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Archivio Micologico

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  1. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini. Ramaria molto comune nelle abetaie montane, non disdegna tuttavia i boschi misti con latifoglie. La sua determinazione sul campo è generalmente possibile in presenza di esemplari giovani che presentano riflessi carnicini (soprattutto nella parte alta delle ramificazioni) su sfondo complessivamente biancastro; la carne ha un odore particolare, definito come di cicoria tostata o come di dado per brodo, con nota di liquirizia. Allo stadio adulto la colorazione diviene diffusamente ocracea (come per molte altre Ramaria) e la determinazione si fa più difficoltosa senza l’impiego del microscopio. Dal TUTTO FUNGHI pag. 186: "Specie tossica, provoca sindrome gastroenterica anche di notevole entità. Fortemente lassativa. Spesso fruttifica in colonie numerose e concentrate in poco spazio, con corpi fruttiferi molto ravvicinati tra di loro che si dispongono in file anche molto lunghe." Con tipico odore da... Ramaria pallida (definito come odore di "cicoria tostata"; questa mi ricordava un misto tra i dadi per brodo e la liquirizia).
  2. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Lombardia; Luglio 2011; Foto di Massimo Biraghi.
  3. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti. Macro.
  4. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Abruzzo; Ottobre 2009; Foto di Pietro Curti. Interessante ritrovamento sotto Faggio puro di Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken, indicata dalla bibliografia solo sotto conifera o misti, questo esemplare è stato tinvenuto invece in faggeta pura. Foto di Mauro Cittadini
  5. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
  6. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  7. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  8. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Emilia Romagna, Val Nure; Settembre 2006; Foto di Emilio Pini.
  9. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Gianni Pilato.
  10. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Regione Valle d'Aosta; Luglio 2005; Foto di Gianluigi Boerio. Dettaglio. Sezione giovane esemplare.
  11. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken; Foto di Emilio Pini.
  12. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken 1920 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Clavariales Famiglia Clavariaceae Etimologia Dal latino pallidus = che impallidisce, per i suoi colori smorti. Basidiocarpo 6-15(20) cm, di medio-grandi dimensioni, più sviluppato in altezza, di costituzione compatta e soda solamente nei giovani esemplari, presto di aspetto coralloide con ramificazioni alquanto fitte, erette, abbastanza larghe e terminanti con apici a 3-4 punte normalmente denticolate; il colore di fondo è generalmente biancastro con riflessi rosa-lilacini nello stadio primordiale; nello stadio di maturazione, o per manipolazione, assumono tonalità crema-ocracee, ocra-brunastro, come del resto tutto il corpo fruttifero, la cui base, di consistenza carnosa, compatta e ricordante un tronco, è caratterizzata da colorazioni biancastre. Imenoforo poco delineato, presente nella parte esterna delle ramificazioni e riscontrabile nel terzo superiore delle stesse. Carne Compatta, di colore biancastro, immutabile alla sezione, sapore dolce, un poco amarognolo dopo prolungata masticazione, odore particolare, come di cicoria torrefatta, per alcuni autori leggermente di liquirizia. Habitat Distribuita su quasi tutto il territorio della penisola italiana, fruttifica generalmente dalla tarda estate-inizio autunno fino ai primi geli, prediligendo i boschi montani di conifere (Abete rosso e bianco) ma non disdegnando i boschi misti con latifoglie; è segnalata anche nei boschi misti di media quota. Commestibilità e tossicità Specie tossica, provoca sindrome gastroenterica anche di notevole entità. Fortemente lassativa. Osservazioni Per le sue colorazioni pallide e le dimensioni importanti del corpo fruttifero, difficilmente può essere confusa con altre specie del suo Genere; gli apici delle ramificazioni di colore rosa-lilacino riscontrabili solamente nei giovani esemplari sono altresì elementi utili per una corretta identificazione della specie. Specie simili Ramaria pallida non dovrebbe presentare difficoltà interpretative, solamente nello stadio adulto decolorandosi ed assumendo tonalità ocracee è possibile una confusione con la commestibile Ramaria botrytis, anch'essa con tendenza ad assumere colorazioni omogenee ocracee in vetustà (vedi scheda descrittiva); Clavulina cristata e Clavulina rugosa presentano corpi fruttiferi poco sviluppati, entrambe con colorazioni bianco-grigiastre, si distinguono agevolmente per le dimensioni contenute ed il corpo fruttifero privo di un tronco carnoso alla base, oltre che per i caratteri microscopici.Ramaria gracilis, anch'essa di modeste dimensioni, si differenzia soprattutto per avere gli apici delle ramificazioni di colore brunastro ed un caratteristico odore di mandorle o anisato. Curiosità Ramaria pallida spesso fruttifica in colonie numerose e concentrate in poco spazio, con corpi fruttiferi molto ravvicinati tra di loro che si dispongono in file anche molto lunghe. Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi". Foto e Descrizioni Regione Trentino; Foto di Pietro Curti.
  13. Ramaria lutea Schild 1977 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Clavariales Famiglia Clavariaceae Foto e Descrizioni Ramaria di medie dimensioni 10-12 cm di altezza e 7-9 di larghezza, rinvenibile nei boschi di latifoglia in particolare di Faggio. Il gambo è bianco, attenuato alla base e gialla verso i rami. Apici con colorazioni giallo-zolfo o giallo citrino, immutabili al tocco. Selle a "V". La carne è bianca con sfumature grigiastre, il sapore mite e l'odore erbaceo leggero. GAF assenti. Spore subcilindriche-ellissoidali, con verruche fini, disposte irregolarmente, mono e biguttulate, con apicolo. Dimensioni (8)7,5 × 3,4(4) µm. Regione Emilia Romagna, Bore (PR); Luglio 2013; Foto di Emilio Pini. Microscopia Spore.
  14. Ramaria luteoaurantiaca Franchi & M. Marchetti; Regione Trentino; Settembre 2011; Foto di Felice Di Palma.
  15. Ramaria largentii Marr & Stuntz; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  16. Ramaria luteoaurantiaca Franchi & M. Marchetti; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Felice Di Palma.
  17. Ramaria luteoaurantiaca Franchi & M. Marchetti; Regione Trentino; Settembre 2007; Foto di Felice Di Palma.
  18. Ramaria luteoaurantiaca Franchi & M. Marchetti; Foto di Massimo Biraghi. Particolare.
  19. Ramaria luteoaurantiaca Franchi & M. Marchetti; Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti. Una diffusa Ramaria della flora micologica trentina dai bellissimi cromatismi arancio vivo.
  20. Ramaria luteoaurantiaca Franchi & M. Marchetti 2020 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Clavariales Famiglia Clavariaceae Foto e Descrizioni Dai bellissimi cromatismi arancio vivo, la conformazione dei rami superiori termina sempre in una/due punte. Confusa in passato con Ramaria largentii Marr & Stuntz che diversamente è specie esclusivamente americana. Regione Trentino; Agosto 2005; Foto di Pietro Curti.
  21. Ramaria gracilis (Pers. : Fr.) Quél.; Regione Umbria; Novembre 2011; Foto di Mario Iannotti.
  22. Ramaria gracilis (Pers. : Fr.) Quél. 1888 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Clavariales Famiglia Clavariaceae Foto e Descrizioni Ramaria con odore di anice, ramificazioni arborescenti, punte chiare, biancastre. La simile Ramaria stricta ha i rami con andamento più parallello, apici gialli, manca l'odore di anice. Ramaria anisata condivide con la specie trovata l'odore di anice, ma ha colore bruno, porpora. Per approfondimenti vedi anche questa discussione. Regione Umbria; Novembre 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Rami con andamento arborescente, non parallelo. Particolare degli apici biancastri.
  23. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Lazio; Settembre 2014; Foto di Felice Di Palma.
  24. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Umbria; Luglio 2013; Foto e commento di Mario Iannotti. Specie velonosa, provoca intossicazioni a sindrome gastro-intestinale di una certa gravità, quando il carpoforo è giovane e fresco si riconosce dalle altre specie simili per la presenza di tre diversi colori, la base ed il tronco bianchi, i rami da rosa salmone ad arancio e le estremità di colore giallo intenso. Tuttavia, a maturità, l'intero carpoforo si colora un modo uniforme di ocra-giallo per la maturazione delle spore, ed è per questo motivo che molte Ramaria sono confondibili tra di loro e quindi si consiglia di astenersi dal loro consumo. Particolare macro, in evidenza il colore rosa salmone dei rami e le estremità giallo limone.
  25. Ramaria formosa (Pers.: Fr.) Quél.; Regione Marche; Ottobre 2010; Foto di Pietro Curti. Tre colori, base bianca, rami principali rosa, punte giallo limone. Dettaglio macro.
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