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2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita excelsa (Fr. : Fr.) Bertill.; Regione Toscana; Agosto 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 120, Pag. 230: “Specie commestibile dopo cottura ma di poco pregio e, pertanto, se ne sconsiglia il consumo, data anche la possibile confusione con la velenosa Amanita pantherina. In passato alcuni autori consideravano questa specie distinta in due varietà: A. excelsa var. spissa e A. excelsa var. excelsa. La prima con taglia molto più tozza e robusta, verruche sul cappello più frequenti e persistenti, lamelle senza riflessi rosati, gambo a base allargata terminante con un bulbo non marginato e napiforme, ben evidente e non arrossante, odore e sapore rafanoide; la seconda con taglia più slanciata, verruche assenti o poco persistenti, lamelle con riflessi rosati, volva friabile, facilmente dissociata in fiocchi e base del gambo spesso interrata.” -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus calopus Pers. : Fr. -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
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Cantharellus amethysteus (Quél.) Sacc.; Regione Toscana; Luglio 2018; foto di Alessandro Francolini. Simile al più comune Cantharellus cibarius, lo contraddistinguono soprattutto le squamette di colore violaceo-ametista presenti sul cappello. Imenoforo con pliche molto anastomosate -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Russula olivacea (Schaeff.) Persoon; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. È una Russula tipica soprattutto del Faggio. Di dimensioni importanti, il suo cappello può raggiungere 20 – 25 cm di diametro. Il colore del cappello è molto variabile e non sempre rispetta il colore “olivaceo” suggerito dal nome: infatti può variare dal verde-oliva al lilla-verde, dal bruno verdastro fino al rosso vinoso o rosso porpora o bruno violaceo. Cuticola separabile fino a un terzo del raggio pileico, sovente con rugosità concentriche riscontrabili soprattutto all’orlo del cappello. La sua carne è compatta e soda, con sapore dolce e buono come di nocciola. Lamelle forcate al gambo, giallo-ocra in età per la maturazione delle spore che, in questa specie, producono una sporata di colore giallo scuro. Gambo generalmente sfumato di rosa, più raramente tutto bianco; talvolta la sfumatura rosa è relegata all’apice del gambo, subito sotto le lamelle, formando una sorta di alone colorato. Nonostante la carne dolce, è una Russula che contiene tossine termolabili che possono provocare intossicazioni e disturbi gastrointestinali di varia entità. Quindi va considerata specie tossica se ingerita cruda o poco cotta come accade se cucinata alla griglia o fritta. Come le altre Russula della Sottosezione Olivaceinae (Russula alutacea e Russula vinosobrunnea, anch’esse con carne dolce ma contenenti tossine termolabili) è buon commestibile solo se sottoposta a cottura prolungata (almeno 15 minuti dal primo bollore) in forno o in pentola. Dal nuovo TUTTO FUNGHI, Scheda 165, Pag. 282: “Russula alutacea e Russula vinosobrunnea sono specie molto prossime a questo fungo e sistematicamente collocate nella stessa Subsezione Olivaceinae. La prima è caratterizzata da una taglia più esile, cuticola più brillante, senza corrugazioni concentriche sul cappello; la seconda ha dimensioni inferiori e la sfumatura sul gambo è generalmente laterale.” Variazioni cromatiche sul cappello: A destra un giovane esemplare, con gambo non sfumato di rosa e con le lamelle ancora biancastre Lamelle giallo-ocra per maturazione delle spore -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Gyroporus cyanescens (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Boletacea tipica del periodo estivo-autunnale con habitat presso Abete, Pino, Faggio, Castagno, Quercia; riconoscibile per il cappello dalla cuticola da biancastra a giallognola con riflessi ocracei-olivastri, asciutta anche a tempo umido, vellutata, con presenza di fioccosità più scure del colore di fondo. La caratteristica più eclatante è comunque il viraggio iniziale della carne all'azzurro-indaco intenso nel cappello e nel gambo. Quest'ultimo si presenta robusto ma fragile: all'inizio pieno, ben presto cavernoso, diventa cavo a maturità pur mantenendo una "corteccia" relativamente spessa. Tale corteccia dà la sensazione di robustezza ma, alla minima pressione, la cavità interna rende il tutto piuttosto fragile e cassante. Dello stesso Genere è il Gyroporus castaneus dai colori decisamente più scuri e dalla carne immutabile e il suo simile Gyroporus hammophilus che cresce in habitat sabulico costiero, può presentare carne dal viraggio azzurro (ma non intenso come nel G. cyanescens). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 188, Pag. 305: “Si tratta di una specie non ovunque diffusa, abbastanza circoscritta e rinvenibile in pochi areali, anche se in questi ultimi è presente in modo costante e abbondante. Il violento viraggio all'indaco nell'immediatezza della contusione o del taglio, tende nel tempo a regredire in tenue grigiastro. Discreto commestibile. In cottura la cuticola diventa verde e questo crea un certo imbarazzo in chi per la prima volta si avvicina organoletticamente a questa buona specie edule. Scartare completamente il gambo, duro, coriaceo e quindi indigesto.” Presso Faggio Gambo cavernoso, con carne azzurra al taglio -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
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Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Sotto Faggio, con sporadica presenza di Castagno -
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Amanita spadicea Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Bella Amanita della Sezione Vaginatae, reperibile soprattutto in montagna oltre i 1000 m s.l.m., in boschi di Peccio, Abete bianco, Pino silvestre o anche in presenza di Faggio. I caratteri distintivi sono il portamento slanciato, il colore del cappello bruno o color dattero, l'umbone evidente e il gambo con decorazioni zebrate concolori al cappello. La volva è nettamente membranosa, persistente, biancastra con tendenza a scurirsi con l'età, alta sul gambo e inguainante. In letteratura si riscontrano pareri discordi sul filo lamellare: qualche Autore lo mette come intero e concolore alla faccia della lamella (cioè bianco o bianco-crema), altri lo danno come discolore in quanto marrone. Giovane esemplare; sotto Peccio Esemplare maturo Primo piano del cappello col tipico umbone al centro -
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Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Ovolo con la tipica rizomorfa Ovolo in sezione trasversale Il peridio (membrana che avvolge la gleba verdastra) si divide in tre parti: la più esterna (esoperidio) è il "guscio biancastro" dell'ovolo; la parte mediana gelatinosa (mesoperidio) è di discreto spessore e di colore marroncino; la parte più interna del peridio (endoperidio), quella che che sta a diretto contatto con la gleba, è molto sottile e bianca. Al suo interno il consistente strato della gleba verdastra e più o meno compatta (e che, per fortuna, in questo stadio non ha odore repellente ma rafanoide). Al centro dell'ovolo si nota il cosiddetto ricettacolo, bianco. Il ricettacolo durante lo sviluppo perfora il peridio e si allunga notevolmente al di sopra dell'ovolo, prende forma cilindrica rimanendo di colore bianco e assume consistenza spugnosa-bucherellata; in tal modo porta in alto la gleba che ora si trova quindi esposta all'aria e che, in questo stadio, risulta mucillaginosa, bruno-verdastra e estremamente maleodorante per attirare mosche e altri insetti... -
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Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Albatrellus pes-caprae (Pers. : Fr.) Pouzar -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
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Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 98, Pag. 206: “Non confonderlo con Chlorophyllum rhacodes, tossico, con squamule fortemente infisse nel derma del cappello (dette “a tegola”), con viraggio all’arancione e poi al brunastro della carne esposta, laddove corrosa o tagliata. È prudente non mangiare Macrolepiota il cui diametro sia inferiore a 8 cm per non confonderle con le Lepiota del Gruppo helveola, o altre velenose o mortali. Macrolepiota procera essendo uno dei colossi del bosco, difficilmente può essere confuso con le piccole Lepiota. Per la misura si fa riferimento al fungo adulto e quindi con il cappello completamente aperto.” -
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Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus calopus Pers. : Fr. Oltre che per altri caratteri, si distingue dal Caloboletus radicans [= Boletus radicans] per la colorazione: cappello grigio camoscio, grigio-olivastro o grigio-ocra pallido in C. calopus e molto più chiaro (bianco latte, color crema) in C. radicans; gambo con estese colorazioni rosse (soprattutto nella metà inferiore; sovente con colore giallognolo nella parte alta) in C. calopus e giallo pallido (talvolta sfumate di rosa in alto) in C. radicans; anche il reticolo è diverso: presente e a maglie allungate in C. calopus, quasi assente in C. radicans (se presente è a maglie fini e relegato alla parte alta del gambo). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 202, Pag. 319: “Responsabile di alcuni casi di intossicazione (sindrome gastro-intestinale o resinoide incostante), comunque non commestibile per il forte sapore amaro e per il netto odore sgradevole. I pori gialli, la caratteristica fiammatura rosso carminio alla base del gambo, il sapore della carne e l’odore inconfondibile agevolano la determinazione.” -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
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Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Albatrellus pes-caprae (Pers. : Fr.) Pouzar La superficie del cappello si presenta sempre asciutta, da squamulosa a decisamente squamata; di colore variabile dal bruno-rossiccio al marrone scuro. Il cappello, di solito spatuliforme, può assumere anche forme irregolari, più o meno lobate. Il gambo è eccentrico o laterale di colore da bianco a giallastro. Pori abbastanza larghi, da arrotondati-angolosi a poligonali; tubuli decorrenti sul gambo. La superficie poroide è biancastra in gioventù, giallina a maturità o al tocco. La carne è soda e compatta, con sapore molto gradevole di nocciola e odore buono, fungino. Buon commestibile, si presta a vai modi di preparazione: dalla frittura alla conservazione sott’olio. Dal TUTTO FUNGHI, Scheda 21, Pag. 124: “Fungo poco frequente ma abbondante nelle stazioni di crescita, predilige il Faggio, ma cresce anche sotto Castagno. Segnalato anche in boschi di conifere (Peccio). Buon commestibile, carnoso e di buona resa.” -
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Fuligo septica (Linné) Wiggers; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Uno dei più comuni Myxomycetes che si possono incontrare nei boschi è la Fuligo septica; facilmente identificabile per la sua consistenza molliccia e quasi inconsistente (basta sfiorarla perché si disfaccia sotto le dita, con una sensazione simile a quando si tocca la schiuma di un bagno-schiuma), e per il colore giallo o giallo-rossiccio. Irregolarmente distribuita sul substrato, vive fagocitando legno guasto, foglie, pigne, muschi, erba, ecc. Frequente nei periodi piovosi. Dal Forum AMINT: “I Myxomycetes (Mixomiceti) sono protozoi particolari che prendono normalmente la forma delle amebe. Alcuni di loro, ed in determinate circostanze, sviluppano corpi fruttiferi (sporangi) deputati alla disseminazione delle spore (mixospore), ed è per questo motivo che spesso in passato sono stati assimilati ai funghi. Alcuni sono piccolissimi altri presentano estensioni notevoli. Sia nella fase di "plasmodio" (unione di più cellule, che perdono la parete fondendosi in un'unica grande cellula plurinucleata) che negli sporangi il fenomeno va interpretato come aggregazione di cellule non formanti un organismo complesso od un tessuto (pseudotessuto). Rimane in questo modo fatta salva la definizione di organismi monocellulari. Si nutrono per "fagocitosi” (un processo che prevede l’ingestione da parte della cellula di particelle di grandi dimensioni, tali da essere visibili al microscopio).” -
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Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Poliporo di dimensioni relativamente ridotte (diametro del cappello da 2 a 8 cm); superficie sterile con tonalità brune, brune-rossicce, ocracee; cuticola anche finemente fibrillosa in senso radiale; cappello sovente depresso in corrispondenza dell’attaccatura del gambo che può essere centrale o laterale. Orlo pileico sottile, irregolare e sinuoso, a lungo involuto anche a maturità. Tubuli decorrenti sul gambo, pori piccoli e rotondeggianti con superficie poroide crema-ocracea. Il gambo si presenta finemente vellutato con apice crema-ocraceo ma nerastro altrove. Habitat preferenziale su rami caduti di Faggio ma anche di Frassino e Ontano. Abbastanza comune e diffuso. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 30, Pag. 133: “Questo fungo risulta delimitabile dalle altre Polyporaceae con toni nerastri al gambo per la sua taglia che di norma non supera i 10 cm di diametro del cappello, a differenza ad esempio di Polyporus melanopus e Royoporus badius. Le altre specie del genere Polyporus comunemente diffuse presentano sensibili differenze: Polyporus squamosus è caratterizzato da dimensioni considerevoli, cuticola dissociata in squame brunastre e assenza di colorazioni nerastre al piede; Polyporus arcularius ha pori decisamente più larghi, gambo finemente punteggiato e margine del cappello peloso; Polyporus ciliatus, anch’esso con pori piccoli e stretti, presenta cuticola finemente squamulosa e gambo dall’aspetto tipicamente tigrato.” Evidenti le fibrille radiali che decorano il cappello Superficie poroide La parte basale del gambo, nera e infissa nel tronco di un Faggio caduto a terra -
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Hymenopellis radicata (Relhan : Fr.) R.H. Petersen; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Xerula radicata (Relhan : Fr.) Dörfelt Tipica soprattutto del Faggio; con la caratteristica di avere gambo lunghissimo rispetto al cappello: anche 15 (20) cm nella parte esposta all’aria e altrettanto nella parte sotterranea (da cui il nome); odore e sapore non caratteristici. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 89, Pag. 196 “La superficie del cappello, inizialmente liscia, diviene presto grinzosa in senso radiale, quasi venata, vischiosa e lucente con tempo umido e opaca, asciutta con tempo secco. Xerula pudens condivide lo stesso habitat, ha una forma molto simile, stesso gambo a lungo interrato con una specie di fittone, ma ha un cappello feltrato, mai vischioso, un gambo finemente vellutato e sapore leggermente amaro.” Con una piccola porzione della parte sotterranea del gambo; il resto del gambo radicante non è stato possibile estrarlo dal terreno -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
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Boletus reticulatus Schaeff.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr. Grosso (e unico...) esemplare di Faggeta, a fine ciclo. -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
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Hydnum repandum L. : Fr.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Si tratta del comune e noto “Steccherino dorato” o “Dentino dorato” che deve il suo nome al colore generale e all’imenoforo ad aculei. Dal Tutto Funghi, Scheda 22, Pag. 125: “Buono da giovane, liberato dagli aculei amarognoli. Gli esemplari maturi sono amari e indigesti. Si presta alla conservazione sott’olio. Lo “Steccherino dorato” come viene volgarmente chiamato, è un fungo comune, diffuso e ampiamente raccolto dall’inizio dell’estate fino ad autunno inoltrato. Nelle zone temperate, in assenza di gelo e neve, è possibile raccogliere questa specie fino a dicembre e gennaio. Fungo molto facile da determinare e riconoscere, la presenza degli aculei sotto il cappello è un carattere molto semplice da osservare. Non esistono funghi ad idni tossici, taluni sono solamente coriacei e legnosi, altri amarescenti, per cui indigesti e comunque immangiabili. A prima vista, forse per il suo colore, può essere scambiato per il Cantharellus cibarius, ma quest’ultimo ha delle pseudolamelle (pliche lamellari) e non gli aculei. Altra confusione possibile è con Albatrellus confluens, anch'esso però ha un diverso imenoforo (pori e non aculei). Può essere confuso con l'Hydnum rufescens, più piccolo e di colore rossastro o aranciato, con aculei non decorrenti, commestibile di minor pregio. Hydnum albidum, bianco, crescente sotto conifera, appena ingiallente, fungo che tende ad inglobare lettiere e terriccio in modo notevole, con spore più piccole, sempre commestibile, anche se difficilmente recuperabile quando totalmente intriso di terra e aghi.” Giovani esemplari -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal TUTTO FUNGHI, Scheda 228, Pag. 349: “Allo stadio adulto è pressoché inconfondibile per forma e odore. Allo stadio di uovo può essere grossolanamente confuso con qualche giovane Amanita. La consistenza gommosa e la sezione fugano subito ogni dubbio. L’odore sgradevole attira mosche e altri insetti che, nutrendosene, diventano inconsapevolmente i diretti diffusori delle spore.” Due esemplari con la gleba verdastra e maleodorante ancora presente Esemplare in cui la gleba è stata completamente asportata dalle mosche o da altri insetti; resta ben visibile la conformazione ad alveoli del "cappello" -
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Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Phellinus torulosus (Pers.) Bourdot & Galzin; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Specie lignicola, sessile, pluriannuale. Si presenta sia isolata che embricata assieme ad altri esemplari a cui si può sovrapporre, su legno di latifoglie (rara presso conifere). Può assumere dimensioni notevoli arrivando fino al mezzo metro di diametro per 15 cm di spessore; con forma a ventaglio o irregolarmente circolare. Superficie sterile gibbosa, solcata, ondulata, tomentosa e di colore bruno scuro o bruno-rossiccio. Non di rado l'ampia superficie sterile fa da supporto a formazioni di muschio. Superficie poroide dal color cannella più o meno scuro, con pori piccoli e rotondi; al taglio i tubuli si presentano pluristratificati a seconda degli anni di vita. Carne di consistenza suberosa, tenace e compatta. -
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2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
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Boletus reticulatus Schaeff.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr. -
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Boletus aereus Bull. : Fr.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Anche i "neri" risentono del vento: la loro cuticola comincia a screpolarsi Sporulazione già in atto -
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Amanita caesarea (Scop. : Fr.) Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Esemplari quasi essiccati sul posto a causa del vento e delle temperature elevate: -
2018.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha postato un topic nell'area Funghi Trovati Anno 2018
Buoni ritrovamenti Alessandro ********************** Indice della Toscana, mese di Luglio 2018, totale n° 21 specie (+1). Amanita caesarea (Scop. : Fr.) Pers.; Post # 2 Amanita excelsa (Fr. : Fr.) Bertill.; Post # 24 Amanita spadicea Pers.; Post # 18 Boletus aereus Bull. : Fr.; Post # 3 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 4; 9; 30 Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini = Boletus calopus Pers. : Fr.; Post # 14; 23 Cantharellus amethysteus (Quél.) Sacc.; Post # 22 Fuligo septica (Linné) Wiggers; Post # 12 Ganoderma carnosum Pat.; Post # 26 Gyroporus cyanescens (Bull. : Fr.) Quélet; Post # 20 Hydnum repandum L. : Fr.; Post # 8 Hymenopellis radicata (Relhan : Fr.) R.H. Petersen = Xerula radicata (Relhan : Fr.) Dörfelt; Post # 10 Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Post # 15 Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini = Boletus erythropus Persoon ss. Fries; Post # 25 Phallus impudicus L. : Pers.; Post # 7; 17; 28 Phellinus torulosus (Pers.) Bourdot & Galzin; Post # 6 Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Post # 11 Russula olivacea (Schaeff.) Persoon; Post # 21 Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Post # 5; 19 Scleroderma citrinum Persoon : Persoon; Post # 29 Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer = Albatrellus pes-caprae (Pers. : Fr.) Pouzar; Post # 13; 16 ***************** Non determinati ma generici: Pluteus sp.; Post # 27 -
2018.06 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Boletus aereus Bull. : Fr.; Regione Toscana; Giugno 2018; Foto di Alessandro Francolini. Giovane esemplare assieme a giovane Russula virescens Esemplari maturi ********************* Indice della Toscana, mese di Giugno 2018, totale n° 21 specie. Amanita caesarea (Scop. : Fr.) Pers.; Post # 17 Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Post # 5 Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Vittadini; Post # 21 Boletus aereus Bull. : Fr.; Post # 4; 27 Boletus edulis Bull. : Fr.; Post # 9 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 3; 19; 26 Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini = Boletus calopus Pers.: Fr.; Post # 6 Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Post # 2; 14 Fuligo septica (Linné) Wiggers; Post # 15 Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau = Boletus luteocupreus Bertéa & Estadès; Post # 22 Imperator rhodopurpureus (Smotl.) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau = Boletus rhodopurpureus Smotl.; Post # 18 Lactarius volemus (Fr.) Fr.; Post # 11 Lactifluus piperatus (Linnaeus : Fries) Persoon = Lactarius piperatus (L. : Fr.) Pers.; Post # 12 Leccinellum crocipodium (Letellier) Della Maggiora & Trassin. = Leccinum crocipodium (Letellier) Watling; Post # 10 Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray; Post # 20 Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Šutara; Regione Toscana = Leccinum carpini (R. Schulz) M.M. Moser ex D.A. Reid; Post # 7 Phallus impudicus L. : Pers.; Post # 8 Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Post # 13, 24 Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murril = Boletus luridus Schaeff. : Fr.; Post # 16 Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi = Boletus queletii Schulzer; Post # 23 Xerocomus subtomentosus (L. : Fr.) Quélet; Post # 25