Vai al contenuto

Archivio Micologico

Soci AMINT CSM
  • Numero contenuti

    14732
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Archivio Micologico

  1. Tricholoma frondosae Kalamees & Shchukin; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ). Ritrovamento sotto Pioppo tremulo.
  2. Phaeomarasmius erinaceus (Fr.) Kühner; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ).
  3. Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto e commento di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ). Piccolissima Mycena, si riconosce macroscopicamente per il cappello su toni gialli, rosso-aranciati e il gambo giallo, la specie più vicina è Mycena adonis che si differenzia per il cappello su toni rossi ed il gambo bianco.
  4. Hygrophorus agathosmus (Fr.) Fr.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ).
  5. Russula persicina Krombholz; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ). Il riconoscimento di questa Russula passa attraverso una combinazione di caratteri, partendo dall'habitat di latifoglie, il ritrovamento è sotto Quercus cerris, la sporata crema, IIc-d e nessun ingiallimento nel carpoforo, caratteri che ci fanno escludere Russula luteotacta, lamelle moderatamente spaziate, sapore pepato. Dal punto di vista microscopico abbiamo esaminato solo le spore che risultano essere della misura 6,5-7,5 × 6,0-6,7 µm, subglobose, con verruche coniche ottuse, a volte connesse, o brevemente catenulate, nell'insieme zebrate. Spore in massa di colore crema IIc-d. Microscopia Spore subglobose, 6,5-7,5 × 6,0-6,7 µm, con verruche coniche ottuse, a volte connesse, o brevemente catenulate, nell'insieme zebrate.
  6. Russula maculata Quél. & Roze; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ). Ritrovamento in bosco di Quercus in località Assergi (AQ), Fonte Cerreto a 1000 m s.l.m., Russula di taglia medio-grande, di portamento carnoso, la cuticola e umida e brillante, con toni rosso, ocra e arancio, gambo cilindrico che tende a macchiarsi di ocra-ruggine, sporata gialla, sapore lievemente piccante dopo prolungata masticazione, odore netto di legno di cedro. Microscopia Spore subglobose, 8,3-10,2 × 7,1-8,7 µm, ornate da verruche con apice ottuso, adiacenti a formare delle creste ondeggianti, anche connesse a formare un subreticolo incompleto. Osservazione in Melzer a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazione in Melzer a 1000×. Macrocistidi. Osservazione in Melzer a 1000×.
  7. Mycena galopus var. galopus (Pers. : Fr.) P. Kumm.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ). Una delle Mycena che secerne latice (Sezione Lactipedes). Al centro del cappello dell'esemplare di sinistra si notano delle piccole gocce di latice.
  8. Lactarius uvidus (Fr.: Fr.) Fr.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ). Ritrovamento in bosco misto con presenza cospicua di Picea, Pinus e Quercia, presso Assergi (AQ), Fonte Cerreto a 1000 m s.l.m.. Lactarius dal cappello viscido, glutinoso, liscio, uniforme, senza zonature, tonalità grigie-carnicine, lilacine, latice bianco, vira a contatto con la carne al lilacino-violaceo, sapore mite. Spore largamente ellissoidali, 8,4-10,5 × 6,8-8,1 µm, ornate da creste irregolari, non zebrate, intersecanti, anche con accenno di reticolazione ma mai completa, chiusa. Spore largamente ellissoidali, 8,4-10,5 × 6,8-8,1 µm, ornate da creste irregolari, non zebrate, intersecanti, anche con accenno di reticolazione ma mai completa, chiusa. Osservazione in Melzer a 1000×.
  9. Russula nauseosa (Pers.) Fr.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto e descrizione di Mario Iannotti. MA 2015 - Assergi (AQ). Ritrovamento in habitat di conifera, abetina d'impianto costituita prevalentemente da Picea, Abies e qualche Larice, misti a Faggio, presso Fonte Vetica a 1600 m s.l.m..
  10. Russula integra (L.) Fr.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2015 - Assergi (AQ). Ritrovamento in habitat di conifera, abetina d'impianto costituita prevalentemente da Picea ed Abies misti a Faggio, presso Fonte Vetica a 1600 m s.l.m., russula carnosa, con la carne soda e compatta, di sapore dolce, sporata giallo carico, odore non significativo. Reazione lenta ma positiva al Guaiaco.
  11. Pholiota lucifera (Lasch.) Quel.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Raffaele Mininno.
  12. Lycoperdon mammiforme Pers. : Pers.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Raffaele Mininno.
  13. Lactarius semisanguifluus R.Heim & Leclair; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Raffaele Mininno. Appena sezionato, latice color arancio-carota. Dopo qualche minuto dal sezionamento, latice color rosso vinaccia.
  14. Lepiota aspera (Pers. : Fr.) Quél.; Regione Abruzzo; Ottobre 2015; Foto di Raffaele Mininno.
  15. Hypholoma radicosum J.E. Lange 1923 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Sinonimi Hypholoma epixanthum var. radicosum (J.E. Lange) Bon & P. Roux 2003 Psilocybe radicosa (J.E. Lange) Noordel. 1995 Naematoloma radicosum (J.E. Lange) Konr & Maubl. 1928 Etimologia Dal greco hyphos = tessuto e loma = orlo, frangia, quindi per l’orlo del cappello ornato di frange. Dal latino rādīcōsus = dalle molteplici radici, quindi per il suo gambo molto radicato. Cappello 3-8 cm, convesso poi spianato o appena papillato; da giovane ricoperto interamente da uno strato di velo sericeo e biancastro sovrapposto ad una cuticola liscia, più o meno opaca, di colore ocraceo con il centro più scuro o un po’ aranciato; il margine è decorato da fugaci resti di velo di colore prima biancastro e poi nerastro per il deposito sporale. Imenoforo Lamelle annesse o leggermente smarginate, abbastanza fitte, intercalate da lamellule, prima biancastre con sfumature lilacine, poi gialle, grigio-nocciola e infine marroni con riflessi porpora; filo più chiaro e dolcemente ondulato. Gambo 2-5 × 0,3-0,8 cm, cilindrico, lungo, contorto, fascicolato, cavo e radicato per un lungo tratto, con un anello evanescente formato da filamenti del velo biancastri, presto nerastri per il colore della sporata; pruinoso all’apice, si presenta con la lunga parte interrata ricoperta da una peluria cotonosa bruno-mattone o rossiccia; con la parte che emerge dal terreno, dal basso verso l'alto rossiccia, poi striata a bande biancastre e infine all'apice di colore giallastro. Carne Scarsa e tenera nel cappello, ove risulta biancastra, è invece fibrosa nel gambo ove assume un colore giallino nella zona alta e ruggine o rossiccio nella restante parte. Odore particolare, forte, tra il fungino e la muffa, sapore molto amaro. Habitat Cresce in genere su legno marcescente di aghifoglie dalla primavera all’autunno. Raramente si rinviene anche su legno di latifoglia. Microscopia Spore 6-7,1 × 3,8-4,8 µm; Qm = 1,5; ellitiche-ovoidali, lisce e guttulate; basidi clavati e tetrasporici; filo lamellare sterile con presenza di cheilocistidi ialini, da cilindrici a clavati, a lageniformi; cheilocrisocistidi meno diffusi, con contenuto rifrangente giallastro e in genere mucronati; pleurocrisocistidi sempre mucronati, con contenuto rifrangente giallastro; caulocistidi cilindrico-clavati, rari e presenti solo nella parte alta del gambo; pileipellis di tipo ixocutis, cioè composta da ife cilindriche gelificate più o meno coricate, con pigmento poco evidente giallastro. GAF osservati in ogni parte dei tessuti. Commestibilità e Tossicità Non commestibile per la sua carne amara. È da ritenersi comunque un fungo sospetto. Specie simili Hypholoma epixanthum (Fr.) Quél. può presentarsi con un analogo gambo radicato ma si distingue per i cromatismi bruno-giallastri del pileo, per la cuticola leggermente fibrillosa e virante al giallo se strofinata o contusa; Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm. si distingue per le sfumature verdastre sia del pileo che delle lamelle, per l’odore marcato e sgradevole e per la carne di colore giallo zolfo; Hypholoma lateritium (Schaeff.) P. Kumm. si differenzia invece per i toni rosso-mattone del cappello e per le lamelle sfumate di verde olivastro; Hypholoma capnoides (Fr. : Fr.) P. Kumm. si distingue, anche in relazione alle tre specie di cui sopra, per il sapore dolce della carne. Osservazioni Si tratta di un fungo poco comune la cui caratteristica principale è rappresentata dal suo gambo radicato il quale può superare facilmente anche i 10-12 cm di lunghezza. Bibliografia NOORDELOOS, M.E., 2011. Strophariaceae s.l.. Fungi Europæi. Vol. 13. Alassio (SV): Ed. Candusso. MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi. Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria, Località Gavelli di Sant'Anatolia di Narco (PG); Luglio 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Esemplari rivenuti su ceppaia di Faggio. (Exsiccatum SR20160703-01). Spore da sporata 6-7,1 × 3,8-4,8 µm; Qm = 1,5; ellitiche-ovoidali, lisce e guttulate. Osservazione 1000× in acqua. Osservazione 1000× in Melzer. Basidi clavati e tetrasporici. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Cheilocistidi ialini, da cilindrici a clavati, a lageniformi. Cheilocrisocistidi con contenuto rifrangente giallastro e in genere mucronati. Osservazione 400× in Rosso Congo. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Pleurocrisocistidi sempre mucronati, con contenuto rifrangente giallastro. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Caulocistidi cilindrico-clavati, rari e presenti solo nella parte alta del gambo. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Pileipellis di tipo ixocutis, cioè composta da ife cilindriche gelificate più o meno coricate, con pigmento poco evidente giallastro. Osservazione 400× in acqua. Osservazione 400× in Rosso Congo. Osservazione 1000× in Rosso Congo.
  16. Clitocybe metachroa (Fr.) P. Kumm.; Regione Lombardia, Crespi d'Adda; Dicembre 2014; Foto di Massimo Biraghi.
  17. Daedaleopsis confragosa (Bolton : Fr.) J. Schröt. 1888 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Polyporaceae Descrizione Specie lignicola, saprotrofa o debole parassita, forma carpofori a mensola larghi fino a 15 cm di forma grossomodo semicircolare. La superficie superiore è sterile, glabra, a volte gibbosa, vellutata, zonata concentricamente, con diverse colorazioni, di norma dall’ocraceo al bruno-ruggine. L'imenio è formato da pori più o meno allungati, talvolta labirintiformi. Nei carpofori freschi l'intera superficie poroide, al contatto, vira al rosa, quest’ultimo aspetto ci aiuta nella determinazione. Specie simili Daedaleopsis tricolor, da alcuni ritenuta conspecifica con la specie in oggetto, è distinguibile per i carpofori più piccoli e sottili, il colore rossastro più acceso e l'imenoforo formato da pori molto più allungati, talvolta del tutto simili a lamelle. Daedalea quercina, anch'essa con imenio labirintiforme, presenta pori più grossi e non viranti al rosa e forma carpofori notevolmente più larghi e spessi. Trametes gibbosa ha un imenoforo simile ma si distingue per i carpofori più voluminosi e di forma irregolare e la superficie pileica gibbosa, inizialmente biancastra e in seguito verde per la presenza di alghe. Regione Lombardia, Dazio (SO); Agosto 2015; Foto di Marco Barbanera. Crescita su tronco a terra di Betulla. L'imenoforo mostra un evidente viraggio al rosa dove manipolato. Crescita sullo stesso tronco di Daedaleopsis confragosa a sinistra e Daedaleopsis tricolor a destra. Si notano immediatamente le differenti dimensioni, colori e tipologia di imenoforo.
  18. Fomitiporia pseudopunctata (A. David, Dequatre & Fiasson) Fiasson 1984 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Hymenochaetales Famiglia Hymenochaetaceae Sinonimi Phellinus pseudopunctatus A. David, Dequatre & Fiasson 1982 Descrizione Raro fungo lignicolo, corticolo, di norma resupinato, con l'imenoforo a forma di cuscino adeso alla corteccia di tronchi e rami di alberi vecchi o malati. All'inizio di colore bruno-cannella più o meno chiaro, in seguito grigio-marrone; presenta il margine tomentoso e biancastro per una striscia di circa un mm. Ha i pori molto serrati, 6-8 per mm quadrato, da arrotondati ad angolosi; i tubuli sono corti e con il tempo tendono a lacerarsi trasversalmente. Reazione dei pori bruno-nerastra all'Idrossido di potassio (KOH). Coriaceo, si rinviene generalmente su Cisto, Erica, Lauro, Ligustro e Quercia. Più raro su conifera, è stato rinvenuto occasionalmente anche su Ginepro e Cipresso. Microscopia Sistema ifale dimitico, formato da ife scheletriche con pareti spesse e ife generatrici a pareti sottili, settate e ramificate, con apice arrotondato. GAF non presenti. Spore 5,3-7,2 × 5,2-7 µm; Qm = 1,1, da subglobose a forma di castagna, lisce, ialine, con pareti mediamente spesse, guttulate e fortemente destrinoidi. Basidi clavati e ialini. Presenza di cistidi con base allargata 4,9-6,5 × 7,6-11 µm a pareti ispessite, con collo allungato 20-35 µm, cilindrico e flessuoso. Sete imeniali 18,2-25,1 × 4,8-8,2 µm, di colore bruno e parete molto spessa, di varia forma: da ventricose a strette, affusolate, fino a triangolari. Osservazioni A contatto con il Blu cotone in Lattofenolo le celleule delle setae reagiscono al rosso laterizio o arancio. Questo procedimento permette di distinguere con sicurezza le ife delle setae da quelle che potrebbero essere grosse ife spezzate, ma non setae. Specie simili Fomitiporia punctata (P. Karst.) Murrill = Phellinus punctatus (P. Karst.) Pilát, un suo vero sosia da un punto di vista morfocromatico, si differenzia per la superficie poroide più chiara con riflessi giallastri, per le spore leggermente più grandi e per l'assenza di sete imeniali; Fuscoporia contigua (Pers.) G. Cunn. = Phellinus contiguus (Pers.) Pat. si distingue per le spore da oblunghe a cilindriche e non destrinoidi; Phellinus laevigatus (P. Karst.) Bourdot & Galzin, si differenzia per le spore più piccole e non destrinoidi Fuscoporia ferruginosa (Schrad.) Murrill = Phellinus ferruginosus (Schrad.) Pat. si distingue per le spore ellittiche e più piccole Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi. Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Si ringrazia Stefano Corsanici per la consulenza sulla determinazione e per le indicazioni riguardo al metodo di studio delle setae con Blu cotone in Lattofenolo. Regione Umbria, su ramo di un vecchio Ligustrum ovalifolium Hassk in giardino privato; Febbraio 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. (Exsiccatum SR20160201-01). Reazione dei pori all'Idrossido di potassio (KOH): bruno-nerastro. Spore 5,3-7,2 × 5,2-7 µm; Qm = 1,1, da subglobose a forma di castagna, lisce, ialine, con pareti mediamente spesse, guttulate. Spore da sporata. Osservazione 1000× in acqua. Spore da sporata. Reazione fortemente destrinoide. Osservazione 1000× in Melzer. Sistema ifale dimitico, formato da ife scheletriche con pareti spesse e ife generatrici a pareti sottili, settate e ramificate, con apice arrotondato. GAF non presenti. Osservazione 400× in Idrossido di potassio (KOH). Osservazione 1000× in Idrossido di potassio (KOH) e Rosso Congo. Basidioli clavati e ialini. Osservazione 1000× in Idrossido di potassio (KOH) e Rosso Congo. Sete imeniali 18,2-25,1 × 4,8-8,2 µm, di colore bruno e parete molto spessa, di varia forma: da ventricose a strette affusolate, fino a triangolari. Osservazione 1000× in Idrossido di potassio (KOH). Osservazione 400× in Idrossido di potassio (KOH) e Blu cotone in Lattofenolo. Osservazione 1000× in Idrossido di potassio (KOH) e Blu cotone in Lattofenolo. Osservazione 400× in Blu cotone in Lattofenolo: Reazione rosso laterizio o arancio delle sete. Osservazione 1000× in Blu cotone in Lattofenolo: Reazione rosso laterizio o arancio delle sete. Cistidi con base allargata 4,9-6,5 × 7,6-11 µm a pareti ispessite, con collo allungato 20-35 µm, cilindrico e flessuoso. Osservazione 1000× in Idrossido di potassio (KOH) e Rosso Congo.
  19. Pluteus thomsonii (Beck. & Broome) Dennis; Regione Lazio; Maggio 2013; Foto, commento e microscopia di Tomaso Lezzi. (Exsiccata TL20130521-10) Pluteus dal cappello marrone più o meno scuro, tipicamente ricoperto da una rete di venature intracciate, soprattutto al centro; lamelle bianco-grigiastre in gioventù, poi rosa; gambo rivestito da pruina. Habitat Bosco di Cerro, 300 m s.l.m., ritrovamento su legno di rami a terra di Cerro. Microscopia Spore largamente ellissoidali. Basidi banali, clavati, tetrasporici. Cheilocistidi fusiformi, frequentemente con appendice decisamente allungata. Caulocistidi analoghi ai cheilocistidi, fusiformi, frequentemente con appendice decisamente allungata. Pileipellis mista, con elementi terminali subglobosi e altri più allungati fusiformi. (ssez Mixtini). GAF non osservati. Cappello tipicamente ricoperto da una rete di venature intracciate, soprattutto al centro Gambo rivestito da pruina (caulocistidi). Pileipellis mista, con elementi terminali subglobosi e altri più allungati fusiformi. (ssez Mixtini). Osservazione in rosso Congo, 100×. Osservazione in Floxina, 400×. Cauolcistidi anoaloghi ai cheilocistidi, fusiformi, frequentemente con appendice decisamente allungata. Osservazione in Floxina, 100×. Osservazione in Floxina, 400×. Spore largamente ellissoidali. Osservazione in Floxina, 400×.
  20. Pluteus romellii (Britzelm.) Sacc.; Regione Umbria; Giugno 2013; Foto, commento e microscopia di Tomaso Lezzi. Ritrovamento su legno di quercia; gambo giallo, cappello bruno, spesso con toni giallastri. Gli esemplari maturi mostrano colori più chiari, soprattutto dopo le intense piogge di questi giorni, mentre gli esemplari giovani hanno colori gialli più marcati; lamella libera, sporata rosa. Foto di Mario Iannotti. Foto di Luigi Minciarelli. Foto di Tomaso Lezzi. Pluteus romellii appartiene alla sezione Celluloderma, sottosezione Eucellulodermini, cioè a quelle specie che hanno cuticola formata solo da cellule globose o cortamente fusiformi, senza cellule allungate. Presenza di pigmento bruno disciolto. Osservazione in acqua, a 100×. Presenza di pigmento bruno disciolto. Osservazione in acqua, a 400×. Cheilocistidi; Osservazione in rosso Congo, a 400×. Pleurocistidi; Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore e basidi; Osservazione in rosso Congo, a 1000×.
  21. Cortinarius pluvius (Fr.: Fr.) Fr. s. Brandrud et al. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Foto e Descrizioni I campioni sono stati ritrovati durante il VI° Comitato scientifico A.Mi. Umbria, Castel Rigone (PG) sotto Quercus cerris. Cortinarius pluvius appartiene ai Cortinarius del subgenere Myxacium, sezione Vibratiles, con cappello e gambo glutinosi, sapore amaro della carne. Il cappello, fino a 3 cm, si presenta liscio, di colore giallo-bruno vivace, senza toni violacei e con il bordo del cappello chiaro, quasi bianco; umbone basso e ottuso; velo bianco che diventa ruggine per il colore del deposito sporale; cuticola amara, carne amara, igrofano. Lamelle grigio giallastre, presto ruggine per il deposito sporale; gambo cilindrico, con estremità a volte appuntita, biancastro, poco viscido. Microscopia Spore 5,8-6,9 × 4,0-5,1 µm; media 6,5 × 4,7 µm; Q = 1,2-1,6; Qm = 1,4; ellissoidi, finemente verrucose. Cheilocistidi cilindrico-clavati, di profilo irregolare. Discussione Cortinarius pluvius e Cortinarius vibratilis (Fr.) Fr., sono due specie appartenenti alla sezione Vibratiles, che sono molto vicine e difficili da separare, entrambe con colori e aspetto generale simili, sapore della carne e della cuticola amara. Le piccole differenze riguardano le dimensioni sporali, leggermenti minori nella prima specie e la dimensione dei carpofori, minori sempre nella prima specie. In attesa di indagini molecolari che permettano di differenziare o riunire le due specie, attribuiamo il ritrovamento a Cortinarius pluvius per le dimensioni delle spore, dei carpofori e per la presenza del margine del cappello chiaro, non descritta in Cortinarius vibratilis. Regione Umbria, Castel Rigone (PG), loc. Trecine; Giugno 2016; Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi e Mario Iannotti. (exsiccatum MI20160604-02) Microscopia Spore 5,8-6,9 × 4,0-5,1 µm; media 6,5 × 4,7 µm; Q = 1,2-1,6; Qm = 1,4; ellissoidi, finemente verrucose. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi, basidioli e cheilocistidi. Basidi tetrasporici, cheilocistidi cilindrico-clavati, di profilo irregolare. Osservazioni in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
  22. Aseroe rubra Labill.; Regione Friuli Venezia Giulia, Dolegna del Collio (GO); Giugno 2014; Foto di Nicolò Parrino.
  23. Aseroe rubra Labill. 1800 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Phallales Famiglia Phallaceae Sinonimi Aseroë rubra Labill. 1800 Descrizione Specie di provenienza extracontinentale. Grazie alla diffusione delle spore, dal continente australiano è arrivata in Nord America e in Europa e quindi anche in Italia. Basidioma con peridio bianco di forma globosa che lacerandosi a maturità lascia fuoriuscire una struttura che ricorda le attinie o le stelle marine. I bracci rossi sono rivestiti da una gleba bruno verdastra ed infine nerastra contenente le spore, avente odore tipicamente cadaverico, che attira Ditteri o altri insetti, i quali imbrattandosi con la massa sporale provvedono alla dispersione delle spore nel territorio circostante. Si tratta di una specie piuttosto rara per il territorio italiano, raramente segnalata, forse anche a causa della confusione con altre specie di Phallaceae e Clathraceae. Regione Friuli Venezia Giulia; Maggio 2013; Foto e microscopia di Claudio Angelini. Spore cilindriche 5,1×1,8 µm. Foto di Nicolò Parrino. Su trinciatura di residui colturali sul margine di una mulattiera in bosco misto di Castagno, Quercia.
  24. Naucoria bohemica Velen. 1921 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Foto e Descrizioni Inserita nella sezione Submelinoides per via dei cheilocistidi clavati, talvolta subcapitati, strettamente lageniformi e/o sinuosi si riconosce dalle specie vicine al microscopio ottico per i basidi bisporici, l'assenza di pleurocistidi e di giunti a fibbia, la pileipellis heterocellulare formata da ife parallele con elementi clavati lageniformi, le spore amigdaliformi con apice ottuso o papillato verrucose e con Q mediamente inferiore a 1,8 o comunque meno di 2,00. Macroscopicamente presenta un cappello a lungo campanulato, poi piano convesso, igrofano e leggermente striato al margine, di colore bruno castano con l'umidità, impallidente con tempo asciutto. Lamelle banali, abbastanza fitte, concolori al cappello, filo biancastro. Il gambo molto fragile, sericeo, biancastro con tendenza a macchiarsi di bruno verso la base con l'età. Regione Lombardia; Novembre 2015; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Spore N° Long. Larg. Q Moy 13,02 7,34 1,78 Min 11,91 6,19 1,46 Max 14,47 8,22 2,00 Media 12,85 7,28 1,79 Osservazione a 400×. Osservazione a 1000×. Basidi bisporici. Cheilocistidi. Osservazione a 400×. Osservazione a 1000×. Pileipellis.
  25. Inocybe fuscidula Velen. 1920 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Foto e Descrizioni Cappello ocra-bruno chiaro, fibroso, sub rimoso, decolorante al margine, presenza di largo umbone, si lacera a maturazione. Lamelle ocracee con filo più chiaro, imbrunente per sporulazione. Gambo cilindrico, base allargata, biancastro con sfumature rosa-brunastre. Microscopia Pleurocistidi lageniformi o subfusiformi e metuloidi Cheilocisti di diversa morfologia dei pleurocistidi, ovvero più larghi e a volte curvi, lageniformi – sub clavati con paracheilocistidi. Caulocistidi presenti solo nel terzo superiore alcuni molto lunghi e metuloidi. Regione Lombardia, Gera d'Adda; Ottobre 2015; Ritrovamento di Sergio Mombrini; Determinazione, foto e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Spore a 400×. Spore a 1000×. Cheilocistidi. Pleurocistidi. Caulocistidi apicali.
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza