-
Numero contenuti
15071 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Orchidee
Diventa Socio
Calendario
Tutti i contenuti di Archivio Micologico
-
Leccinum duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer 1947
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Commestibili
Leccinum duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Macchie verdastre alla base del gambo: Viraggi. 1) Al taglio: 2) Dopo qualche minuto, viraggio al rosa pallido: 3) Con macchie azzurre nel gambo: 4) Dopo mezz'ora: 5) Dopo un'ora; nel cappello: 6) Dopo un'ora, nel gambo: -
Lepiota echinella Quél. & G.E. Bernard 1888
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Lepiota echinella Quél. & G.E. Bernard; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto, commenti e microscopia di Tomaso Lezzi. Cappello squamettato, anello assente. Cuticola mista, ife molto allungate, non settate, con sottocute a imeniderma di ife corte. Spore ellissoidali. Pileipellis mista, formata da ife allungate, non settate, con una sottocute di cellule corte. 40×, Rosso Congo. Pileipellis mista, formata da ife allungate, non settate, con una sottocute di cellule corte. 400×, Rosso Congo. Spore. 400×, Rosso Congo. Chilocistidi. 400×, Rosso Congo. -
Pluteus phlebophorus (Ditmar) P. Kumm. 1871
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Pluteus phlebophorus (Ditmar) P. Kumm.; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto, commenti e microscopia di Tomaso Lezzi. Cuticola formata da un imeniderma di cellule più o meno sferiche. Osservaizone in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservaizone in rosso Congo, a 400×. -
Pluteus variabilicolor Babos 1978
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Pluteus variabilicolor Babos; Regione Lazio; Monte San Biagio (LT), Sughereta di San Vito; Ottobre 2016; Foto di Enzo Orgera. -
Pluteus variabilicolor Babos 1978
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Pluteus variabilicolor Babos; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto di Tomaso Lezzi. -
Leucocoprinus birnbaumii (Corda) Singer 1962
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Leucocoprinus birnbaumii (Corda) Singer. Regione Lazio. Ottobre 2016. Foto e commenti Tomaso Lezzi. Crescita in un vaso di Camelie. -
Cyclocybe cylindracea (DC.) Vizzini & Angelini 2014
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Commestibili
Cyclocybe cylindracea (DC.) Vizzini & Angelini; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto di Tomaso Lezzi.- 33 risposte
-
- agrocybe aegerita
- pholiota aegerita
- (e 4 in più)
-
Lepista panaeolus (Fr.) P. Karst. 1879
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Commestibili
Lepista panaeola (Fr.) P. Karsten; Regione Lazio, Minturno (LT), Località Solacciano; Novembre 2016; Foto di Enzo Orgera. -
Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga 2002
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Velenosi
Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga; Regione Lazio (RM); Novembre 2016; Foto di Tomaso Lezzi. Esemplari molto maturi, ma che mostrano ancora un vistoso viraggio.- 11 risposte
-
- macrolepiota rachodes
- chlorophyllum brunneum
- (e 2 in più)
-
Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr. 1821
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Settembre 2016; Foto di Felice Di Palma.- 16 risposte
-
- polyporus tuberaster
- polyporus lentus
- (e 1 in più)
-
Ceratiomyxa porioides (Alb. & Schwein.) J. Schröt. 1897
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Non Commestibili o Sospetti
Ceratiomyxa porioides (Alb. & Schwein.) J. Schröt. 1897 Tassonomia Regno Protozoa Divisione Myxomycota Classe Myxomycetes Ordine Ceratiomyxales Famiglia Ceratiomyxaceae Sinonimi Ceratiomyxa fruticulosa var. porioides (Alb. & Schwein.) G. Lister 1911 Sporocarpo Formato da pareti poliedriche bianche o gialle, con pori disposti irregolarmente, che le danno l'apparenza di una rete intrecciata di forma più o meno sferica. Senza piede, si attacca direttamente al substrato legnoso. Carne gelatinosa che tende a liquefarsi col tempo. Habitat Legno degradato di tronchi di latifoglie a terra. Microscopia Spore ialine, lungamente ellittiche, cortamente clindriche (pareti subparallele), a volte con una estremità che si restringe. Bibliografia LADO, C., 2003. Myxotropic. [Data di accesso: 19/03/2022]. LISTER, A., 1911. A Monograph of the Mycetozoa. MARTIN, G. W., ALEXOPOULOS, C. J., 1969. The Myxomycetes. NEUBERT, H., NOWOTNY, W. & BAUMANN, K., 1993. Die Myxomyceten. Vol. 1. POULAIN, M., MEYER, M. & BOZONNET, J., 2011. Les Myxomycètes. Regione Lazio (RM); Settembre 2016; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Il ritrovamento è avvenuto su legno di Quercus cerris. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 400×. -
Simocybe centunculus (Fr. : Fr.) P. Karst. 1879
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Simocybe centunculus (Fr. : Fr.) P. Karst.; Regione Lazio (RM); Settembre 2016; Foto e commenti di Tomaso Lezzi. (Exsiccatum TL20160923_01) Lignicolo, con piccole goccioline sulle lamelle (tipo Lacrymaria) che raccolgono le spore in goccioline marroni, cappello di un paio di centimetri di diametro, sporata bruna, spore faseoliformi, cheilocistidi nettamente capitulati. Piccole goccioline marroni sulle lamelle. Il genere Simocybe è caratterizzato da pileocistidi che qui sono visibili sulla superficie del cappello, sotto forma di pruina bianca, anche nelle foto macro. Sporata bruno scuro. Spore faseoliformi. Osservazione in L4, a 1000×. Cheilocistidi nettamente capitulati. Osservazione in rosso Congo, a 400×. -
Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson 2001
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; Lazio (RM); Settembre 2016: Foto e commenti di Tomaso Lezzi. Il genere Coprinellus è caratterizzato da carpofori più o meno rapidamente deliquescenti, pileocistidi e spesso caulocistidi presenti, velo granuloso, flocculoso o assente, assenza di setae nelle cellule del cappello (presenti invece nel genere Parasola). Coprinellus micaceus si differenzia dalle specie simili per la presenza di sole cellule sferiche, a parete sottile e non catenulate nel velo e per le spore mitriformi in vista frontale. Coprinellus saccharinus e Coprinellus truncorum hanno caulocistidi assenti a differenza di Coprinellus micaceus e spore ovoidi o ellissoidi. Coprinellus pallidissimus (Romagn.) P. Roux, Guy García & S. Roux ha presenza di caulocistidi, ma spore ovoidi. Secondo la vecchia sistematica Coprinellus micaceus = Coprinus micaceus appartiene alla sezione Veliformes per il velo almeno in parte formato da elementi subglobosi; alla subsezione Micacei per il velo formato da cellule globose a parete sottile, che si colorano di rosa o di lilla in KOH o in Ammoniaca. Velo formato da cellule sferiche non catenulate. Osservazione in Rosso Congo, 100×. Cheilocistidi ellittici. Osservazione in Rosso Congo, 100×. Spore mitriformi in profilo frontale. Osservazione in Rosso Congo, 1000×. Coprinellus micaceus (Bull.: Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; Lazio (RM); Settembre 2016: Foto e commenti di Tomaso Lezzi. Velo formato da cellule sferiche non catenulate. Osservazione in Rosso Congo, 100×. Cheilocistidi ellittici. Osservazione in Rosso Congo, 100×. Spore mitriformi in profilo frontale. Osservazione in Rosso Congo, 1000×. -
Pluteus variabilicolor Babos 1978
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Pluteus variabilicolor Babos; Regione Lazio; Settembre 2016; Foto e commenti di Tomaso Lezzi. (exsiccata TL20160923_03) Pluteus con cappello di colore giallo arancio, rigato sul bordo, a volte per lungo tratto. Le lamelle libere al gambo e rosa per la sporata in massa, due caratteri tipici del genere Pluteus. Il cappello giallo arancio. Il margine del capello rigato. -
Gymnopus peronatus (Bolton : Fr.) Gray 1821
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Gymnopus peronatus (Bolton : Fr.) Gray; Regione Lazio; Settembre 2016; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.- 10 risposte
-
- collybia peronata
- marasmius peronatus
- (e 1 in più)
-
Omphalotus olearius (DC. : Fr.) Singer 1948
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Velenosi
Omphalotus olearius (De Cand.: Fr.) Fayod; Regione Lazio; Settembre 2016; Foto e commenti di Tomaso Lezzi. Specie tossica, con crescita frequente sotto Olivo e sotto Quercia.- 41 risposte
-
- omphalotus olearius
- fungo dell´olivo
-
(e 1 in più)
Tag usato:
-
Leucoagaricus wichanskyi (Pilát) Bon & Boiffard 1975
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Leucoagaricus wichanskyi (Pilát) Bon & Boiffard; Regione Lazio; Settembre 2016; Foto e commenti di Tomaso Lezzi. (exsiccata TL20160923_02) I campioni ritrovati hanno gambo con anello a rivetto, placche di velo bianco sul cappello color tortora chiaro, base del gambo bulbosa, quasi sferica. L'epicutis tricodermica, con elementi non/poco ramificati, spore senza medulla, carne non arrossante, colori dal cappello non rosa o rossi, quindi siamo nella sezione Rubrotincti, sottosezione Trichodermi, stirpe Littorails. La taglia robusta, la presenza di cheilocistidi, il gambo nettamente clavato-bulboso, i peli della cuticola stretti e con pigmento parietale incrostante portano aLeucoagaricus wychanskyi, per gli evidenti resti di velo bianco al centro del cappello, il bordo del cappello con rimosità e disegni "a corona", cheilocistidi cilindro-fusiformi, habitat non sabulicolo. Il simile Leucoagaricus littoralis, è caratterizzato invece da mancanza di resti di velo bianco sul cappello (secondo Bon), resti di velo presenti (secondo Candusso e altri autori!), bordo del cappello con limitata rimosità, cheilocistidi ventriformi e habitat sabulicolo. Il simile Leucoagarius sublittoralis è specie simile, ma con gambo clavato e non bulboso, peli pileici larghi e centro del cappello ben distinto, ocra rosato piuttosto vivace. Placche bianche di velo sul cappello. Anello a rivetto. Cheilocistidi allungati, osservazione in Rosso Congo ammoniacale, 400×. Spore, osservazione in Rosso Congo ammoniacale, 1000×. Cuticola con struttura tricodermica, formatata da ife cilindriche allungate non o poco ramificate, osservazione in Rosso Congo ammoniacale, 100×. -
Leucocoprinus birnbaumii (Corda) Singer 1962
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Leucocoprinus birnbaumii (Corda) Singer. Regione Lazio. Settembre 2016. Foto e commenti Tomaso Lezzi. Crescita nel terriccio di un vaso di camelie in terrazza. Primordio. Particolare dell'anello a rivetto, tipico del genere. Particolare della base bulbosa. -
Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc. 1888
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Specie che nasce esclusivamente in simbiosi con piante di Ontano. Quindi vicino a corsi d’acqua, in zone acquitrinose o, comunque in zone fresche e umide. Ben individuabile per l’habitat e per i tubuli cortissimi, decorrenti sul gambo e separabili con difficoltà dal cappello (quasi a ricordare una poliporacea). Di solito cresce a gruppi, anche cespitoso. -
Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja 2003
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Commestibili
Infundibulicybe gibba (Pers. : Fr.) Harmaja; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Detto anche imbutino per la caratteristica forma imbutiforme del cappello. Ha dimensioni medio piccole arrivando il suo diametro pileico a 7-8 cm di diametro. La cuticola del cappello è liscia e feltrata, su varie tonalità del beige, mai bianca; le lamelle sono biancastre o crema chiaro, molto fitte e nettamente decorrenti sul gambo; il gambo è cilindrico, di solito non più lungo del diametro pileico, un poco ingrossato alla base dove è presente una zona feltrata biancastra; sempre alla base del gambo si nota spesso, una volta tolto dal terreno, una copiosa parte di substrato (foglie, residui vegetali e altro) inglobato dal suo micelio; la colorazione del gambo è leggermente più chiara di quella del cappello; la carne è elastica e tenace, bianca, fibrosa nel gambo, di odore di mandorle amare e sapore gradevole. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 53, Pag. 157: “Si tratta di un buon commestibile ma è meglio utilizzare solo i cappelli. Si presta bene per la preparazione dei misti, specialmente quando scarseggiano altre specie più ricercate. Quando in cucina si impiega tale fungo nei misti, va tenuto presente che possiede carne elastica e tenace e che, come tutti gli altri funghi di consistenza simile, richiede tempi di cottura più lunghi; si consiglia quindi di precuocere per qualche minuto, prima di aggiungere esemplari di altre specie con carni più tenere. È un fungo di medie dimensioni; nonostante ciò è forse il più conosciuto di tutto il Genere Clitocybe perché è comune, abbondante e relativamente facile da riconoscere. La specie di Clitocybe che più gli si avvicina è senza dubbio C. costata che, morfologicamente ed ecologicamente, sembra quasi il suo sosia: si differenzia per il margine del cappello ornato da costolature a forma di “Y”, il gambo concolore al cappello e l’odore più marcato. Per distinguere con certezza le due specie si rende però necessario un test macrochimico: se mettiamo una goccia di idrossido di Potassio (KOH) sulla superficie del cappello di C. costata otteniamo una colorazione marrone scuro che non si verifica in C. gibba. La confusione più pericolosa avviene con C. phaeophtalma, fungo tossico, appena più esile, avente il cappello solo infossato al centro (ombelicato) e difficilmente imbutiforme; la carne ha però un cattivo e netto odore di rancido. Il nostro funghetto può essere confuso anche con Lepista inversa che cresce nel medesimo habitat ma che ha colori aranciati, margine del cappello involuto, lamelle che si staccano facilmente dalla trama del cappello, carne con odore fungino e sapore un po’ astringente.” Evidenti residui di substrato che rimangono inglobati dal suo micelio:- 21 risposte
-
- clitocybe gibba
- infundibulicybe gibba
- (e 1 in più)
-
Entoloma sinuatum (Bull. : Fr.) P. Kumm. 1871
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Velenosi
Entoloma sinuatum (Bull. : Fr.) P. Kumm.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. In boschetto misto Castagno-Quercia: -
Leccinellum crocipodium (Letell.) Della Maggiora & Trassin. 2014
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Commestibili
Leccinum crocipodium (Letell.) Della Maggiora & Trassin.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. -
Daedaleopsis confragosa (Bolton : Fr.) J. Schröt. 1888
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Daedaleopsis confragosa (Bolton : Fr.) J. Schröt.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Bellissimo lignicolo dai colori rosso cupo sulla parte sterile e dall’imenoforo particolare. Basidiomi annuali, semicircolari con dimensioni che variano da pochi cm fino a 15-20 cm di larghezza e con spessore anche di 3 cm nel punto di attacco al substrato. Superficie sterile glabra, solcata e concentricamente zonata; brunastra all’inizio, diventa rosso scuro a maturità. Imenoforo bruno-ocraceo, con presenza di pori angolosi e sinuosi solo nella parte centrale; allontanandosi dal centro i pori si allungano fino a trasformarsi in lamelle che si biforcano tipicamente in altre due lamelle che a loro volta possono ripetere la biforcazione più volte andando verso il margine. Un tempo tali caratteristiche erano ritenute peculiari di Daedaleopsis tricolor (Bull.) Bondartsev & Singer; attualmente qualche Autore ritiene le ritiene conspecifiche. L'imenoforo. -
Ganoderma carnosum Pat. 1889
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Ganoderma carnosum Pat.; Regione Toscana. Ottobre 2016. Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR). Alla base di un Abete bianco, habitat prevalente di questo fungo che di norma si presenta munito di gambo. Il simile Ganoderma lucidum (Curtis: Fr.) P. Karst. si associa in genere a latifoglie. Ganoderma resinaceum Boud. non ha gambo o lo ha solo accennato. -
Ganoderma applanatum (Pers.) Pat. 1889
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR). Alla base di un Faggio. Una delle caratteristiche di questo lignicolo è la fragile consistenza del suo pileo.