Vai al contenuto

Archivio Micologico

Soci AMINT CSM
  • Numero contenuti

    14732
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Porphyrellus porphyrosporus (Fr. & Hök) E.-J. Gilbert; Regione Trentino; Luglio 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  2. Porphyrellus porphyrosporus (Fr. & Hök) E.-J. Gilbert; Regione Trentino; Luglio 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  3. Porphyrellus porphyrosporus (Fr. & Hök) E.-J. Gilbert; Regione Lombardia; Anno 2004; Foto di Emilio Pini.
  4. Porphyrellus porphyrosporus (Fr. & Hök) E.-J. Gilbert 1931 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Boletaceae Sinonimi Porphyrellus pseudoscaber Secr. ex Singer 1945 Tylopilus porphyrosporus (Fr. & Hök) A.H. Sm. & Thiers 1971 Foto e Descrizioni Molto comune nelle abetaie, è un fungo inconfondibile per i colori grigio rossastro, fino al brunastro scuro, del cappello, del gambo e dell'imenoforo. Carne che al taglio vira al rosa brunastro, sovente anche con zone che assumono lievi toni bluastri, sporata bruno rossastra in massa. Note nomenclaturali Seppur in passato oggetto di alcune discussioni tassonomiche, la collocazione corretta del taxon porphyrosporus è nel genere Porphyrellus oltre ogni ragionevole dubbio. Porphyrellus è un genere separato e indipendente da Tylopilus, confermato da studi morfologici, chemo-tassonomici e molecolari. In America è presente il nostro P. porphyrosporus ma anche altre specie come P. cyaneicinctus. Regione Lombardia; Anno 2004; Foto di Emilio Pini.
  5. Porostereum spadiceum (Pers. : Fr.) Hjortstam & Ryvarden 1990 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Poliporales Famiglia Phanerochaetaceae Sinonimi Lopharia spadicea (Pers.) Boidin 1959 Foto e Descrizioni Fungo corticolo di colore bruno-camoscio o bruno-nerastro e bordo bianco. Si sviluppa in genere adeso al substrato legnoso per poi tendere all'espansione in piccole mensole. Superficie finemente tomentosa, leggermente irsuta, talvolta zonata. Parte fertile liscia o leggermente verrucosa, di colore bruno-grigia. Cresce su legni marcescenti. Le spore sono di forma ellissoide-allantoide, non amiloidi. Utile per la determinazione sono la presenza nei tessuti di lunghi cistidi a parete spessa, coronati di cristalli alla sommità e la presenza di GAF nelle ife. Simile a Stereum gausapatum, quest'ultimo ha però la caratteristica di arrossare al taglio o alla contusione soprattutto negli esemplari freschi e di avere spore amiloidi. Regione Umbria; Novembre 2014; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Spore ialine, ellittiche-allantoidi 5,9-8,2 × 2,9-4 µm; Qm = 2,1. Osservazione in acqua 400× su sporata. Osservazione in Melzer 1000× su sporata. Reazione negativa. Cistidi con i cristalli alla sommità. Osservazione in Mercurocromo 400×. 1000×. GAF. Osservazione in Mercurocromo 1000×.
  6. Poronia punctata (L. : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Giugno 2005; Foto e commento di Mauro Cittadini. Sulle "esauste" deiezioni di bestiame, in particolar modo equino; nei tempi recenti non più così comune in Europa: un minuscolo ed interessante Ascomycetes, Ordine Xylariales: Poronia punctata.
  7. Poronia punctata (L. : Fr.) Fr. 1849 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Sordariomycetes Ordine Xylariales Famiglia Xylariaceae Nome italiano Non risultano nomi volgari per questa specie. Etimologia Punctata = punteggiata; aggettivo derivante dal sostantivo latino Punctum, puncti = macchiolina, punto, forellino. Sinonimi Peziza punctata L. : Fr. 1753 Hypoxylon punctatum (L. : Fr.) Grev. 1828 Xylaria punctata (L. : Fr.) J. Kickx f. 1835 Sphaeria punctata (L. : Fr.) Sowerby 1796 Sphaeria poronia Pers. 1797 Stroma Si presenta a maturità, come nei campioni rinvenuti, con la sommità di 4-10 mm, appiattita, di forma più o meno tondeggiante, dal bordo irregolare a volte solcato e rialzato, di colore bianco-grigiastro, opaca e fittamente cosparsa di macchie o punti nerastri, che costuiscono la sommità dei periteci; la parte inferiore, di diametro 10-14 × 2-4 mm, è quasi completamente immersa nel substrato di crescita e si presenta di forma cilindrica più o meno regolare, con colorazione ocra scuro-nerastro, consistenza coriacea, con finissime scagliette concolori. Nel substrato di crescita, il micelio si presenta come una fine e fittissima lanugine bianco-giallastra. Peritecio Di forma tondeggiante, color ocra chiaro; il collo invece assume una colorazione più scura, consistenza coriacea e forma appuntita tondeggiante. Completamente inseriti allinterno della zona superiore dello stroma, ne emergono esclusivamente con la parte terminale. Il peridio si presenta stratificato, con un esoperidio costituito da ife allungate, intrecciate, di color ocra chiaro ed un endoperidio a cellule poligonali, ialine, che in prossimità del collo supportano una fitta palizzata di perifisi. Aschi 140-155 × 14-17 µm; ottasporici, cilindrici, inopercolati con apice tondeggiante e base aporinca, corta e rastremata, amiloidi apicalmente. Parafisi Più lunghe degli aschi, cilindriche, settate, ialine, con diametro 4-6 µm alla base e più sottili verso la sommità. Spore 20-22 × 9-10 µm; Q = 1,7-2,3; Qm = 2,0; ellissoidali, anche asimmetriche, a parete spessa, ialina e gelatinosa, sono di color marrone scuro a maturità e caratterizzate da una lunga solcatura germinativa sulla superficie esterna. Habitat I campioni fotografati sono stati rinvenuti, su escrementi esausti di equini su pascoli sommitali nel Parco Regionale del Monte Cucco, Costacciaro (PG), Umbria, raccolte del 12.05.2013. Commestibilità e tossicità Senza nessun interesse alimentare. Osservazioni Poronia punctata (L. : Fr.) Fr. è segnalato in molti luoghi del continente europeo fin dal XVIII secolo; in Italia fu descritto da Micheli nel 1729, da Traverso nel 1907 e da Saccardo nel 1882; sembrerebbe preferire come substrato di crescita i resti maturi di escrementi equini, ma dalla letteratura risultano segnalazioni anche su escrementi di vacca, di coniglio e di canguro (Doveri, 2004). Fino agli inizi del XX secolo era specie ampiamente diffusa, soprattutto nelle zone temperate del nostro continente; poi, parallelamente alla riduzione dei pascoli allo stato naturale, alla modernizzazione nelle modalità di allevamento degli animali e alluso di foraggi specifici (Granito, Lunghini, 2006), la sua diffusione è andata riducendosi sensibilmente, facendone una specie non così comune e ponendola, ad esempio, tra i funghi rari secondo la British Red List oppure come specie in diminuzione secondo la IUCN RDL, rendendola dunque degna di segnalazione. Di contro, va specificato che il luogo di ritrovamento, uno dei numerosi pascoli adibiti all'allevamento naturale del bestiame, all'interno del Parco Regionale del Monte Cucco (PG), ha consentito ovviamente la conservazione di un habitat ideale per la proliferazione di questo e di altri funghi fimicoli: analoghe e ripetute segnalazioni, tramite informazioni orali ricevute da altri micologi umbri, si sono avute in pascoli limitrofi in questa ed in altre regioni in cui è ripresa o è stata rivalutata la pratica dell'allevamento tradizionale. Specie simile che potremmo ritrovare soprattutto in Australia, America Centrale ma anche in Europa Centrale e con qualche rara segnalazione nell'areale mediterraneo è Poronia erici Lohmeyer & Benkert, caratterizzata però da stromi leggermente più piccoli, spore più grandi con Q inferiore e minore tendenza all'asimmetria (Doveri, 2004) e substrati di crescita preferiti quali escrementi di coniglio, lepre, marsupiali, ovini, raramente bovini ed equini. Più di uno studio (Gloer & Truckenbrod, 1988) ha infine evidenziato la capacità competitiva di Poronia punctata che riesce ad inibire la crescita di altri funghi che condividono il medesimo habitat, tramite la produzione di sesquiterpeni bioattivi e punctatine. Un ulteriore approfondimento meriterebbe, infine, la ricerca e il relativo studio di forme anamorfiche per Poronia punctata, non osservate per questo ritrovamento, ma presenti in altre specie del medesimo genere e spesso discriminanti per molte Xylariaceae. Bibliografia e fonti internet NOORDELOOS, M.E., 1992. Entoloma s.l.. Fungi Europæi. Vol. 5. Saronno: Ed. Giovanna Bella. DOVERI, F., 2004. Funghi fimicoli italici. Trento: Ed. A.M.B. GRANITO, V.M., LUNGHINI, D., 2006. Updated observations on Poronia punctata. Micologia e Vegetazione Mediterranea 21, Anno 1, 71-76. FOUCHIER, F., MAURICE, J.P., ROUX, P., 2009. Poronia punctata (L. : Fr.) Rabenh.: Récoltes Portugaise et Française. Bull. FAMM, N. S., 35. GLOER, J.B., TRUCKENBROD, S.M., 1988. Interference Competition among Coprophilous Fungi: Production of (+)-Isoepoxydon by Poronia punctata. Applied and Environmental Microbiology: 861-864. American Society for Microbiology. British Mycological Society Red List: http://www.britmycolsoc.org.uk [data di accesso: 01/11/2013]. Index Fungorum: http://www.indexfungorum.org [data di accesso: 01/11/2013]. IUCN: https://www.iucnredlist.org/species/58517228/167284271 [data di accesso: 01/04/2020]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Luigi Minciarelli - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Poronia punctata (L. : Fr.) Fr.; Regione Umbria; Maggio 2013; Foto e microscopia di Luigi Minciarelli. Pascoli sommitali del Monte Cucco, luogo del ritrovamento (Foto 1 di Pietro Curti). Poronia punctata in stazione di crescita, con dettaglio del substrato e del micelio. Exsiccata. Aschi ottasporici 100× in Acqua. Asco ottasporico 400× in Acqua. Aschi e parafisi 400× in Acqua. Asco sommità e spore 1000× in Acqua. Amiloidia delle estremità degli aschi 400× in Melzer. Aschi e parafisi 400× in Rosso Congo. Periteci sezione 40× in Rosso Congo. Periteci sezione 100× in Rosso Congo. Stroma e peritecio sezione 100× in Acqua. Peridio 1000× in Rosso Congo. Peridio a livello del collo 1000× in Rosso Congo.
  8. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lazio, Monte Scalambra; Luglio 2015; Foto di Francesco Tozzi. Esemplare rinvenuto in faggeta a 1400 m s.l.m.
  9. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Emilia Romagna, Media Val Nure; Giugno 2015. Foto di Massimo Biraghi. Si riconosce macroscopicamente dal simile Polyporus badius per il colore dello stipite nerastro che può estendersi su tutta la sua superficie, microscopicamente, oltre per le misure delle spore, per l'assenza di giunti a fibbia. Ritrovato su legno di Faggio.
  10. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Abruzzo; Giugno 2008; Foto di Tomaso Lezzi. Tipico Polyporus con la base del gambo nera che si trova facilmente in faggeta, anche quando il tempo è particolarmente secco. I pori bianchi sono molto piccoli, nella foto si vede bene la base nera attaccata a un ramo di Faggio caduto a terra. Il campione staccato dal ramo su cui era cresciuto, si vede la base del gambo nera.
  11. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Marche; Agosto 2008; Foto di Pietro Curti. Il pileo. L'imenoforo.
  12. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Emilia Romagna; Anno 2006; Foto di Massimo Biraghi.
  13. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; Regione Campania; Luglio 2005; Foto di Felice Di Palma.
  14. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr.; 14° Raduno AMINT Regione Toscana, Comano; Giugno 2005; Foto di Mauro Cittadini.
  15. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr. 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Polyporaceae Foto e Descrizioni Un bel lignicolo Polyporus varius = P. elegans, inconfondibile per il suo gambo nero all'estremità inferiore, non commestibile per la sua consistenza legnosa.
  16. Polyporus umbellatus (Pers.) Fr; Regione Friuli Venezia Giulia, Alpi Carniche (UD); Luglio 2014; Foto di Umberto Zanghi.
  17. Polyporus umbellatus (Pers.) Fr; Regione Friuli Venezia Giulia, Val Pesarina (UD); Luglio 2013; Foto di Nicolò Parrino.
  18. Polyporus umbellatus (Pers.) Fr; Regione Friuli Venezia Giulia, Prato Carnico; Luglio 2012; Foto di Umberto Zanghi.
  19. Polyporus umbellatus (Pers.) Fr; Regione Lombardia, Val Palot (BS); Luglio 2011; Foto di Luigi Franchini. Ritrovamento a 1200 m s.l.m. in bosco misto di Abete Rosso e Faggio.
  20. Polyporus umbellatus (Pers. : Fr.) Fr 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Meripilaceae Sinonimi Grifola umbellata (Pers.: Fr.) 1934 Dendropolyporus umbellatus (Pers.) Jülich 1982 Foto e Descrizioni Forse uno dei funghi più belli e per certi aspetti incredibili esistente in natura. Fungo lignicolo, cresce ancorato a ceppaie, prevalentemente di Castagno, è considerato un discreto commestibile da giovane, cioè quando la sua carne risulta tenera e digeribile. Si tratta di una massa carnea di forma più o meno irregolare, sulla quale sono inseriti una miriade di piccoli cappelli sorretti da un gambo, in alcuni casi se ne contano fino ad un migliaio. Da un tronco basale partono numerose ramificazioni, sulle quali sono inseriti piccoli cappelli di massimo 5 cm di diametro, sorretti dai relativi gambi. Alcuni esemplari possono raggiungere dimensioni notevoli, personalmente ne ricordo uno di 50 cm × 70 cm che aveva una profondità di 40 cm e un peso complessivo di svariati Kg. Regione Marche; Giugno 2007; Foto di Campa4BT, descrizione di Pietro Curti. Ancora una sezione. Dettaglio su particolare nella miriade di cappelli.
  21. Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Svizzera; Maggio 2015; Foto di Roberto Cagnoli.
  22. Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Settembre 2008; Foto di Mauro Cittadini. Microscopia: basidi clavati, tetrasporici, spore lisce, da strettamente ellittiche a sub-cilindriche, con contenuto grnuloso e piccole guttule, misure 12-15(16) × (5)5,5-6,5.
  23. Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Novembre 2007; Foto di Gianni Bonini.
  24. Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Settembre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
  25. Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Settembre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza