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Clavulina cinerea (Bull. : Fr.) J. Schröt. 1888
Archivio Micologico ha risposto alla discussione di Archivio Micologico in Funghi Non Commestibili o Sospetti
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Clavulina cinerea (Bull. : Fr.) J. Schröt. 1888
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Clavulina cinerea (Bull. : Fr.) J. Schröt.; Regione Lombardia; Ottobre 2010; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Spore ovoidi, subglobulose (8)9-10 × (7)7,5-8 µm. Basidi trasporici-anche bisporici, con sterigmi lunghi fino a 9 µm. GAF presenti. -
Clavulina cinerea (Bull. : Fr.) J. Schröt. 1888
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Clavulina cinerea (Bull. : Fr.) J. Schröt. 1888 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Clavulinaceae Genere Clavulina Etimologia Clavulina, dal latino "clava" = piccola clava; cinerea, dal latino "cinereus" = color della cenere. Basidioma Di aspetto coralloide, normalmente ha uno stipite centrale più o meno ben delimitato e alcune corte ramificazioni che si trovano solitamente nella parte alta (acrotonico), meno frequentemente nella parte bassa (basitonico). Colore bianco-grigiastro, grigio-violetto, fino a beige-giallastro. L'imenoforo èamphigeno, cioè la parte fertile di questo fungo è distribuita su tutta la superficie esterna del basidioma. Sporata bianca in massa. Carne Concolore alla superficie esterna o leggermente più scura. Habitat Crescita terricola, in boschi di latifoglie e aghifoglie. Microscopia Spore, misure osservate nei campioni riportati in fotografia: 7,8-9,9 × 5,7-8,4 µm; Qm = 1,3; ovoidali, lisce, ialine, con apicolo evidente. Basidi bisporici, clavati, allungati, con lunghi sterigmi. GAF osservati nei tessuti. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Specie simili Due specie sono molto simili a Clavulina cinerea: Clavulina rugosa (Bull.) J. Schröt. Spore 9,2-10,5 × 7,7-8,8 µm. Clavulina coralloides (L.) J. Schröt. = Clavulina cristata (Holmsk.) J. Schröt. Spore 7,4-8,9 × 6,5-7,2 µm. Per dettagli vedi la discussione seguente basata sull'articolo citato in bibliografia. Discussione Un recente articolo (Olariaga et al., 2009) illustra in dettaglio la descrizione delle specie europee di Clavulina, mettendo in relazione le caratteristiche morfologiche con i dati molecolari rilevati. È importante tenere in considerazione che la lunga vita dei basidiocarpi di Clavulina (ca. 30 giorni) può determinare una certa variabilità morfologica così come il possibile attacco da parte di patogeni, ad esempio l'ascomicete Helminthosphaeria clavariarum, che ne aumenta ulteriormente la variabilità cromatica. Gli autori di questo articolo hanno confrontato i caratteri morfologici, le analisi molecolari e l'origine geografica e hanno concluso che c'è una forte relazione tra caratteri morfologici e analisi molecolari, piuttosto che con i dati geografici. Clavulina cristata e Clavulina rugosa sono specie piuttosto ben delimitate, mentre Clavulina amethystina e Clavulina cinerea non hanno confini ben definiti e probabilmente potrebbero anche comprendere altre specie. Clavulina rugosa ha spore di lunghezza mediamente maggiore di 10 µm; mentre per le altre specie questa lunghezza è minore di 10 µm. Clavulina cristata ha stipite non ben delimitato a causa della crescita con ramificazioni che partono già dalla base (basitonica). Ha colore bianco, o grigio pallido all'estremità dei rami con l'età. Clavulina amethystina ha spore ellittiche con Q = 1,55-1,62. Clavulina cinerea ha spore ovoidali con Q = 1,12-1,30. Bibliografia OLARIAGA, I. et al., Nov 2009. Species delimitation in the European species of Clavulina (Cantharellales, Basidiomycota) inferred from phylogenetic analyses of ITS region and morphological data. Mycological Research. Vol. 113, Num. 11, Pagg 1261-1270. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi e Luigi Minciarelli - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Foto e Descrizioni Regione Umbria; Dicembre 2009; Foto e microscopia di Luigi Minciarelli. Microscopia Spore. Basidi bisporici. Basidi bisporici con le punte girate verso l'esterno. -
Clavariadelphus truncatus Donk 1933
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Clavariadelphus truncatus Donk; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto di Pietro Curti. Bosco di Picea abies. Parte sommitale del fungo tipicamente troncata e carne dolce. -
Clavariadelphus truncatus Donk 1933
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Clavariadelphus truncatus Donk; Regione Trentino, Settembre 2008, foto di Pietro Curti. Apice appiattito e sapore dolce. Giovani esemplari. -
Clavariadelphus truncatus Donk 1933
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Clavariadelphus truncatus Donk; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Gianni Pilato. -
Clavariadelphus truncatus Donk 1933
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Clavariadelphus truncatus Donk 1933 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricicomycetes Ordine Gomphales Famiglia Gomphaceae Sinonimi Clavariadelphus borealis V.L. Wells & Kempton 1968 Clavariadelphus lovejoyae V.L. Wells & Kempton1968 Foto e Descrizione A volte l'apice del fungo risulta arrotondato. In boschi misti si potrebbe confondere con Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk che cresce sotto latifoglia (Faggio), ma in questo caso basta un piccolo assaggio per distinguere le due specie: Clavariadelphus pistillaris ha carme amara e Clavariadelphus truncatus ha carne dolce. Bosco di conifera. Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Commento Emilio Pini, Foto di Felice Di Palma. -
Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk 1933
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Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk; Regione Emilia Romagna, Val Nure, loc. S. Gregorio, bosco di Faggio; Settembre 2014; Foto di Massimo Biraghi. -
Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk 1933
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Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk; Regione Sardegna; Novembre 2011; Foto di Franco Sotgiu. Dopo verifica col KOH, reazione giallo-oro. -
Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk 1933
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Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk; Regione Umbria, Ottobre 2008, foto e commento di Tomaso Lezzi, microscopia di Mauro Cittadini. Alcuni dati di confronto tra tre specie simili che evidenziano i caratteri differenziali: Clavariadelphus pistillaris KOH reazione giallo oro. Misure sporali osservate : 10-13 × 6,3-7 µm. Basidi larghezza 10 µm, sterigmi molto grandi e allungati. Clavariadelphus immaturus KOH reazione arancio vivo Clavariadelphus ligula Spore e Basidi più piccoli. I campioni osservati hanno taglia piccola e colore bianco grigiastro perché sono ancora giovani e non hanno assunto ancora il tipico colore giallastro. Reazione giallo oro al KOH. -
Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk 1933
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Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk 1933 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricicomycetes Ordine Gomphales Famiglia Gomphaceae Foto e Descrizioni Al di là dell' aspetto appiattito, tronco della sommità dei carpofori, il carattere della carne dolce è un buon metodo per distingure Clavariadelphus pistillaris da Clavariadelphus truncatus. In habitat mediterraneo è presente una terza specie: Clavariadelphus flavoimmaturus e la percezione dell'amarescenza della carne può essere molto soggettiva. È utile, per un' esatta determinazione, incrociare i dati morfocromatici con una semplice reazione (viraggio) della superfice al KOH. Regione Toscana, Ottobre 2008; Foto di Pietro Curti. Dopo verifica macrochimica con KOH. -
Clavariadelphus ligula (Schaeff. : Fr.) Donk 1933
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Clavariadelphus ligula (Schaeff. : Fr.) Donk; Regione Trentino; Settembre 2010; Foto di Alessandro Francolini. Gregario e numeroso. Questi crescevano su rametti di abete rosso. -
Clavariadelphus ligula (Schaeff. : Fr.) Donk 1933
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Clavariadelphus ligula (Schaeff. : Fr.) Donk; Finlandia, Agosto 2008; Foto di Federico Calledda. -
Clavariadelphus ligula (Schaeff. : Fr.) Donk 1933
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Clavariadelphus ligula (Schaeff. : Fr.) Donk 1933 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricicomycetes Ordine Gomphales Famiglia Gomphaceae Foto e Descrizioni La "mazza d'Ercole" delle abetaie trentine: il piccolo Clavariadelphus ligula. Le differenze principali dal Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk, tipico delle latifoglie (in particolare del Faggio), oltre all'habitat sono: le dimensioni minute e la crescita fortemente gregaria. -
Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen 1974
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Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen; Regione Lazio, Monti della Tolfa; Dicembre 2014; Foto di Raffaele Mininno. -
Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen 1974
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Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen; Regione Marche; Ottobre 2010; Foto di Pietro Curti. Reazione positiva con base forte. -
Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen 1974
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Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen; Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Mario Iannotti; Specie dei boschi termofili mediterranei, carne amara, si distingue dalle altre specie simili per la reazione della carne all'idrossido di potassio (KOH) all'arancio carico. -
Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen 1974
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Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen; Regione Lazio, Monte S.Biagio (LT); Novembre 2012; Foto di Mauro Cittadini. -
Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen 1974
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Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen; Regione Umbria; Ottobre 2011; Foto di Mario Iannotti. Questo fungo si determina abbastanza agevolmente per il sapore amaro della carne, predilige boschi misti di latifoglia e per la reazione macrochimica della superficie imeniale che vira all'arancio al contatto con il KOH. -
Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen 1974
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Clavariadelphus flavoimmaturus R.H. Petersen 1974 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricicomycetes Ordine Gomphales Famiglia Gomphaceae Etimologia Dal latino, flavus -a -um = giallo e immaturus -a -um = immaturo, per il colore che assume da giovane. Carpoforo Il carpoforo, 12-15 cm di altezza, è a forma di clava allungata, ingrossata in alto la parte apicale arrotondata, avente superficie opaca e grinzosa, con rughe longitudinali, di colore giallo limone, tende con la maturazione ad assumere una colorazione ocracea, tardivamente anche bruno-vinaccia. Imenoforo L'imenio è poco differenziato e si estende nella parte superiore del carpoforo. Carne La carne risulta cedevole, biancastra. Il sapore è amaro e l'odore non significativo; la superficie imeniale vira all'arancio scuro-rame al contatto con KOH. Habitat Clavariadelphus flavoimmaturus è un fungo considerato da molti autori come crescente in habitat mediterraneo. Predilige i boschi di Leccio (Quercus ilex), ma è possibile trovarlo anche in boschi di latifoglia misti, anche in gruppi numerosi, in autunno. Microscopia Spore 11-13,5 × 5,5-7 µm, ellissoidali, subfaseoliformi e lisce. Commestibilità o Tossicità Non commestibile. Specie simili Il Genere Clavariadelphus presenta in Europa altre quattro specie confondibili con Clavariadelphus flavoimmaturus, distinguibili fra loro per la diversa reazione all'idrossido di potassio (KOH): Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk ha rezione negativa; Clavariadelphus xanthocephalus Rahm & Schild è legato a Corylus e Alnus ed ha una rezione negativa, a volte lievemente aranciata; Clavariadelphus helveticus Rahm & Schild è di colore bianco e legato all' Abete rosso; Clavariadelphus truncatus Donk ha una reazione di colore rosso. Scheda realizzata da Giovanni Satta, Revisione CSM Amint Regione Sardegna; 2006; Foto di Franco Sotgiu. Un fungo dell'area mediterranea, in un bosco termofilo misto, di Quercus pubescens e Quercus suber. -
Clavaria fragilis Holmsk. 1790
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Clavaria fragilis Holmsk.; Regione Campania; Giugno 2012; Foto di Enzo Orgera. -
Clavaria fragilis Holmsk. 1790
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Clavaria fragilis Holmsk.; Regione Sardegna; Giugno 2012; Foto di Franco Sotgiu. -
Clavaria fragilis Holmsk. 1790
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Clavaria fragilis Holmsk.; Regione Sardegna; Gennaio 2012; Foto di Franco Sotgiu. -
Clavaria fragilis Holmsk. 1790
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Clavaria fragilis Holmsk.; Regione Sardegna; Novembre 2009; Foto e descrizioni di Mauro Cittadini. Microscopia Spore: (5,5)6-6,5(7) × 3-4 micrometri, ellissoidi, lisce, a parete sottile, bianche in massa, ialine al m.o., con guttula centrale rifrangente. Basidi: 20-25 × 8-9 micrometri, clavati, tozzi, tetrasporici con robusti sterigmi fino a 6 micrometri , palizzata imeniale costituita da basidi, cellule basidioliformi di varia larghezza. GAF non osservati, ife della trama cilindrico-rigonfie larghezza >10 micrometri. -
Clavaria fragilis Holmsk. 1790
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Clavaria fragilis Holmsk. 1790 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomyctes Ordine Agaricales Famiglia Clavariaceae Sinonimi Clavaria vermicularis Scwartz : Fr. 1811 Foto e Descrizioni Ritrovamento nell muschio di boschi umidi di latifoglia. Regione Sardegna; Giugno 2008; Foto di Franco Sotgiu.