. Carne giallo-oliva con odore di iodoformio/rafanoide. Cresce su terreni acidi prevalentemente sotto conifere ma non solo.
  15. Cortinarius cinnamomeoluteus P.D. Orton. Regione Trentino-Alto Adige. Settembre 2009. Foto e commenti di Alessandro Francolini. Cortinarius relativamente comune in boschi di conifere e sporadicamente anche sotto betulla, riconoscibile per il contrasto tra il colore delle lamelle (giallo-zolfo vivo, anche con tonalità olivacee) nei giovani esemplari e il colore del cappello (bruno-rossiccio o color rame). La cuticola pileica è asciutta, feltrata e fibrillosa; il gambo è anch’esso fibrilloso di colore da giallo a bruno-olivastro e presenta alla base filamento miceliare biancastro; carne con odore leggero rafanoide o di iodio.
  16. Cortinarius cinnamomeoluteus P.D. Orton. Regione Trentino-Alto Adige. Settembre 2009. Foto e commenti di Pietro Curti. In compagnia di un parassita del rododendro, Exobasidium rhododendri (Fuckel) C.E. Cramer.
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