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Tricholoma portentosum (Fr. : Fr.) Quél. 1873
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Tricholoma portentosum (Fr. : Fr.) Quél.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Fungo di buona qualità gastronomica. Attenzione a non confonderlo con Tricholoma tossici che nascono negli stessi habitat. Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 64, Pag. 168: “È riconoscibile per il cappello fibrilloso, le lamelle e il gambo che negli esemplari tipici presentano sfumature gialle e per l’odore farinoso gradevole. Nelle zone di crescita può manifestarsi gregario in gruppi molto numerosi. Non è tuttavia molto facile da rinvenire in quanto le colorazioni e la crescita semi-ipogea non ne facilitano l’avvistamento. Specie tipica della stagione avanzata, tende a crescere da settembre fino a dicembre; predilige boschi di conifere, soprattutto presso Pini oppure boschi di latifoglie, anche puri di Faggio oppure misti di Quercia castagno e Pioppo tremulo. Si tratta di un buon commestibile. Molto ricercato in alcune zone, dove rappresenta l’ultimo fungo di buon livello gastronomico prima del gelo invernale. La confusione con altre specie è sicuramente più probabile quando nel fungo non sono presenti, o sono poco manifeste, le tonalità gialline. La confusione più pericolosa è senza dubbio il tossico Tricholoma josserandi (Tricholoma groanense) che in alcuni areali d’Italia ne condivide l’habitat e il periodo di crescita, risultando specie ingannevole; l’assenza di toni gialli, la superficie leggermente feltrosa e l’odore sgradevole cimicino identificano questa specie velenosa.” Esemplari di Tricholoma josserandi fotografati nello stesso giorno, a poche decine di metri di distanza. Il loro odore sgradevole e di cimice è, di solito, inconfondibile, così come il loro sapore alla masticazione (ovviamente senza inghiottire...!): -
Gymnopus erythropus (Pers. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel. 1997
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Gymnopus erythropus (Pers. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Saprofita, in prevalenza su legno interrato o su lettiera presso latifoglie e sporadicamente presso conifere. Si fa riconoscere per il contrasto tra il colore del gambo (rosso-bruno deciso; più chiaro all'apice) e il colore del cappello negli adulti (ocra pallido con riflessi rosati); la simile C. dryophila ha invece gambo concolore o quasi al cappello (ocra-aranciato); altra Collybia simile è la C. acervata che cresce su legno degradato di conifere: un carattere microscopico utile alla separazione delle due specie è dato dai cheilocistidi: presenti e di dimensioni apprezzabili in C. kuehneriana, assenti o poco evidenti in C. acervata.- 9 risposte
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- gymnopus erythropus
- collybia kuehneriana
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Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel. 1871
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Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Lamelle che iniziano a mostrare un colore rosato dovuto al deposito sporale. Lamelle facilmente staccabili dalla soprastante carne del cappello.- 14 risposte
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- paxillopsis prunulus
- pleurotus prunulus
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Hapalopilus rutilans (Pers. : Fr.) Murrill 1904
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Hapalopilus rutilans (Pers. : Fr.) Murrill; Regione Umbria; Agosto 2019; Foto di Stefano Rocchi. Su tronco a terra di latifoglia. Tipica reazione viola-lilla all'Ammoniaca. -
Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich 1982
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Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Julich; Regione Toscana; Ottobre 2016; foto di Alessandro Francolini. -
Amanita rubescens Pers. : Fr. 1797
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Amanita rubescens Pers. : Fr; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Particolare del cappello coperto di verruche. Esemplare robusto ancorché giovane.- 41 risposte
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- tignosa vinata
- amanita rossa
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Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link 1833
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Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Specie velenosa mortale. Responsabile del maggior numero di decessi dovuti all’incauta raccolta dei funghi spontanei. Provoca intossicazione a lungo termine di tipo falloideo. Le caratteristiche prioritarie e principali per il suo riconoscimento sono: la presenza di quattro strutture morfologiche ben definite (cappello, gambo, anello e volva), il colore molto mutevole del cappello con prevalenza del verdastro e presenza di fibrille radiali innate; il colore sempre bianco del gambo, dell’anello e della volva, con la sola eccezione della presenza di screziature, quasi zebrature sul gambo, lievemente concolori al cappello; il cappello divisibile dal gambo e lamelle libere. Quando è gialla è confondibile con l’Amanita junquillea e con l’Amanita citrina che hanno volva circoncisa e residui velari diversi sul cappello. Quando perde l’anello ed è di colore bianco o ardesia è confondibile con le Volvariella, senza anello e volva al piede, ma lamelle presto rosee. Quando è di colore bianco o grigiastro o brunastro e perde la volva si confonde con qualche Agaricus, dalle lamelle bianche poi rosee poi bruno tabacco. Quando appare priva di volva ed anello ed è verde è confondibile con alcune Russula e alcuni Tricholoma, in particolare con Tricholoma sejunctum che ne è un vero sosia in quanto a colore pileico. Sempre con tonalità bruno verdastre, perdendo la volva, può essere confuso con Armillaria mellea isolate, cresciute al suolo, su radici e ceppaie interrate. Se è bianca con Tricoloma columbetta, Melanoleuca evenosa e Leucoagaricus leucothites. Infine allo stadio di ovulo con l’Amanita caesarea o più raramente con qualche Lycoperdon.”- 50 risposte
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- amanita phalloides
- tignosa verdognola
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Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) P. Kumm.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Tricholoma di taglia medio-grande; con carne bianca, consistente, elastica-fibrosa nel cappello e tenace nel gambo con sfumature rosate alla sua base. Il sapore è amarognolo e l’odore ricorda quello del sapone, sapone di Marsiglia, acqua saponata, acqua di scarico di lavatrice. Camaleontico per i colori che può assumere il cappello: dal più tipico ocra grigiastro, grigio, grigio-olivastro al bruno-nerastro con sfumature bluastre, piombo, oppure ancora verdastro, o anche decolorato fin quasi al bianco in alcune forme, giallastro, con macchie rosa in vecchiaia. Alcune delle molte variazioni cromatiche del cappello. Sfumature rosate alla base del gambo. -
Gymnopus fusipes (Bull. : Fr.) Gray 1821
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Gymnopus fusipes (Bull. : Fr.) Gray; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. -
Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck 1950
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Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Calvatia solitamente dalla forma a pestello, con la parte superiore sferoidale e la parte inferiore (pseudogambo) più o meno cilindrica e più o meno allungata. La superficie esterna (esoperidio) è bianca nel fungo giovane per poi assumere colorazioni ocracee a maturità; ornamentazioni costituite da singoli elementi sovrastati da aculei fragili e facilmente detersili al minimo sfregamento; tali ornamentazioni interessano anche l’apice dello pseudogambo. Calvatia utriformis si distingue per le maggiori dimensioni, per le caratteristiche areole-verruche poligonali non detersili che ne ricoprono l’esoperidio anche a maturità, per uno pseudogambo più tozzo e corto. Possibile anche confonderla con esemplari di Lycoperdon perlatum che presentino uno pseudogambo sviluppato oltre la media. In tal caso un importante carattere distintivo è dato dagli aculei: in L. perlatum essi sono sempre conici e contornati alla base da una “coroncina” di piccole verruche che permangono sull’esoperidio anche dopo la caduta degli aculei stessi; si viene così a formare una sorta di areolatura a maglie poligonali-circolari. In C. excipuliformis gli aculei sono più fragili e detersili, spesso senza una forma conica regolare e alla loro caduta non lasciano sull’esoperidio una ben definita areolatura. Confronto tra l'esoperidio di C. excipuliformis (sopra) e quello di L. perlatum (sotto), con le tipiche areolature che si vengono a formare dopo la caduta degli aculei. -
Amanita citrina Pers. 1797
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Amanita citrina Pers.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Amanita molto comune sia in boschi di latifoglie che di aghifoglie. Piccolo e giovane esemplare; il colore del cappello è simile a quello di Amanita phalloides e può generare qualche dubbio sulla determinazione; ma la volva circoncisa è quella tipica di Amanita citrina. -
Porphyrellus porphyrosporus (Fr. & Hök) E.-J. Gilbert 1931
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Porphyrellus porphyrosporus (Fr. & Hök) E.-J. Gilbert; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR). -
Tubulifera arachnoidea Jacq. 1778
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Tubulifera arachnoidea Jacq.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).- 10 risposte
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- tubulifera arachnoidea
- tubifera ferruginosa
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Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr. 1821
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Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).- 16 risposte
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- polyporus tuberaster
- polyporus lentus
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Phaeolus schweinitzii (Fr. : Fr.) Pat. 1900
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Phaeolus schweinitzii (Fr.: Fr.) Pat.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR). -
Exsudoporus permagnificus (Pöder) Vizzini, Simonini & Gelardi 2014
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Boletus permagnificus Pöder; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Già dall’etimologia (dal latino per = molto e magnificus = magnifico) si capisce che è un bel fungo da vedere. Boletacea xerofila (amante cioè di ambiente caldo e soleggiato), cresce preferibilmente al margine dei boschi di latifoglie, Quercia in particolare. Caratterizzato da carne gialla più o meno chiara, bruno-rossastra alla base del gambo; con viraggio al verde-azzurro se sezionata; odore gradevole e sapore dolce. Il cappello presenta cuticola liscia e glabra, con tonalità che vanno dal rosso-sangue fino a un più chiaro color rosato-grigiastro o rosa-beige; bluastra se contusa. Tubuli adnati al gambo (anche subdecorrenti), di colore da giallo chiaro a giallo-olivastro; virano al verde-azzurro al taglio. Pori da rosso-cinabro a rosso-sangue, con eventuali tonalità gialle localizzate di solito verso il margine del cappello o verso il gambo; subito imbluenti alla pressione. Gambo con colore di fondo giallo o giallo-arancio, coperto da un reticolo a evidenti maglie più o meno strette e allungate di colore rosso più o meno scuro. Anche la superficie del gambo vira al blu se contusa. Specie piuttosto rara, inizialmente reperita in Sardegna, ne vengono attualmente segnalati sporadici ritrovamenti anche nelle regioni appenniniche. I due esemplari gemellati: Nascosto tra le foglie alla base di un Cerro, c'era un altro esemplare intatto. Visto da sopra: Vista laterale: Particolare dell'imenoforo: Il viraggio: Con splendidi colori:- 18 risposte
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- boletus permagnificus
- exsudoporus permagnificus
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Leccinum duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer 1947
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Leccinum duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Macchie verdastre alla base del gambo: Viraggi. 1) Al taglio: 2) Dopo qualche minuto, viraggio al rosa pallido: 3) Con macchie azzurre nel gambo: 4) Dopo mezz'ora: 5) Dopo un'ora; nel cappello: 6) Dopo un'ora, nel gambo: -
Lepiota echinella Quél. & G.E. Bernard 1888
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Lepiota echinella Quél. & G.E. Bernard; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto, commenti e microscopia di Tomaso Lezzi. Cappello squamettato, anello assente. Cuticola mista, ife molto allungate, non settate, con sottocute a imeniderma di ife corte. Spore ellissoidali. Pileipellis mista, formata da ife allungate, non settate, con una sottocute di cellule corte. 40×, Rosso Congo. Pileipellis mista, formata da ife allungate, non settate, con una sottocute di cellule corte. 400×, Rosso Congo. Spore. 400×, Rosso Congo. Chilocistidi. 400×, Rosso Congo. -
Pluteus phlebophorus (Ditmar) P. Kumm. 1871
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Pluteus phlebophorus (Ditmar) P. Kumm.; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto, commenti e microscopia di Tomaso Lezzi. Cuticola formata da un imeniderma di cellule più o meno sferiche. Osservaizone in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservaizone in rosso Congo, a 400×. -
Pluteus variabilicolor Babos 1978
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Pluteus variabilicolor Babos; Regione Lazio; Monte San Biagio (LT), Sughereta di San Vito; Ottobre 2016; Foto di Enzo Orgera. -
Pluteus variabilicolor Babos 1978
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Pluteus variabilicolor Babos; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto di Tomaso Lezzi. -
Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp 1948
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Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto e commenti Tomaso Lezzi. Crescita in un vaso di Camelie. -
Cyclocybe cylindracea (DC.) Vizzini & Angelini 2014
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Cyclocybe cylindracea (DC.) Vizzini & Angelini; Regione Lazio; Ottobre 2016; Foto di Tomaso Lezzi.- 32 risposte
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- agrocybe aegerita
- pholiota aegerita
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Lepista panaeolus (Fr.) P. Karst. 1879
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Lepista panaeola (Fr.) P. Karsten; Regione Lazio, Minturno (LT), Località Solacciano; Novembre 2016; Foto di Enzo Orgera. -
Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga 2002
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Velenosi
Chlorophyllum brunneum (Farl. & Burt) Vellinga; Regione Lazio (RM); Novembre 2016; Foto di Tomaso Lezzi. Esemplari molto maturi, ma che mostrano ancora un vistoso viraggio.- 10 risposte
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- macrolepiota rachodes
- chlorophyllum brunneum
- (e 2 in più)