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Clavulinopsis corniculata (Schaeff. : Fr.) Corner 1950
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Clavulinopsis corniculata (Schaeff. : Fr.) Corner; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi.- 1 risposta
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- ramaria corniculata
- clavaria corniculata
- (e 1 in più)
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Cupreoboletus poikilochromus (Pöder, Cetto & Zuccher.) Simonini, Gelardi & Vizzini; Regione Umbria; Settembre 2019; Foto di Giovanni Galeotti. Rinvenuti in tre gruppi distinti di cui due sotto aghifoglia e uno sotto latifoglia, Pileo inizialmente giallastro rossiccio, per poi assumere tonalità rosso ramate nei soggetti maturi, vira al blu nerastro ove contuso. Il margine nei giovani si presenta involuto eccedente, la carne sotto la cuticola è di colore giallo aranciata. Soggetti adulti, con forte odore aromatico di frutta fermentata. Imenio a pori picoli e gialli nel soggetti giovani, poi assumono tonalità aranciate e virano intensamente al tocco . Sullo stipite è vidente, un bel reticolo a maglie larghe di colore rossastro.
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Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm.; Regione Umbria; Settembre 2019; Foto di Stefano Rocchi.- 43 risposte
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- hypholoma fasciculare
- falso chiodino
- (e 1 in più)
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Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst. 1882
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Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst.; Regione Umbria; Settembre 2019: Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Rinvenuto nel retro di un'abitazione privata su tavolame di abete per l'edilizia. Basidiomi pileati, sessili, uniti tra di loro lateralmente; la superficie sterile è appena zonata, tomentosa, da bruno-ambrata a nerastra; margini sottili, di colore più chiaro del pileo; imenoforo munito per intero di lamelle brunastre, sinuose con il filo pubescente e un poco più scuro. Presenza anche di lamellule. Contesto flessibile ma coriaceo. Spore 8,9-11,8 × 3,7-4,5 µm, cilindriche, leggermente ricurve all'apicolo ben evidente, sono ialine, lisce non amiloidi e non destrinoidi. Presenza nell'imenio di cistidi 30-6 µm, affusolati ed appuntiti, a parete spessa e di colore giallastro. Gli è simile Gloeophyllum sepiarium (Wulfen : Fr.) P. Karst., tuttavia si distingue per l'imenoforo misto tra lamelle e pori a labirinto e per i cistidi a parete sottile o solo leggermente ispessita. Spore 8,9-11,8 × 3,7-4,5 µm, cilindriche, leggermente ricurve all'apicolo ben evidente, sono ialine, lisce non amiloidi e non destrinoidi. Osservazione in acqua a 1000 ×. Osservazione in Melzer a 1000×. Cistidi 30-6 µm, affusolati ed appuntiti, a parete spessa e di colore giallastro. Osservazione in KOH e Rosso Congo a 1000×. -
Entoloma hebes (Romagn.) Trimbach 1981
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Entoloma hebes (Romagn.) Trimbach 1981 Tassonomia Divisione Basidiomycota Clesse Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Entolomataceae Sinonimi Entoloma hirtipes var. hebes (Romagn.) Esteve-Rav. 1990 Entoloma hirtipes var. obsoletum (Romagn.) Bon, in Bon & Van Haluwyn 1983 Entoloma leptopus Noordel. 1980 Foto e Descrizioni Entoloma appartenente alle Nolanea, gambo fibrilloso; lamelle bianche poi rosa; gambo molto più lungo del diametro del cappello; presenza di cheilocistidi cilindrico flessuosi, capitulati; spore etrodiamentriche 10-11,5 ×7-7,5 µm; pigmento incrostante; filo della lamella sterile per la presenza di cheilocistididi. Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Cheilocistidi cilindrico flessuosi, capitulati; filo della lamella sterile per la presenza di cheilocistididi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Spore eterodiamentriche 10-11,5 ×7-7,5 µm. Osservazione in Rosso Congo a 600×. Cuticola con pigmento incrostante. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Cuticola con pigmento incrostante. Osservazione in Rosso Congo a 600×. -
Ascocoryne sarcoides (Jacq. : Fr.) J.W. Groves & D.E. Wilson 1967
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Ascocoryne sarcoides (Jacq. : Fr.) J.W. Groves & D.E. Wilson; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Rinvenuto su legno marcescente a terra di latifoglia. Apotecio sessile di forma da cerebriforme, petaloide a discoide, cupolata; imenio liscio, rosa-porpora, viola-vinoso; superficie esterna concolore, finemente pruinosa; orlo ondulato più scuro; carne elastica, gelatinosa, concolore. Spore 12,8-19,1 × 3,8-5 µm, ellittiche, lisce, ialine, biguttulate e dotate di un setto mediano. Aschi 130-150 × 7-9,5 µm, amiloidi, ottasporici a base pleurorinca. Parafisi sottili, cilindriche, settate e un poco allargate all’apice. Molto simile macroscopicamente vi è Ascocoryne cylichnium la quale si distingue per avere spore e aschi più lunghi. Spore 12,8-19,1 × 3,8-5 µm, ellittiche, lisce, ialine, biguttulate e dotate di un setto mediano. Osservazione in acqua a 1000×. Aschi 130-150 × 7-9,5 µm, amiloidi, ottasporici a base pleurorinca. Parafisi sottili, cilindriche, settate e un poco allargate all’apice. Osservazione in rosso Congo a 1000×. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. Un bel lignicolo che negli esemplari freschi emana un odore intenso, gradevole, fungino. Si caratterizza anche per il suo imenio a pori da arrotondati ad angolosi di colore grigio scuro, annerente al tocco. -
Stropharia caerulea Kreisel 1979
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Stropharia caerulea Kreisel; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Fungo dal cappello viscido di colore verde brillante, celeste, con evidenti chiazze gialle. Lamelle grigio porpora tendente al violaceo; filo lamellare fertile e quindi concolore alle lamelle. Gambo concolore al pileo con presenza di anellino sottile e fugace, è riccamente rivestito di fioccosità bianche nella sua interezza. Spore 7,8-9,3 × 5-5,8 µm; Qm = 1,6; da ellittiche a più o meno ovoidali. Vegeta su detriti di varia natura ricchi di materia organica. Specie simili Stropharia aeruginosa (Curtis. : Fr.) Quél. la quale si distingue per il cappello dai toni blu-verdastri, con minori decolorazioni sul giallo e con presenza di residui velari biancastri più marcati; gambo con anello membranoso e abbastanza persistente; lamelle dal filo sterile e quindi sempre più biancastro rispetto alla faccia lamellare; Stropharia pseudocyanea (Desm. : Fr.) Morgan che si differenzia per le colorazioni pileiche su tonalità giallo-verdastre e per avere sempre il filo delle lamelle biancastro; Stropharia squamulosa (Massee) Massee la quale si separa per il cappello più asciutto e la cuticola che si lacera in piccole squamule a maturazione. Spore 7,8-9,3 × 5-5,8 µm; Qm = 1,6; da ellittiche a più o meno ovoidali. Osservazione a 1000× in acqua. -
Polyporus brumalis
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Lentinus brumalis (Pers. : Fr.) Zmitr.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. (Exsiccatum SR20191024-03). Su legno di Faggio. Basidioma centralmente stipitato con superficie pileica glabra o leggermente tomentosa, di colore bruno-rossiccia e orlo nettamente involuto. Tubuli decorrenti sul gambo e pori angolosi di colore biancastro. Gambo cilindrico, un poco feltrato, brunastro ma con tonalità più chiare di quelle del cappello. Note sistematiche Studi molecolari hanno recentemente segregato Polyporus brumalis (Pers. : Fr.) nel genere Lentinus. -
Phlebia tremellosa (Schrad. : Fr.) Nakasone & Burds. 1984
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Phlebia tremellosa (Schrad. : Fr.) Nakasone & Burds.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. (Exsiccatum SR20191022-10). Carpoforo resupinato a sviluppo più o meno radiale, con il margine tipicamente sericeo e dentellato, tendente il più delle volte a formare piccole mensole semicircolari o allungate, talvolta sovrapposte, sottili, flessibili, di consistenza gelatinosa e superficie biancastra e pelosa. La parte fertile invece è irregolare, formata da un misto di pori a labirinto e creste sinuose da biancastre-salmonate a rosate-aranciate. Spore 3,9-4,7 × 1,3-2 µm; Qm = 2,7, ialine, allantoidi, a parete sottile e guttulate. Vegeta in genere su legni marcescenti di latifoglia, raro su conifera. Specie simili Phlebia rufa (Pers. : Fr.) M.P. Christ. che si distingue per il fatto di rimanere sempre con forma resupinata, per i colori biancastri che divengono rossicci e per le spore più grandi; Phlebia radiata Fr. : Fr. la quale si differenzia per i colori di norma più vivi, aranciati, per il netto sviluppo radiale dell’imenoforo e per il margine netto, in genere non fibrilloso o dentellato. Hermanssonia centrifuga (P. Karst.) Zmitr. = Phlebia centrifuga P. Karst. che si separa per il tipico imenoforo radiale e rosato e per le spore più grandi. Byssomerulius corium (Pers. : Fr.) Parmasto che ha in genere carpofori più piccoli e comunque spore più grandi. Spore 3,9-4,7 × 1,3-2 µm; Qm = 2,7, ialine, allantoidi, a parete sottile e guttulate. Osservazione a 1000× in Melzer. -
Ceriporia reticulata (Hoffm. : Fr.) Domański 1963
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Ceriporia reticulata (Hoffm. : Fr.) Domański 1963 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Irpicaceae Sinonimi Polyporus reticulatus (Hoffm. : Fr.) Fr. 1815 Foto e Descrizioni Carpoforo resupinato di pochi centimetri formato da placche biancastre con margine esiguo finemente fimbriato rinvenuto su legno marcescente di latifoglia. La superficie poroide, sempre biancastra, è costituita da un particolare misto di pori arrotondati ed angolosi, tanto da conferirgli un tipico aspetto reticolato. Reazione al KOH negativa. Sistema ifale monomitico munito di ife ialine settate senza GAF. Basidi clavati, tetrasporioci, con sterigmi slanciati. Spore 6,6-9,5 (10,8) × 2,6-3,9 µm; Qm = 2,4; di forma cilindrico-allantoide, ialine e lisce. La particolare forma dei pori e la reazione nulla al KOH rende abbastanza agevole il riconoscimento della specie sul campo. Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. (Exsiccatum SR20191022-09) Spore 6,6-9,5 (10,8) × 2,6-3,9 µm; Qm = 2,4; di forma cilindrico-allantoide, ialine e lisce. Osservazione a 1000× in acqua. Osservazione a 1000× in Melzer. Sistema ifale monomitico munito di ife ialine settate senza GAF. Osservazione a 1000× in Rosso Congo. Basidi clavati, tetrasporioci, con sterigmi slanciati. Osservazione a 1000× in Rosso Congo. -
Ramaria fumigata (Peck) Corner 1950
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Ramaria fumigata (Peck) Corner 1950 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Gomphales Famiglia Gomphaceae Foto e Descrizioni Ramaria rinvenuta in un bosco misto di Quercia e Carpino. Carpoforo con base biancastra, tronco cilindrico e rami sporgenti rivolti verso l’alto, più volte divisi con selle a U; sono tendenzialmente paralleli e di colore da grigio-lilla a bruno-violaceo più o meno intenso. Apici a più punte acute, concolori ai rami o leggermente più scuri. Carne bianca. L’odore è vagamente di radice con una leggera componente anisata, sapore un poco amarognolo. Le reazioni macrochimiche sono le seguenti: KOH sulla carne dei rami e sui rami: rosso vivo KOH alla base del gambo: leggermente giallastro KOH sulla carne: nulla con tendenza al giallastro verso la base FeSO4 sui rami: lentamente blu-verde FeSO4 sulla carne: nullo Sporata giallastra. Spore 8,8-12 × 4,2-5,7 µm; Qm = 2,1; ellittiche, talvolta ripiegate verso l'apice, rugose. Specie simili Ramaria fennica (P. Karst.) Ricken si distingue per avere gli apici gialli soprattutto nei giovani esemplari e per una reazione brunastra sulla carne dei rami al KOH. Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Le reazioni macrochimiche sono le seguenti: KOH sulla carne dei rami e sui rami: rosso vivo KOH alla base del gambo: leggermente giallastro KOH sulla carne: nulla con tendenza al giallastro verso la base Solfato ferroso sui rami: lentamente blu-verde Solfato ferroso sulla carne: nulla Spore 8,8-12 × 4,2-5,7 µm; Qm = 2,1; ellittiche, talvolta ripiegate verso l'apice, rugose. Osservazione in acqua a 1000×. Osservazione in Melzer a 1000×. -
Lycoperdon mammiforme Pers. : Pers. 1801
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Lycoperdon mammiforme Pers. : Pers.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. -
Hygrophorus penarioides Jacobsson & E. Larss. 2007
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Hygrophorus penarioides Jacobsson & E. Larss. 2007 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Foto e descrizioni Per lungo tempo questa specie è stata chiamata con il nome di Hygrophorus penarius Fr. ma l'accurato esame della diagnosi originale di Fries e gli studi molecolari hanno portato alla conclusione che il vero Hygrophorus penarius è una specie legata esclusivamente al Faggio; da qui la creazione di Hygrophorus penarioides per la specie che si associa invece alla Quercia. Le due specie sono molto simili sia da un punto di vista macroscopico che microscopico, tuttavia, mentre Hygrophorus penarioides ha un evidente odore di latte bollito, Hygrophorus penarius lo ha debole o non lo ha per nulla. Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. Ritrovamento sotto Quercia. -
Hygrophorus chrysodon (Batsch : Fr.) Fr. 1838
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Hygrophorus chrysodon (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. Sotto Faggio. -
Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd. 1787
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Cyathus striatus (Huds. : Pers.) Willd.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. -
Megacollybia platyphylla (Pers. : Fr.) Kotl. & Pouzar 1972
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Megacollybia platyphylla (Pers. : Fr.) Kotl. & Pouzar; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. Sotto Faggio. -
Lycoperdon perlatum Pers. : Pers. 1796
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Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Particolare della superficie del peridio. -
Inocybe leptocystis G.A. Atk. 1918
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Inocybe leptocystis G.A. Atk. 1918 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inocybe Sezione Fibrillosae (secondo Funga Nordica), Inocybe (secondo Bon) Sottosezione Mesosporinae (secondo Bon) Sinonimi Inocybe hygrophila J. Favre 1960 Etimologia L'epiteto Inocybe deriva dal greco ἴς, ἱνός [ís, inós] = fibra, e dal greco κύβη [kube] = testa; per il cappello spesso rimoso, cioè dissociato in fibre. L'epiteto leptocystis deriva dal greco λεπτός [leptós] = fine, e κύστις [cýstis] = vescica, cistidio; per le pareti sottili dei cistidi. Cappello Di piccole dimensioni, 2-4 cm di diametro, inizialmente conico-campanulato, poi convesso, con presenza di un umbone poco accentuato ed un margine continuo. Superficie pileica fibrillosa, con fibrille dalle tonalità brunastre e con residui evidenti di velo di colore biancastro verso l'esterno e screpolata verso il centro. Di solito il cappello negli esemplari giovani è decorato finemente da piccole squame biancastre che vengono successivamente perse alla maturità. Le colorazioni pileiche sottostanti, sono su tonalità marroni, ocra o bruno-rossastre. Imenoforo Lamelle abbastanza fitte, sinuate, adnate o leggermente uncinate, di colore inizialmente bianco grigiastro, a maturazione bruno chiaro con delicati toni olivastri. Gambo Si presenta fino a 2 cm di lunghezza e 0,5 cm di spessore, finemente glassato, pruinoso. Ricoperto interamente da fini fibrille grigiastre, tranne nella zona apicale dove si evidenzia una sorta di pruina biancastra. Ha una forma cilindrica ristretta all'apice e allargata alla base. Carne Nel cappello fibrosa e di colore biancastro; più compatta nel gambo e di colore più ocra; sapore insignificante e debole odore spermatico. Habitat Specie saprofita che cresce in boschi di pianura più o meno igrofili di caducifoglie ed aghifoglie. Microscopia Spore (8) 8,6-11,1 (11,5) × (4,6) 4,9-5,6 (5,7) µm; Q = (1,6) 1,64-2 (2,1); N = 31; Media = 9,5 × 5,2 µm; Qm = 1,8; oblunghe, con parete spessa, lisce (secondo Stangl spore 9-10-(12) × 5,5-6-(6,5) × 5,5-6-(6,5) µm). Basidi (23,7) 31-33,6 (34) × (5,8) 5,9-8,3 (8,9) µm; Q = (3,7) 3,73-4,6 (5,6); N = 7; Media = 31,4 × 7,5 µm; Qm = 4,3; tetrasporici, clavati (secondo Stangl basidi 23-28 × 7-8 (-12) µm). Pleurocistidi e Cheilocistidi (43,8) 45,4-53,6 (61,9) × (10) 10,8-15,2 (17,5) µm; Q = (2,7) 3,2-4,7 (5); N = 9; Media = 50 × 13,3 µm; Qm = 3,9; da subfusiformi a ventricosi, sono identici tra loro, con la presenza all'apice di un gel molto evidente negli esemplari più freschi e sono a parete sottile, a volte quando il gel è assente si notano dei cristalli all'apice (secondo Stangl cistidii imeniali 50-60(-75) × 15-20 µm). Caulocistidi a parete sottile presenti specialmente nella parte superiore del gambo. Epicute formata da ife cilindriche larghe 4-14 µm. GAF molto frequenti, specialmente nella caulocute. Commestibilità/Tossicità Tossico, responsabile della Sindrome muscarinica. Osservazioni Le caratteristiche più evidenti della specie sono i cistidi più o meno utriformi con la presenza di pareti sottili e un gel sulla superficie terminale. È una specie poco comune di ambienti igrofili in boschi soprattutto di conifere, sia di macchia mediterranea, che di pianura. Somiglianze e varietà Dopo un esame microscopico, non si hanno dubbi per la determinazione della specie, data la particolarità morfologica dei cistidi utriformi con pareti sottili e contornati da una sostanza gelatinosa. Non esistono altre specie nel genere Inocybe con queste caratteristica. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. ALESSIO, C.L. & REBAUDENGO, E., 1980. Inocybe, In G. Bresadola. Iconographia Mycologica. 29, Suppl. 3. Trento. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 2ème Partie: sous-genre Inocybe = Inocybium (Earle) Singer. Documents Mycologiques 27, 108: 1-77. KUYPER, T.W., 1987. A revision of the genus Inocybe. I. Subgenus Inosperma and the smooth-spored species of Subgenus Inocybe. Brittonia. 39, 3: 406–406. STANGL, J., 1989. Die Gattung Inocybe in Bayern. Hoppea 46: 5–388. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Paolo Avetrani e Manuel Atzeni - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Toscana, Orbetello (GR); Febbraio 2020; Foto macro di Paolo Avetrani e Manuel Atzeni, foto micro di Manuel Atzeni Foto di Paolo Avetrani. Cappello pruinoso con fibrille radiali. Lamelle biancastre ocracee nei giovani esemplari. Sul gambo è presente della pruina. Tavola n. 71, Fig 2 (Alessio & Rebaudengo 1980) di Inocybe leptocystis. Foto di Manuel Atzeni. Basidi e spore. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Basidi e spore. Osservazione in Rosso congo a 600×. Cheilocistidi e basidi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Pleurocistidi. Osservazione in Floxina 1% a 600×. Pleurocistidi. Osservazione in Rosso Congo a 600×. Caulocistidi. Osservazione in Rosso Congo a 600×. GAF caulocute. Osservazione in Rosso Congo a 600×. Ife pileipellis. Osservazione in Rosso Congo a 400×. -
Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Fungo tossico. Colore del cappello che può variare dal giallastro-arancio al giallo zolfo (anche con sfumature verdastre); il centro del cappello presenta una colorazione più vivace sul bruno-arancio, mentre il margine è più pallido; lamelle giallo-verdastre (più chiare da giovane, poi più scure, grigio-verdastre fino a nerastre); sapore nettamente amaro. Confondibile con l'altrettanto tossico Hypholoma sublateritium che ha taglia maggiore, cappello e base del gambo di colore simile a quello dei mattoni (rosso-laterizio; da cui il nome) e lamelle giallo-grigiastre e poi olivastre. Il commestibile (con cautela) Hypholoma capnoides ha carne dolce e non amara, le sue lamelle non hanno tonalità giallo-verdastre e il cappello ha cromatismi più caldi (giallo-aranciati, con centro rossastro). Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 150, Pag. 265: “Capita di trovare Hypholoma fasciculare nello stesso ceppo assieme a esemplari di Armillaria mellea: un motivo in più per aprire bene gli occhi nella determinazione.”- 43 risposte
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- hypholoma fasciculare
- falso chiodino
- (e 1 in più)
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Mycena haematopus (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Mycena haematopus (Pers. : Fr.) P. Kumm; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Decine di esemplari hanno spettacolarmente colonizzato un tronco deteriorato di Faggio a terra. -
Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer 1941
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Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & Singer; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Imenoforo, con pori di forma irregolare; tubuli decorrenti sul gambo.- 14 risposte
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- scutiger pes-caprae
- albatrellus pes-caprae
- (e 1 in più)
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Marasmius wynneae Berk. & Broome 1859
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Marasmius wynneae Berk. & Broome; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Reperibile soprattutto nella lettiera delle faggete, con crescita solitamente fascicolata di numerosi esemplari. Cappello igrofano, da bianco a grigiastro, con tonalità lilla-pallido a maturità, striato per trasparenza all’orlo. Lamelle rade, da arrotondate a più o meno libere nell’inserzione al gambo, di colore da biancastro a grigio-lilla pallido, con filo concolore. Caratteristico è il gambo, lungo e cilindrico, pallido e un po' pruinoso all’apice ma, nella parte inferiore, colorato di bruno-rossastro o bruno-grigiastro. -
Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel. 1871
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Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Con lamelle decorrenti (a volte anche adnate in giovani esemplari), fitte, facilmente staccabili dalla carne del cappello, inizialmente bianche, poi rosate e infine rosa-carne per deposito sporale (spore rosa-salmone in massa). Carne più o meno fragile-gessosa, con odore che ricorda l’impasto del pane, a volte anche spermatico. Sapore farinaceo. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 131, Pag. 244: “Habitat pressoché ubiquitario, cresce dall’estate all’autunno nei boschi di latifoglie e conifere; condivide l’habitat del Boletus edulis e del Boletus reticulatus, ed è per questo chiamato “Spia del porcino” in molte regioni. È possibile che venga confuso con le tossiche Clitocybe bianche quali C. rivulosa, C. dealbata e C. phyllophila, le quali presentano però carne elastica, tenace e fibrosa, lamelle bianche o crema e non rosa, odore sgradevole rancido.” Un cespo di 4 giovani esemplari con i cappelli "malformati" su cui sono evidenti grosse e strane escrescenze che li rendevano quasi irriconoscibili. Il colore, le lamelle decorrenti e l'odore intenso di farina (impasto per il pane) sono però inconfondibili.- 14 risposte
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- paxillopsis prunulus
- pleurotus prunulus
- (e 1 in più)
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Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair 1953
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Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini.