-
Numero contenuti
8823 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Orchidee
Diventa Socio
Calendario
Tutti i contenuti di Alessandro F
-
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Russula amarissima Romagn.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Determinazione suggerita da Flavio e Tom. In bosco di Cerro; cappello finemente vellutato, gambo sfumato di rosa. All'inizio pensavo a una "consueta" Russula rosea = Russula lepida ma il sapore non era tipicamente e nettamente mentolato-rinfrescante (forse soltanto un po' fruttato) mentre dopo qualche secondo si percepiva un retrogusto amarognolo. ************************** Indice della Toscana, mese di Maggio 2018, totale n° 30 (+1) specie. Amanita eliae Quél.; Post # 14; 17 Amanita excelsa (Fr. : Fr.) Bertill.; Post # 26 Amanita gemmata (Fr.) Bertillon; Post # 11 Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Post # 28 Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Post # 12; 15 Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Vittadini; Post # 32 Boletus aereus Bull. : Fr.; Post # 9 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 6 Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini = Boletus calopus Pers.: Fr.; Post # 25 Caloscypha fulgens (Pers. : Fr.) Boudier; Post # 3 Cantharellus queletii (Ferry) Corner. = Cantharellus minimus L.L. Daniel; Post # 18 Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Post # 19; 29 Clathrus ruber P. Micheli ex Pers. = Clathrus cancellatus Tourn. ex Fr.; Post # 24 Coprinopsis insignis (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Post # 13 Cyclocybe cylindracea (DC.) Vizzini & Angelini = Agrocybe aegerita (V. Brig.) Fayod; Post # 22 Fuligo candida Pers.; Post # 10 Helvella lacunosa Afzel. : Fr.; Post # 23 Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Post # 2 Lactifluus piperatus (Linnaeus : Fries) Persoon = Lactarius piperatus (L. : Fr.) Pers.; Post # 31 Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Post # 21 Marasmius rotula (Scop. : Fr.) Fr.; Post # 33 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr.; Post # 7 Russula amarissima Romagn.; Post # 34 Russula aurea Pers.; Post # 27 Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Post # 16 Russula vesca Fries; Post # 5 Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Post # 33 Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murri = Boletus luridus Schaeff. : Fr.; Post # 30 Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi = Boletus queletii Schulzer; Post # 20 Xerocomus subtomentosus (L. : Fr.) Quélet; Post # 8 ******** Non determinati ma generici: Coprinellus sp.; Post # 4 -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Marasmius rotula (Scop. : Fr.) Fr.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Delizioso Marasmius crescente di preferenza su detriti legnosi (più raramente su foglie) più o meno interrati. Le tipiche solcature del cappello (dovute alla presenza delle lamelle sottostanti) ricordano un paracadute in miniatura; il cappello si presenta sempre ombelicato, bianco con sfumature grigio-beige al centro. Le lamelle sono inserite in un evidente collarium, concolori al cappello; assenza di lamellule; gambo molto sottile, liscio lucido, da nerastro a bruno, più chiaro nei pressi del collarium. Gli è molto simile Marasmius bulliardii, di dimensioni ancora più minute, che cresce di preferenza su foglie (in genere faggio e quercia) e presenta di solito una papilla bruno-rossiccia al centro del cappello; tali caratteri non sono però sufficienti a separare macroscopicamente le due specie visto che anche Marasmius rotula può, seppur raramente, presentarsi con una papilla simile. -
2018.06 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha postato un topic nell'area Funghi Trovati Anno 2018
Buoni ritrovamenti Ale ********************* Indice della Toscana, mese di Giugno 2018, totale n° 21 specie. Amanita caesarea (Scop. : Fr.) Pers.; Post # 17 Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Post # 5 Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Vittadini; Post # 21 Boletus aereus Bull. : Fr.; Post # 4; 27 Boletus edulis Bull. : Fr.; Post # 9 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 3; 19; 26 Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini = Boletus calopus Pers.: Fr.; Post # 6 Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Post # 2; 14 Fuligo septica (Linné) Wiggers; Post # 15 Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau = Boletus luteocupreus Bertéa & Estadès; Post # 22 Imperator rhodopurpureus (Smotl.) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau = Boletus rhodopurpureus Smotl.; Post # 18 Lactarius volemus (Fr.) Fr.; Post # 11 Lactifluus piperatus (Linnaeus : Fries) Persoon = Lactarius piperatus (L. : Fr.) Pers.; Post # 12 Leccinellum crocipodium (Letellier) Della Maggiora & Trassin. = Leccinum crocipodium (Letellier) Watling; Post # 10 Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray; Post # 20 Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Šutara; Regione Toscana = Leccinum carpini (R. Schulz) M.M. Moser ex D.A. Reid; Post # 7 Phallus impudicus L. : Pers.; Post # 8 Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Post # 13, 24 Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murril = Boletus luridus Schaeff. : Fr.; Post # 16 Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi = Boletus queletii Schulzer; Post # 23 Xerocomus subtomentosus (L. : Fr.) Quélet; Post # 25 -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Russula virescens (Scaeff.) Fr.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 164, Pag. 281: “Questa specie, relativamente comune, viene considerata la migliore tra le Russula commestibili, è facilmente riconoscibile per il colore verde-azzurro marmorizzato della cuticola e per la peculiarità della stessa di dissociarsi in tante piccole areole che ricordano le tessere di un mosaico; per la compattezza (alto peso specifico) e il buon sapore della carne. Un’altra Russula la cui cuticola si frattura spontaneamente è la Russula cyanoxantha fo. cutefracta, che oltre alle colorazioni pileiche verde-olivastro, può presentarsi rosa-violacea. Sulla cuticola screpolata si disegna una sorta di reticolo dalle linee più chiare, per lo più rosacee con toni violetti tenui, come la carne immediatamente sotto la cuticola; le lamelle di consistenza lardacea al tatto; anch’essa è commestibile.” In boschetto di Cerro; alcuni esemplari con colorazioni "verde-ramarro" Cuticola asportabile, con difficoltà, lungo il bordo del cappello -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Vittadini; Regione Toscana; Maggio 2018; foto di Alessandro Francolini. Cappello con toni grigi (grigio cenere, grigio perla, grigio piombo,...) anche sfumato di ocraceo nella zona discale; umbone ampio ma non prominente; margine pileico con evidenti striature regolari; anello assente (o, meglio, dissociato e ridotto a fioccosità che rimangono aderenti alla base del gambo e ricoperti dalla volva; quindi anello non rilevabile sul gambo); gambo slanciato, bianco, liscio o coperto di fini fioccosità concolori; volva fragile ma abbastanza spessa, aderente al piede del gambo e libera all’orlo. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 114, Pag. 222: “Il Gruppo delle Amanita del sottogenere Amanita, sezione Vaginatae, è costituito da un numero di specie molto vasto e ancora non ben delimitato. Tranne rarissimi casi, per una corretta determinazione di questo gruppo è indispensabile l’attenta osservazione microscopica. Sono tutte commestibili di ottimo pregio; si usufruisce del solo cappello ed è obbligatoria una cottura adeguata (15 minuti dal primo bollore, perché sono tossiche da crude). Essendo funghi molto fragili devono essere raccolti con grande delicatezza.” Esemplare con gambo più robusto e fioccoso; con volva inguainante -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Lactifluus piperatus (Linnaeus : Fries) Persoon; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Lactarius piperatus (L. : Fr.) Pers. Fungo tossico dal sapore molto acre; latice bianco, lattiginoso, acre e bruciante, immutabile se isolato, con leggere sfumature giallastre se essiccato sulle lamelle; lamelle molto fitte e strette. Colori biancastri su tutta la superficie, con sfumature rugginose sul cappello in vecchiaia; cappello asciutto che a maturità tende a diventare imbutiforme; gambo di solito attenuato alla base. Ubiquitario e molto comune in estate-autunno, sotto latifoglie e aghifoglie. Gli è simile Lactarius glaucescens (più raro) che ha latice bianco ma virante al bluastro-verdastro se essiccato sulle lamelle. Gli altri “classici” lattari bianchi (L. vellereus e L. bertilloni) sono di taglia maggiore e hanno lamelle spaziate e spesse. In Italia tale fungo (o qualche specie molto affine) fu descritto per la prima volta da Giovan Battista Della Porta (1540-1615) filosofo, scienziato, alchimista e commediografo del Rinascimento italiano; nel libro X della sua opera del 1592 Villae libri XII, in cui descrive accuratamente molti esemplari fungini, troviamo scritto: “Vi è un fungo chiamato Piperitis, perché pizzica la lingua a chi ne mangia e fa bruciare le fauci come fosse pepe; anch’esso nasce d’autunno, è di colore bianco e viene chiamato dal volgo Peperella”. In tale Peperella, micologi moderni vedono appunto il L. piperatus; probabilmente nel ‘500 era un fungo apprezzato come condimento in quanto sostitutivo del pepe, spezia che veniva importata dall’Oriente a carissimo prezzo; l’uso commestibile non si è peraltro esaurito col passare dei secoli. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 167, Pag. 284: “Specie velenosa, responsabile di sindrome gastroenterica incostante. Chiamato volgarmente Peveraccio, è ancor oggi praticata l’usanza di ridurlo in polvere dopo averlo essiccato al sole, e utilizzarlo come surrogato del pepe per speziare carni e pietanze, usanza che ovviamente deploriamo. Altre dicerie popolari vogliono che la sua comparsa nei boschi preceda di qualche giorno la crescita dei primi porcini estivi (Boletus reticulatus).” -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murril; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus luridus Schaeff. : Fr. Cappello con notevole varietà cromatica: da giallo-pallido a bruno-olivastro passando attraverso sfumature ocra, brune, camoscio, fulve e spesso con tali sfumature miscelate tra di loro (senza comunque toni netti sul rosso vivo); cuticola asciutta e vellutata; tubuli lunghi e più o meno liberi al gambo, gialli all’inizio per poi divenire verde-oliva scuro a maturità, comunque viranti velocemente al blu al taglio; pori giallognoli nei giovani esemplari (quando il cappello è ancora racchiuso sul gambo) ma molto presto dal rosso-arancio al rosso laterizio, viranti al blu al tocco; anche il gambo presenta vari cromatismi che vanno dal giallognolo (più verso l’apice) al rosso-brunastro; a maturità la base è di solito scurita in bruno-nerastro o violetto-scuro; il gambo è coperto da un reticolo di solito a maglie evidenti, strette e allungate-poligonali e di colore rossastro più scuro del colore di fondo. Tutte le superfici virano al blu al tocco. La carne (anche lei!) presenta varie colorazioni: giallo pallido quella del cappello e sotto la cuticola, rossastra anche assai scura quella alla base del gambo, caratteristicamente arancio-rossa quella aderente ai tubuli. Proprio questo strato rosso-arancio che separa i tubuli (sul giallognolo) dalla carne del cappello (sul giallognolo) dà adito alla cosiddetta “linea di Bataille” visibile per pochi attimi alla sezione: pochi attimi perché tutto lo sporoforo tende a virare molto velocemente al blu a contatto con l’aria. Sapore dolce e odore buono, fruttato. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 212, Pag. 333: “È il capostipite del genere Suillellus, comprendente funghi con pori arancio-rossi e carne virante al blu se contusa o esposta all’aria. In considerazione delle difficoltà oggettive nell’identificazione delle numerose entità boletoidi che possono avere pori rossastri, è consigliato evitare il consumo di questo fungo se non si è certi della sua corretta identificazione. Buon commestibile dopo adeguata cottura, velenoso crudo o poco cotto. Velenoso anche se la sua ingestione è contemporanea all’assunzione di sostanze alcoliche (anche fino a 72 ore di distanza), provoca la sindrome coprinica, altrimenti detta effetto antabuse.” Tubuli liberi al gambo; gambo giallognolo verso l'apice, più scuro alla base, reticolo a maglie allungate e poligonali di colore più scuro rispetto al fondo In sezione, con le varie colorazioni della carne. Visibile anche la rossastra "linea di Bataille" tra tubuli e carne del cappello. -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Sotto Cerro si trovano spesso gli esemplari di stazza maggiore. Evidente la pruina biancastra sul cappello. -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Fungo ubiquitario, assai comune. Molto velenoso. Cresce isolato o fortemente gregario, da giugno-luglio a novembre, al margine o nei boschi di aghifoglie e latifoglie; spesso invasivo. Caratterizzato dalla presenza di un anello posto nella parte medio-bassa del gambo, dalla volva aderente al bulbo, circoncisa e dissociata in due o tre cercini più o meno paralleli ed evidenti. Amanita simili possono essere: A. gemmata (ma con cappello giallo o giallo-ocraceo e non bruno), A. franchetii (che però ha velo generale giallastro e non bianco: quindi presenta verruche gialle sul cappello al contrario dell’A. pantherina che le presenta decisamente bianche; ha inoltre volva non circoncisa ma dissociata in fioccosità giallastre), A. rubescens (con l’anello a gonnellino e posto molto in alto sul gambo, con colori bruno-rossastri e con carne che vira al rossastro a contatto con l’aria mentre la carne di A. pantherina è bianca immutabile; ha infine volva non circoncisa ma dissociata in fioccosità rossastre). Come per Amanita muscaria può considerarsi “spia del porcino” perché ha lo stesso habitat. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 119, Pag. 229: “Amanita pantherina è fungo velenoso, talora mortale. Provoca avvelenamento di tipo neurotropico simile, ma più grave, a quello provocato dall’Amanita muscaria. I sintomi compaiono da trenta minuti a tre ore dopo l’ingestione. I principi tossici colpiscono prevalentemente il sistema nervoso centrale.” Ritrovamento "precoce", sotto Castagno -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Russula aurea Pers.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 166, Pag. 283: “I colori vivaci gialli e rossi con le diverse tonalità rendono questo fungo facilmente riconoscibile sul campo; tuttavia spesso si presenta senza le caratteristiche sfumature gialle oppure completamente giallo e in questo caso l’unico valido aiuto può ricavarsi dal sapore gradevole della carne.” Imenoforo con lamelle dal filo frequentemente di colore giallo-oro -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita excelsa (Fr. : Fr.) Bertill.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 120, Pag. 230: “Specie commestibile dopo cottura ma di poco pregio e, pertanto, se ne sconsiglia il consumo, data anche la possibile confusione con la velenosa Amanita pantherina. In passato alcuni autori consideravano questa specie distinta in due varietà: Amanita excelsa var. spissa e Amanita excelsa var. excelsa. La prima con taglia molto più tozza e robusta, verruche sul cappello più frequenti e persistenti, lamelle senza riflessi rosati, gambo a base allargata terminante con un bulbo non marginato e napiforme, ben evidente e non arrossante, odore e sapore rafanoide; la seconda con taglia più slanciata, verruche assenti o poco persistenti, lamelle con riflessi rosati, volva friabile, facilmente dissociata in fiocchi e base del gambo spesso interrata.” ******** Seguendo le indicazioni di cui sopra, gli esemplari di questo particolare cespo sarebbero da ascriversi a Amanita excelsa var. excelsa. La curiosità del ritrovamento consiste nel numero di esemplari (almeno otto) cresciuti "esplodendo" tutti assieme, appressati, sollevando e spostando una gran quantità di terriccio. Non ho volutamente estirpato nessun esemplare da quel... "monumento". -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus calopus Pers.: Fr. Oltre che per altri caratteri, si distingue dal Caloboletus radicans [= Boletus radicans] per la colorazione: cappello grigio camoscio, grigio-olivastro o grigio-ocra pallido in C. calopus e molto più chiaro (bianco latte, color crema) in C. radicans; gambo con estese colorazioni rosse (soprattutto nella metà inferiore; sovente con colore giallognolo nella parte alta) in C. calopus e giallo pallido (talvolta sfumate di rosa in alto) in C. radicans; anche il reticolo è diverso: presente e a maglie allungate in C. calopus, quasi assente in C. radicans (se presente è a maglie fini e relegato alla parte alta del gambo). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 202, Pag. 319: “Responsabile di alcuni casi di intossicazione (sindrome gastro-intestinale o resinoide incostante), comunque non commestibile per il forte sapore amaro e per il netto odore sgradevole. I pori gialli, la caratteristica fiammatura rosso carminio alla base del gambo, il sapore della carne e l’odore inconfondibile agevolano la determinazione.” Viraggio alla sezione Quel che resta del viraggio 48 ore più tardi -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Clathrus ruber P. Micheli ex Pers.; Regione Toscana, Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Clathrus cancellatus Tourn. ex Fr.] Una specie inconfondibile anche se si incontra raramente. Dalla scheda AMINT: “Basidioma con peridio di forma globosa diametro 3-6 cm, superfice areolata-bitorzoluta, bianca, con peso specifico notevole e di consistenza molle, elastica con evidente cordone (rizoide) miceliare alla base. Successivamente il peridio si lacera, partendo dalla parte sommitale, formando una struttura a simile ad una gabbia con bracci grinzoso-rugosi di colore rosso e di sezione irregolarmente poligonale. All'interno dei bracci è posta la gleba, che nella fase iniziale (peridio chiuso) è verdastra e compatta; successivamente brunastra e deliquescente emana un odore cadaverico, repellente. Compare già dalla primavera per proseguire fino al primo inverno, un po' ovunque nei boschi e nei giardini. Il motivo di questa forma particolare ed appariscente e soprattutto dell'odore fetido è da ricercare nella particolare strategia messa a punto da questo fungo per disperdere le spore: attira gli insetti carnari, soprattutto mosconi, che si cibano e vengono a contatto con la gleba matura disseminandola. Oltre ad essere altamente repellente, è da considerare tossico da maturo. Alcune illazioni su una sua possibile commestibilità nella fase iniziale di ovolo chiuso sono, a nostro avviso, assolutamente da non prendere in considerazione.” -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Helvella lacunosa Afzel. : Fr.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini Specie velenosa. Responsabile di sindrome giromitrica come tutte le altre specie del Genere Helvella. Il gambo di questa specie si presenta costolato-alveolato; da giovane di colore biancastro o grigio chiaro, tende con l’età a diventare concolore alla mitra cioè grigio o bruno più o meno scuro. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 8, Pag. 110: “La specie più simile a Helvella lacunosa è Helvella juniperi, taxon di recente creazione che cresce nei litorali sabbiosi o nelle pinete marine in presenza di cespugli di Ginepro (ma non sembra esclusiva di questa essenza); macroscopicamente le due specie sono pressoché identiche e differenziabili solo dopo analisi microscopica. Un’altra specie simile è Helvella crispa: quest’ultima presenta una mitra di colore più chiaro, biancastro-crema e il gambo sempre biancastro, anch’esso cavernoso e solcato. Helvella leucopus invece, pur avendo una mitra dello stesso coloro di Helvella lacunosa, possiede però il gambo liscio, pieno e non costolato né alveolato. Helvella albella è molto simile a Helvella leucopus ma ha dimensioni ridotte e gambo sempre cilindrico e liscio.” Ritrovamento in bosco misto con prevalenza di Cerro. -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Cyclocybe cylindracea (DC.) Vizzini & Angelini; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Agrocybe aegerita (V. Brig.) Fayod Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 151, Pag. 266: “Reperibile dalla primavera all’autunno inoltrato specialmente sui tronchi di Pioppo vecchi, ma anche su altri alberi (Olmi, Salici, Querce, Fichi, ecc.). Ottimo commestibile, si consiglia di scartare i gambi spesso troppo duri e coriacei, in particolare negli esemplari maturi. Si tratta di una specie tra le più conosciute e raccolte da sempre, apprezzato anche nell’antichità. Oggi viene intensamente coltivata in modo redditizio ed è facile trovarla in vendita presso tutti i mercati italiani in ogni periodo dell’anno.” *********** Alcune colonie di piopparelli, fotografati all'interno di una proprietà privata di un amico... che mi ha seguito "passo, passo" per paura che glieli portassi via! -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. È tra le “vescie” quella più facile da incontrare essendo ubiquitaria, terricola ma non di rado reperita su residui legnosi in decomposizione e, raramente, su pigne. Gli aculei conici (alti fino a 2 mm soprattutto all’apice dell’esoperidio) sono contornati alla base da piccole verruchine o da aculei più tozzi che permangono anche dopo la caduta degli aculei più grandi: ne risulta una caratteristica areolatura a maglie pseudo-poligonali. Commestibile, come le sue congeneri, quando la gleba è ancora perfettamente bianca. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 226, Pag. 347: “Si tratta di una specie polimorfa ma, nel contempo, molto costante nel presentare aculei conici. Questa caratteristica è davvero la più importante per una corretta determinazione ed è apprezzabile anche in esemplari vetusti, laddove si possono individuare le cicatrici circolari lasciate dopo la caduta degli aculei. Benché non sia tossico dal punto di vista alimentare, si ritiene utile citare un’allergia presente in letteratura medica, chiamata Lycoperdonosi. Si tratta di una polmonite allergica dovuta all’inalazione, fortuita o voluta, di buone quantità di polvere sporale.” -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus queletii Schulzer Agevolano il riconoscimento di Suillellus queletii l’assenza di reticolo sul gambo; il gambo giallo nella parte superiore ma rosso-barbabietola alla base e subito imbluente per corrusione; i tubuli gialli; la superficie poroide di un bel colore arancio (anche se gialla nei giovanissimi esemplari) e mai rosso-vivo, virante al blu alla pressione; la cuticola asciutta e vellutata; la carne dal sapore dolciastro, giallastra ma rosso-barbabietola nel gambo, soprattutto alla base; virante al blu alla sezione. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 211, Pag. 332: “Buon commestibile dopo adeguata cottura. Insieme ai simili Neoboletus luridiformis (= Boletus erythropus) e Suillellus luridus (= Boletus luridus) rappresenta una delle tre specie di Boletaceae con i pori aranciati-rossi e carne virante al blu, da considerarsi commestibili dopo adeguata cottura: infatti contengono tossine termolabili che vengono distrutte con il calore solo dopo adeguata cottura, per un tempo che non dovrebbe essere inferiore ai 45 minuti.” Sezione e viraggio dopo pochi secondi Viraggio dopo 1 minuto -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Cantharellus subpruinosus Eyssart. & Buyck.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 35, Pag. 138: “Cantharellus subpruinosus presenta inizialmente una sorta di pruina biancastra sul cappello e si macchia vistosamente su toni rosso-brunastri dopo manipolazione. Ottimo commestibile. Trova forti estimatori che lo preferiscono nettamente al più nobile Porcino. Viene impiegato in cucina in svariati modi: trifolato, con le lasagne, nel risotto, oppure conservato sottolio o sottaceto. Si presta invece male alla conservazione per essiccamento. Se surgelato crudo tende ad assumere una sgradevole amarescenza: per tale motivo ne consigliamo la surgelazione dopo adeguata, quanto opportuna, precottura.” -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Cantharellus queletii (Ferry) Corner.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. = Cantharellus minimus L.L. Daniel Un Cantharellus dalle dimensioni ridottissime. Carne esigua. Imenoforo con pliche evidenti e ben formate. Colorazioni diffusamente gialle, con assenza di viraggio alla contusione o allo sfregamento. **************** Esemplari fotografati sotto Cerro; dimensioni massime con cappello di 2 cm scarsi di diametro; nessun viraggio alla manipolazione; nessun odore percepito; sapore neutro, forse leggermente astringente dopo una trentina di secondi. Tutti gli esemplari si sono mostrati particolarmente fragili, tanto da spezzarsi alla minima pressione. Il simile Cantharellus romagnesianus ha dimensioni maggiori (raggiungendo i 4 cm di diametro), portamento più slanciato, ed è arrossante allo sfregamento. Esemplari ancora più piccoli, con diametro pileico non oltre 1,5 cm -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita eliae Quél.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Esemplari con gambo slanciato e cappello di 6-7 cm di diametro; con umbone l'esemplare a sinistra Colorazioni pileiche dal beige-incarnato (a sinistra) a biancastro (a destra). Bordo striato. Verruche irregolarmente sparse sul cappello Screziature fioccose al di sopra dell'anello che si presenta lacerato. Lamelle libere al gambo Esemplare con gambo più robusto; cappello di 9 cm di diametro. Gambo con fioccosità anche sotto l'anello Anello supero e membranoso, a gonnellino fintanto che non si lacera e si affloscia o cade Volva dissociata in fioccosità varie, quasi cercini Coppia di esemplari maturi e relativamente robusti; cappello di 8-9 cm di diametro; cappelli di colore beige-incarnato; verruche di colore beige-grigio. Gambo quasi screziato sia sopra che sotto l'anello Bordo del cappello di colore più chiaro -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Come suggerisce il nome (dal greco kyanos = azzurro e xanthós = giallo), la gamma cromatica del suo cappello è molto ampia: dal viola al verde, attraverso tonalità bluastre o giallastre; anche se esemplari giovani possono presentare colorazioni uniformi di ciclamino. Tali colorazioni in genere sono presenti e frammiste nello stesso esemplare creando un aspetto cromatico come metallizzato. La cuticola è parzialmente separabile (per 2 quinti del raggio) e la carne sottostante ha tonalità lilacine. Gambo e lamelle sono bianchi, con qualche macchia rugginosa in vecchiaia. Carne bianca dal sapore dolce come di nocciola. Cresce dall’estate al tardo autunno nei boschi di latifoglie. Caratteristica distintiva sono le lamelle lardacee. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 159, Pag. 275: “Il colore violetto della carne sotto la cuticola non è un carattere valido per la determinazione in quanto non esclusivo di questa specie. La consistenza definita lardacea delle lamelle indica l’estrema difficoltà nello spezzarle con la pressione di un dito, piegandosi invece come fossero di lardo. Nelle altre specie di Russula le lamelle si rompono in modo più o meno evidente.” *************** Vari aspetti, cromatici e non. Cappello sul lilla-grigiastro, "metallico", con macchie verde-bluastro Cuticola asportabile fin quasi a metà raggio Esemplare a fine ciclo; color verdastro predominante, con zone giallognole-violette Metallico-bluastro, sfumato di violetto Presenza di lamellule Color ciclamino-violetto al centro, azzurrino-verdastro altrove Lamelle di consistenza "grassa, lardacea", si piegano sotto la pressione delle dita senza spezzarsi Verdastro-metallico, con sfumature violette -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Questa con portamento robusto. -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita eliae Quél.; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Rara Amanita che fruttifica tra Maggio e Giugno soprattutto presso Quercia. Cappello con diametro fino a 10 cm; cuticola di colore nocciola, beige-rosato, crema, crema-rosato, con toni più chiari verso l’orlo pileico che si presenta striato; solitamente cosparsa qua e là, senza una geometria evidente, da residui del velo genarele dissociato o in verruche più o meno rialzate o in placche di colore crema pallido o crema grigiastro. Gambo solitamente slanciato, subconcolore al cappello, con fioccosità più pallide che, soprattutto sopra l’anello, possono formare una sorta di zebratura; termina alla base con un bulbo di forma irregolarmente allungata-ovoidale; anello biancastro o color crema, membranoso ma fragile, si presenta lacerato oppure è presto caduco; volva concolore alle verruche del cappello, aderente al gambo nella parte inferiore, superiormente dissociata in fioccosità o cercini irregolari. ***************** L’esemplare in foto, la cui determinazione è stata suggerita da Carlo, Mario e Tom, aveva odore insignificante e sapore dolciastro, non sgradevole. Reperito sotto Cerro in un boschetto in cui iniziavano a far capolino numerose Amanita rubescens; era stato inizialmente scambiato, per la sua tinta incarnata, per una “pallida” e gracile Amanita rubescens ma, avvicinandomi per fare le foto, alcuni caratteri non corrispondevano più: la base del gambo poco bulbosa, la volva dissociata in modo inconsueto per una A. rubescens, le verruche-placche molto irregolari sul cappello e, soprattutto, l’orlo pileico striato. -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Coprinopsis insignis (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Ha cappello fibrilloso-peloso, con fibrille argentate che dal margine del cappello arrivano fino al disco. Il disco mostra una zona più scura e brunastra, apparentemente glabra e, di solito, ben differenziata e delimitata dal resto del cappello (uno dei suoi sinonimi è infatti Coprinus alopecia, come a sottolineare la caratteristica “calvizie” della zona discale). Il gambo è leggermente fioccoso/pruinoso su tutta la superficie. Predilige crescere in habitat xerofilo, in particolare su residui legnosi o nelle cavità di Quercia. A livello macroscopico può ricordare Coprinopsis atramentaria che ha gambo liscio (tutt’al più, negli esemplari giovani, un po’ pruinoso nella parte superiore) e presenta frequentemente una zona pseudoanulare formata da un ispessimento della corteccia nella zona basale, quella all’altezza del livello del terreno; il suo disco mostra colori più carichi del resto del cappello ma, solitamente, non in modo così netto come in C. insignis. A livello microscopico C. insignis ha spore verrucose mentre sono lisce in C. atramentaria. Esemplare a fine ciclo Un gruppo di esemplari a fine ciclo, e che hanno già sporulato abbondantemente -
2018.05 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2018
Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Regione Toscana; Maggio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Robusta Amanita dal cappello rossastro, rosso-brunastro, rivestito di piccole scaglie acute che si stagliano sul fondo per il loro colore grigio, grigio-rosato; anello carnoso, ampio e a gonnellino, striato sulla faccia esterna e posizionato in alto sul gambo; gambo che si allarga verso la base quasi bulbosa, bianco in alto e poi sfumato di rosa scendendo verso la base. La carne è biancastra ma tende ad arrossarsi nelle ferite e nelle contusioni. La volva non è ben visibile: il velo generale alla base si frammenta fin da giovane, lasciando alla base del gambo soltanto residui in forma di protuberanze più o meno accentuate. Contiene tossine termolabili. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 121, Pag. 231: “Discreto commestibile da consumare cotto, contiene tossine termolabili che si disgregano e svaniscono con adeguata cottura. Cotto alla griglia risulterebbe quasi crudo nelle parti interne, con conseguente grave rischio di intossicazioni con sindrome emolitica.” Con aspetto slanciato: