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Archivio Micologico

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Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Lombardia; Luglio 2008; Foto di Federico Calledda.
  2. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Lombardia; Luglio 2007; Foto di Federico Calledda.
  3. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Trentino; Luglio 2008; Foto di Franco Sotgiu.
  4. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Gianni Bonini. Grosso esemplare.
  5. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti. Soggetto di dimensioni enormi.
  6. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Trentino; Luglio 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  7. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara; Regione Alto Adige; Luglio 2005; Foto di Mauro Cittadini.
  8. Tapinella atrotomentosa (Batsch : Fr.) Šutara 1992 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Tapinellaceae Sinonimi Paxillus atrotomentosus (Batsch : Fr.) Fr. 1838 Etimologia Dal greco [ταπεινόω] tapeinòo e [ταπεινός] tapeinos = io deprimo e umile, probabilmente riferito alla depressione del cappello. Dal latino atrotomentosus = nero e lanugginoso, riferito al gambo. Cappello 5-25(30) cm, molto carnoso, inizialmente convesso, poi più spianato, talvolta leggermente imbutiforme o reniforme; margine sempre molto involuto, solo nelle fasi di pieno sviluppo si presenta più disteso; cuticola feltrata, vellutata, asciutta, colori che vanno dal bruno-tabacco al marrone, talora più scuro al centro e con sfumature olivastre. Lamelle giallastre, bruno-ocracee negli esemplari adulti a seguito della maturazione delle spore, imbrunenti al tatto, forcate ed anastomosate, decorrenti sul gambo e facilmente separabili dalla carne del cappello. Gambo 2,5-10 × 0,2-0,4 cm, corto e tozzo, sovente laterale, ma talora anche eccentrico, ricoperto da fitta pelosità bruno-nerastra molto fine. Carne Molle e spugnosa, fibrosa nel gambo, da biancastra a giallo paglierino, più scura quella del gambo; odore leggermente fruttato, sapore astringente. Habitat Saprotrofo, isolato o in gruppi di pochi esemplari, su ceppi di conifere o sulle radici; dall'estate all'autunno, poco comune. Commestibilità e tossicità Non commestibile, i suoi caratteri organolettici, poco gradevoli, si accentuano addirittura nella fase di cottura. Specie simili Paxillus involutus (Batsch : Fr.) Fr., tossico, terricolo, presenta anch'esso il margine sempre involuto (da cui il nome), e la cuticola molto più finemente feltrata; carne virante al rossiccio al taglio, odore debole e sapore amarognolo; si tratta di specie molto più diffusa, presente sia in boschi di conifere che di latifoglie. Paxillus rubicundulus P.D. Orton (sinonimo: Paxillus filamentosus sensu auct.), molto simile alla specie precedente, se ne distingue principalmente per la superficie del cappello presto squamuloso, la carne decisamente colorata di giallastro, ma anch'essa arrossante al taglio, gambo più attenuato alla base, orlo del cappello che, a maturità, riesce anche completamente a distendersi, crescita sotto Ontano, un diverso quadro microscopico. Tapinella panuoides (Fr. : Fr.) E.-J. Gilbert = Paxillus panuoides (Fr. : Fr.) Fr. si presenta con cappello a forma di spatola, flabelliforme, con diametro fino a 10 cm, color giallo-bruno-olivastro, più chiaro al margine nei giovani esemplari, feltrato con orlo involuto; imenio con lamelle da giallo-aranciate sino a bruno-rugginoso, con molte forcature, anastomosate e separabili "a pacchetto" dalla carne sottostante; carne bianco-giallastra, dura e spugnosa, con odore lieve e sapore dolciastro; comune in autunno-inverno nelle pinete marittime su legno di Pino in via di degrado, ma segnalato anche in altri habitat sempre su legno di conifera; si tratta di specie in grande espansione nelle zone litoranee dove è stata effettuata potatura e diradamento dei Pini. Note nomenclaturali Tapinia è l’epiteto di una Tribù di funghi creato da Fries nel 1821. Il nome fu in seguito elevato a rango di genere da Karsten nel 1879 e rinominato in Tapinella da Gibert nel 1931, in quanto tale denominazione era già in uso in botanica (Tapinia Steudel 1841) per un genere di piante e le regole dell'ICN vietano l'uso dello stesso nome per due generi, anche se appartenenti a regni differenti. Tapinella atrotomentosa è stato inizialmente descritta nel 1783 come Agaricus atrotomentosus dal naturalista tedesco August Batsch, in seguito la specie è stata ampiamente conosciuta come Paxillus atrotomentosus, binomio creato da Elias Magnus Fries nel 1838, mentre l’attuale epiteto è stato creato da Josef Šutara nel 1992. Tapinella atrotomentosa e Tapinella panuoides sono stati segregati dal genere Paxillus per via del loro habitat lignicolo, per il gambo eccentrico, per le differenze microscopiche tra cui le dimensioni molto più piccole delle spore, la mancanza di cistidi e per i basidi differenti. Le analisi molecolari hanno confermato peraltro come i generi Paxillus e Tapinella, seppur lontani parenti, siano geneticamente distinti. Bibliografia ŠUTARA, J., 1992. The genera Paxillus and Tapinella in Central Europe. Česká Mykologie 46: 50-56. [Data di accesso: 24/01/2017]. Scheda AMINT tratta da "Tutto Funghi". Foto e Descrizioni Regione Trentino Alto Adige; Foto di Mauro Cittadini.
  9. Paxillus ammoniavirescens Contu & Dessì; Regione Sardegna; Novembre 2014; Foto di Franco Sotgiu.
  10. Paxillus ammoniavirescens Contu & Dessì; Regione Sardegna; Dicembre 2012; Foto di Franco Sotgiu.
  11. Paxillus ammoniavirescens Contu & Dessì; Regione Sardegna, Torregrande (OR); Novembre 2012; Foto di Mauro Cittadini. Ritrovamento sotto Eucaliptus.
  12. Paxillus ammoniavirescens Contu & Dessì; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  13. Paxillus ammoniavirescens Contu & Dessì 1999 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Paxillaceae Foto e Descrizioni La reazione verde all'ammoniaca sulla cuticola del cappello dà il nome a questa specie. Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto di Mauro Cittadini.
  14. Patellaria atrata (Hedw. : Fr.) Fr.; Maggio 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Osservazioni in Melzer. Aschi clavati, bitunicati Asco maturo a confronto con due aschi in formazione. Asco e parafisi. Parafisi ramificate, filiformi, con l'estremità ingrossata. Asco in blu di Cresile.
  15. Patellaria atrata (Hedw. : Fr.) Fr. 1822 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Dothideomycetes Ordine Patellariales Famiglia Patellariaceae Foto e Descrizioni Aschi pleurorinchi, ottosporici, affusolati alle estremità, con parete spessa, doppia; spore fusiformi, arrotondate da un lato appuntite all'altro, multisettate; parafisi sottili, filiformi, ramificate, con estremita allargata. Maggio 2011; Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi. Aschi e parafisi. Aschi pleurorinchi, ottosporici, affusolati alle estremità, con parete spessa, doppia. Spore fusiformi, arrotondate da un lato appuntite all'altro, multisettate. Parafisi sottili, filiformi, ramificate, con estremita allargata.
  16. Parasola plicatilis (Curtis : Fr.) Redhead, Vilgalys & Hopple; Svizzera; Maggio 2015; Foto e microscopia di Roberto Cagnoli. Lamelle distanti, riunite in un collarium, poco fitte. Spore in questa raccolta con Q medio = 1,10. Misure: (9,5)10-13,5(14) × (9)9,5-12 µm.
  17. Parasola plicatilis (Curtis : Fr.) Redhead, Vilgalys & Hopple; Regione Marche; Luiglio 2006; Foto di Pietro Curti.
  18. Parasola plicatilis (Curtis : Fr.) Redhead, Vilgalys & Hopple; Maggio 2005; Foto di Pietro Curti. Piccolo Parasola tipico delle radure erbose dei sentieri boschivi, prende il nome dalle tipiche pieghettature del cappello, intera superficie fortemente plicata e striata, nonché nettamente feltrata. Praticamente privo di carne, il cappello presenta un disco centrale ocraceo, un gambo molto sottile e sericeo, all'esame organolettico si presenta privo di odori e sapori particolari. Particolare della superficie del cappello vellutata, feltrata e delle profonde pliche che oltrepassano la metà sempre del cappello per arrivare sino al disco centrale.
  19. Parasola plicatilis (Curtis : Fr.) Redhead, Vilgalys & Hopple 2001 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Psathyrellaceae Sinonimi Coprinus plicatilis (Curtis : Fr.) Fr. 1838 Etimologia L'epiteto Parasola è stato assegnato da Redhead et al. (2001) come specificato nella pubblicazione in cui hanno creato il genere Parasola: In reference to their parasol-like appearance = In riferimento al loro aspetto simile a un parasole. Svizzera; Giugno 2014; Foto di Roberto Cagnoli. Spore 10,2-12,60× 8-11 µm; media 11,2 × 9,4 µm; Qm = 1,19. Pileipellis. Basidi tetrasporici. Pleuro e cheilocistidi. Cheilocistidio. Pleurocistidio.
  20. Parasola leiocephala (P.D. Orton) Redhead, Vilgalys & Hopple; Regione Lazio; Novembre 2105; Foto di Tomaso Lezzi. Convegno Micologico AMER 2015, Parco regionale di Bracciano-Martignano. Lunghe ife giallo-brune denominate setae. Le spore che in alcune proiezioni risultano di profilo pentagonale ad angoli arrotondati, a forma di cuore. Spore. Sulla destra un grande cistidio utriforme.
  21. Parasola leiocephala (P.D. Orton) Redhead, Vilgalys & Hopple; Svizzera; Maggio 2015; Foto e microscopia di Roberto Cagnoli. Spore con poro germinativo eccentrico, elissodi in vista laterale, spesso mitriformi e a cuore in vista frontale, angolose. Misure 8,5-10(11) × 7-9 µm. Cheilocisitdi e pleurocistidi di varie forme, da cilindrici a utriformi ad ovoidi. Cheilocistidi e pleurocistidi di varie forme,da cilindrici a utriformi ad ovoidi. Basidi in prevalenza tetrasporici. Pileipellis a cellule subglobose.
  22. Parasola leiocephala (P.D. Orton) Redhead, Vilgalys & Hopple; Regione Lazio; Dicemre 2010; Foto di Mauro Cittadini.
  23. Parasola leiocephala (P.D. Orton) Redhead, Vilgalys & Hopple; Regione Lazio; Dicemre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Microscopia Pileocistidi clavati, a pera. Cheilocistidi clavati. Spore, misure rilevate: 11,4-12,9 × 7,1-9,5 µm; Qm = 1,3. Da notare il differente contorno delle spore nel profilo frontale (a cuore, a pentagono arrotondato) e in quello laterale (lentiformi con poro germinativo asimmetrico).
  24. Parasola leiocephala (P.D. Orton) Redhead, Vilgalys & Hopple 2001 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Psathyrellaceae Sinonimi Coprinus leiocephalus P.D. Orton 1969 Etimologia L'epiteto Parasola è stato assegnato da Redhead et al. (2001) come specificato nella pubblicazione in cui hanno creato il genere Parasola: In reference to their parasol-like appearance = In riferimento al loro aspetto simile a un parasole. Foto e Descrizioni Piccola Parasola con cappello sottile molto plissettato, senza velo e senza tracce di sclerocistidi nelle ife del centro del cappello; le spore sono angolose in vista frontale, con un profilo pentagonale arrotondato, quasi a cuore, mentre sono lentiformi nella vista laterale in cui si nota il poro germinativo asimmetrico; le lamelle sono staccate dal gambo. Misure sporali rilevate: 11,4-12,9 × 7,1-9,5 µm; Qm = 1,3. I pileocistidi e i cheilocistidi hanno forma clavata. Specie simili Sono molto simili e sono entrambi senza traccia di velo: Parasola plicatilis (Curtis) Redhead, Vilgalys & Hopple = Coprinus plicatilis (Curtis) Fr.,, che ha sempre cappello liscio, ma differisce per la misura e la forma sporale e Parasola auricoma (Pat.) Redhead, Vilgalys & Hopple = Coprinus auricomus Pat. che differisce per avere nel centro del cappello gli sclerocistidi, cioè delle ife allungate > 200 µm di lunghezza, di colore giallo-bruno, per le spore che hanno misure e profilo diverso, e per avere il poro germinativo centrale. Regione Lazio, Dicembre 2010, Foto di Tomaso Lezzi. Un particolare del cappello sottile, molto plissettato, senza velo, il disco non presenta sclerocistidi.
  25. Parasola auricoma (Pat.) Redhead, Vilgalys & Hopple; Regione Lombardia; Luglio 2014; Foto e microscopia di Sergio Mombrini. Setae in uno stadio iniziale di crescita.
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