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Archivio Micologico

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Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Lactarius scrobiculatus (Scop. : Fr.) Fr.; Svizzera; Agosto 2015; Foto di Roberto Cagnoli
  2. Lactarius rufus (Scop. : Fr.) Fr.; Svizzera; Agosto 2015; Foto di Roberto Cagnoli.
  3. Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; Svizzera; Agosto 2015; Foto di Roberto Cagnoli
  4. Boletus edulis Bull. : Fr.; Svizzera; Agosto 2015; Foto di Roberto Cagnoli
  5. Mycena corynephora Maas Geest.: Svizzera ,Agosto,Foto e microscopia di Roberto Cagnoli Sulla corteccia dello stesso Carpino (dettagli in questo post), a distanza di due mesi, sono nuovamente cresciute queste piccole Mycena. Dimensioni ancora più minute, poco oltre i 2 mm di diametro il cappello del fungo più grande. La microscopia ha confermato i dati dello scorso ritrovamento, ma a completamento della scheda precedente mostro anche le foto dei caratteristici Cheilocistdi e Caulocistidi. Spore da subglobose a quasi sferiche; dimensioni 8-9,5 × 7-8 µm. Pileipellis formata da ife cilindriche ricoperte da cellule terminali per lo più sferiche interamente ricoperte di escrescenze spinulate. Cheilocistidi lunghi fino a 50 µm per una larghezza di 25 µm, per lo più clavati e ricoperti soprattutto all'apice da escrescenze spinulate. Caulocistidi di due forme principali, clavati e lunghi fino a 60-70 µm, ma anche cilindrici ed in questo caso la lunghezza arriva abbondantemente oltre i 150µm. Anch'essi come i cheilocistidi ricoperti da escrescenze spinulate. Spore. Elementi della Pileipellis. Cheilocistidi. Un grande cheilocistidio clavato. Caulocistidi a bassi ingrandimenti. Caulocistidi clavati e cilindrici. Un lungo caulocisitidio cilindrico e caulocisitidi piu corti, clavati.
  6. Inocybe calospora Quél. 1882 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Foto, descrizione e microscopia Inocybe di piccole dimensioni, 2,5 cm di diametro, rinvenuta in un prato nei pressi di un bosco di Abeti roossi; dalle colorazioni interamente brune; l'aspetto della cuticola è fibroso-squamuloso a toni bruno scuro che fanno da contrasto con il sottostante colore della carne. Lamelle color grigiastro-ocra poi color cannella. Gambo subconcolore al cappello interamente coperto da pruinosità bianca e terminante con base leggermente bulbosa. Spore particolari e caratteristiche, quasi sferiche, decorate da lunghi aculei terminanti con apice arrotondato; dimensioni (aculei inclusi) 11-15 µm. Cistidi imeniali metuloidi e caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo. Svizzera; Agosto 2015; Foto e microscopia di Roberto Cagnoli. Le spettacolari spore. Cistidi imeniali. Caulocistidi apicali. Caulocistidi mediani. Caulocistidi basali.
  7. Inocybe vulpinella Bruyl. 1970 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Inocybe che ama un habitat particolare, quello dei terreni sabbiosi e ghiaiosi; raccolte il 12/8/2015 in uno slargo di una strada sterrata carrabile che attraversa un bosco di abeti rossi, tra ghiaia,ciottoli e sabbia di riporto dove inizia a ricrescere un po' di vegetazione. Cappello di 3,5 cm di dimensione, di colore marrone/fulvo (ricorda il colore di Cortinarius rubellus) leggermente più chiaro al bordo: aspetto lanoso/feltrato, fino a squamoso. Lamelle prima grigiastre, poi ocracee, infine quasi concolori al cappello. Gambo che termina con un piccolo bulbo biancastro di colore subito biancastro-ocraceo poi ambrato-arancio scuro. Carne con leggero odore spermatico. Spore grandi e con parete decisamente spessa, con contenuto granulare molto evidente, di varie forme, soprattutto ovoidi, cilindriche, ma anche ellittiche e faseoliformi. Le dimensioni sono piuttosto variabili: 11,5-16 × 6,5 × 9 µm.Cheilocistidi 40-65 × 12-20 µm, tozzamente fusiformi, ma anche decisamente ventricosi, sia muricati che non muricati con presenza di numerosissimi paracistidi. Pleurocistidi generalmente più lunghi, fino a 70 µm. Pareti dei cistidi con spessore fino a 3 µm e positivi all'ammoniaca. Caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo. Svizzera; Agosto 2015; Foto e microscopia di Roberto Cagnoli. Spore. Cheilocistidi. Pleurocistidi e reazione positiva all'Ammoniaca. Caulocistidi apicali. Caulocistidi mediani. Caulocistidi alla base del gambo.
  8. Inocybe tjallingiorum Kuyper 1986 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Foto e descrizione Inocybe di piccole/medie dimensioni 2,5-3,5 cm di diametro, rinvenute in un piccolo spazio erboso al limitare di un bosco di Abeti rossi a 1600 m s.l.m. di aspetto prima campanulato poi appianato con piccolo umboncino ottuso centrale, colore uniforme beige-nocciola chiaro con il bordo più chiaro. La cuticola ha aspetto finemente rimoso. Lamelle prima biancastre poi ocracee. Gambo sfumato di beige, di tonalità leggermente più chiara del cappello, con residui biancastri verso la base; quasi interamente pruinoso, termina con base allargata o leggermente bulbosa, ma non marginata. La carne ha odore lievemente spermatico. Microscopia Spore liscie, di forma un po' ogivale, attenuate su un lato, ma non mancano quelle decisamente ovoidi, dimensioni 9,5-10,5(11) × 5,5-7,5 µm. Cheilocistidi di svariate forme, sia banali con collo lungo ma numerosissimi sono quelli molto ventricosi, o senza collo, ovoidi e clavati; piuttosto corti, generalmente tra i 40 e 50 µm, arrivano fino a 60 per una larghezza di 16-28(30), parete spessa fino a 3 µm.Pleurocistidi di forma meno varia, generalmente più stretti e lunghi. I cistidi hanno reazione nulla o debolissima in ammoniaca. Caulocistidi numerosi nel primo terzo superiore, presenti e ancora numerosi fino a metà del gambo, rari ma ancora presenti nell'ultimo quarto fino alla base. Osservazioni Il percorso determinativo che ha portato alla determinazione è il seguente: Spore lisce, cistidi metuloidi = Sottogenere Inocybe. Caulocistidi presenti su gran parte del gambo o sull'intera superficie fino alla base e gambo non o debolmente bulboso, o bulboso marginato = Sezione Splendentes. Gambo non o poco bulboso, non marginato = Sottosezione Phaeoleucinae. Agosto 2015; Foto e microscopia di Roberto Cagnoli. Spore. Cheilocistidi. Pleurocistidi. Caulocistidi apicali. Caulocistidi a metà del gambo. Caulocistidi della parte inferiore del gambo.
  9. Inocybe grammata Quél.; Svizzera; Agosto 2015; Foto e microscopia di Roberto Cagnoli Spore gibbose: misure 9,5-10,5 × 5-6,5 µm Spore con gibbosità appena evidenti: misure 9,5-10,5 × 5-6,5 µm. Cheilocistidi numerosi sul filo lamellare; dimensioni 50-70×15-20 µm con parete spessa fino ad oltre 4 µm. Pleurocistidi meno numerosi di forma e dimensione come i cheilocistidi. Caulocistidi presenti fino alla base del gambo, caulocistidi trovati appena sopra la base del gambo.
  10. Rheubarbariboletus armeniacus (Quél.) Vizzini, Simonini & Gelardi; Svizzera; Agosto 2015; Foto di Roberto Cagnoli.
  11. Imleria badia (Fr. : Fr.) Vizzini; Svizzera; Agosto 2015; Foto di Roberto Cagnoli.
  12. Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Lazio; Anno 2005; Foto di Mauro Cittadini.
  13. Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Regione Umbria; Agosto 2015; Foto di Mario Iannotti.
  14. Marasmius rotula (Scop. : Fr.) Fr.; Regione Umbria; Agosto 2015; Foto di Mario Iannotti. Crescita su rametto marcescente di latifoglia.
  15. Hapalopilus rutilans (Pers. : Fr.) Murrill; Regione Umbria; Giugno 2015; Foto di Stefano Rocchi. Su legno di latifoglia. La superficie tomentosa. I pori irregolari: arrotondati e angolosi. La reazione violetto acceso all'Ammoniaca.
  16. Amanita lividopallescens (Secr. ex Boud.) Kühner & Romagn.; Regione Umbria; Giugno 2015; Foto di Stefano Rocchi. Cappello prima emisferico-convesso poi appianato, di colore grigio-marroncino chiaro con il centro leggermente marezzato-maculato ed il bordo striato. Cuticola liscia, asportabile per due terzi, senza residui di velo. Lamelle libere, fitte, con lamellule, abbastanza alte e filo concolore e fioccoso. Gambo cilindrico, slanciato, midolloso-fistoloso poi cavo; di colore biancastro, decorato interamente da una zebratura concolore; volva inguainante, persistente, biancastra e ocracea in alcune parti. Carne tenera, bianca salvo un filo brunastro all’attaccatura delle lamelle. Odore nullo e sapore dolce, mite.
  17. Pluteus salicinus (Pers.) P. Kumm. Regione Umbria; Giugno 2015; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Rinvenuto su rametto di latifoglia: cappello leggermente umbonato, grigio-marrone con sfumature azzurro-verdognole soprattutto al centro; cuticola fibrillosa con qualche scaglietta rialzata al centro e un poco striata al bordo. Lamelle prima biancastre con il filo più chiaro, poi rosa per il colore della sporata; presenza di lamellule. Gambo fibroso, biancastro, fibrilloso con base grigiastra, munita di peluria, e sfumata di verde-azzurro. Carne bianco-grigiastra con sfumature crema; di consistenza spugnosa. Odore subnullo e sapore fungino. Spore da sporata, ellissoidali, 7,4-9,5 × 5,5-6,4 µm; Qm = 1,4. Cheilocistidi clavato-piriformi. Elementi di passaggio nei pressi del filo della lamella, tra cheilocistidi a e pleurocistidi, con parete spessa e terminazioni a lancia (magnus type) o con due punte. Pleurocistidi con più uncini sulla faccia della lamella. La cuticola ha una struttura a cutis (cioè formata da ife distese e più o meno parallele) con pigmento disciolto marrone e presenza di numerosi GAF. Spore ellissoidali 7,4-9,5 × 5,5-6,4 µm; Qm = 1,4. Osservazione in acqua a 1000×. Spore ellissoidali 7,4-9,5 × 5,5-6,4 µm; Qm = 1,4. Osservazione in Floxina a 1000×. Struttura a cutis della cuticola (cioè formata da ife distese e più o meno parallele) con pigmento disciolto marrone e presenza di numerosi GAF. Osservazione in acqua a 400×. Struttura a cutis della cuticola (cioè formata da ife distese e più o meno parallele) con pigmento disciolto marrone e presenza di numerosi GAF. Osservazione in acqua a 1000×. GAF nelle ife della cuticola. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocistidi clavato-piriformi. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Cheilocistidi clavato-piriformi nella parte bassa, mentre in alto si notano i pleurocistidi uncinati. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Elementi di passaggio nei pressi del filo della lamella, tra cheilocistidi a e pleurocistidi, con parete spessa e terminazioni con due punte. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Elementi di passaggio nei pressi del filo della lamella, tra cheilocistidi a e pleurocistidi, con parete spessa e terminazioni a lancia (magnus type); Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pleurocistidi a più punte rinvenuti nella faccia della lamella. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Pleurocistidi a più punte rinvenuti nella faccia della lamella. 1000× in Floxina.
  18. Calocybe gambosa (Fr.) Donk; Regione Umbria; Aprile 2015; Foto di Mario Iannotti.
  19. Morchella esculenta (L.) Pers.; Regione Umbria; Aprile 2015; Foto di Mario Iannotti.
  20. Geopora sumneriana (Cooke ex W. Phillips) M. Torre; Regione Umbria; Aprile 2015; Foto di Mario Iannotti. Ritrovamento sotto Cedrus deodara (Roxb.) G. Don.
  21. Phylloscypha phyllogena (Cooke) Van Vooren; Regione Umbria; Marzo 2015; Foto e commento di Mario Iannotti. Ascomicete primaverile, anche quest'anno presente nella consolidata stazione, già verificata microscopicamente. Per i particolari vedi scheda dello studio al post #1. Macro sulla superficie esterna: rugosa, granulosa. Alla sezione si nota un riflesso azzurrino della carne. Macro.
  22. Hygrophorus marzuolus (Fr. : Fr.) Bres.; Regione Umbria; Marzo 2015; Foto di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20150323-01)
  23. Discina ancilis (Pers. : Fr.) Sacc.; Regione Umbria; Marzo 2015; Foto, commento e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20150313-02) Ascomicete primaverile a forma di disco, irregolarmente ondulato, la superficie superiore si presenta ruvida, grinzosa, di colore marrone uniforme, al centro tende a formare delle pieghe in corrispondenza di uno pseudogambo carnoso, per mezzo del quale è ancorato al terreno. La superficie esterna è porosa, leggermente furfuracea, omogeneamente biancastra. La carne è inodore, un po’ elastica e di consistenza croccante. Cresce nei boschi di conifera su ceppaie e detriti vegetali in decomposizione, questo ritrovamento è relativo ad una pineta d’impianto con presenza di Pinus nigra e Cupressus spp., su terreno ricco di humus costituito dalla lettiera di aghi, detriti vegetali, rametti e coni in decomposizione delle suddette conifere. Spore fusiformi, finemente verrucose 24,5-28,5 × 11,1-12,2 µm, Q = 2,2 con tre guttule, una più grande al centro e due più piccole poste verso i poli. Alle estremità sono presenti delle appendici appuntite a forma di corno che misurano da 2,5 a 3,5 µm. Le misure sporali sono state rilevate al netto delle appendici. Aschi ottosporici, cilindrici, non amiloidi. Parafisi cilindriche, con apice allargato, subcapitato, fino a 8-10 µm, con pigmento interno granuloso di colore marrone. Subimenio a textura intricata con ife di diametro molto inferiore di quelle che costituiscono l’excipulum medullare. Excipulum medullare a textura intricata, con ife intrecciate di forma cilindrica. Excipulum ectale costituito da cellule globose ed ellissoidali. L’aspetto macro-morfologico con cui si presenta questo ascomicete primaverile coincide con la generalità dell’iconografia corrente, in questa raccolta la lunghezza sporale rilevata è inferiore a quanto normalmente riportato dalla letteratura specializzata, ma, in ogni caso, rientra nel range minimo riportato per questo taxon, molto probabilmente questo deficit della dimensione sporale è influenzato da una non completa maturazione dell’ascoma. C’è da dire, invero, che le spore sono morfologicamente identiche a quanto descritto e rappresentato dai maggiori specialisti di questo genere, ancorché le ornamentazioni poste ai poli (appendici) e le relative misure. Spore fusiformi, finemente verrucose, 24,5-28,5 × 11,1-12,2 µm; Q = 2,2 con tre guttule, una più grande al centro e due più piccole poste verso i poli. Alle estremità sono presenti delle appendici appuntite a forma di corno che misurano da 2,5 a 3,5 µm. Le misure sporali sono state rilevate al netto delle appendici. Osservazione in Melzer anionico a 1000×. Aschi ottosporici, cilindrici, non amiloidi. Parafisi cilindriche, con apice allargato, subcapitato, fino a 8-10 µm, con pigmento interno granuloso di colore marrone. Osservazione in Melzer anionico a 400×. Subimenio a textura intricata con ife di diametro molto inferiore di quelle che costituiscono l’excipulum medullare. Osservazione in acqua a 400×. Excipulum medullare a textura intricata-subintricata, con ife intrecciate di forma cilindrica. Osservazione in acqua a 400×. Excipulum ectale costituito da cellule globose ed ellissoidali. Osservazione in acqua a 400×.
  24. Ciboria amentacea (Balb.. : Fr) Fuckel.; Regione Umbria; Marzo 2015; Foto, commento e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20150313-01) Piccolo e caratteristico ascomicete primaverile, si presenta con l’espetto di una coppa, cupola, munita di un peduncolo di aspetto filiforme lungo fino a 30 mm, con colorazioni omogenee ocra, beige chiaro. Nella parte interna della coppa troviamo l’imenio, costituito da aschi ottosporici, la parte esterna è concolore e leggermente furfuracea, il margine da giovane è molto involuto e regolare poi con la crescita si distende, e tende a lacerarsi, fino a diventare crenulato. Cresce su amenti maschili in decomposizione di Alnus incana (L.) Moench, con il peduncolo attaccato alla superficie dello stesso. Spore ellissoidali, irregolarmente ovali, lisce, prive di guttule, ialine, 7,8-8,9 × 4,2-5,1 µm. Aschi cilindrici, ottosporici, amiloidi all’apice, con base aporinca. Parafisi filiformi, non settate, leggermente ingrossate verso l’apice fino a 5 µm. Subimenio formato da ife intrecciate di diametro inferiore a quelle dell’excipulum medullare. Excipulum medullare costituito da ife a textura intricata. Excipulum ectale formato da cellule da subglobose a globose. Spore ellissoidali, irregolarmente ovali, lisce, prive di guttule, ialine, 7,8-8,9 × 4,2-5,1 µm. Osservazione in Melzer anionico a 1000×. Aschi cilindrici, ottosporici, amiloidi all’apice, con base aporinca. Osservazione in Melzer anionico a 1000×. Palizzata imeniale. Reazione amiloide dell'apice dell'asco. Base aporinca dell'asco. Subimenio formato da ife intrecciate di diametro inferiore a quelle dell’excipulum medullare. Osservazione in Melzer anionico a 1000×. Excipulum medullare costituito da ife a textura intricata. Osservazione in Melzer anionico a 1000×. Excipulum ectale formato da cellule da subglobose a globose. Osservazione in Melzer anionico a 1000×.
  25. Smardaea amethystina (W. Phillips) Svrček 1969 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Pyronemataceae Sinonimi Ascobolus amethystinus W. Phillips 1875 Ascoma Sotto forma di apotecio fino a 1,5 cm di diametro, sessile, cupolato con margine leggermente crenulato, con colori scuri che vanno dal viola scuro fino al nerastro. Imenoforo Concolore con la superficie esterna, che è leggermente forforosa. Carne Sottile, ceracea, di colore viola scuro. Microscopia Spore fusoidi 22,5 × 12 µm; Q = 1,9; ialine, biguttulate, ornamentate da verruche simili a pustule alte fino a 3 µm e larghe fino a 4 µm. Aschi cilindracei 250-300 × 14-18 µm, ottasporici, opercolati, non amiloidi. Parafisi cilindriche, settate, sia semplici che biforcate, allargate all'apice. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Habitat Cresce in zone umide su terreno sabbioso, ma anche ai margini del bosco nei sentieri umidi. Specie simili Smardaea planchonis (Dunal ex Boud.) Korf & W.Y. Zhuang 1991, ha spore sferiche e lisce al microscopio. Smardaea ovalispora (Grelet) Van Vooren 2009, ha spore elittiche e lisce al microscopio, con Q = 1,3-1,5. Smardaea verrucispora (Donadini & Monier) Benkert 2005, ha spore globose. Smardaea australis P.S. Catches. & D.E.A. Catches. 2017, ha spore sferiche e lisce al microsopio. Marcelleina persoonii (P. Crouan & H. Crouan) Brumm. 1967, ha apotecio discoide meno scuro e spore sferiche. Osservazioni Per determinare le specie di questo genere occorre analizzare i caratteri microscopici per distinguere specie che macroscopicamente sono molto vicine tra loro. Bibliografia AGNELLO, C., ATZENI, M. & ARISCI, A., 2018. Prima segnalazione per l'Italia di Smardaea verrucispora e primi dati filogenetici per S. verrucispora, S. planchonis e S. ovalispora. Rivista di micologia 61 (3): 223-232. DOUGLAS, R., 2002. Contribution à la connaissance de quelques discomycètes operculés rares ou méconnus. Fungi non Delineati, 18: 51-54. MEDARDI, G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Trento: Ed. AMB. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Manuel Atzeni. Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Manuel Atzeni. (Exsiccatum A-162) Spore. Osservazione in floxina al 2%, a 1000×. Aschi, spore e parafisi. Osservazione in floxina al 2%, a 400×.
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