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  1. Pseudoclitocybe expallens (Pers.) M.M. Moser; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto di Felice Di Palma.
  2. Pseudoclitocybe expallens (Pers.) M.M. Moser; Regione Sardegna, nei dintorni del Lago di Gusana; Novembre 2009; Foto di Mauro Cittadini. Spore 9-9,5 × 5,5-6 µm; Q 1,58 -1,67; Qm 1,62; largamente ellittiche, lisce, amiloidi.
  3. Pseudoclitocybe expallens (Pers.) M.M. Moser 1967 Tassonomia Divisione Agaricomycetes Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Pseudoclitocybe obbata (Fr.) Singer 1962 Pseudoclitocybe atra (Velen.) Harmaja 1974 Descrizione Pseudoclitocybe expallens è caratterizzata dal cappello lungamente striato, lamelle con un riflesso azzurrato, odore leggero di mandorle amare (cianico), caratteri che la differenziano da Pseudoclitocybe cyathiformis. La sinonimia con Pseudoclitocybe obbata e con Pseudoclitocybe atra non è ancora condivisa da tutti gli autori. Regione Lazio; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Il cappello fortemente igrofano, può cambiare notevolmente di colore. Spore ellissoidali. Osservazione in rosso Congo, a 400×.
  4. Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull. : Fr.) Singer; Regione Abruzzo, L'Aquila; Novembre 2014; Foto di Raffaele Mininno.
  5. Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull. : Fr.) Singer; Regione Lombardia, Val Camonica; Ottobre 2008; Foto di Emilio Pini.
  6. Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull. : Fr.) Singer; Regione Lombardia, Val Camonica; Settembre 2006; Foto di Emilio Pini.
  7. Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull. : Fr.) Singer 1956 Tassonomia Divisione Agaricomycetes Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Foto e Descrizioni Regione Lombardia; Foto di Federico Calledda.
  8. Pseudaleuria fibrillosa (Massee) J. Moravec; Regione Sardegna, località Montiferru; Novembre 2009; Foto di Felice Di Palma
  9. Pseudaleuria fibrillosa (Massee) J. Moravec; Regione Sardegna, località Montiferru; Novembre 2009; Foto di Mauro Cittadini
  10. Pseudaleuria fibrillosa (Massee) J. Moravec; Regione Sardegna, località Montiferru; Novembre 2009; Foto di Tomaso Lezzi
  11. Pseudaleuria fibrillosa (Massee) J. Moravec 2003 Tassonomia Divisione Ascomycota Sottodivisione Pezizomycotina Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Pyronemataceae Nome italiano Non risultano nomi volgari per questa specie. Sinonimi Cheilymenia fibrillosa (Massee) Le Gal 1947 Otidea fibrillosa Massee 1895 Peziza fibrillosa Curr. 1863 Tricharina fibrillosa (Massee) Chin S. Yang & Korf 1985 Ascoma Apotecio misurante 10-20 (25) mm di diametro, generalmente a forma di coppa irregolarmente tondeggiante nel giovane, poi fino a quasi disteso in maturazione, sessile. Superficie esterna color giallo-arancio pallido, liscia, con peli biancastri concentrati per lo più verso il margine. Superficie interna (imenio) liscia, giallo-arancio. Carne Fragile, ceracea, giallastra; odore e sapore non degni di nota. Microscopia Spore ellissoidali, 16-17×9-10 µm, lisce, leggermente striate e uniseriate nell'asco. Aschi non amiloidi misuranti fino 220-240 µm, parafisi cilindriche con apice allargato 4-5 µm, settate. Peli con parete spessa 1,5-2,5 µm, lisci, settati, spesso con rigonfiamenti alla base, arrotondati all'apice, spesso anche con strozzature, non radicanti. Habitat Reperito in Sardegna presso Montiferru (Oristano) in soggetti singoli o accoppiati, su terreni ricchi di escrementi decomposti di animali. Osservazioni Molte sono le specie appartenti a Generi diversi che si presentano macroscopicamente simili e quindi di impossibile determinazione sul campo, infatti solo un attenta analisi dei caratteri microscopici può esserci d'aiuto, in particolare la morfologia dei peli, mai appuntiti e sopratutto non radicanti, e la prerogativa delle spore che sono rifrangenti e giallastre in KOH. Queste prerogative, hanno contribuito alla separazione dei Generi, non solo da Cheilymenia, ma anche da Scutellinia e Anthracobia. Il Genere Trichophaea presenta anch'esso spore rifrangenti, ma sono guttulate. Commestibilità e tossicità Senza nessun interesse alimentare. Specie simili Per l'aspetto morfologico, macroscopicamente, non è difficile un'errata interpretazione sul campo, l'analisi dei caratteri microscopici è necessaria per una corretta individuazione della specie, particolare attenzione dovrà essere rivolta anche al substrato di fruttificazione per escludere specie appartenenti al Genere Cheilymenia, infatti Pseudoaleuria fibrillosa non fruttifica mai direttamente su letame puro o frammisto con residui vegetali, preferendo terreni ricchi di escrementi decomposti di animali. Possibili confusioni possono insorgere con altri Ascomiceti con colorazioni giallo-aranciate ma con diversa morfologia sporale e habitat di fruttificazione, ricordiamo il Genere Melastiziacon spore verrucose-reticolate, Scutellinia con spore verrucose e Sphaesporella con spore globose. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT Regione Sardegna, località Montiferru; Novembre 2009; Foto di Massimo Biraghi Microscopia Palizzata di aschi e parafisi in reagente di Melzer Parafisi cilindriche, settate, con apice allargato 4-5 µm Morfologia sporale, rosso Congo, ingrandimento 100× Morfologia sporale: in evidenza le striature longitudinali, Blu Cotone in Acido Lattico, ingrandimento 100× Spore 16-17×9,10 µm Aschi non amiloidi lunghi 220-240 µm Peli, ingrandimento 10× Peli da 250 a 350 µm, ingrandimento 10× Misura dei peli, ingrandimento 10× Misura dei peli, ingrandimento 40× Peli con parete spessa, 1,5-2,5 µm, settati, apice ottuso, a volte con strozzatura al primo setto.
  12. Psathyrella spintrigera (Fr.) Konrad & Maubl. 1949 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Coprinaceae Foto e Descrizioni Cappello rosso-bruno più chiaro al centro, decorato da squamette fioccose bianche più concentrate al margine. Gambo con squamette bianche fioccose, caratteristicamente striato sopra l'anello. Lombardia, Crema; Giardino privato; Foto e commento di Emilio Pini.
  13. Psathyrella spadiceogrisea (Schaeff.) R. Maire; Regione Lombardia, Brembate; Febbraio 2014; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Spore. N° Long. Larg. Q Moy 7,86 4,09 1,93 Min 7,12 3,80 1,60 Max 8,53 4,46 2,11 Med 7,83 4,06 1,93 Cheilocistidi. Pleurocistidi.
  14. Psathyrella spadiceogrisea (Schaeff.) R. Maire; Regione Lombardia; Marzo 2008; Foto e commento di Massimo Biraghi. Bosco planiziale-ripariale con tipica vegetazione di Quercia, Pioppo, Olmo, Salice, fra l'erba ai bordi di un sentiero, Contributo di Federico Calledda. Microscopia di Massimo Biraghi.
  15. Psathyrella spadiceogrisea (Schaeff.) R. Maire 1937 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Coprinaceae Foto e Descrizioni Ritrovamento sotto Tilla spp. Carporforo grande a confronto di altre Psathyrelle. Cappello color bruno dattero uniforme nei giovani esemplari, poi schiarente a partire dal margine, brunogrigiastro , alutaceo con tempo soleggiato, fibrilloso per il velo. Lamelle fitte grigiastre, poi bruno scuro, sporata violacea. Gambo slanciato, fibrilloso solo all'apice per i resti del velo, da biancastro a crema molto chiaro, cavo, fragile. Regione Lombardia, località Crespi d'Adda; Ottobre 2010; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Spore (da sporata) 7-8 × 4-5 µm. Basidi bi-tetrasporici. Cheilocistidi (25)30-50(60) × (12) 14-18(20) µm, polimorfi ( utriformi-clavati-lageniformi) con presenza di cellule piriformi (paracistidi). Ancora cheilocistidi. Pleurocistidi clavato-ventricosi con apice spesso capitulato.
  16. Homophron spadiceum (P. Kumm.) Örstadius & E. Larss.; Regione Lombardia; Aprile 2008, Parco nord di Milano; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Cappello assolutamente privo di striature rosso-brunastro, igrofano, lamelle grigio-incarnate poi bruno carnicine in vecchiaia. Gambo abbastanza tozzo per il Genere, biancastro con riflessi bruno carnicini. Spore agmidaliformi 9-10 × 5-5,5 µm. Cheilocistidi, pleurocistidi muricati. Habitat ceppaglie di latifoglia. Basidi tetrasporici. Cheilocistidi muricati. Pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi. Caulocistidi.
  17. Homophron spadiceum (P. Kumm.) Örstadius & E. Larss. 2015 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Psathyrellaceae Genere Psathyrella Sottogenere Psathyra Sezione Spadiceae Sinonimi Psathyrella spadicea (P. Kumm.) Singer 1951 Psilocybe spadicea P. Kumm. 1871 Etimologia Dal Latino "homos e phron" = "homos" = simile, "phron" = indole, attitudine a vivere insieme e spadiceum = baio, per il colore del cappello. Cappello Specie di medie-grandi dimensioni (3-8 cm di diametro) e con crescita cespitosa, raramente singola, rinvenibile generalmente alla base di tronchi di latifoglia. Presenta un cappello subgloboso-convesso in stadio giovanile, poi largamente conico, fino a quasi disteso in età adulta, il margine è ondulato, spesso involuto, non striato. Cuticola liscia, un poco igrofana, colorazioni pileiche su tonalità ocra-brunastre a secondo del grado di umidità, cannella, color mattone, a volte con sfumature beige e riflessi rosa-rossastri, velo assente. Imenoforo Lamelle abbastanza fitte, andnate, un poco ventricose inizialmente crema-ocracee con riflessi rosa, poi beige-brunastre, infine color tabacco a maturazione, sinuose e intercalate da varie lamellule, filo leggermente crenulato o fimbriato, biancastro in gioventù, concolore a maturazione. Gambo Generalmente cilindrico o appena assotigliato verso la base, spesso contorto e abbastanza robusto per il genere, inizialmente pieno poi fistoloso, pressoché vuoto a maturazione, di colore inizialmente biancastro, in seguito beige molto pallido, anche ocra con riflessi rosa, decorato all'apice da fine pruina concolore, fibrilloso altrove, con base tomentosa. Carne Pressoché inesistente nel cappello, appena pronunciata nel gambo, acquosa, di colore biancastro, odore e sapore non importanti. Microscopia Spore: 7,5-9,5 × 4-5,5 µm; Q = 1,8, ellittiche-ovoidi frontalmente, faseoliformi in proiezione laterale, lisce e con poro germinativo pressoché inesistente. Basidi banali, tetrasporici. Cheilocistidi con parete spessa (lamprocistidi): 40-60 × 8,8-16,5 µm, numerosi, fusiformi, anche sublageniformi con apice ricoperto da cristalli di Ossalato di Calcio a forma di "stella". Pleurocistidi: 40-60 × 12-18 µm, più panciuti dei cheilocistidi, spesso con apice subacuto e con pedicello basale ben sviluppato, presenza all’apice di formazioni cristalline di Ossalato di Calcio se pur in quantità minore rispetto ai cheilocistidi. Caulocistidi lunghi 50-80,5 µm, fusiformi-sublageniformi con formazioni cristalline e accompagnati da cellule sterili a parete sottile clavate, piriformi (paracaulocistidi). Habitat Fruttifica generalmente in forma cespitosa, raramente singola, negli incavi o alla base di latifoglie, anche su ceppaie o residui legnosi interrati. Il ritrovamento oggetto di studio è stato reperito alla base e nelle fessure di un grosso tronco di latifoglia all'interno del parco della Villa Reale di Monza (MB). Commestibilità e Tossicità Non commestibile Specie simili Psathyrella olympiana A.H. Sm. ha dimensioni minori (1-4 cm di diametro) crescita anche con esemplari singoli su vecchi ceppi di latifoglia ma anche su residui legnosi interrati, il cappello è ricoperto in gioventù da fini fibrille innate e da residui velari che rimangono con la crescita al margine. Microscopiacamente ha spore più grandi (9-10,5 µm di lunghezza) e piccolo poro germinativo ben distinguibile al microscopio ottico, pleurocistidi sparsi e di forma molto variabile, raramente utriformi, Cheilocistidi fusiformi, raramente utriformi, caulocistidi di varie forme da utriformi, fusiformi, fino a clavato-sferopeduncolati. Psathyrella cernua (Vahl.) G. Hirsch. = Psathyrella papyracea (Pers.) M.M. Moser presenta un cappello inizialmente su toni biancastri o comunque molto pallidi, crema-grigio marrone con l'età che gli conferiscono un'aspetto spento, sordido, assenza di velo. Microscopicamente ha spore di dimensioni di minori (6,5-7,5(8) × 4,2-4,5 µm) e con piccolo poro germinativo, cistidi utriformi con all'apice cristalli non stellati ma che simulano un "tappo". Osservazioni Homophron spadiceum è inserito nella sezione Spadiceae, della quale è la capostipite, per avere i cistidi imeniali muricati e con parete spessa, in particolare i pleurocistidi. La crescita alla base, o negli incavi, di tronchi di latifoglia viventi, le colorazioni pileiche omogenee su toni bruno camoscio, la non igrofaneità, la taglia importante, l'assenza di velo sono elementi macroscopici che facilitano il riconoscimento sul campo. Psathyrella variata A. H. Sm. è un taxa insufficientemente conosciuto descritto da A.H. Smith in"The North American species of Psathyrella" (1972) e si distinguerebbe per la presenza di pleuroleptocistidi frammisti a lamprocistidi riscontrati su una lamella, carattere osservato anche da Kits Van Waveren (1985) e in seguito da Östradius (2001) da personali collezioni identificate come Psathyrella variata. Nel 2008 Vašutova M. et al, a fronte di dati molecolari supportano la conspecifità tra H. spadiceum e P. variata, ma come in seguito la stessa Vašutova (2008) afferma, l'esame filogenetico è stato effettuato solo con un esemplare di P. variata, uno di H.spadiceum e uno di "transazione". In merito ai suoi studi ha riscontrato la presenza saltuaria di cheiloleptocistidi e nel suo lavoro viene descritta una entità nominata Psathyrella cf variata. L'Autrice quindi giudica prudente e prematuro arrivare ad una decisione definitiva. Infine Melzer A. (2010) considera la presenza di leptocistidi una variabilità dentro Homophron spadiceum e confina Psathyrella variata al rango di sinonimo, come aveva già accennato da Östradius (2001. Lo stesso Östradius nelle edizioni di Funga Nordica (2008-2012) la identifica come sinonimo posteriore di homophron spadiceum. Bibliografia AA.VV., 2012 Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. KITS VAN WAVEREN, E., 1985. The Dutch, French and British species of Psathyrella - Personia. Suppl. 2. MELZER A., 2010. Provisorischer Schlüssel. Psathyrella. Aktualisiert: 15.10.2010. ÖSTRADIUS L., 2001. Psathyrella spadicea - taxonomy and nomenclature. Windahlia 24. SMITH A.H. 1972. The North American Species of Psathyrella. Memories of The New Yorrk Botanical Garden. Vol. 24. VAŠUTOVA M., 2008. Taxonomy studies on Psathyrella sez. Spadiceae. Czech. Mycol. 60. VAŠUTOVA M., ANTONIN V. and URBAN A. 2008. Phylogenic studies in Psathyrella Focusing on section Pennatae e Spadiceae - new evidence for the paraphyly of the genus. Mycolog. Res. 112. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi. Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Parco di Monza; Dicembre 2014; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Ritrovamento ai piedi di una grossa latifoglia. Microscopia Spore: 7,5-9,5 × 4-5,5 µm; Q = 1,8, ellittiche-ovoidi frontalmente, faseoliformi in proiezione laterale, lisce e con poro germinativo pressoché inesistente. Osservazione 400×. Osservazione 1000×. Cheilocistidi con parete spessa (lamprocistidi): 40-60 × 8,8-16,5 µm, numerosi, fusiformi, anche sublageniformi con apice ricoperto da cristalli di Ossalato di Calcio a forma di "stella". Pleurocistidi 40-60 × 12-18 µm, più panciuti dei cheilocistidi e con pedicello basale ben sviluppato, presenza all’apice di formazioni cristalline di Ossalato di Calcio se pur in quantità minore rispetto ai cheilocistidi. Caulocistidi lunghi 50-80,5 µm, fusiformi-sublageniformi con formazioni cristalline e accompagnati da altre cellule sterili e con parete sottile, clavate, piriformi (paracadutistici).
  18. Psathyrella prona (Fr.)Gill; Svizzera; Novembre 2014; Foto di Roberto Cagnoli. Raccolta nel prato di un parco nei pressi di latifoglie. Spore 12,5-15 × 5,5-7 µm. Liscie, con poro germinativo centrale molto evidente e ampio. Basidi tetrasporici, corti e tozzi, fono a quasi sferici, larghi 10 µm e oltre. Pleurocistidi langeniformi-fusiformi ma anche vagamente a forma dî bottiglia, o con collo strozzato. Lunghi fino a 70 µm. Cheilocistidi di forme pari ai pleurocistidi ma più piccoli, fino a 40-45 µm. Cuticola: regolare formata da cellule subglobose e sferiche. Spore. Basidi. Pleurocistidi. Cheilocistidi. Pileipellis.
  19. Psathyrella prona (Fr.) Gillet 1878 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Coprinaceae Foto e Descrizioni Regione Lombardia; Maggio 2007; Foto di Massimo Biraghi. Particolare del cappello. Lamelle.
  20. Psathyrella piluliformis (Bull. : Fr.) P. D. Orton; Svizzera; Ottobre 2014; Foto di Roberto Cagnoli. Spore. Pileipellis a cellule sub globose e vescicolose. Cheilocistidi. Pleurocistidi.
  21. Psathyrella piluliformis (Bull. : Fr.) P. D. Orton; Regione Marche; Anno 2005; Foto di Pietro Curti. Psathyrella cespitosa e lignicola, cappello emisferico, igrofano e brunastro con tempo umido, bruno giallastro con tempo secco, il margine si presenta ondulato, spesso ornato da residui velari. Lamelle grigio brunastre, fitte e con margine bianco, gambo rettilineo e sovente ricurvo, lievemente allargato alla base, finemente ornato da fibrille sericee e residui velari. Odore debole gradevole e sapore nullo, cresce sui residui legnosi morti delle latifoglie, privilegiando Quercus spp. e Fagus sylvatica.
  22. Psathyrella piluliformis (Bull. : Fr.) P. D. Orton; Regione Marche; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Crescita fortemente fascicolata e bordo del cappello con velo biancastro.
  23. Psathyrella piluliformis (Bull. : Fr.) P. D. Orton; Regione Lombardia; Novembre 2011; Foto di Massimo Biraghi.
  24. Psathyrella piluliformis (Bull. : Fr.) P. D. Orton; Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Gianluigi Boerio.
  25. Psathyrella piluliformis (Bull. : Fr.) P. D. Orton; Regione Campania; Ottobre 2008; Foto di Marcello Boragine.
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