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2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Trentino; Settembre 2017; foto di Alessandro Francolini. Un bel fungo coralloide, molto comune su legno guasto di conifere. I suoi colori ruotano attorno al giallo (giallo oro, giallo cromo, giallo tuorlo) e ravvivano il sottobosco. Un’altra Calocera, questa crescente su legno marcescente di latifoglie e meno comune, è Calocera cornea: stessi colori ma di dimensioni più minute, gregaria ma che si presenta come unico rametto affusolato che finisce con una punta (raramente forcata). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 18, Pag. 121: “Pur essendo morfologicamente di aspetto simile alle specie dei Generi Ramaria e Clavaria, per le sembianze che ricordano gli alberi, Calocera viscosa possiede dei caratteri specifici: la crescita su legno, la vischiosità gelatinosa dei rametti, l’assenza di carne alla base del carpoforo, la differenziano fortemente da tali specie. La sua carne, dapprima elastica, in vecchiaia non marcisce ma si secca diventando dura come un corno.” -
2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Boletus edulis Bull. : Fr.; Regione Trentino; Settembre 2017; foto di Alessandro Francolini. Esemplare a fine ciclo Esemplari a media maturità Su sponda ripida; perfettamente orientato Esemplare a fine ciclo: su sponda ripida, ma inclinato a causa del peso del cappello che ne sbilancia l'assetto -
2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Boletus edulis Bull. : Fr.; Regione Trentino; Settembre 2017; foto di Alessandro Francolini. Primordio ("bocciotto" dalle forme tipiche) Esemplari di media maturità, con tubuli ancora biancastri o giallo-chiaro: Esemplari maturi, con tubuli giallo-verdognoli -
2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Imleria badia (Fr. : Fr.) Vizzini nato accanto a Boletus edulis Bull. : Fr.; Regione Trentino; Settembre 2017; foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 200, Pag. 317: “Imleria badia, dalla controversa tassonomia, in passato è stato classificato dai vari Autori ora come Xerocomus [Xerocomus badius (Fr. : Fr.) E.-J. Gilbert, 1931] ora come Boletus [Boletus badius (Fr. : Fr.) Fr., 1821] , presentando caratteristiche morfologiche intermedie tra i due Generi. Tuttavia sulla base di nuovi studi supportati da analisi filogenetiche, è stato recentemente inserito nel nuovo Genere Imleria Vizzini 2014. Imleria badia risulta fino ad ora l’unica rappresentante di questo Genere presente in Italia. Facilmente riconoscibile dalle altre Boletaceae xerocomoidi per la carne bianca leggermente virante a un debole verde-azzurrino passeggero, soprattutto alla giunzione tra cappello e gambo e per la cuticola con colorazione bruna, liscia e untuosetta con tempo piovoso.” ********* Nella foto il particolare ritrovamento di queste due specie: talmente vicine e attaccate che sembrano nascere quasi da una base miceliare comune -
2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam.; Regione Trentino; Settembre 2017; foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 117, Pag. 226: “È il fungo più spettacolare e bello alla vista, cresce in numerosi esemplari che danno al bosco un aspetto fiabesco. È fungo velenoso, tanto che un tempo, cosparso di latte, veniva usato per uccidere le mosche (da cui il nome). Questa specie ha diverse varietà e forme come, ad esempio, Amanita muscaria var. formosa, con velo color giallo oro aranciato, comune sotto Eucaliptus, ma spesso negli stessi habitat della varietà tipo.” ******* Il velo generale si deposita sia sul cappello sotto forma di verruche, sia alla base del gambo sotto forma di verruche o perline di varia forma e disposizione. Del velo parziale che all'inizio protegge l'imenoforo rimane evidente traccia sotto forma di anello "a gonnellino" nella parte alta del gambo Particolare dell'anello coreograficamente festonato Gambo bulboso, con la volva (residuo del velo generale) dissociata in cerchi più o meno concentrici di pustole o perline Il velo parziale, in un giovane esemplare, è ancora integro e teso tra l'orlo del cappello e il gambo, a protezione dell'imenoforo Non sempre il cappello è decorato dalle tipiche verruche -
2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Amanita virosa Bertillon; Regione Trentino; Settembre 2017; foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 123, Pag. 233: “Considerato un tempo variante della forma bianca di Amanita phalloides, se ne distingue per il bulbo più pronunciato, il gambo eccentrico e molto decorato, fioccoso, il cappello con una forma spesso irregolare e bilobato, mai completamente disteso, l’anello fragile e obliquo, spesso dissociato. Specie estiva o autunnale, cresce in boschi montani molto umidi di Peccio, Abete, Betulla e Faggio. Nel complesso molto rara ma, ove presente, è localmente abbondante. Velenoso e mortale.” Tra il muschio; con cappello asimmetrico: Altro giovane esemplare; nato in zona umida al riparo del muschio -
2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Regione Trentino; Settembre 2017; Foto di Alessandro Francolini. Robusta Amanita dal cappello rossastro, rosso-brunastro, rivestito di piccole scaglie acute che si stagliano sul fondo per il loro colore grigio, grigio-rosato; anello carnoso, ampio e a gonnellino, striato sulla faccia esterna e posizionato in alto sul gambo; gambo che si allarga verso la base quasi bulbosa, bianco in alto e poi sfumato di rosa scendendo verso la base. La carne è biancastra ma tende ad arrossarsi nelle ferite e nelle contusioni. La volva non è ben visibile: il velo generale alla base si frammenta fin da giovane, lasciando alla base del gambo soltanto residui in forma di protuberanze più o meno accentuate. Contiene tossine termolabili. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 121, Pag. 231: “Discreto commestibile da consumare cotto, contiene tossine termolabili che si disgregano e svaniscono con adeguata cottura. Cotto alla griglia risulterebbe quasi crudo nelle parti interne, con conseguente grave rischio di intossicazioni con sindrome emolitica.” -
2017.09 - Trentino Alto Adige - Tutor Pietro Curti
Alessandro F ha risposto alla discussione di Pietro Curti in Funghi Trovati Anno 2017
Armillaria ostoyae (Romagnesi) Herink; Regione Trentino; Settembre 2017; Foto di Alessandro Francolini. L'Armillaria ostoyae si può riconoscere dalle altre specie del suo Genere per la puntinatura scura sulla faccia inferiore dell'anello. Predilige fruttificare presso conifere. Commestibile con cautela, previa cottura prolungata e senza utilizzare il gambo. Non consumare esemplari che hanno subito gelate, né conservarla congelata da cruda. Per capire se una Armillaria ha subito gelate ed è quindi da respingere, bisogna controllare che la carne sia sempre bianco latte e mai brunastra.” Puntinatura scura nella faccia inferiore dell'anello Primordi (veri e propri "chiodini") -
2017.09 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha postato un topic nell'area Funghi Trovati Anno 2017
Buoni ritrovamenti Alessandro ****************** Indice della Toscana, mese di Settembre 2017, totale n° 26 specie. Amanita franchetii (Boud.) Fayod; Post # 21 Amanita muscaria (L. : Fr.) Lam.; Post # 15 Amanita pantherina (De Cand. : Fr.) Krombh.; Post # 20 Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Post # 19 Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Vittadini; Post # 18 Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich; Post # 22 Boletus aereus Bull. : Fr.; Post # 28 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 16 Clitocybe gibba (Pers. : Fr.) Kummer; Post # 12 Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Kummer; Post # 2 Fistulina hepatica (Schaeff. : Fr.) With.; Post # 3; 10 Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst.; Post # 5 Gymnopus dryophilus (Bull. : Fr.) Murril = Collybia dryophila (Bull. : Fr.) Kummer; Post # 6 Hapalopilus rutilans (Fr.) P. Karst.; Post # 4 Imleria badia (Fr. : Fr.) Vizzini = Boletus badius (Fr. : Fr.) Fr. = Xerocomus badius (Fr. : Fr.) E.-J.; Post # 8 Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Šutara = Leccinum carpini (R. Schulz) M.M. Moser ex D.A. Reid; Post # 29 Lepiota cristata (Bolt. : Fr.) Kummer; Post # 24 Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Post # 26 Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) M.M. Moser; Post # 17 Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Sing.; Post # 9 Megacollybia platyphylla (Pers.) Kotl. & Pouzar; Post # 25 Mycena pura (Pers. : Fr.) P. Kummer; Post # 13 Mycena rosea (Bulliard) Gramberg; Post # 14 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr.; Post # 7 Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murril = Boletus luridus Schaeff. : Fr; Post # 27 Xerocomus subtomentosus (L. : Fr.) Quélet; Post # 11; 23 -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Russula sp. (forse una Russula aurora Krombh.) che non valeva la pena di fotografare se non fosse per il suo gambo con una evidente malformazione che "imita" un anello; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. ******************************** Indice della Toscana, mese di Luglio 2017, totale n° 18 specie. Amanita excelsa (Fr. : Fr.) Bertill.; Post # 8 Amanita pantherina var. abietum (E.-J. Gilbert) Neville & Poumarat; Post # 9 Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Post # 13 Boletus reticulatus Schaeff. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; Post # 16 Butyriboletus appendiculatus (Schaeff.) D. Arora & J.L. Frank = Boletus appendiculatus Schaeffer; Post # 19 Butyriboletus regius (Krombh.) D. Arona & J.L. Frank = Boletus regius Krombh.; Post # 15 Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini = Boletus calopus Pers. : Fr.; Post # 17 Gyroporus cyanescens (Bull. : Fr.) Quélet; Post # 18 Hydnum rufescens Pers.; Post # 2 Hymenopellis radicata (Relhan : Fr.) R.H. Petersen = Xerula radicata (Relhan) Dörfelt; Post # 10 Lactarius piperatus (Linnaeus : Fries) Persoon; Post # 3 Leccinum crocipodium (Letellier) Watling; Post # 21 Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini = Boletus erythropus Persoon ss. Fries;; Post # 14 Phallus impudicus L. : Pers.; Post # 4 – 6 Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Post # 12 Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Post # 7; 11; 22 Russula olivacea (Schaeff.) Persoon; Post # 23 Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara = Paxillus atrotomentosus (Batsch : Fr.) Fr.; Post # 20 Non determinati: Russula sp. (con malformazione simile ad un anello); Post. # 24 -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Russula olivacea (Schaeff.) Persoon; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. È una Russula tipica soprattutto del Faggio. Di dimensioni importanti, il suo cappello può raggiungere 20 (25) cm di diametro. Il colore del cappello è molto variabile e non sempre rispetta il colore “olivaceo” suggerito dal nome specifico: infatti può variare dal verde-oliva al lilla-verde, dal bruno verdastro fino al rosso vinoso o rosso porpora o bruno violaceo. La cuticola è separabile fino a un terzo del raggio pileico, sovente con rugosità concentriche riscontrabili soprattutto all’orlo del cappello. La sua carne è compatta e soda, con sapore dolce e buono come di nocciola. Lamelle fragili, forcate al gambo, giallo-ocra in età per la maturazione delle spore che, in questa specie, producono una sporata di colore giallo ocra. Gambo generalmente sfumato di rosa, più raramente tutto bianco; talvolta la sfumatura rosa è relegata all’apice del gambo, subito sotto le lamelle, formando una sorta di alone colorato. Nonostante la carne dolce, è una Russula che contiene tossine termolabili che possono provocare intossicazioni e disturbi gastrointestinali di varia entità. Quindi va considerata specie tossica se ingerita cruda o poco cotta come accade se cucinata alla griglia o fritta. Come le altre Russula della Sottosezione Olivaceinae (Russula alutacea e Russula vinosobrunnea, anch’esse con carne dolce ma contenenti tossine termolabili) è buon commestibile solo se sottoposta a cottura prolungata (almeno 15 minuti dal primo bollore) in forno o in pentola. Dal nuovo TUTTO FUNGHI, Scheda 165, Pag. 282: “Russula alutacea e Russula vinosobrunnea sono specie molto prossime a questo fungo e sistematicamente collocate nella stessa Subsezione Olivaceinae. La prima è caratterizzata da una taglia più esile, cuticola più brillante, senza corrugazioni concentriche sul cappello; la seconda ha dimensioni inferiori e la sfumatura sul gambo è generalmente laterale.” -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
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2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Leccinellum crocipodium (Letellier) Della Maggiora & Trassin.; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Leccinum crocipodium (Letellier) Watling "Leccino" legato in simbiosi con latifoglie (Querce caducifoglie, Carpini, Castagni e Faggi). La cuticola tende a divenire screpolata-areolata a maturità, specialmente a tempo secco; il suo colore va dal giallo-ocra (negli esemplari giovani) fino al bruno nerastro (a maturità). Solitamente presenta un gambo sinuoso e curvato, ventricoso ma attenuato sia all’apice che alla base; il suo colore va dal giallo chiaro negli esemplari più giovani a giallo con toni più scuri in età; è coperto da granulosità inizialmente concolori poi brunastre. La carne è bianca ma, al taglio, vira inizialmente al rosa violaceo per poi assumere un colore scuro. Il gambo è giallognolo in gioventù per divenire grigio-ocra a maturità; è cosparso di squamette concolori che tendono a scurirsi. Suoi simili (per le colorazioni del cappello) possono essere Leccinellum lepidum e Leccinellum corsicum; questi ultimi, però, hanno una scarsa tendenza a screpolarsi sul cappello ed hanno habitat diversi: sotto Leccio il L. lepidum e sotto Cisto il L. corsicum. -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Paxillus atrotomentosus (Batsch : Fr.) Fr. Fungo molto grande e carnoso con caratteristiche inconfondibili: margine molto involuto nei giovani esemplari, con tendenza a distendersi in età ; cuticola feltrato-vellutata e asciutta; lamelle decorrenti sul gambo e facilmente separabili dalla carne del cappello; e (soprattutto) gambo corto e tozzo (anche laterale), ricoperto da una fitta peluria bruno-nerastra molto fine che al tatto può ricordare il velluto. Habitat su ceppi o su radici di conifere. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 182, Pag. 299: “Non commestibile: i suoi caratteri organolettici, poco gradevoli, si accentuano addirittura nella fase di cottura. Le sue caratteristiche così peculiari ne rendono quasi impossibile la confusione con un’altra specie.” Lignicolo; su tronco di Pino caduto a terra: -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Butyriboletus appendiculatus (Schaeff.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus appendiculatus Schaeffer Dalla Scheda AMINT: “Fungo capogruppo di un nuovo genere di Boletales, Butyriboletus, già appartenuto alla sezione Appendiculati del genere Boletus, che comprende boleti fin dall'inizio a tubuli e pori gialli (e non bianchi come nei "porcini") e in seguito, a maturità, con tonalità giallo-verdastre; con fine reticolo nella parte alta del gambo; con carne dolce e con viraggi più o meno deboli o nulli. Tutti i funghi di questo nuovo genere sono commestibili. Tra di essi, Butyriboletus appendiculatus ha in genere gambo ben radicante e cresce sotto latifoglie; Butyriboletus subappendiculatus ha il gambo poco o per niente radicante e cresce sotto conifere, mentre gli altri boleti del nuovo genere (Butyriboletus regius, Butyriboletus fechtneri, Butyriboletus pseudoregius) hanno cappello e/o gambo con colorazioni dalle tonalità rosa-rossastre. Il nome Butyriboletus è stato attribuito per via della colorazione dell’imenio, del gambo e della carne che ricorda appunto il burro naturale, tanto che negli Stati Uniti vengono comunemente chiamati "Butter Boleti". Butyriboletus appendiculatus è caratterizzato da tinte pileiche bruno-rossastre e base del gambo tipicamente attenuata e radicante. Le forme del nostro fungo con cappello particolarmente chiaro potrebbero generare confusioni con le specie del genere Caloboletus (Caloboletus radicans e Caloboletus calopus) dalla carne tipicamente amara e dall’odore sgradevole di colla vinilica.” -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Gyroporus cyanescens (Bull. : Fr.) Quélet; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini Boletacea tipica del periodo estivo-autunnale con habitat presso Abete, Pino, Faggio, Castagno, Quercia; riconoscibile per il cappello dalla cuticola da biancastra a giallognola con riflessi ocracei-olivastri, asciutta anche a tempo umido, vellutata, con presenza di fioccosità più scure del colore di fondo. La caratteristica più eclatante è comunque il viraggio iniziale della carne all'azzurro-indaco intenso nel cappello e nel gambo. Quest'ultimo si presenta robusto ma fragile: all'inizio pieno, ben presto cavernoso, diventa cavo a maturità pur mantenendo una "corteccia" relativamente spessa. Tale corteccia dà la sensazione di robustezza ma, alla minima pressione, la cavità interna rende il tutto piuttosto fragile e cassante. Dello stesso Genere è il Gyroporus castaneus dai colori decisamente più scuri e dalla carne immutabile e il suo simile Gyroporus hammophilus che cresce in habitat sabulico costiero, può presentare carne dal viraggio azzurro (ma non intenso come nel G. cyanescens). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 188, Pag. 305: “Si tratta di una specie non ovunque diffusa, abbastanza circoscritta e rinvenibile in pochi areali, anche se in questi ultimi è presente in modo costante e abbondante. Il violento viraggio all'indaco nell'immediatezza della contusione o del taglio, tende nel tempo a regredire in tenue grigiastro. Discreto commestibile. In cottura la cuticola diventa verde e questo crea un certo imbarazzo in chi per la prima volta si avvicina organoletticamente a questa buona specie edule. Scartare completamente il gambo, duro, coriaceo e quindi indigesto.” Solitamente il viraggio nella carne dei funghi è più debole in condizioni atmosferiche siccitose. Questi G. cyanescens confermano la regola: neanche dopo 10 minuti la loro carne aveva assunto il tipico e intenso viraggio azzurrognolo. -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus calopus Pers. : Fr. Oltre che per altri caratteri, si distingue dal Caloboletus radicans [= Boletus radicans] per la colorazione: cappello grigio camoscio, grigio-olivastro o grigio-ocra pallido in C. calopus e molto più chiaro (bianco latte, color crema) in C. radicans; gambo con estese colorazioni rosse (soprattutto nella metà inferiore; sovente con colore giallognolo nella parte alta) in C. calopus e giallo pallido (talvolta sfumate di rosa in alto) in C. radicans; anche il reticolo è diverso: presente e a maglie allungate in C. calopus, quasi assente in C. radicans (se presente è a maglie fini e relegato alla parte alta del gambo). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 202, Pag. 319: “Responsabile di alcuni casi di intossicazione (sindrome gastro-intestinale o resinoide incostante), comunque non commestibile per il forte sapore amaro e per il netto odore sgradevole. I pori gialli, la caratteristica fiammatura rosso carminio alla base del gambo, il sapore della carne e l’odore inconfondibile agevolano la determinazione.” -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Boletus reticulatus Schaeff.; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus aestivalis (Paulet) Fr. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 210, Pag. 330-331: “Abbastanza comune e molto ricercato. Inizia la sua crescita qualche settimana dopo i temporali primaverili del mese di maggio e continua a fruttificare, nelle aree mediterranee, fino a metà novembre. Quando l’aria è secca, tutta la superficie del cappello si screpola e rende visibile la carne bianca sottostante. Nel periodo estivo e all’inizio dell’autunno il Boletus reticulatus in particolare viene invaso da larve anche quando si trova allo stadio di primordio. Questi insetti fanno parte principalmente di due famiglie di ditteri: la Famiglia Mycetophilidae e la Famiglia Sciaridae. Questi piccoli insetti micetofili hanno la consuetudine di insediarsi nel luogo dove c’è la fungaia. Le femmine iniziano a penetrare nel terreno e raggiungono la base del fungo, deponendovi 50-70 uova che subito dopo si schiudono. Le larve iniziano a cibarsi della carne invadendo e fagocitando l’intero fungo; una volta compiuto il loro stadio di larva, si impupano in un bozzoletto e così il ciclo ricomincia per numerose generazioni annuali.” ************* Con una stagione estremamente siccitosa e calda come quella che perdura da un paio di mesi in gran parte della Toscana, quei pochi "porcini" che hanno il "coraggio" di nascere vanno ricercati nelle faggete in quota. Cappello evidentemente reticolato: Una lumaca ha scavato un tunnel sul cappello Un B. reticulatus col cappello dai cromatismi più tipici da B. aereus; e col gambo con una conformazione più usuale in B. edulis -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Butyriboletus regius (Krombh.) D. Arona & J.L. Frank; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus regius Krombh. Il Butyriboletus regius non presenta viraggio apprezzabile: ciò lo distingue dal simile Butyriboletus pseudoregius (che al taglio mostra un netto e veloce viraggio all’azzurro, soprattutto sopra l’imenoforo); inoltre il B. pseudoregius manifesta, soprattutto a maturità, delle sfumature rosa-rossastre alla base del gambo. Troppo spesso si reperiscono nel bosco esemplari bastonati o calpestati da persone ignoranti che, "deluse" per non aver trovato un "porcino", si sfogano incivilmente sui malcapitati B. regius. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Schede 203-204, Pag. 320-321: “Il genere Butyriboletus (ex sezione Appendiculati del genere Boletus) comprende funghi boletoidi aventi imenio (tubuli e pori) e carne dolciastra di colore giallastro, fine reticolo concolore e viranti, o non, alla sezione o per manipolazione. Stabilito che Boletus è monofiletico e usato per B. edulis e relativo gruppo, è stato creato il genere Butyriboletus. Il nome del genere è dovuto alla colorazione dell’imenio, del gambo e della carne che ricorda appunto il burro naturale, tanto che in alcuni stati in U.S.A. vengono comunemente chiamati "butter boleti". Il contrasto tra il giallo oro del gambo e dei pori con il rosa-porpora del cappello, fa di questo fungo uno tra i più belli e spettacolari esistenti. Buon commestibile, da usare mescolato con altri funghi perché da solo viene digerito con difficoltà. Consumare ben cotto; adatto anche per l’essiccazione. Il gambo duro e coriaceo deve essere eliminato in quanto indigesto.” Colorazione dl cappello "rosa antico"; ma in questo esemplare un poco sbiadita, forse per il gran secco presente nella faggeta -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Boletus erythropus Persoon ss. Fries Buon commestibile dopo adeguata cottura che consente di eliminare alcune tossine termolabili. Tutto il carpoforo è virante al blu in maniera intensa (al taglio o anche alla pressione). Odore fruttato e sapore dolce. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 206, Pag. 323: "Pur appartenendo a un Gruppo di Boletaceae critiche, per via del viraggio della carne, è abbastanza agevole riconoscerlo con sufficiente sicurezza in quanto è l'unico fungo boletoide con cuticola vellutata marrone, pori arancio-rossastri e il gambo quasi interamente decorato da fine punteggiatura rossa. Primo piano su gambo e imenoforo -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Amanita rubescens (Pers. : Fr.) S.F. Gray; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Robusta Amanita dal cappello rossastro, rosso-brunastro, rivestito di piccole scaglie acute che si stagliano sul fondo per il loro colore grigio, grigio-rosato; anello carnoso, ampio e a gonnellino, striato sulla faccia esterna e posizionato in alto sul gambo; gambo che si allarga verso la base quasi bulbosa, bianco in alto e poi sfumato di rosa scendendo verso la base. La carne è biancastra ma tende ad arrossarsi nelle ferite e nelle contusioni. La volva non è ben visibile: il velo generale alla base si frammenta fin da giovane, lasciando alla base del gambo soltanto residui in forma di protuberanze più o meno accentuate. Contiene tossine termolabili. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 121, Pag. 231: “Discreto commestibile da consumare cotto, contiene tossine termolabili che si disgregano e svaniscono con adeguata cottura. Cotto alla griglia risulterebbe quasi crudo nelle parti interne, con conseguente grave rischio di intossicazioni con sindrome emolitica.” ************ Stagione estremamente siccitosa: cercando di crescere nell'umidità residua tra le foglie di faggio: -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Poliporo di dimensioni relativamente ridotte (diametro del cappello da 2 a 8 cm); superficie sterile con tonalità brune, brune-rossicce, ocracee; cuticola anche finemente fibrillosa in senso radiale; cappello sovente depresso in corrispondenza dell’attaccatura del gambo che può essere centrale o laterale. Orlo pileico sottile, irregolare e sinuoso, a lungo involuto anche a maturità. Tubuli decorrenti sul gambo, pori piccoli e rotondeggianti con superficie poroide crema-ocracea. Il gambo si presenta finemente vellutato con apice crema-ocraceo ma nerastro altrove. Habitat preferenziale su rami caduti di Faggio ma anche di Frassino e Ontano. Abbastanza comune e diffuso. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 30, Pag. 133: “Questo fungo risulta delimitabile dalle altre Polyporaceae con toni nerastri al gambo per la sua taglia che di norma non supera i 10 cm di diametro del cappello, a differenza ad esempio di P. melanopus e Royoporus badius. Le altre specie del genere Polyporus comunemente diffuse presentano sensibili differenze: P. squamosus è caratterizzato da dimensioni considerevoli, cuticola dissociata in squame brunastre e assenza di colorazioni nerastre al piede; P. arcularius ha pori decisamente più larghi, gambo finemente punteggiato e margine del cappello peloso; P. ciliatus, anch’esso con pori piccoli e stretti, presenta cuticola finemente squamulosa e gambo dall’aspetto tipicamente tigrato.” -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Imenoforo; alcune lamelle sono forcate; molte son anastomosate-forcate all'attaccatura al gambo Lamelle lardacee: "mi piego ma non mi spezzo" -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Hymenopellis radicata (Relhan : Fr.) R.H. Petersen; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. = Xerula radicata (Relhan) Dörfelt Tipica soprattutto del faggio; con la caratteristica di avere gambo lunghissimo rispetto al cappello: anche 15 (20) cm nella parte esposta all’aria e altrettanto nella parte sotterranea (da cui il nome); odore e sapore non caratteristici. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 89, Pag. 196 “La superficie del cappello, inizialmente liscia, diviene presto grinzosa in senso radiale, quasi venata, vischiosa e lucente con tempo umido e opaca, asciutta con tempo secco. Xerula pudens condivide lo stesso habitat, ha una forma molto simile, stesso gambo a lungo interrato con una specie di fittone, ma ha un cappello feltrato, mai vischioso, un gambo finemente vellutato e sapore leggermente amaro.” Estratta dal terreno Esemplare adulto e più grande; con le rugosità sul cappello Una coppia -
2017.07 - Toscana - Tutor Alessandro
Alessandro F ha risposto alla discussione di Alessandro F in Funghi Trovati Anno 2017
Amanita pantherina var. abietum (E.-J. Gilbert) Neville & Poumarat; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 119, Pag. 229: “Amanita pantherina è fungo velenoso, talora mortale. Provoca avvelenamento di tipo neurotropico simile, ma più grave, a quello provocato dall’Amanita muscaria. I sintomi compaiono da trenta minuti a tre ore dopo l’ingestione. I principi tossici colpiscono prevalentemente il sistema nervoso centrale. La Amanita pantherina var. abietum ha portamento decisamente più robusto, crescita prevalentemente montana, pressoché assenza di rigatura al margine del pileo rispetto alla specie tipo, cappello bruno scuro e residui velari decisamente piatti e farinosi." ***************** Sotto faggio misto a Peccio e Abete bianco; con odore sgradevole rafanoide abbastanza forte.