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Archivio Micologico

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  1. Amanita proxima Dumée; Regione Sardegna; Ottobre 2010; Foto di Franco Sotgiu.
  2. Amanita proxima Dumée; Regione Marche; Ottobre 2009; Foto di Marco Agostini. Macro: particolari della volva e dell'anello.
  3. Amanita proxima Dumée 1916 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Specie simili Facilmente confondibile con Amanita ovoidea, il comune farinaccio, con la quale spesso condivide il medesimo habitat in ambito mediterraneo-xerofilo, le caratteristiche fondamentali che consentono una facile delimitazione dell'Amanita proxima sono la volva ocracea e l'anello evidente e duraturo che ricade a gonnella sul gambo. Commestibilità e Tossicità Si tratta di una specie velenosa, responsabile di una sindrome che può essere anche letale. Sindrome Norleucinica o Nefrotossica o Smithiana. Regione Marche; Anno 2009; Foto di Marco Agostini e commento di Mauro Cittadini e Pietro Curti.
  4. Amanita praelongipes Kärcher & Contu 2000 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Genere Amanita Sottogenere Amanita Sezione Vaginatae Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Cappello 60-120 mm, carnoso, dapprima campanulato, poi convesso e quindi appianato, con umbone centrale ottuso. La cuticola, normalmente priva di resti di velo, è di colore grigio-brunastro, grigio-nocciola, più pallida con l'età. Il margine, regolare, è lungamente striato. Lamelle Abbastanza larghe, spesse, libere al gambo, biancastre, leggermente imbrunenti con l'età, con lamellule. Gambo 150-230 x 10-25 mm, slanciato, cilindrico, attenuato all'apice, subliscio, di colore biancastro. Volva Membranosa, abbastanza spessa, generalmente inguainante, talvolta svasata, di colore biancastro, sfumata di ocra. Carne Tenera, bianca, con odore e sapore non particolari, ma gradevoli. Microscopia Spore da globose a subglobose, 10-12 (13) µm. Basidi tetrasporici, clavati, 40-65 x 13-20 µm. Cellule marginali assenti. Velo generale filamentoso, sferociti assenti. Habitat Cresce nei boschi di latifoglie (soprattutto presso Castanea sativa) dalla fine della primavera ad autunno inoltrato. Osservazioni Si tratta di una specie appartenente alla sottosezione Vaginatae, serie Vaginata, agevolmente separabile dalle Amanita similari soprattutto per la totale assenza, nella specie in discussione, di cellule marginali. Tale carattere, finora per lo più ignorato dalla maggior parte degli Autori, è senza dubbio di notevole importanza sistematica, atteso che la stragrande maggioranza delle specie appartenenti alla sezione Vaginatae sono sempre caratterizzate da numerose cellule marginali presenti sul taglio lamellare. Allo stato attuale delle conoscenze, tale carattere è fino ad oggi posseduto solo da un'altra sola specie: Amanita fraudolenta Contu. Specie simili Amanita lividopallescens (Secr. ex Gillet) Seyot emend. Seyot, Amanita pachyvolvata (Bon) Krieglst. e Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Lam., sono tutte facilmente distinguibili per la presenza di cellule marginali. Ulteriori caratteri di differenziazione sono l'impallidimento maggiore e la struttura subcellulare del subimenio in Amanita lividopallescens; la volva più spessa ed il velo a struttura unitangente in Amanita pachyvolvata; la taglia minore e la cuticola grigiastra e che non impallidisce in Amanita vaginata.
  5. Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr.; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto Felice Di Palma.
  6. Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr.; Regione Trentino; Settembre 2009; Foto di Felice Di Palma. Foto di Pietro Curti.
  7. Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr.; Regione Trentino, Settembre 2008, foto di Pietro Curti. Anello grigiastro e bulbo con volva circoncisa. Residui velari brunastri. Residui velari dilavati e dispersi nel terreno.
  8. Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr.; Regione Trentino, Settembre 2008, foto di Felice Di Palma.
  9. Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr.; Regione Lombardia, Agosto 2008, foto di Massimo Biraghi.
  10. Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr.; Regione Lombardia, Agosto 2007, Aprica loc. Val Belviso, foto di Massimo Biraghi.
  11. Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr. 1805 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Regione Trentino, Settembre 2006, foto Piero Curti. Amanita tipica dell'ambiente subalpino, si riconosce agevolmente per l'anello grigio e la volva circoncisa e aderente alla base del gambo tipicamente bulbosa.
  12. Amanita ponderosa Malençon & R. Heim; Foto di Arturo Arpasba.
  13. Amanita ponderosa Malençon & R. Heim 1944 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Etimologia L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità. Un'Amanita dalle dimensioni talvolta colossali. Foto di Arturo Arpasba dalla Spagna.
  14. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Lombardia, Teglio (So); Luglio 2014; Foto di Marco Barbanera. In bosco misto.
  15. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Campania; Agosto 2013; Foto Mario Iannotti. Fungo molto conosciuto sin dall'antichità per la potenzialità delle sue tossine di provocare la morte. Si presenta con colorazioni variabili, la tonalità principale è il verde oliva, non uniforme, ma possiamo trovarla anche con toni di colore che vanno dal biancastro al giallognolo, al bruno oliva, o completamente bianco sericeo nella varietà alba. In questo ritrovamento il cappello ha una colorazione bianco sericeo con sfumature giallastre, nei giovani esemplari ha una forma emisferica, poi a completo sviluppo spianata, presenza di fibrille, margine non striato. Gli altri particolari da osservare sono: lamelle, anello e gambo bianchi, base bulbosa con volva membranosa sacciforme bianca.
  16. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Sardegna; Dicembre 2014; Foto di Franco Sotgiu.
  17. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto di Stefano Rocchi. Particolare delle fibrille innate sul cappello. Anello.
  18. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Marche, Pianello di Cagli, Bosco delle Tecchie; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti. Confronto con il quasi sosia Tricholoma sejunctum. Gambo con striature zebrate in Amanita phalloides. Presenza di anello e volva in Amanita phalloides. Gambo con decorazioni striate. Volva ampia e sacciforme. Gruppo, si tratta del fungo letale per antonomasia, il responsabile primo degli avvelenamenti con diagnosi infausta (20/30 grammi di fungo fresco uccidono un uomo in perfette condizioni di salute del peso corporeo di 70 kg).
  19. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Lombardia; Settembre 2013; Foto di Lorenzo Martinelli.
  20. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Marche; Ottobre 2010; Foto di Pietro Curti.
  21. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Liguria; Ottobre 2012; Foto di Roberto Cagnoli.
  22. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Umbria; Settembre 2012; Foto di Mario Iannotti.
  23. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Isole Azzorre (Portogallo); Ottobre 2011; Foto e descrizione di Tomaso Lezzi. Altri esemplari con colori molto scuri e fibrille evidenti, in questo caso il centro del cappello è quasi nero. Particolare del cappello scuro con le evidenti fibrille, sia negli esemplari maturi che nei primordi. Il colore scuro del cappello, in questo caso ha colorato crescendo anche l'interno della volva. Le zebrature sul gambo in questo caso insolitamente giallastre, normalmente sono grigio più o meno chiaro, non sempre facilmente visibili, ruotare e muovere i campioni controluce per osservare meglio questa caratteristica. Esemplari dalle colorazioni giallastre.
  24. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Isole Azzorre (Portogallo); Ottobre 2011; Foto e descrizione di Tomaso Lezzi. Esemplari rinvenuti sotto Quercia, con colori molto scuri, cappello marrone-verdastro e fibrille scure sul cappello evidentissime. Particolare del cappello che in questi campioni è molto scuro e fortemente fibrilloso. Gambo e volva. Particolare della volva membranacea.
  25. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link; Regione Umbria; Novembre 2011; Foto di Luigi Minciarelli.
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