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Archivio Micologico

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  1. Lenzites warnieri Durieu & Mont. Regione Emilia Romagna. Gennaio 2006. Foto di Gianni Bonini.
  2. Lenzites warnieri Durieu & Mont 1860 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Polyporaceae Sinonimi Cellulariella warnieri (Durieu & Mont.) Zmitr. & Malysheva 2013 Descrizione Su grossi rami o tronchi al suolo di Populus sp. Lenzites betulina (L.) Fr. si presta a una possibile confusione, si differenzia per l’imenoforo talora dedaloide verso il margine e per le spore più piccole. Regione Lombardia, Gera d’Adda. Marzo 2013. Foto e commento di Sergio Mombrini, microscopia di Angelo Mariani. Vista dell’imenoforo lamellare. Spore 6,39-8,75 × 2,85-3,67 µm, ellissoidali, lisce, ialine.
  3. Lenzites betulina (L. : Fr.) Fr.; Regione Abruzzo, L'Aquila; Novembre 2014; Foto di Raffaele Mininno.
  4. Lenzites betulina (L. : Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Anno 2008; Foto di Luigi Franchini, commento di Mauro Cittadini. Le dimensioni relativamente modeste, il margine del cappello sottile, l'imenoforo lamellare mi portano ad ipotizzare Lenzites betulina, che oltre che su Betulla cresce su residui di molte altre latifoglie.
  5. Lenzites betulina (L. : Fr.) Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Polyporaceae Sinonimi Trametes betulina (L.) Pilát 1939 Daedalea betulina (L.) Rebent. 1804 Etimologia Lenzites, da nome proprio, Lenz, Micologo tedesco. Dal latino Betula, Betulla, presunto substrato di crescita preferenziale di questa entità. Cappello A forma di mensola semicircolare o a ventaglio, 8-10 cm di diametro, superficie pileica pubescente o lievemente irsuta, zonata, di colore variabile da brunastro a verdognolo a causa della colonizzazione di alghe. Imenoforo Formato da vere e prorie lamelle di colore biancastro o crema, intercalate da lamellule, larghe fino a 1 cm. Carne Poco spessa, biancastra, all'inizio elastica ma fragile, a maturazione diventa suberosa e coriacea. Odore gradevole fungino. Habitat Fungo lignicolo, saprotrofo su legno degradato di svariate latifoglie o debole parassita su piante sofferenti, agente di carie bianca. Microscopia Spore cilindriche, 5-7,5 × 2-3 µm, sistema ifale trimitico. Commestibilità e Tossicità Non commestibile, per la consistenza della carne legnosa e coriacea. Osservazioni Specie comune e ubiquitaria, malgrado l'epiteto "betulina" è possibile rinvenirla su legno di innumerevoli latifoglie fra cui Quercus spp. e Castanea sativa, spesso su ceppi o legna accatastata. Specie simili Non sono molte le Polyporaceae con imenio lamellare e quindi confondibili con la specie in questione. Fra queste: Lenzites warnieri Durieu & mont si distingue per produrre carpofori di dimensioni molto maggiori, fino a 50 cm, con superficie pileica meno pubescente e habitat più termofilo. Microscopicamente per le spore di maggiori dimensioni, fino a 9 µm di lunghezza. Daedaleopsis tricolor (Bull.) Bondartsev & Singer si distingue per la superficie pileica liscia su toni rossastri e lamelle più irregolari, che si biforcano una o più volte prima di giungere al margine pileico. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marco Barbanera - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, località Mandello del Lario; Ottobre 2014; Foto e descrizioni di Marco Barbanera, microscopia di Angelo Mariani. Crescita su legna di latifoglia accatastata. Spore cilindriche, 5-7,5 × 2-3 µm.
  6. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia, Brembate, parco Doneda; Aprile 2014; Foto di Massimo Biraghi. Su ceppaia di Salix sp. semi-sommerso dall'acqua.
  7. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Aprile 2013; Foto di Gianluigi Boerio. Su tronco di latifoglia in decomposizione.
  8. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Friuli Venezia Giulia, Osoppo; Aprile 2012; Foto di Umberto Zanghi. Particolare.
  9. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia, località Bel Giardino, Lodi.; Aprile 2012; Foto di Massimo Biraghi.
  10. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Friuli Venezia Giulia; Aprile 2011; Foto di Umberto Zanghi. Osoppo 150 m s.l.m.
  11. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Friuli Venezia Giulia; Aprile 2009; Foto di Claudio Angelini.
  12. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Aprile 2010; Foto di Emilio Pini.
  13. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Marzo 2008; Foto di Federico Calledda.
  14. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Marzo 2007; Foto di Massimo Biraghi.
  15. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Aprile 2006; Foto di Emilio Pini.
  16. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Lombardia; Aprile 2005; Foto di Emilio Pini.
  17. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr.; Regione Campania; Aprile 2005; Foto di Felice Di Palma.
  18. Lentinus tigrinus (Bull.: Fr.) Fr. 1825 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pleurotaceae Sinonimi Panus tigrinus (Bull.) Singer 1951 Etimologia Lentinus = dal latino lentus = flessibile, persistente, tenace; tigrinus = tigrino, maculato come il mantello della tigre. Cappello Specie dal portamento pleurotoide, il cappello dapprima convesso diventa con la crescita depresso fino ad ombelicato, con margine sottile, lobato, ricoperto da vistose squame pelose, bruno-nerastre. Imenoforo Le lamelle sono bianche, arcuate, strette, fortemente decorrenti, con filo seghettato, intervallate da vari ordini di lamellule. Gambo Gambo solitamente ricurvo, eccentrico, pieno, svasato verso l’alto, fibroso, decorato come il cappello da squame brunastre. Carne La carne è bianca con odore di latte bollito, panna. Habitat Cresce saprotrofo su tronchi di Salice o Pioppo. Microscopia Spore 5,9-8,1 × 2,8-3,9 µm; Q = 1,7-2,4; Qm = 2,0; oblunghe, cilindriche, ialine, con apicolo evidente. Basidi clavati, tetrasporici. Cellule marginali moniliformi. Epicute costituita da una cutis di ife cilindriche, con pigmento incrostante a placche. GAF presenti. Commestibilità e tossicità Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Specie simili Lentinus lepideus (Fr.) Fr., è molto simile, si separa per il cappello biancastro, decorato da grossolane squame ocracee, preferisce ceppaie o tronchi di aghifoglie (Larice) ed ha un gradevole odore di anice. Lentinus schaefferi (Weinm.) Redhead & Ginns,, ha la superficie del cappello finemente squamulosa-vellutata, di colore fulvo, ocra-rossastro, con toni carnicini, lamelle fortemente decorrenti, molto strette e gambo molto robusto. Lentinus suavissimus Fr., ha il cappello con tonalità biancastre, crema-ocracee pallide, con lamelle fortemente decorrenti e anastomosate, tanto da simulare dei pori, base del gambo di colore rosso ramato, rugginoso, carne con odore anisato, cresce su Salice. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria; Novembre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20161106-02) Questa raccolta cresceva in un prato erboso, apparentemente terricola, in realtà, ancorata ad un radice superficiale di Pioppo o di Salice uniche essenze presenti nei paraggi. Microscopia Spore 5,9-8,1 × 2,8-3,9 µm; Q = 1,7-2,4; Qm = 2,0; oblunghe, cilindriche, ialine, con apicolo evidente. Osservazione a 1000× in Floxina acquosa 1%. Basidi clavati, tetrasporici. Osservazione in Floxina acquosa all'1%, a 1000×. Cellule marginali moniliformi. Osservazione in Floxina acquosa all'1% a 1000×. Epicute costituita da una cutis di ife cilindriche, con pigmento incrostante a placche. GAF presenti. Osservazione in Floxina acquosa all'1% a 400×. Osservazione in Floxina acquosa all'1% a 1000×. Particolare delle ife con pigmento incrostante a placche e GAF in evidenza.
  19. Lentinus suavissimus Fr. 1836 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agariocomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pleurotaceae Foto e Descrizioni La crescita lignicola, in letteratura presumibilmente su legno di Salice, le dimensioni abbastanza minute (3-5 cm), l'odore molto pronunciato di anice, le lamelle finemente seghettate visibili solo con la lente, sono caratteristiche macroscopiche che aiutano nella determinazione sul campo. Regione Lombardia, Valsassina; Settembre 2010; Foto e commento di Massimo Biraghi.
  20. Panus neostrigosus Drechsler-Santos & Wartchow. Regione Sardegna, Siniscola (NU). Marzo 2011. Foto e commento di Gian Battista Pau. Ritrovamento in agro di Siniscola (NU), 80 m s.l.m., su tronchi di Quercus suber.
  21. Panus neostrigosus Drechsler-Santos & Wartchow 2012 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Panaceae Sinonimi Lentinus strigosus (Fr.) Fr. 1825 Panus lecomtei (Fr.) Corner 1981 Regione Lombardia. Dicembre 2007. Foto di Massimo Biraghi.
  22. Lentinellus ursinus (Fr. : Fr.) Kühner; Regione Lazio; Novembre 2014; Foto di Mario Iannotti.
  23. Lentinellus ursinus (Fr. : Fr.) Kühner; Regione Piemonte; Novembre 2008; Foto di Massimo Biraghi.
  24. Lentinellus ursinus (Fr. : Fr.) Kühner 1926 Tassonomia Ordine Russulales Famiglia Auriscalpiaceae Foto e Descrizioni Fruttifica su legno caduto o ceppi di latifoglia in via di decomposizione, curiosa la forma che ricorda una conchiglia o una Crepidotacea, il cappello tomentoso fin quasi al margine, le lamelle strette e con il filo fortemente seghettato, la sporata bianca e le spore 3,5-4 × 3 µm ornate da spine miste a creste molto basse, la reazione amiloide, sono elementi identificativi. Regione Lombardia; Aprile 2008; Foto, microscopia e commento di Massimo Biraghi. Particolare dell'imenio Lamelle con taglio abbondantemente seghettato. Microscopia Reazione amiloide. Spore 3,5(4) × 2,5(3)µm.
  25. Lentinellus micheneri (Berk. & M.A. Curtis) Pegler; Regione Lazio; Ottobre 2007; Foto di Mauro Cittadini.
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