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Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill 1915
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Crinipellis scabella (Alb. & Schwein. : Fr.) Murrill; Regione Lazio; Ottobre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. -
Cortinarius chevassutii Rob. Henry 1982
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Cortinarius chevassutii Rob. Henry 1982 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Telamonia Sinonimi Cortinarius subsordescens Rob. Henry 1985 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Regione Lazio. Ottobre 2019. Foto di Tomaso Lezzi. Telamonia caratterizzata da un portamento massiccio, mancanza di un odore particolare, ch eè solo debole, fruttato, e bulbo basale più o meno marginato. -
Cortinarius infractus s.l. (Pers.) Fr. 1838
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Cortinarius infractus (Pers.) Fr. Regione Lazio. Ottobre 2019. Foto di Tomaso Lezzi. Cuticola amara in maniera caratteristica. -
Myriostoma coliforme (With. : Pers.) Corda 1842
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Myriostoma coliforme (With. : Persoon) Corda; Regione Lazio; Ottobre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. -
Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél. 1886
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Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél.; Regione Lazio, Oasi Lipu Castel di Guido (RM); Ottobre 2019; Foto di Enzo Orgera. -
Russula sororia Fr. 1838
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Russula sororia Fr.; Regione Lazio, Oasi Lipu Castel di Guido (RM); Ottobre 2019; Foto di Enzo Orgera. -
Cuphophyllus fornicatus (Fr.) Lodge, Padamsee & Vizzini 2013
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Cuphophyllus fornicatus (Fr.) Lodge, Padamsee & Vizzini; Regione Umbria; Dicembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento effettuato sotto Cipressi. Trama lamella. Osservazione in Rosso Congo a 40×. Ife trama lamella 32-62 µm. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Basidi 42-48 µm e spore. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Spore subglobose, in maggior parte ellissoidali, ellissoidali allungate, alcune leggermente strozzate. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.- 3 risposte
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- dermolomopsis fornicata
- porpolomopsis fornicata
- (e 4 in più)
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Hygrocybe virginea var. virginea (Wulfen : Fr.) P.D. Orton & Watling 1969
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Hygrocybe virginea var. virginea (Wulfen : Fr.) P.D. Orton & Watling; Regione Umbria; Dicembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Ritrovamento nel muschio, sotto Cipresso. -
Tuber magnatum Picco 1788
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Tuber magnatum Picco 1788; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Foto e Descrizione L’anno 2019 sarà ricordato, per molte regioni italiane, come uno dei più importanti degli ultimi 50 anni per l’abbondante produzione di funghi. In Umbria, ed in particolare, per quanto riguarda la provincia di Perugia, per la verità, la stagione pur rispecchiando l’andamento generale delle altre regioni italiane, si è caratterizzata per la modalità di crescita “a macchia di leopardo”. Cioè, alcune zone hanno beneficiato nel tempo di abbondanti e costanti piogge, come il territorio del perugino, la zona del lago Trasimeno e l’alto-tevere e, quindi, hanno avuto una stagione ricca di nascite, con abbondanti presenze di specie appartenenti alle famiglia delle Boletaceae, i ricercati porcini e anche di Amanita caesarea (ovolo buono), prolungata fino al tardo autunno, per la gioia di tutti i fungaioli. Altre aree, invece, come l’assisate e l’eugubino-gualdese, fatta eccezione per il mese di agosto, hanno registrato una stagione da dimenticare, con una modesta produzione fungina di specie eduli, a causa della scarsità delle precipitazioni e delle alte temperature settembrine, che hanno così compromesso la stagione autunnale. Per quanto concerne i funghi ipogei, ci riferiamo al genere Tuber (tartufi), al contrario, i temporali estivi, accompagnati anche da copiose grandinate e la ripresa delle precipitazioni della metà di ottobre, hanno favorito una discreta produzione, soprattutto nel tardo mese di novembre, di Tuber magnatum Picco, il tartuto bianco pregiato, con esemplari di ottima qualità e di pregevoli dimensioni. I tartufi sono funghi ipogei, cioè funghi sotterranei, in genere si presentano con una forma più o meno rotondeggiante, ma il Tuber magnatum Picco, secondo me, sfugge un po' a questa definizione, in quanto è possibile trovarlo sotto diverse vesti, dalla classica forma globosa irregolare a quella ricca di asperità, sporgenze, protuberanze e gibbosità, a volte anche allungata a ricordare un poligono, sempre con peridio liscio o finemente granuloso, di colore dal giallo paglierino fino all'ocraceo carico, con sfumature verdastre. La gleba presenta tonalità dal giallo-biancastro al nocciola, a volte con sfumature rosate, intersecata da venature sottili, biancastre, sinuose, ramificate. Le dimensioni sono comprese nell’intervallo da pochi centimetri fino ai 10-20 cm di diametro. Il peso è variabile, da poche decine di grammi fino ai 200-500 grammi, personalmente ho visto esemplari anche di oltre un chilogrammo. Emana un profumo molto forte, persistente, particolarmente aromatico. Il sapore è gradevole, con nota leggermente agliacea. Vive in simbiosi con le piante superiori, alcune strettamente specializzate, quali Pioppi, Salici, Querce, Tigli in terreni calcarei, ma anche argillosi marnosi e sabbioso limosi. Preferisce costoni e vallette fresche, umide, in prossimità di corsi d’acqua, ma con terreni in ogni caso drenati. Fruttifica lungo la dorsale Appenninica in molte regioni italiane quali Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania e Molise, dai 400 agli 800 metri s.l.m.. La sua conoscenza ha radici lontanissime, sicuramente era noto ai Greci. Oggi è conosciuto ed apprezzato per il suo inconfondibile aroma e sapore in tutto il mondo ed ha notevole rilevanza commerciale. Microscopia Aschi ovoidali, sub-globosi, con piccolo peduncolo, contenenti da 1 a 4 spore. La gleba è formata da un intreccio di ife da cilindriche a poligonali, settate. Spore di colore giallo brunastre, da subsferiche ad ellissoidali, con alveolature poligonali. Si riportano le misure delle spore distinte in relazione al numero presente in ogni asco: - asco monosporico 32,1-43,8 × 25,6-30-9 µm; media 38,4 × 29,2 µm; Q = 1,3-1,4; Qm = 1,3 - asco bisporico 27-9-31,5 × 24,2-26,8 µm; media 30,1 × 25,3 µm; Q = 1,2-1,3; Qm = 1,2; - asco trisporico 24,5-30,7(35,2) × 21,8-24,7 µm; media 28 × 22,9 µm; Q = 1,1-1,5; Qm = 1,2; - asco tetrasporico 22,6-25,2 × 19,3-21,8 µm; media 24 × 20,6 µm; Q = 1,1-1,2; Qm =1,2. Ecco una piccola carrellata di immagini, inviatemi, da un amico che nel tempo libero, in compagnia del suo amato compagno a quattro zampe, si diletta nella ricerca del pregiato tartufo bianco. Aschi ovoidali, sub-globosi, con piccolo peduncolo, contenenti da 1 a 4 spore. Spore di colore giallo brunastre, da subsferiche ad ellissoidali, con alveolature poligonali. Spore di colore giallo brunastre, da subsferiche ad ellissoidali, con alveolature poligonali. Si riportano le misure delle spore distinte in relazione al numero presente in ogni asco: - asco monosporico 32,1-43,8 × 25,6-30-9 µm; media 38,4 × 29,2 µm; Q = 1,3-1,4; Qm = 1,3 - asco trisporico 24,5-30,7(35,2) × 21,8-24,7 µm; media 28 × 22,9 µm; Q = 1,1-1,5; Qm = 1,2. Osservazione in Rosso congo ammoniacale a 1000×. Spore di colore giallo brunastre, da subsferiche ad ellissoidali, con alveolature poligonali. Si riportano le misure delle spore per gli aschi bisporici 27-9-31,5 × 24,2-26,8 µm; media 30,1 × 25,3 µm; Q = 1,2-1,3; Qm = 1,2. Osservazione in Rosso congo ammoniacale a 1000×. Spore di colore giallo brunastre, da subsferiche ad ellissoidali, con alveolature poligonali. Si riportano le misure delle spore degli aschi tetrasporici 22,6-25,2 × 19,3-21,8 µm; media 24 × 20,6 µm; Q = 1,1-1,2; Qm =1,2. Osservazione in Rosso congo ammoniacale a 1000×. La gleba è formata da un intreccio di ife da cilindriche a poligonali, settate. Osservazione in Rosso congo ammoniacale a 1000×.- 7 risposte
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- tartufi marche
- white truffle
- (e 3 in più)
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Hemitrichia clavata (Pers.) Rostaf. 1873
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Hemitrichia clavata (Pers.) Rostaf.; Novembre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Su legno marcescente di latifoglia, comune Mixomicete dalla tipica forma piriforme con calice ben sviluppato e acuto. Capillizio largo 5-7 µm, decorato da bande che gli conferiscono un disegno a spirale intrecciata; le spore 7,5-11 µm, sono subglobose, finemente aculeate e reticolate. Hemitrichia calyculata (Speg.) M.L. Farr ha tendenzialmente le spore più piccole e in genere un calice meno sviluppato ed ottuso. Capillizio largo 5-7 µm, decorato da bande che gli conferiscono un disegno a spirale intrecciata. Osservazione in acqua a 1000×. Spore 7,5-11 µm, sono subglobose, finemente aculeate e reticolate. Osservazione in acqua a 1000×. -
Pleurotus eryngii (DC. : Fr.) Quél. 1872
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Pleurotus eryngii (DC. : Fr.) Quél.; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Stefano Rocchi. Crescita su balletta comemrciale. -
Hygrocybe virginea var. virginea (Wulfen : Fr.) P.D. Orton & Watling 1969
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Hygrocybe virginea var. virginea (Wulfen : Fr.) P.D. Orton & Watling; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Ife lamella 37-120 µm. Osservazione in Rosso Congo a 100×. Spore. Osservazione in Rosso Congo a 400×. -
Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer 2020
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Candolleomyces candolleanus (Fr.) D. Wächt. & A. Melzer; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Spore 8 ×8,5 µm. Osservazione in rosso Congo, a 400×. -
Tricholoma psammopus (Kalchbr.) Quél. 1875
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Tricholoma psammopus (Kalchbr.) Quél.; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto Mario Iannotti. -
Tricholoma focale (Fr.) Ricken 1915
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Tricholoma focale (Fr.) Ricken; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Mario Iannotti. -
Lyophyllum maleolens M. Melis & Contu 2001
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Lyophyllum maleolens M. Melis & Contu; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Mario Iannotti. -
Hygrophorus latitabundus Britzelm. 1899
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Hygrophorus latitabundus Britzelm.; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Mario Iannotti. -
Clavulinopsis corniculata (Schaeff. : Fr.) Corner 1950
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Clavulinopsis corniculata (Schaeff. : Fr.) Corner; Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi.- 1 risposta
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- ramaria corniculata
- clavaria corniculata
- (e 1 in più)
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Cupreoboletus poikilochromus (Pöder, Cetto & Zuccher.) Simonini, Gelardi & Vizzini; Regione Umbria; Settembre 2019; Foto di Giovanni Galeotti. Rinvenuti in tre gruppi distinti di cui due sotto aghifoglia e uno sotto latifoglia, Pileo inizialmente giallastro rossiccio, per poi assumere tonalità rosso ramate nei soggetti maturi, vira al blu nerastro ove contuso. Il margine nei giovani si presenta involuto eccedente, la carne sotto la cuticola è di colore giallo aranciata. Soggetti adulti, con forte odore aromatico di frutta fermentata. Imenio a pori picoli e gialli nel soggetti giovani, poi assumono tonalità aranciate e virano intensamente al tocco . Sullo stipite è vidente, un bel reticolo a maglie larghe di colore rossastro.
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Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm. 1871
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Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm.; Regione Umbria; Settembre 2019; Foto di Stefano Rocchi.- 45 risposte
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- hypholoma fasciculare
- falso chiodino
- (e 1 in più)
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Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst. 1882
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Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) P. Karst.; Regione Umbria; Settembre 2019: Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Rinvenuto nel retro di un'abitazione privata su tavolame di abete per l'edilizia. Basidiomi pileati, sessili, uniti tra di loro lateralmente; la superficie sterile è appena zonata, tomentosa, da bruno-ambrata a nerastra; margini sottili, di colore più chiaro del pileo; imenoforo munito per intero di lamelle brunastre, sinuose con il filo pubescente e un poco più scuro. Presenza anche di lamellule. Contesto flessibile ma coriaceo. Spore 8,9-11,8 × 3,7-4,5 µm, cilindriche, leggermente ricurve all'apicolo ben evidente, sono ialine, lisce non amiloidi e non destrinoidi. Presenza nell'imenio di cistidi 30-6 µm, affusolati ed appuntiti, a parete spessa e di colore giallastro. Gli è simile Gloeophyllum sepiarium (Wulfen : Fr.) P. Karst., tuttavia si distingue per l'imenoforo misto tra lamelle e pori a labirinto e per i cistidi a parete sottile o solo leggermente ispessita. Spore 8,9-11,8 × 3,7-4,5 µm, cilindriche, leggermente ricurve all'apicolo ben evidente, sono ialine, lisce non amiloidi e non destrinoidi. Osservazione in acqua a 1000 ×. Osservazione in Melzer a 1000×. Cistidi 30-6 µm, affusolati ed appuntiti, a parete spessa e di colore giallastro. Osservazione in KOH e Rosso Congo a 1000×. -
Entoloma hebes (Romagn.) Trimbach 1981
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Entoloma hebes (Romagn.) Trimbach 1981 Tassonomia Divisione Basidiomycota Clesse Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Entolomataceae Sinonimi Entoloma hirtipes var. hebes (Romagn.) Esteve-Rav. 1990 Entoloma hirtipes var. obsoletum (Romagn.) Bon, in Bon & Van Haluwyn 1983 Entoloma leptopus Noordel. 1980 Foto e Descrizioni Entoloma appartenente alle Nolanea, gambo fibrilloso; lamelle bianche poi rosa; gambo molto più lungo del diametro del cappello; presenza di cheilocistidi cilindrico flessuosi, capitulati; spore etrodiamentriche 10-11,5 ×7-7,5 µm; pigmento incrostante; filo della lamella sterile per la presenza di cheilocistididi. Regione Umbria; Novembre 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Cheilocistidi cilindrico flessuosi, capitulati; filo della lamella sterile per la presenza di cheilocistididi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Spore eterodiamentriche 10-11,5 ×7-7,5 µm. Osservazione in Rosso Congo a 600×. Cuticola con pigmento incrostante. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Cuticola con pigmento incrostante. Osservazione in Rosso Congo a 600×. -
Ascocoryne sarcoides (Jacq. : Fr.) J.W. Groves & D.E. Wilson 1967
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Ascocoryne sarcoides (Jacq. : Fr.) J.W. Groves & D.E. Wilson; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Rinvenuto su legno marcescente a terra di latifoglia. Apotecio sessile di forma da cerebriforme, petaloide a discoide, cupolata; imenio liscio, rosa-porpora, viola-vinoso; superficie esterna concolore, finemente pruinosa; orlo ondulato più scuro; carne elastica, gelatinosa, concolore. Spore 12,8-19,1 × 3,8-5 µm, ellittiche, lisce, ialine, biguttulate e dotate di un setto mediano. Aschi 130-150 × 7-9,5 µm, amiloidi, ottasporici a base pleurorinca. Parafisi sottili, cilindriche, settate e un poco allargate all’apice. Molto simile macroscopicamente vi è Ascocoryne cylichnium la quale si distingue per avere spore e aschi più lunghi. Spore 12,8-19,1 × 3,8-5 µm, ellittiche, lisce, ialine, biguttulate e dotate di un setto mediano. Osservazione in acqua a 1000×. Aschi 130-150 × 7-9,5 µm, amiloidi, ottasporici a base pleurorinca. Parafisi sottili, cilindriche, settate e un poco allargate all’apice. Osservazione in rosso Congo a 1000×. -
Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst. 1879
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Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P. Karst.; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto di Stefano Rocchi. Un bel lignicolo che negli esemplari freschi emana un odore intenso, gradevole, fungino. Si caratterizza anche per il suo imenio a pori da arrotondati ad angolosi di colore grigio scuro, annerente al tocco. -
Stropharia caerulea Kreisel 1979
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Stropharia caerulea Kreisel; Regione Umbria; Ottobre 2019; Foto e Microscopia di Stefano Rocchi. Fungo dal cappello viscido di colore verde brillante, celeste, con evidenti chiazze gialle. Lamelle grigio porpora tendente al violaceo; filo lamellare fertile e quindi concolore alle lamelle. Gambo concolore al pileo con presenza di anellino sottile e fugace, è riccamente rivestito di fioccosità bianche nella sua interezza. Spore 7,8-9,3 × 5-5,8 µm; Qm = 1,6; da ellittiche a più o meno ovoidali. Vegeta su detriti di varia natura ricchi di materia organica. Specie simili Stropharia aeruginosa (Curtis. : Fr.) Quél. la quale si distingue per il cappello dai toni blu-verdastri, con minori decolorazioni sul giallo e con presenza di residui velari biancastri più marcati; gambo con anello membranoso e abbastanza persistente; lamelle dal filo sterile e quindi sempre più biancastro rispetto alla faccia lamellare; Stropharia pseudocyanea (Desm. : Fr.) Morgan che si differenzia per le colorazioni pileiche su tonalità giallo-verdastre e per avere sempre il filo delle lamelle biancastro; Stropharia squamulosa (Massee) Massee la quale si separa per il cappello più asciutto e la cuticola che si lacera in piccole squamule a maturazione. Spore 7,8-9,3 × 5-5,8 µm; Qm = 1,6; da ellittiche a più o meno ovoidali. Osservazione a 1000× in acqua.