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Archivio Micologico

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  1. Entoloma sepium (Noul. & Dass.) Richon & Roze; Regione Lazio; Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi. Specie molto simile a Entoloma clypeatum, stessa microscopia, se ne differenzierebbe solo per i colori più chiari, la presenza del lentissimo e incostante viraggio all'arancio e per la reazione positiva al Fenolo. Sezione con presenza del lentissimo e incostante viraggio all'arancio, soprattutto sulle rosicchiature. Spore poligonali. Osservazione in Rosso Congo a 400×.
  2. Entoloma clypeatum (L. : Fr.) P. Kumm.; Regione Lazio; Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi. Specie molto simile a Entoloma sepium, stessa microscopia, se ne differenzierebbe solo per i colori più scuri, la mancanza del lentissimo e incostante viraggio all'arancio e per la reazione negativa al Fenolo. Il cappello di un esemplare coperto dalla sporata rosa di uno degli altri esemplari. Sezione e assenza del del lentissimo e incostante viraggio all'arancio, tipico invece di Entoloma sepium.
  3. Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. Regione Lazio. Aprile 2018. Foto di Stefano Rocchi.
  4. Tremella mesenterica Retz. : Fr.; Regione Lazio (VT); Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi. Su legno di Ontano.
  5. Bolbitius titubans (Bull. : Fr.) Fr.; Regione Lazio (VT); Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi.
  6. Panaeolus papilionaceus var. papilionaceus (Bull.) Quél.; Regione Lazio; Aprile 2018; Foto e microscopia Tomaso Lezzi. Crescita su sterco di cavallo. Spore 15,4-18,9 × 9,1-10,7 µm; misure medie: 16,6-10,0 µm; Q = 1,5-1,8; Qm = 1,7; in vista frontale con lati quasi paralleli. Spore 15,4-18,9 × 9,1-10,7 µm; misure medie: 16,6-10,0 µm; Q = 1,5-1,8; Qm = 1,7; in vista frontale con lati quasi paralleli.
  7. Pluteus variabilicolor Babos; Regione Lazio; Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi.
  8. Ossicaulis lignatilis (Pers. : Fr.) Redhead & Ginns; Regione Lazio; Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi.
  9. Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél. Regione Lazio (VT). Aprile 2018. Foto e microscopia Tomaso Lezzi. Spore 17-21 × 11-16 µm; misure medie: 20 × 14; Q = 1,4-1,5; Qm = 1,4. Lunghezza degli aschi 300 µm. La lunghezza degli aschi intorno ai 300 µm permette di riconoscere facilmente questa specie dalla simile Helvella solitaria, che ha invece lunghezza degli aschi intorno ai 200 µm. Anche Helvella costifera è una specie simile, ma ha spore di lunghezza minore (15-16 µm) e costolature che salgono dal gambo fino al bordo dell'apotecio. Aschi in Rosso Congo. 100×. Aschi e Parafisi in Rosso Congo. 400×. Base dell'asco in Rosso Congo. 400×. Peli della suprerficie esterna in Rosso Congo. 400×. Spore ellissoidali con grande guttula centrale che occupa la maggior parte del volume della spora. Rosso Congo, 400×.
  10. Phylloscypha phyllogena (Cooke) Van Vooren; Regione Lazio (VT); Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi. Peziza terricola con crescita su muschio, sotto Quercia. Abbastanza tipica la sezione che mostra la carne a strati, con riflessi azzurrati, la superficie esterna forforosa, con sfumature sia rossasto-vinose, che oiliva. Aschi in Rosso Congo. 100×. Aschi in Rosso Congo. 400×. Aschi in Melzer che mostrano l'aimiloidia della parte terminale degli aschi, caratteristica di tutto il genere Peziza. Osservazione a 400×.
  11. Coprinus xanthothrix Romagn.; Regione Lazio (VT); Aprile 2018; Foto e microscopia Tomaso Lezzi. Ritrovamento sotto Ontano e Ciliegi, su frustoli di legno a terra. Il velo con cellule prevalentemente sferiche ci conferma l'appartenza di questa specie alla sezione Veliformes. Le altre caratteristiche di questa specie sono la presenza nelle cellule del velo di alcune cellule allungate e catenulate, le spore ellissoidali con grande poro germinativo centrale, la misura delle spore di 8,4-9,6 × 5,1-5,9 µm, misure medie 9,1-5,5 µm; Q = 1,5-1,8; Qm = 1,7. In KOH le spore rimangono ialine (caratteristica della subsezione Domestici) senza mostrare viraggio al rosa-lilla (caratteristica invece della subsezione dei Micacei). Velo con cellule prevalentemente sferiche, ed alcune cellule allungate, catenulate. Osservazione in Rosso Congo, 400×. Velo con cellule prevalentemente sferiche, ed alcune cellule allungate, catenulate. Osservazione in KOH, 100×. In KOH le spore rimangono ialine (caratteristica della subsezione Domestici) senza mostrare viraggio al rosa-lilla (caratteristica invece della subsezione dei Micacei). Spore ellissoidali con grande poro germinativo centrale. 8,4-9,6 × 5,1-5,9 µm, misure medie 9,1-5,5 µm; Q = 1,5-1,8; Qm = 1,7. 400×
  12. Strobilurus tenacellus (Pers. : Fr.) Singer; Regione Lazio (VT); Aprile 2018; Foto e microscopia Tomaso Lezzi. Si differenzia da Strobilurus esculentus per la crescita su strobili di Pino, anziché di Abete rosso, e da Strobilurus stephanocistis per la forma dei cheilocistidi affusolati, invece che utriformi. Cheilocistidi fusiformi. Osservazione in blu di toluidina.
  13. Calocybe gambosa (Fr.) Donk; Regione Lazio (VT); Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi. Esemplari di grandi dimensioni, intorno ai 20-25 centimetri.
  14. Phylloscypha phyllogena (Cooke) Van Vooren; Regione Lazio (VT); Aprile 2018; Foto Tomaso Lezzi. Peziza terricola con crescita su muschio, sotto Quercia. Abbastanza tipica la sezione che mostra la carne a strati, con riflessi azzurrati, la superficie esterna forforosa, con sfumature sia rossasto-vinose, che oiliva. Sezione.
  15. Entoloma hirtipes (Schumac. : Fr.) MM Moser; Regione Lazio (VT); Marzo 2018; Foto Tomaso Lezzi.
  16. Morchella elata Fr.; Regione Lazio; Marzo 2018; Foto Tomaso Lezzi. Sezione che mostra l'interno cavo.
  17. Schizophyllum commune Fr. : Fr. 1815; Regione Lazio (LT), Parco Regionale Riviera d'Ulisse; Marzo 2018; Foto Enzo Orgera.
  18. Auricularia mesenterica (Dicks. : Fr.) Pers.; Regione Lazio (LT), Parco Regionale Riviera d'Ulisse; Marzo 2018; Foto Enzo Orgera.
  19. Daldinia concentrica (Bolton : Fr.) Ces. & De Not.; Regione Lazio (RM); Marzo 2018; Foto e microscopia Tomaso Lezzi. Su ramo di Leccio a terra.
  20. Lepista sordida (Schum. : Fr.) Singer; Regione Lazio (RM); Marzo 2018; Foto di Tomaso Lezzi. Sotto Leccio.
  21. Entoloma hirtipes (Schumac. : Fr.) MM Moser; Regione Lazio (VT); Marzo 2018; Foto e microscopia Tomaso Lezzi. Habitus mycenoide, cappello conico-campanulato, con evidente papilla centrale, gambo striato più lungo del diametro del cappello. Odore di farina-farina rancida. Cheilocistidi cilindrico-lageniformi, alcuni capitulati, spore eterodiametriche, angolose, misurate fino a una lunghezza massima di 17 µm, cuticola con pigmento incrostante e disciolto soprattutto nei terminali delle ife della cuticola, che hanno forma a salsicciotto. Il simile Entoloma vernum ha assenza di odore e assenza di cheilocistidi. Spore eterodiametriche, angolose, misurate fino a una lunghezza massima di 17 µm. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cuticola con pigmento incrostante e disciolto. Nella foto pigmento disciolto nei terminali delle ife della cuticola, che hanno forma a salsicciotto. Osservazione in rosso Congo, a 400×.
  22. Sarcoscypha coccinea (Gray) Boud.; Regione Lazio (VT); Marzo 2018; Foto e microscopia Tomaso Lezzi. Bordo pileico con peli chiari (il genere Melastiza ha peli scuri), Colore rosso aranciato, stipite presente, attaccato su un rametto di Quercia. Spore 24 × 9.5 µm, ellissoidali con estremità arrotondate, non rivestite da strato gelatinoso, contenenti parecchie piccole guttule, di cui due spesso un po' più grandi delle altre. Sarcoscypha occidentalis ha lunghezza sporale inferiore a 21 µm; Sarcoscypha dudleyi presenta due grosse guttule, e un evidente rivestimento gelatinoso; Sarcoscypha austriaca ha estremità delle spore spesso appiattite e rivestite da uno strato gelatinoso alle estremità. Aschi ottosporici e parafisi. 100×. Spore ellissoidali con estremità arrotondate, non rivestite da strato gelatinoso, contenenti parecchie piccole guttule, di cui due spesso un po' più grandi delle altre. 400×. Aschi e parafisi, che in Melzer diventano verdi. 400×.
  23. Lepiota cristata (Bolt. : Fr.) Kummer; Regione Toscana; Settembre 2017; Foto di Alessandro Francolini. Lepiota di piccola taglia (al massimo sui 4 cm di diametro pileico), facilmente confondibile con altre congeneri simili. Dal punto di vista macroscopico possono aiutare nel riconoscimento: il colore biancastro di fondo del cappello; le squamette ocra-rossastre-brune irregolarmente concentriche e sempre più rade andando verso il margine, mentre l’umbone (sempre presente) è liscio e di colore uniforme come quello delle squamette; il gambo fragile, più o meno slanciato, bianco, finemente fibrilloso e sericeo, con toni rosati-brunastri verso la base; l’anellino membranaceo ma fugace, imbutiforme nei giovani esemplari, poi afflosciato e aderente al gambo a maturità; la carne piuttosto esigua dall’odore tipico, forte e acidulo che può paragonarsi a quello della gomma più o meno bruciata, del copertone surriscaldato delle ruote o simili (o all’odore di Scleroderma). Il suo particolare odore è considerato un riferimento per descrivere quello di altri funghi: odore come di Lepiota cristata.”
  24. Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich; Regione Toscana; Settembre 2017; foto di Alessandro Francolini. Fungo lignicolo, bello e inconfondibile, di forma coralloide. Cresce su tronchi marcescenti preferibilmente di latifoglie. Nel complesso può ricordare una sorta di candelabro le cui braccia si biforcano più e più volte fino agli apici. Senza valore di commestibilità. La sua carne è fragile, di colore dapprima biancastro per divenire poi giallastra con l’età. Grossolanamente confondibile con Clavulina coralloides (L. : Fr.) J. Schröt. (= Clavulina cristata (Holmsk. : Fr.) J. Schröt.) che è tuttavia terricola (può nascere anche su substrato di aghi di conifere), ha dimensioni minute, con colore bianco candido e mostra un aspetto palmato-dentellato delle punte apicali dei rami.
  25. Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Lam.; Regione Toscana; Settembre 2017; Foto di Alessandro Francolini. Cappello con toni grigi (grigio cenere, grigio perla, grigio piombo) anche sfumato di ocraceo nella zona discale; umbone ampio ma non prominente; margine pileico con evidenti striature regolari; anello assente (o, meglio, dissociato e ridotto a fioccosità che rimangono aderenti alla base del gambo e ricoperti dalla volva; quindi anello non rilevabile sul gambo); gambo slanciato, bianco, liscio o coperto di fini fioccosità concolori; volva fragile ma abbastanza spessa, aderente al piede del gambo e libera all’orlo. Il Gruppo delle Amanita del sottogenere Amanita, sezione Vaginatae, è costituito da un numero di specie molto vasto e ancora non ben delimitato. Tranne rarissimi casi, per una corretta determinazione di questo gruppo è indispensabile l’attenta osservazione microscopica. Sono tutte commestibili di ottimo pregio; si usufruisce del solo cappello ed è obbligatoria una cottura adeguata (15 minuti dal primo bollore, perché sono tossiche da crude). Essendo funghi molto fragili devono essere raccolti con grande delicatezza.
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